News da tutti i dipartimenti

I Coordinatori regionali, regione per regione

img Italia regioni 62ecfCarissimi amici rooseveltiani,
sono lieta di comunicarvi i nomi e gli indirizzi di contatto dei Coordinatori regionali, incaricati pro tempore dalla Segreteria generale, con la ratifica della Presidenza, di condurre le attività dei gruppi regionali fino all'elezione del Segretario. Ognuno di voi è invitato a mettersi in contatto con il proprio Coordinatore per partecipare alle attività locali del Movimento, che saranno supportate dall'allestimento di siti e blog regionali tutti nuovi, nei quali si potranno discutere e diffondere iniziative, problemi e criticità del territorio regionale, provinciale e cittadino. Ci saranno molte novità ne prossimi mesi e dobbiamo prepararci con impegno ed entusiasmo.
In alcune regioni sono previsti incontri a breve. Mantenetevi in contatto!

In due regioni, Veneto e Marche, manca ancora il Coordinatore. Insieme al Presidente, invito perciò chi se la sente a farsi avanti. Si tratta di un incarico temporaneo, che è l'occasione per cimentarsi in un'esperienza nuova.

Il lavoro dei Coordinatori è illustrato nel Vademecum, dal titolo: Gruppi MR: Istruzioni per l'uso.

Comunico inoltre ai soci che, in occasione dell'Assemblea generale del 4 maggio prossimo, che si svolgerà a Roma presso l'Istituto Sant'Orsola una mattinata di formazione per i Coordinatori e per i soci interessati ad imparare alcune tecniche di gestione dei gruppi. Il seminario esperienziale si svolgerà domenica 5 mattina, sempre al Sant'Orsola e servirà anche a chi vorrebbe candidarsi alla Segreteria regionale.

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Di Maio, Salvini e la "perfida" Francia




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            Negli ultimi giorni si sono succedute dichiarazioni di Salvini, Di Maio, ma anche di Conte in chiave polemica verso la Francia. La stampa main stream ha bollato queste esternazioni, a seconda delle fonti, come un polverone per nascondere le difficoltà interne o come una manovra per creare un nemico esterno a giustificazione di certe debolezze strutturali, programmatiche nonché di impedimento all’affermazione delle politiche governative. Insomma, la versione moderna della “perfida Albione”. Non si può negare che esista il pericolo concreto di un’utilizzazione in tal senso delle affermazioni suddette, ma esse forse hanno un fondamento molto meno effimero e superficiale e vanno verso un’auspicata reazione a mire espansionistiche, in senso di sfruttamento di risorse finanziarie, industriali ed economiche in generale.

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Il risiko del prezzo del petrolio

il Prof. Aldo Vesnaver inizia una collaborazione con il Dipartimento Geopolitica e Difesa di MR, collaborazione che ci auguriamo divenga sempre più stretta. 
Dalla lucida, brillante e precisa analisi emerge che il prezzo del petrolio NON sia correlato alla sua disponibilità e che questo invece sia fortemente influenzato, tramite manipolazioni delle informazioni, (come  a esempio il reale numero dei giacimenti scoperti, e "fake news")da logiche finanziarie e geopolitiche, come spesso denunciato da MR in altri campi e discipline. 
Nota integrativa: si parla del prezzo del petrolio al barile, ma a quanti litri corrisponde un barile? 159



Aldo Vesnaver ha conseguito una Laurea in Fisica ed un Dottorato di Ricerca in Geofisica presso l' Universita di Trieste. Ha lavorato come Ricercatore e Dirigente di Ricerca pressol' Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (www.inogs.it). Ha insegnatocome Chair Professor di Geofisica Applicata alla “King Fahd University of Petroleum andMinerals” di Dhahran (Arabia Saudita) e presso il “Petroleum Institute” di Abu Dhabi(Emirati Arabi Uniti). ; Membro Onorario dell'“European Association of Geoscientists andEngineers” (www.eage.org), ed è stato co-fondatore e Presidente della “Sezione ItalianaEAGE-SEG” (www.eageseg.org).

