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Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Carpeoro: la mia massoneria non accoglieva magistrati, poliziotti e politici. Gianroberto Casaleggio? Era affiliato alla super-massoneria inglese

L'avvocato, dirigente del Movimento Roosevelt, interviene sull'ultimo scandalo politico siciliano: la massoneria eviti di associare chi riveste cariche pubbliche, specie giudiziarie. E conferma la militanza massonica dell'ideologo dei 5 Stelle, scomparso nel 2016.

Anziché escludere i massoni dalla politica, non sarebbe meglio se fosse la massoneria stessa a chiudere le porte a chi ha incarichi pubblici? Si eviterebbero tanti equivoci, incluse le tempeste giudiziarie come quella che sta travolgendo il mondo politico siciliano. Lo afferma l'avvocato Gianfranco Pecoraro, alias Carpeoro, saggista e dirigente del Movimento Roosevelt. "In alcune regioni italiane – dice – la contiguità tra mafia e massoneria è particolarmente evidente". Nel 2005 Carpeoro arrivò a sciogliere l'intera obbedienza di cui era "sovrano gran maestro" (Rito Scozzese italiano) dopo aver chiuso le logge siciliane e calabresi. "Della mia massoneria – dichiara in web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di "Border Nights", il 25 marzo – non potevano essere ammessi nemmeno magistrati ed esponenti della forze dell'ordine", proprio per evitare che li si potesse accusare, magari, di favorire "confratelli" nei guai con la giustizia. "L'aiuto massonico deve avere carattere privato", sottolinea Carpeoro: "Se un "fratello" finisce in carcere si deve essere pronti a sostenere finanziariamente la sua famiglia, ma certo non gli si può evitare la galera".

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Patrizia Scanu a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa" – Londra 30 marzo 2019

img Patrizia Scanu 02 5cb8cPatrizia Scanu parteciperà a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa", l'evento promosso dal Movimento Roosevelt UK che si svolgerà a Londra il prossimo 30 marzo 2019.

Segretario generale del Movimento Roosevelt dal 14 luglio 2018, dopo aver diretto dal 2017 il Dipartimento Istruzione e Formazione civica del movimento, la Scanu è un'intellettuale dalla personalità poliedrica, caratterizzata dal forte impegno sociale. Laureata con lode in filosofia e lettere classiche a Torino, ha conseguito anche una laurea specialistica in psicologia clinica ad Aosta. Insegna scienze umane al Liceo delle Scienze Umane di Alba (Cuneo), e al tempo stesso esercita la professione di psicologa clinica, specializzata nel sostegno psicologico individuale e di coppia, nel "counselling", nella psicodiagnosi e nella mediazione familiare. E' anche "Gestalt counsellor", diplomata a Torino, nonché iscritta all'Ordine degli Psicologi del Piemonte. Ha coordinato la creazione di reti territoriali contro la violenza domestica, in collaborazione con enti locali, autorità sanitarie, mondo giudiziario e forze dell'ordine. Le sue prime battaglie civili risalgono all'adolescenza, a cominciare dall'inserimento dei disabili nelle classi. Dopo alcune esperienze nell'ambito del volontariato nel settore socio-sanitario, nel 2008 ha fondato e presieduto un comitato di genitori e insegnanti in difesa della scuola pubblica, per contrastare la riforma Gelmini con dibattiti pubblici, manifestazioni, incontri con gli amministratori piemontesi e interventi sulla stampa locale, in sinergia con analoghi movimenti in tutta Italia.
Coltiva svariati interessi culturali e una spiccata propensione alla trasversalità della conoscenza. Ricercatrice indipendente, esplora i territori di confine fra le discipline, a cavallo tra scienza e spiritualità, vita e morte (in particolare, il "fine vita"). E' autrice di libri, articoli e manuali scolastici, nonché conduttrice di seminari, corsi e conferenze sugli argomenti che studia. "Nel Movimento Roosevelt – dice – ho voluto portare la voce delle donne, lo spirito battagliero e la fiducia nel potere della conoscenza, del dialogo e dell'educazione, di cui c'è disperato bisogno in questo momento storico tanto difficile. La natura metapartitica e la vocazione pedagogica del MR – aggiunge – sono perciò perfettamente in linea con le mie aspirazioni". Di recente, ha approfondito lo studio dell'impatto negativo dell'ideologia neoliberista sul sistema scolastico italiano: argomento trattato anche sulle pagine della nuovissima rivista "Sovranità Popolare". Recente l'allarme lanciato riguardo al progetto di "regionalizzazione" della scuola, in Lombardia e Veneto. Differenziando i programmi in alcune Regioni e rompendo quindi l'unitarietà nazionale dell'insegnamento, secondo lei verrebbero meno le pari opportunità garantite dalla Costituzione in materia formativa, accelerando così il rischioso progetto di scuola-azienda inaugurato dalle riforme Moratti e Gelmini.

Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Magaldi: ipocrita l'attacco all'Italia per l'accordo con la Cina. Ci contestano nazionalisti europei come Francia e Germania, mentre gli Usa scordano che furono loro ad aprire a Pechino

Il presidente del Movimento Roosevelt: il potere atlantico che oggi accusa il governo Conte per l'intesa con i cinesi è stato il primo ad accogliere il gigante asiatico nel Wto, senza prendere nessuna garanzia democratica né il rispetto delle tutele sindacali per gli operai

L'Italia accerchiata dopo l'accordo con la Cina, che si impegna a far volare l'economia della Penisola puntando sui porti di Genova e Trieste? Siamo attaccati in modo pretestuoso da invidiosi e da smemorati, dichiara Gioele Magaldi, in web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di "Border Nights" il 25 marzo. Francia e Germania contestano che un accordo così strategico scavalchi di fatto l'Ue? Accusa ridicola, sottolinea Magaldi, se viene mossa da chi ha appena siglato il Trattato di Aquisgrana, come se l'Unione Europa neppure esistesse. Sono ipocriti, dice Magaldi, i politici come Macron che vorrebbero imporre proprio all'Italia una cabina di regina europea per la gestione del commercio con Pechino. Quanto ai rimbrotti degli Usa sul fatto che l'Italia stringa accordi con un paese non democratico, Magaldi ricorda che fu proprio il massimo potere statunitense – ben espresso da una struttura come la Trilaterale, incarnata da Kissinger, Rockefeller e Brzezinski – ad accogliere la Cina nel Wto, senza pretendere da Pechino né una svolta democratica né la tutela dei diritti sindacali del lavoro, ben sapendo che in quel modo la Cina avrebbe potuto immettere sul mercato globale prodotti a bassissimo costo.

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Nino Galloni a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa" – Londra 30 marzo 2019

img Nino Galloni 02 d2924Nino Galloni parteciperà a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa", l'evento promosso dal Movimento Roosevelt UK che si svolgerà a Londra il prossimo 30 marzo 2019.

"L'inganno e la sfida". L'inganno è quello dell'ideologia neoliberista; la sfida consiste nel passare "dalla società post-industriale a quella post-capitalistica". L'ultima fatica editoriale, pubblicata da Arianna editrice nel 2018, inquadra bene il profilo dell'autore: l'economista Nino Galloni (Antonino, all'anagrafe) è un autorevolissimo esponente del pensiero post-keynesiano, impegnato a smentire – cifre alla mano – i postulati della "teologia" del capitalismo finanziario globalizzato, impugnato come un'arma dall'élite mondiale per esercitare il proprio dominio, confiscando la democrazia e imponendo le politiche di austerity. Il vicepresidente del Movimento Roosevelt è figlio di Giovanni Galloni, dirigente della Dc e già "numero due" del Csm. Nino Galloni si è laureato a Roma nel 1975, è stato ricercatore a Berkeley sotto la guida di Richard Webster e ha poi collaborato strettamente con il professor Federico Caffè, eminente economista post-keynesiano, insieme al quale ha condotto studi sulla rivoluzione tecnologica e sulle politiche monetarie. Galloni ha insegnato nelle università di Roma, Milano, Modena e Napoli. E' stato direttore generale al ministero del lavoro dal 1990 al 2002, occupandosi di mercato del lavoro, occupazione giovanile e cassa integrazione. Ha ricoperto incarichi anche all'Inpdap, all'Inps e all'Inail, rappresentando il governo italiano in sede Ocse.
Collaboratore del newsmagazine web "Scenari Economici" fondato da Antonio Maria Rinaldi, attualmente Galloni è presidente del Centro Studi Monetari, associazione per lo studio dei mercati finanziari e delle forme di moneta emettibili senza creare debito pubblico. I suoi numerosi saggi – oltre una ventina – affrontano in particolare tematiche riguardanti il mercato, la finanza e la sovranità monetaria, soprattutto in relazione alle politiche nazionali italiane ed europee. Celebre l'intervista concessa nel 2013 a Claudio Messora per "ByoBlu", nella quale svela "come ci hanno deindustrializzato". Ovvero: in cambio dell'adesione all'Eurozona, richiesta dalla Francia, la Germania impose che venisse colpito il suo maggiore concorrente a livello industriale: l'Italia. Lo stesso cancelliere Kohl arrivò a pretendere che Galloni, allora consigliere strategico di Andreotti nel periodo in cui si andava definendo il Trattato di Maastricht, venisse allontanato dagli uffici governativi. Quando Mario Draghi (altro allievo del professor Caffè, il cui insegnamento ha però rinnegato) si allontanò dalla scuola post-keynesiana, Galloni rimase sulle posizioni del comune maestro Federico Caffè, e oggi è impegnato a mettere a punto strumenti innovativi come la "moneta parallela", per risollevare l'economia italiana: aggirando il Trattato di Lisbona (che non la vieta), la valuta sovrana "non a debito", non convertibile e valida solo per il territorio nazionale, secondo Galloni potrebbe produrre, da subito, almeno 500.000 posti di lavoro ogni 0,75% di pil.

