Lo Specchio tra i Mondi: Presentazione del Romanzo di Ottavio Plini
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- Categoria: Beni culturali
- Pubblicato: Lunedì, 24 Aprile 2023 18:10
- Postato da Comunicazioni Movimento Roosevelt
Chiara Lanzi – Dipartimento cultura MR
TRE PRIORITA’ PER UNA POLITICA CULTURALE
MAGGIORI INVESTIMENTI IN CULTURA
Le statistiche concordano nel segnalare l’Italia come fanalino di coda in Europa per percentuale di spesa in cultura (e anche in istruzione!); a fronte di ciò, abbonda la retorica – strumentale e priva di fondamento – che vuole l’Italia in vetta, tra i paesi del mondo, per abbondanza di beni culturali.
Le future politiche culturali dovranno aumentare considerevolmente gli investimenti in cultura, a cominciare da quelli per la tutela e la gestione del patrimonio, per poi passare agli incentivi alla produzione d’arte contemporanea e, più in generale, allo sviluppo delle attività culturali.
Come investire questi soldi? Prima di tutto con un esponenziale aumento delle professionalità (sia a livello statale che a livello locale, attraverso un vero ed efficace dialogo tra Stato e Regioni) soprattutto laddove il patrimonio è più fragile e meno presidiato, ovvero sui territori, anche quelli più marginali e misconosciuti a livello mediatico, ovvero quelli che hanno meno appeal turistico. Cultura e turismo – sia detto per inciso e al di là dell’attuale congiuntura politico-amministrativa che ha traghettato il settore turistico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo - non debbono infatti essere considerati tappe parallele di un percorso: il turismo è troppo invischiato in questioni economiciste e, oggi come oggi, con la sua massificazione scriteriata spesso fa male al patrimonio e alla comunità; mentre la cultura deve essere la “base sicura” nella formazione di cittadini integri (quindi prima è necessaria una seria “sanificazione” del comparto culturale e poi ci si potrà occupare con efficacia di turismo).
Le ultime tendenze politiche hanno invece marciato in senso opposto, dando attenzione e risorse ai grandi musei a scapito dei piccoli musei e del patrimonio diffuso sui territori; concentrando ulteriormente il turismo di massa su poche tappe culturali e perdendo di vista l’obiettivo della formazione del senso civico; favorendo lo sviluppo di eventi culturali a danno della cura e tutela costante del patrimonio e dei suoi legami – sanciti dall’art. 9 della Costituzione italiana – con il paesaggio, anch’esso condannato dall’assenza di piani paesaggistici di tutela, salvaguardia, riqualificazione (si potrebbe anche valutare, tornando a questioni di competenze e denominazioni ministeriali, di ritornare a un accorpamento tra Beni Culturali e Ambientali, come quando nel 1974 il Ministero fu istituito da Giovanni Spadolini).
I compiti principali che tali professionalità dovranno da subito accollarsi corrispondono a obiettivi fondamentali (come tali da sempre avvertiti, anche prima della nascita del Ministero), ovvero la catalogazione dell’immenso patrimonio culturale italiano (attraverso un uso calibrato delle tecnologie digitali che potrebbero anche aprire a nuove più illuminate prospettive in campo turistico) e azioni di conservazione preventiva, smettendola di sventolare i restauri come eventi ben spendibili dai media (mentre si tratta di operazioni estreme, messe in atto quando ormai il paziente – l’opera d’arte - ha una patologia grave e conclamata che doveva essere evitata con cure preventive).
Il Dipartimento Cultura del Movimento Roosevelt vuole con il post che segue rendere omaggio ad un’arte considerata “minore” nel panorama culturale contemporaneo. Come sottolinea l’autore, si tratta per ora di un’introduzione al Genere – per quanto bene articolata e ricca di suggestioni – nell’intento di stimolare il dibattito e nella prospettiva di ulteriori riflessioni e approfondimenti.
Il Movimento Roosevelt si caratterizza per l’impegno dei suoi militanti al servizio della democrazia e del progresso. Con l’articolo che segue, a firma di Ottavio Plini e Pietro Esposito, il Dipartimento Cultura del MR lancia - per il dibattito interno ed esterno - la questione della ragione e del progresso, alla luce delle suggestioni di carattere psicologico, filosofico e misteriosofico che tale tema è in grado di suscitare.