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Assemblea Regionale Lombardia MR 25 Gennaio 2019 a Milano

Assemblea regionale Lombardia MR di venerdì 25 gennaio 2019 a Milano: saranno presenti anche Gioele Magaldi (Presidente MR), Patrizia Scanu (Segretaria Generale MR), Gianfranco Pecoraro (Carpeoro), Paolo Mosca, Giovanni Smaldone, Michele Petrocelli, Roberto Luongo (tutti Consiglieri di Presidenza MR) e altri soci rooseveltiani residenti in sezioni italiane ed estere. Riunione aperta anche a rooseveltiani non lombardi e a cittadini non ancora rooseveltiani, ma desiderosi di avvicinarsi al Movimento Roosevelt



Rendiamo noto che Venerdì prossimo (dopodomani), 25 gennaio 2019, a partire dalle ore 19 (sino alle 21 circa) avrà luogo una importante riunione regionale del Movimento Roosevelt Lombardia.

L’appuntamento è fissato alle ore 19 di Venerdì 25 gennaio 2019 a Milano, presso lo Studio di Daniele Poli, sito in Via Giovanni Meli n.18, zona Via Padova.

Vista l’importanza dell’Ordine del giorno della riunione e dei temi che saranno discussi e deliberati, saranno presenti all’Assemblea regionale MR Lombardia anche il Presidente MR Gioele Magaldi, la Segretaria Generale Patrizia Scanu e i Consiglieri di Presidenza MR Gianfranco Pecoraro (Carpeoro), Paolo Mosca, Giovanni Smaldone, Michele Petrocelli, Roberto Luongo, insieme ad altri soci rooseveltiani italiani ed esteri di altri gruppi territoriali rispetto a quello lombardo..

La riunione è aperta anche a tutte quelle cittadine e a tutti quei cittadini che intendano avvicinarsi al Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com ), iscriversi (vai su: https://blog.movimentoroosevelt.com/iscriviti-o-rinnova.html ) e condividere i nostri valori, i nostro obiettivi e le nostre rivoluzionarie iniziative civili e politico-culturali.

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Senza storia non c'è memoria. Salviamo l'insegnamento della storia

img Storia 84989Uno degli effetti più dannosi e inavvertiti della riforma Gelmini, voluta e attuata con spietata determinazione dal secondo governo Berlusconi nel 2008, è il depotenziamento dell'insegnamento della storia in tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Fino alla riforma Gelmini la storia, secondo il modello del pedagogista Jerome Bruner, veniva insegnata in modo circolare, riprendendola daccapo e in modo completo in ogni ciclo scolastico (elementari, medie, superiori). La ragione era semplice e sensata: man mano che il bambino cresce, aumenta la sua capacità di afferrare la complessità degli eventi umani e la ripetizione consente di approfondire progressivamente la conoscenza della disciplina, sedimentandola sempre meglio.

Ora invece i bambini italiani incontrano gli eventi storici una sola volta nel loro percorso scolastico di otto anni fra elementari e medie. Se hanno fortuna, nel migliore dei casi hanno a 14 anni nozioni vaghe o elementari dei processi storici; se per sfortuna imbroccano nell'insegnante sbagliato, possono ignorare completamente interi pezzi del passato.

Arrivano così spesso alle superiori con un enorme buco nero alle spalle. Pochi di loro sanno che cosa sia la Rivoluzione francese, la formazione degli Stati assoluti, il Risorgimento o la seconda guerra mondiale. Figuriamoci la storia antica e medioevale.

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Il Vademecum per i gruppi regionali e locali. Partecipiamo tutti alla vita del Movimento!

img Vademecum 90596Carissimi amici rooseveltiani,

Il 2019 appena iniziato porterà molte novità e iniziative per il Movimento Roosevelt. Fra le altre cose, nei prossimi giorni, partiranno nuovi gruppi regionali e il monitoraggio costante delle attività delle Assemblee locali dei soci.