Christian Pepe a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa" – Londra 30 marzo 2019

img Christian Pepe bba4bChristian Pepe parteciperà a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa", l'evento promosso dal Movimento Roosevelt UK che si svolgerà a Londra il prossimo 30 marzo 2019.

Classe 1977, Pepe è quello con i capelli bianchi dall'età di 25 anni ma soprattutto è un federalista europeo convinto. Dall'età di vent'anni gira il mondo per lavoro, entrando così in contatto con uomini, donne e soprattutto culture diverse, imparando ad amare il mondo e il genere umano. Nutre un'estrema fiducia nell'operato umano anche se a volte non lo si comprende del tutto. Attivista nella campagna elettorale di +Europa e uno dei sei fondatori del gruppo +Europa Londra. Il suo metodo politico è basato sulla partecipazione, sulla iniziativa, sul senso di responsabilità sociale e sulla ricerca del consenso. Un consenso che vede il rispetto della libertà e della dignità della persona e di questo pianeta. Il suo motto è "agire per cambiare", il suo strumento la non violenza, la sua arma il sorriso e un "ma prima parliamone…". Per questo suo modo di essere da più parti viene definito un abile "tessitore di reti, di lavoro e relazioni umane".

La scuola spolpata: il bilancio di vent'anni di riforme neoliberiste

img tagli alla scuola c3859Era il lontano 1999. Entrava in vigore la famosa legge n.59, che riformava la Pubblica amministrazione e introduceva anche l'autonomia scolastica, poi realizzata con il D.P.R. n. 275/1999. Vedeva la luce il Preside-Dirigente e le scuole acquisivano personalità giuridica. Possiamo collocare qui il punto di partenza di un percorso riformatore che, attraverso diversi governi, di centro-destra e di centro-sinistra, porta la scuola italiana al punto in cui si trova adesso.

In questi 20 anni, nessuna riforma complessiva è stata realizzata. Solo una serie di interventi slegati fra loro, ma accomunati tutti da un unico fil rouge: impoverire la scuola, togliendole mezzi, ore, risorse umane, qualità; metterla in concorrenza con l'istruzione privata, orientare la didattica all'inserimento nel mondo del lavoro e alle richieste delle aziende, anziché alla formazione del cittadino consapevole; mettere ai margini la funzione emancipante della scuola, prevista dalla Costituzione, svilire il ruolo sociale dei docenti, degradati da professionisti preparati e autonomi, come li intende la Costituzione, a impiegati obbedienti e proletarizzati, anche attraverso una politica di assunzioni per lo meno discutibile e a retribuzioni inadeguate all'importanza del loro ruolo sociale.

