Magaldi: il Movimento Roosevelt a Zagarolo appoggia Marco Bonini, simbolo della discontinuita', contro le ipocrisie immobilistiche della politica italiana
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- Categoria: Ufficio Stampa
- Pubblicato: Giovedì, 01 Ottobre 2020 20:32
- Postato da Redazione Movimento Roosevelt
Il presidente "rooseveltiano": «E' già un successo storico che Bonini abbia costretto al ballottaggio i suoi ex colleghi del centrosinistra. L'Italia ha bisogno di un cambiamento radicale che attraversi tutti gli schieramenti, nel segno della sovranità democratica».
Ultimo tango a Zagarolo, in vista del ballottaggio del 4-5 ottobre: «Chi non vota non conta, e chi non conta non cambia». Con queste parole, Marco Bonini si rivolge ai 5.000 cittadini che al primo turno si sono astenuti dal voto. Già assessore con l'amministrazione di centrosinistra guidata da Lorenzo Piazzai, Bonini ha sfidato gli ex colleghi il 20-21 settembre, alle elezioni comunali: sostenuto da Lega e Fratelli d'Italia, oltre che dalle liste civiche "Zagarolo Vince" e "Valle Martella e Colli", ha conquistato il 25,2% dei consensi, centrando un bersaglio storico. «Aver costretto il centrosinistra al ballottaggio, in un "feudo" come quello di Zagarolo, alle porte di Roma, rappresenta di per sé un successo clamoroso», afferma Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, che ha sostenuto Bonini già al primo turno. «Come "rooseveltiani", crediamo - con Bonini - nel valore dell'alternanza democratica: è un fatto di igiene politica, la garanzia che al potere non restino sempre le stesse persone».