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Comunicato Stampa Movimento Roosevelt - Steven Forti ammette le accuse: non c'è spazio nei media per Gioele Magaldi

Il Movimento Roosevelt chiede all'Ordine dei Giornalisti e a Rolling Stone di tutelare il diritto di replica ed è pronto a valutare i danni ricevuti da Gioele Magaldi.

Dopo le denunce del Movimento Roosevelt e del Grande Oriente Democratico, Steven Forti conferma, via Twitter: non daremo spazio a Gioele Magaldi.

In un articolo apparso su Rolling Stone il 4 gennaio scorso, in cui attaccava Antonio Maria Rinaldi, Forti ha ampiamente disinformato i lettori anche sulla figura di Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e autore del saggio "Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodgesi", definendolo complottista, massonofobico e vittimista.

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Steven Forti ammette le accuse ricevute: non c’é spazio nei media per Magaldi.

In un pessimo articolo pubblicato recentemente sul magazine Rolling Stone, Steven Forti ha  prima attaccato Antonio Maria Rinaldi e poi, con goffa inadeguatezza, Gioele Magaldi descrivendolo come un “complottista fissato col pericolo massonico che cerca di farsi pubblicità dicendo di essere censurato dai media”.

Dopo la risposta ufficiale del Movimento Roosevelt (ripresa su blog MR , Libreidee , e ancora Libreidee ), diverse organizzazioni, tra cui il Grande Oriente Democratico, si sono mobilitate per denunciare la censura mediatica su Gioele Magaldi da parte di RAI, MEDIASET e SKY.
 

( Articoli del Grande Oriente Democratico: 8 Gennaio, 9 Gennaio, 10 Gennaio, 11 Gennaio, 2019).


In questi giorni, nonostante gli inviti rivolti a Forti affinché approfondisse le questioni da lui superficialmente toccate nel suo articolo,nel tentativo di portare luce su informazioni che vengono insabbiate strumentalmente e strategicamente, il collaboratore di Rolling Stone, MicroMega, e Limes, ha rifiutato, di fatto, di concedere il diritto di replica garantito dall’art.8 della legge sulla stampa 47/1948.

L’11 Gennaio sono venuto a sapere della chiusura del magazine Rolling Stone.

Il Movimento Roosevelt ritiene che il diritto ad una informazione plurale e pluralista sia essenziale. 

Dispiaciuto di come il magazine si sia dovuto piegare alle regole di mercato, e preoccupato per i posti di lavoro di coloro che lavoravano nella produzione del cartaceo, come Vicepresidente del Movimento Roosevelt, il 12 Gennaio, ho voluto mandare a Forti un messaggio di solidarietà su Twitter.


A questo messaggio di apertura, rapito evidentemente dall’isteria, Forti ha confermato di sua sponte le denunce fatte da Gioele Magaldi, dal Movimento Roosevelt, dal Grande Oriente Democratico e da altri movimenti: non c’é spazio per Magaldi.


In questo modo Forti non solo dichiara pubblicamente che Rolling Stone ( Limes e MicroMega ? ) non intende dare spazio a Magaldi, violando il diritto di replica, ma dimostra anche di non preoccuparsi di tutti quei lavoratori di cui il lavoro, probabilmente, dipendeva dal cartaceo.

Come Vicepresidente del Movimento Roosevelt non posso che chiedere all’Ordine dei Giornalisti, e a Rolling Stone, di intervenire immediatamente e garantire il diritto di replica. A breve verranno mandati il relativo comunicato stampa e la relativa richiesta ufficiale a Rolling Stone Italia. 

Qualora questo diritto di replica non fosse garantito, il Movimento Roosevelt (associazione politica meta-partitica indipendente, con l’obiettivo di diffondere e far applicare la Dichiarazione Internazionale dei Diritti Umani) é pronto a presentare un esposto all’Ordine Dei Giornalisti e a procedere per vie legali.  Inoltre, valuteremo qualora le affermazioni di Forti, congiunte all'eventuale negazione del diritti di replica, non abbiano arrecato danni morali e materiali a Gioele Magaldi e alle vendite del suo libro.

