Matteo Renzi tenta di rimettersi alla testa del Pd incolpando il mediocre Maurizio Martina, da lui stesso piazzato come reggente, per la disfatta dei ballottaggi alle amministrative? Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, gli risponde a tono: inutile illudersi, si è concluso un ciclo storico. Sembra l'annuncio della rottamazione definitiva dell'ex rottamatore, peraltro rottamato, a più riprese, dagli elettori italiani. "
Inviterò Nicola Zingaretti alla tavola rotonda che il Movimento Roosevelt animerà a Roma il 14 luglio" (su cui si veda:
Il Partito che serve all'Italia: si comincia il 14 luglio 2018 a Roma......) annuncia Gioele Magaldi, presidente del meta-partito progressista, impegnato a rigenerare i democratici italiani. Missione ardua: "
Ci vuole veramente una discussione molto ampia", premette Magaldi, nella diretta di
Massoneria On Air su Color Radio del 25 giugno. "
Esemplare, da questo punto di vista, il risultato elettorale di Viterbo, dove, anche con il nostro sostegno, si è imposto un candidato formalmente di centrodestra, ma più progressista del centrosinistra nominale". È finita l'epoca delle etichette, avverte Magaldi, secondo cui proprio Viterbo è una metafora dell'Italia e anche dall'Europa. "
Quello che deve accadere, come ripensamento del centrosinistra, deve accadere non solo a Viterbo, ma in tutta Italia e in ambito europeo, dove le "famiglie" dei socialisti e dei popolari sono le responsabili di questo sfascio politico (e anche di appeal) della Disunione Europea".