Attraverso le riforme Moratti e Gelmini e infine con la Buona Scuola di Renzi siamo passati dalla scuola depositaria di cultura e promotrice di conoscenza e pensiero critico alla scuola smart, luccicante di tecnologie all'avanguardia, di progetti di ogni genere e di metodi di insegnamento accattivanti, ma sempre più priva di contenuti essenziali, priva di mezzi e di locali adeguati, attentamente depurata da ogni sapere capace di favorire la consapevolezza critica, la comprensione del presente, l'attitudine a pensare in modo complesso. Una scuola che istruisce senza educare e che parla il linguaggio dell'economia, anziché quello dei valori civili di solidarietà, partecipazione, democrazia, bene comune, libertà di pensiero.

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La penetrazione Cinese in Africa:introduzione

Una prima, ottima analisi di Alessandro Loreto e Ruben Giavitto del Dipartimento geopolitica & Difesa che introduce le modalità, caratteristiche e criticità della penetrazione  Cinese in Africa

Copertina Neocolonialismo Cinese f213a

Movimento Roosevelt,

Dipartimento Geopolitica e Difesa

La strategia della Repubblica Popolare di Cina e la sua penetrazione in Africa.

Premessa.

 

I grandi cambiamenti del XXI secolo ci mettono sempre più davanti a scenari articolati e

complessi, caratterizzati spesso da una loro accresciuta estensione e vastità. Questi scenari

partono dal progressivo, lento ma inesorabile sgretolamento dei grandi imperi coloniali nei

secoli XIX e XX, dalle conseguenze dei due conflitti mondiali dai quali scaturirono gli accordi

di Yalta nel 1945 che disegnarono di fatto la nascita di un nuovo equilibrio economico,

geopolitico e militare bipolare (caratterizzato appunto dalla delimitazione rigorosa tra

potenze occidentali democratiche da una parte e blocco comunista orientale dall'altra,

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Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Magaldi: Greta? Non credo ai profeti della scarsità, sono come i cantori del rigore che ci vorrebbero tutti poveri

Il presidente del Movimento Roosevelt: sì all'ecologia seria, mentre il catastrofismo serve solo a frenare la nostra possibilità di crescere (tutti, e in modo equilibrato)

"Con tutta l'umana simpatia per la giovanissima svedese Greta Thunberg, testimonial dell'ultima battaglia mediatica per il clima, credo che il problema ecologico vada affrontato con maggiore serietà, senza pregiudizi e senza fobie anticonsumistiche". Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, vede un pericolo preciso dietro al ricorrente allarmismo catastrofistico: oltre che inesatta, l'idea stessa che le nostre risorse siano gravemente limitate è funzionale al potere dell'élite neoliberista, che ha impoverito milioni di persone in un mondo che non è mai stato così ricco, né così capace – grazie alle nuove tecnologie – di fronteggiare anche le peggiori emergenze ecologiche.

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Marco Moiso a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa" – Londra 30 marzo 2019

img Marco Moiso f8ad3Marco Moiso parteciperà a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa", l'evento promosso dal Movimento Roosevelt UK che si svolgerà a Londra il prossimo 30 marzo 2019.

Classe 1983, Moiso è un esperto di comunicazione pubblicitaria. Dopo aver conseguito una laurea in Marketing, ed un master in Psicologia a Londra, si è ulteriormente specializzato nella professione di stratega pubblicitario a San Francisco, California. Oggi si occupa di posizionamento strategico, campagne pubblicitarie integrate e shopper, di scala globale, continentale e nazionale. La passione politica lo ha accompagnato fin da ragazzo. Nel giugno 2016 è stato designato come Coordinatore generale del Direttorio del Movimento Roosevelt, carica che ha ricoperto fino al Luglio 2018, quando ha presentato le proprie dimissioni per favorire l’elezione del Segretario generale del movimento. Nell’ottobre 2018, Gioele Magaldi lo ha nominato vicepresidente del Movimento Roosevelt, al fianco di Nino Galloni, Pierluigi Winkler e Daniele Cavaleiro.

Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Galloni: il governo non osa varare la moneta parallela che ci salverebbe

L'economista, vicepresidente del Movimento Roosevelt: l'esecutivo Conte non ha avuto il coraggio di approvare neppure la timida proposta di Claudio Borghi per affiancare all'euro una moneta di Stato, non a debito, per risollevare l'economia

L'economista post-keynesiano Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt, esprime rammarico per l'eccessiva timidezza dell'esecutivo gialloverde in materia economica: "Non è stata presa in considerazione neppure la proposta di Claudio Borghi, assai più cauta della mia, per emettere "moneta di Stato", non a debito, allo scopo di risollevare l'economia italiana". Nell'affollato convegno "Moneta per noi, non contro di noi" promosso a Torino il 15 marzo dal Movimento Roosevelt (presente anche l'economista Egidio Rangone insieme a Roberto Alice, candidato 5 Stelle alle prossime elezioni regionali piemontesi), Galloni ha esposto l'obiettivo del piano salva-Italia al quale sta comunque lavorando. Obiettivo: emettere "moneta di Stato", non convertibile e spendibile solo in Italia, per creare occupazione a costo zero in settori come i servizi alla persona e il riassetto idrogeologico. Si tratterebbe di una valuta parallela all'euro, che secondo Galloni potrebbe generare in breve tempo almeno un milione di posti di lavoro, senza aumentare il debito pubblico.

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Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Magaldi: Grillo in declino, senza idee da opporre a Bruxelles dopo la perdita di Casaleggio

Il presidente del Movimento Roosevelt: i pentastellati scontano la delusione degli elettori. Reddito di cittadinanza soltanto promesso, senza il coraggio di finanziarlo per davvero

Hai voglia a promettere il reddito di cittadinanza, cioè un sussidio teoricamente incondizionato per tutti, se poi non hai la forza di imporre a Bruxelles il deficit necessario a finanziarlo. Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, spiega così l'inevitabile declino elettorale dei 5 Stelle: dopo il brillante esordio con i suoi "vaffa" contro la classe politica decadente della Seconda Repubblica, lo stesso Grillo è rimasto a corto di idee, "orfano" di Gianroberto Casaleggio. Luci e ombre: dietro allo slogan dell'onestà, Casaleggio aveva ricalcato il pauperismo moralistico di Berlinguer, che indusse gli operai a rassegnarsi all'austerity. In compenso, l'ideologo grillino aveva una precisa visione del futuro. Non solo: essendo lui stesso massone, non nutriva alcun pregiudizio verso la massoneria. Anzi: si era prodigato per far presentare col massimo risalto, sul web pentastellato, il saggio "Massoni" dello stesso Magaldi, che aiuta a distinguere: da una parte la massoneria progressista, fondatrice della modernità democratica, e dall'altra la supermassoneria sovranazionale, apolide e neoaristocratica, oligarchica, promotrice della peggiore globalizzazione neoliberista – quella che, per inciso, mette in croce anche in governo Conte, limitandone il potere di spesa e mandando in crisi i 5 Stelle, oggi contestati dai loro stessi elettori, che in Puglia ne bruciano le bandiere.

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Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Magaldi: tra i leghisti molti massoni, non siate ipocriti o farò i vostri nomi

Il presidente del Movimento Roosevelt: se la Lega demonizza l'appartenenza alla massoneria, svelerò l'identità dei tanti leghisti massoni, per lo più occulti

Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt ed esponente della massoneria progressista internazionale, torna ad attaccare i gialloverdi: "Manifestano un'ostilità incostituzionale verso la massoneria, anche se il governo Conte vanta diversi massoni, sia tra i ministri che tra i sottosegretari". Un problema che non riguarda solo i 5 Stelle, "che insistono nell'esibire un atteggiamento formalmente antimassonico, nonostante Gianroberto Casaleggio fosse massone". Nella diretta web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di "Border Nights", il 14 marzo, Magaldi punta il dito contro il partito di Salvini: "Sarebbe grave, se fosse confermato, che a livello statutario la Lega precluda l'iscrizione agli iniziati alla massoneria: conosco fior di leghisti massoni – afferma Magaldi – e, se la Lega non chiarirà la sua posizione, mi vedrò costretto a fare i loro nomi".