 

Marco Moiso  
Vicepresidente del Movimento Roosevelt
Responsabile per il Regno Unito

Il risiko delle navi

Come ho scritto in un commento su Geopolitica, pagina FB del Dipartimento, uno dei principali problemi geopolitici dell'Italia é proprio la Francia di Macron. La stampa nazionale collega la mossa franco-tedesca con l'appoggio dato ai 5 stelle ai gilet gialli. E' totalmente fuorviante pensarlo. Anche se lo stesso governo francese dovesse comunicarlo, questo è solamente un pretesto. Il motivo di questo gesto è che il governo Macron ha sempre visto come fumo negli occhi una penetrazione italiana nella cantieritica francese, perché questo può inficiare l'aspirazione transalpina a divenire il leader europeo della cantieristica militare e in generale della difesa. Una leadership italiana nella cantieristica civile, rafforza indirettamente anche la sua cantieristica militare, dove c'è un contemporaneo rapporto di collaborazione e competizione con i francesi. Infatti la segnalazione all'antitrust avrà sicuramente ripercussioni sui negoziati di collaborazione paritaria tra Fincantieri e Naval Group nel settore militare, visto l'indebolimento conseguente del gruppo cantieristico italiano. Il vero obiettivo della Francia è quello di acquisire via via le capacita industriali di alta tecnologia italiana e del settore bancario, ottenendo così il doppio vantaggio di eliminare un pericoloso concorrente diretto e di poter ancora giocare una partita alla pari nella gestione della leadership europea in associazione con la Germania, senza rischiare un ruolo subalterno come il resto dell'Europa La Francia ha dunque bisogno di "colonizzare" l'Italia per aumentare il suo peso specifico, passando per l'acquisizione di industrie come Leonardo, perlomeno la parte militare di Fincantieri, Unicredit che detiene la maggior quota di capitale di Bankitalia dopo Intesa San Paolo,(e, grazie a Credit Agricole si troverebbe ad avere la più grossa fetta di capitale), Generali. la Germania appoggia la Francia perché ha bisogno della Francia stessa per consolidare l'egemonia in Europa. Non a caso sono stati avviati due progetti blindati di cooperazione franco-tedesca nel militare per il nuovo caccia europeo che sostituirà il Typhoon e del nuovo carro da battaglia volto a sostituire il Leclerc e il Leopard2, dove gli eventuali nuovi soci sono relegati a un ruolo secondario senza effettivi poteri di scelta. La partecipazione tedesca potrebbe anche essere dovuta ad altri due fattori 1 il mettere i bastoni tra le ruote di una possibile acquisizione della divisione sottomarini della Tyssen Krupp da parte del gruppo triestino, che si trasformerebbe da fruitore e implementatore di brevetto tedesco(U212 per la M.M.) a proprietario dei cantieri e dei brevetti, con conseguente rafforzamento indiretto sulla trattativa su accennata Fincantieri-NG, anche se nell'accordo non sono previsti i sottomarini,. 2 proteggere i cantieri tedeschi Meyer Werft dalla concorrenza di Fincantieri_STX unite. Non mi meraviglierei, visto quanto scritto sopra che ci possa essere una bozza di accordo sottobanco di una fusione STX- Meyer Werft nel caso di parere negativo dell'acquisizione di STX da parte di Fincantieri dell'Antitrust. In ogni caso è forse giunto il momento che l'italia non si faccia trovare impreparata e superata negli eventi da questo tipo di iniziative ed inizi ad avere una politica di reazione alla Francia che non si limiti solo a rintuzzare e a difendersi. 

Fabbricare il consenso cancellando i fatti. Tre notizie clamorose ignorate dai media

img news Il Tempo 23.12.18 c258fCi sono almeno quattro modi per mentire: produrre dati falsi, interpretare in modo tendenzioso i dati disponibili, ingigantire fatti irrilevanti o sminuire dati rilevanti e omettere in tutto o in parte informazioni indispensabili a formarsi una visione attendibile dei fatti.
Nella stampa italiana (e certo non solo in quella, come spiegò magistralmente già nel 1988 Noam Chomsky, con il libro Manufacturing Consent, ma da noi con esiti drammatici) non è raro imbattersi in tutti e quattro, e su molte materie. Diventa difficile formarsi un'opinione ragionata, quando sono truccati i dati di fatto.



Da cane da guardia della democrazia, la stampa nazionale e la televisione appaiono spesso trasformate in cani da guardia del potere. Che il potere (politico, economico, finanziario, militare) da sempre sfrutti a proprio vantaggio il controllo dell'informazione e il conformismo della gente è cosa risaputa e perfino teorizzata dai regimi totalitari, come fece Joseph Goebbels nella Germania nazista; per questo in democrazia hanno tanta rilevanza l'autonomia e il pluralismo nell'informazione.

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Comunicato Stampa Movimento Roosevelt - Giulia Moi e le sue accuse fuori fuoco

L'eurodeputata Giulia Moi, dopo essere stata allontanata dal M5S, ha deciso di attaccare il M5S e diversi suoi esponenti, tra cui Pino Cabras, accusato di essere iscritto al Movimento Roosevelt e - sembra voler sostenere - massone.

Come Vicepresidente del Movimento Roosevelt ho l'obbligo morale di denunciare come false e strumentali - se non semplicemente sconclusionate - le insinuazioni di Giulia Moi.

Non solo Pino Cabras non è iscritto al Movimento Roosevelt, ma il movimento, come ribadito più volte, è assolutamente indipendente dalla Massoneria.

La Moi, consapevolmente o inconsapevolmente, insinua e implica nel suo post due falsità: l'appartenenza dell'Onorevole Cabras al Movimento Roosevelt, e l'identificazione del Movimento Roosevelt come movimento massonico.

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Documento Programmatico e d'azione del Dipartimento Geopolitica e Difesa per l'anno 2019

Di seguito il documento programmatico, di sviluppo e d'azione per l'anno 2019

 

MOVIMENTO ROOSEVELT

Dipartimento Geopolitica e Difesa

 

Progetto di sviluppo, d’azione e analisi per l’anno

2019

 

 

PREMESSE

        Il dipartimento comprende sia la parte politica e del contesto estero in cui è posta l’Italia, sia la parte più tecnica riguardante la Difesa, questo perché sempre più la seconda è, o almeno dovrebbe essere, in quanto strumento di sicurezza, stabilità, equilibrio ma soprattutto prevenzione a derive violente di contese internazionali, espressione e conseguenza delle analisi geopolitiche. Quindi anche nel Dipartimento le proposte e le analisi sulla Difesa saranno espressione dell’analisi geopolitica, ma anche l’analisi geopolitica, anche se in misura minore, risentirà dell’analisi sulle nostre capacità di avere, di dare, di ricevere sicurezza, cioè anche delle nostre alleanze, oltre che delle nostre caratteristiche intrinseche. Geopolitica e Difesa quindi sono le due gambe di pari dignità su cui poggia il dipartimento.

        Gli argomenti di analisi e di conoscenza nei settori considerati sono tali e talmente vasti da non poter essere sufficientemente approfonditi o solo trattati da un numero esiguo di persone.

Obiettivi per il 2019

 

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Manifesto per un New Deal 4.0

     Nell'ottobre 2015 ritenemmo di non aver più nulla di significativo da scrivere nel blog- ora anche libro, per i nostri ventitre lettori - circa il grande giuoco dell'economia tra gli umani. Una decade dopo lo scoppio della grande crisi finanziaria, infatti, non vi è alcunchè di nuovo sotto il sole rispetto a quanto già descritto. Il metadone finanziario distribuito dalle banche centrali continua a mascherare l'urgenza di un nuovo ordine mondiale rispetto all’ ordine globale che si fondava sul dominio del dollaro all’ interno di un sistema di fiat-money, sul “Washington consensus”, sul capitalismo industriale di matrice neoliberale, sulla predominanza delle energie fossili e sulla riserva di manodopera cinese. Anche l'ex immobiliarista speculativo Trump non fa altro che eseguire a botte di tweets il mandato ricevuto, provando a riequilibrare un pochino la disastrata situazione americana a spese - come sempre, dal dopoguerra in poi - del resto del mondo. Questa volta, però, non è così facile come per Nixon nel '71 e quindi ci attende probabilmente una nuova grande crisi o comunque almeno altri dieci, forse venti anni di malaise sociale ed economica.
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Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018: terzo comunicato e definitivo Ordine dei Lavori

Caro/a socio/a rooseveltiano,
ad integrazione e superamento di quanto illustrato in:
con riferimento alla imminente Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018 di cui presentiamo la Locandina ufficiale:
rendiamo noto quanto segue.

Per alcuni aspetti organizzativi e per prenotare la propria partecipazione al Seminario politico di sabato mattina (in svolgimento dalle ore 10:15 alle ore 13:20 circa, dopo l'apertura dei lavori con saluto della Presidenza dalle ore 9:00 alle ore 9:15 e dopo la lectio magistralis di Nino Galloni dalle ore 9:15 alle ore 10:10 circa) e a pranzi e cene sociali, ci si attenga alle istruzioni contenute in:
Invece, per quel che riguarda la due giorni rooseveltiana nel suo complesso, ricordiamo che l'appuntamento iniziale è fissato a partire da sabato 24 novembre alle ore 8:45 (onde consentire un inizio puntuale dei lavori alle ore 9:00), a Roma, presso l'Istituto Sant'Orsola sito in via Livorno 50/a (zona piazza Bologna).

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Movimento Roosevelt - Documento politico di indirizzo programmatico per il lavoro dei Dipartimenti nel 2019. Bozza n.2

MR Logo1024x1024 8d5c6DALLA CRITICA DEL PRESENTE ALLA COSTRUZIONE DEL FUTURO.
LA PROPOSTA DEL MR PER L'AFFERMAZIONE DI UN NUOVO PARADIGMA

 
[NOTA BENE: In preparazione dell'Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018, vengono proposte due Bozze/Ipotesi - parzialmente distinte, anche se riconciliabili in una ulteriore sintesi - di "Documento di indirizzo politico MR per il 2019", da offrire alla discussione e alla valutazione dei soci rooseveltiani riuniti in Assemblea Generale il prossimo fine settimana e poi ad un ulteriore lavorio preparatorio di Segreteria Generale e Presidenza MR, in vista di una definitiva stesura unitaria da approvare in una successiva Assemblea Generale rooseveltiana che avrà svolgimento a marzo 2019. Quella che segue è una prima Bozza/Ipotesi, aggiornata al 16 novembre 2018, frutto del lavoro collegiale di alcuni dirigenti MR]

 
AGENDA 

INTRODUZIONE
Ogni società si basa su principi fondanti che ne determinano la struttura e l’organizzazione.
 
Il paradigma dominante da qualche decennio, presso la società globale, è quello neoaristocratico e neoliberista, tutto incentrato sul perseguimento di alcuni astratti indicatori economicistici e su processi decisionali sostanzialmente tecnocratici ed elitari, anche quando mantengano le forme e i rituali della democrazia.

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Movimento Roosevelt - Documento politico di indirizzo programmatico per il lavoro dei Dipartimenti nel 2019. Bozza n.1

MR Logo1024x1024 8d5c6DALLA CRITICA DEL PRESENTE ALLA COSTRUZIONE DEL FUTURO.
LA PROPOSTA DEL MR PER L'AFFERMAZIONE DI UN NUOVO PARADIGMA


[NOTA BENE: In preparazione dell’Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018, vengono proposte due Bozze/Ipotesi - parzialmente distinte, anche se riconciliabili in una ulteriore sintesi - di “Documento di indirizzo politico MR per il 2019”, da offrire alla discussione e alla valutazione dei soci rooseveltiani riuniti in Assemblea Generale il prossimo fine settimana e poi ad un ulteriore lavorio preparatorio di Segreteria Generale e Presidenza MR, in vista di una definitiva stesura unitaria da approvare in una successiva Assemblea Generale rooseveltiana che avrà svolgimento a marzo 2019. Quella che segue è una prima Bozza/Ipotesi, aggiornata al 16 novembre 2018, frutto del lavoro collegiale di alcuni dirigenti MR]


PREMESSA
Siamo ad una svolta epocale. Il modello di sviluppo capitalista, nell'attuale versione neoliberista, basato sulla supremazia del mercato, sull'energia fossile e sulla finanza speculativa, è entrato in crisi. Non si tratta di una crisi passeggera o contingente, ma di una crisi strutturale e probabilmente definitiva.
La logica del profitto estremo ha portato benefici a pochi grandi gruppi finanziari e a poche grandi multinazionali fossili, manifatturiere, chimiche, siderurgiche, a detrimento della quasi totalità del resto dell’umanità, ma così facendo ha praticamente distrutto il presupposto del mercato capitalista, ossia il potere d’acquisto di larghe masse di consumatori salariati accomodati ai margini dei processi produttivi e remunerati con le briciole dei proventi stratosferici del mercato globale.
Questo modello comincia ad entrare in crisi già negli anni Ottanta, con il prevalere dell'ultraliberismo ideologico guidato da Reagan e Thatcher. Il capitalismo poteva anche scegliere una via più umana (ad esempio quella indicata da Adriano Olivetti che diceva che “la fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti, ma deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia”) basata sulla valorizzazione del fattore umano rispetto alla remunerazione esclusiva del capitale finanziario. Il “capitalismo dal volto umano” di John Maynard Keynes vedeva come fine dell'economia non la stabilità monetaria e la concentrazione della ricchezza in poche mani, ma la piena occupazione e la dignità umana.

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COSTITUZIONE E POLITICA (di Pierluigi Winkler)

[NOTA DELLA REDAZIONE: in preparazione dell'Assemblea Generale del Movimento Roosevelt prevista per il 24-25 novembre 2018, durante la quale verranno anche analizzate alcune bozze di Documento politico programmatico MR per il 2019 e discusse e deliberate alcune proposte di riforma costituzionale - si veda, su ciò, Riforme costituzionali e l'Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018 - pubblichiamo una serie di interventi di dirigenti rooseveltiani, utili alla riflessione comune. Quello che segue è un intervento di Pierluigi Winkler, tra i Vicepresidenti del Movimento Roosevelt]

È notorio che il principio fondamentale stabilito dalla nostra Carta Costituzionale è quello democratico, con il conseguente assioma della sovranità appartenente al Popolo che la esercita nelle forme e limiti della Costituzione.
L'art.11 prevede limitazioni, a condizioni di parità con altri Stati, al fine di assicurare la pace e la giustizia tra le Nazioni.
L'Unione Europea pre-euro era perlopiù un mercato di scambi molto ampio, regolato da trattati che non contenevano cessioni di sovranità tali da condizionare e veicolare le politiche economiche dei Paesi membri nei suoi fondamentali.
Con l'introduzione della moneta comune, si verifica una vera e propria cessione della sovranità. E' fuor di dubbio che la politica monetaria di un Paese è materia molto rilevante in ordine alla politica economica che esso può realizzare. Non vi è chi non veda che delegare ad altri la potestà monetaria è cedere una parte importante della propria sovranità. Di talché, il Popolo viene spogliato di gran parte delle sue prerogative.

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