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MR Umbria: Assemblea Regionale e Seminario del 23 Marzo 2019 a Perugia

Movimento Roosevelt Umbria: in vista dell’Assemblea regionale e del Seminario dai risvolti civici e politico-culturali previsti nel pomeriggio-sera di Sabato 23 marzo 2019 a Perugia, la Presidenza MR invita i soci rooseveltiani umbri Daniele Cavaleiro, Gianluca Felicini, Fabrizio Crasti, Vincenzo Cerquiglini, Colombo Zanetti, Simone Casagrande Moretti, Marzia Ribecco, Enrico Burbi, Costantino Tabirnac ed altri a mobilitarsi per convogliare familiari, amici, colleghi, conoscenti e concittadini in genere sia verso il Seminario delle ore 16-18 che verso l’Assemblea Umbria MR delle 18:15-20:20

 

Riservandosi altri specifici comunicati relativi all’interessante giornata politico-culturale targata MR di Sabato 23 marzo 2019 a Perugia, la Presidenza del metapartitico Movimento Roosevelt, con riferimento a quanto esplicato in

https://www.movimentoroosevelt.com/news/per-dipartimento/presidenza/mr-umbria-assemblea-regionale-sabato-23-marzo-a-perugia-ore-18-15-20-20-presso-la-sala-vaccara-di-palazzo-dei-priori-contro-la-crisi-della-democrazia-per-il-rilancio-di-infrastrutture-e-trasporti-nel-centro-italia-e-per-una-prospettiva-di-rinnovato.html

e a partire da quei soci umbri rooseveltiani che a suo tempo erano stati designati nel Direttorio regionale, cosi come formalizzato anche in

https://www.movimentoroosevelt.com/news/per-dipartimento/comunicazioni/movimento-roosevelt-basilicata-lucania-sicilia-e-umbria-nomine-e-obiettivi-da-conseguire-a-breve.html

invita appunto i soci Daniele Cavaleiro (tra i Vicepresidenti MR), Gianluca Felicini (Direttore Dipartimento MR delle Politiche del Lavoro e del Welfare), Fabrizio Crasti (autorevole e competente membro del Dipartimento diretto da Gianluca Felicini), Vincenzo Cerquiglini, Colombo Zanetti, Simone Casagrande Moretti, Marzia Ribecco, Enrico Burbi, Costantino Tabirnac (tutti a suo tempo incardinati membri del Direttorio regionale Umbria MR) ed ogni altro socio rooseveltiano umbro (o aspirante tale) a mobilitarsi in prima persona per convogliare richieste di ammissione (in primis le proprie) al Seminario dai risvolti politico-culturali e civili per l’Umbria, su cui si veda

http://www.grandeoriente-democratico.com/Seminario-su-San-Francesco-d-Assisi-Cavaliere-Templare-e-Iniziato-cattolico-sabato-23-marzo-2019-a-Perugia.html

http://www.grandeoriente-democratico.com/San-Francesco-d-Assisi-Patrono-d-Italia-un-Concilio-Vaticano-III-per-Papa-Francesco-e-la-Cattolicita.html

e su cui si scriva, per essere ammessi, a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

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Giovanni Smaldone a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa" – Londra 30 marzo 2019

img Giovanni Smaldone 02 8bbffGiovanni Smaldone parteciperà a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa", l'evento promosso dal Movimento Roosevelt UK che si svolgerà a Londra il prossimo 30 marzo 2019.

Smaldone gestisce l'aspetto finanziario di grandi progetti urbanistici, a livello internazionale, per la rigenerazione dei quartieri e dei territori nel segno della sostenibilità, grazie all'alleanza strategica tra pubblico e privato. Le sue funzioni sono quelle del "project development and construction management", nonché del "project financing": know-how su fattibilità dei progetti, valutazione immobiliare, gestione e motivazione dei team di lavoro, pianificazione e monitoraggio delle fasi progettuali. È cresciuto a Londra, tra la West Hampstead Housing Association e la Ove Arup Ltd, dipartimento di Strategic City Advice, dove si applicano allo sviluppo urbano e territoriale gli "skill" specialistici elaborati nel campo tecnico, nel design e negli aspetti commerciali, fino agli spazi urbani e ai prodotti immobiliari. In Italia ha lavorato a Roma nel campo dell'advisoring strategico, sia per conto di enti pubblici sia per soggetti privati, presso Europrogetti & Finanza, una società per azioni controllata da Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale. Ha operato, inoltre, come manager anche presso Condotte Immobiliare SpA e Gruppo Ferfina, uno dei maggiori general contractor italiani. Nel 2007 a Milano è stato alla guida dei progetti di Lend Lease, uno dei maggiori player internazionali nel settore dello sviluppo urbano, seguendo direttamente svariate operazioni di rigenerazione urbana: Milano Santa Giulia, Sesto San Giovanni e Adige City (Verona). Nel 2010 ha fondato Antirion Sgr, società di gestione del risparmio specializzata nella creazione e gestione di fondi d'investimento immobiliare. Dal 2013 è partner nonché "chairman" italiano di Nai Global, società internazionale specializzata nel "real estate advisory". Obiettivo: creare veicoli d'investimento nati da partenariati pubblico-privati per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico e rigenerare gli spazi, mettendo a sistema i fondi gestiti da Cdpi Sgr, Invimit Sgr e i "fondi strutturali" Ue. Dal 2016, Smaldone è inoltre "senior advisor" di Avalon SpA, società specializzata nei servizi immobiliari per investitori istituzionali e non.

Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Magaldi: vergogna 5 Stelle, anche alle europee regna l'ipocrisia anti-massonica del movimento ispirato dal massone Gianroberto Casaleggio

Il presidente del Movimento Roosevelt annuncia misure legali contro il M5S che sbarra la strada ai candidati massoni, pur essendo stato massone lo stesso Casaleggio: discriminazione inaccettabile (e farisaica, dato che il governo pullula di grembiulini)

Gioele Magaldi conferma: era massone, l'ideologo pentastellato Gianroberto Casaleggio. "Ne parlerò diffusamente – annuncia – nella prossima edizione del saggio "Massoni", di prossima uscita". Nel frattempo, il presidente del Movimento Roosevelt attacca i 5 Stelle: dopo aver millantato l'esclusione dei massoni dall'esecutivo (pur sapendo che il governo Conte pullula di "grembiulini", tra ministri e sottosegretari) ora i pentastellati pretendono la non-appartenenza massonica anche dei candidati alle europee di maggio. "Si tratta di un atteggiamento inaccettabile, discriminatorio e incostituzionale: se non cambiano atteggiamento porteremo in tribunale i 5 Stelle", avverte Magaldi, esponente del circuito massonico progressista internazionale.

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Pino Cabras a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa" – Londra 30 marzo 2019

img Pino Cabras 01 441efPino Cabras parteciperà a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa", l'evento promosso dal Movimento Roosevelt UK che si svolgerà a Londra il prossimo 30 marzo 2019.

Giornalista e politico italiano, Cabras nasce nel gennaio del 1968 a Lanusei in provincia di Nuoro. Attualmente deputato della XVIII legislatura per il Movimento 5 Stelle, fa parte della Commissione Affari Esteri e della Commissione Finanze della Camera dei deputati. Laureato in scienze politiche, svolge la professione di analista finanziario. È condirettore del sito Megachip.info e redattore della web tv Pandora TV. Cabras è autore di numerosi articoli e libri in cui esprime posizioni critiche nei confronti della politica estera di molti paesi legati agli Stati Uniti d'America. In tali scritti viene inoltre delineato un nesso causale fra la situazione politica internazionale contemporanea e l'esistenza di una strategia della tensione applicata a livelli globali (mettendo, ad esempio, in correlazione le vicende belliche degli anni 2000 con i fatti avvenuti l'11 settembre 2001 negli USA) finalizzata all'espansione della sfera di potere politico-economico delle classi dirigenti degli Stati Uniti d'America.

Antonio Maria Rinaldi a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa" – Londra 30 marzo 2019

img Antonio Maria Rinaldi a6b61Antonio Maria Rinaldi parteciperà a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa", l'evento promosso dal Movimento Roosevelt UK che si svolgerà a Londra il prossimo 30 marzo 2019.

Dopo la laurea in economia conseguita presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma alla fine del '70, Rinaldi ha svolto molti incarichi operativi in banche italiane per poi passare dalla metà degli anni '80 come funzionario al Servizio Borsa della Consob Sede di Milano alla SOFID, capogruppo finanziaria dell'ENI, fino a ricoprirne la carica di Direttore Generale contribuendo alla quotazione in Borsa di gran parte delle società del cane a sei zampe. Attualmente esercita la libera professione ed è docente di Politica Economica presso la Link Campus University di Roma. Dal 2011 al 2018 è stato docente di Finanza aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università Gabriele d'Annunzio di Chieti-Pescara. Autore di vari libri, nel 2011 pubblica "Il Fallimento dell'Euro?", nel 2013 "Europa Kaputt, (s)venduti all'euro" e nel 2018 è coautore, insieme a Scenari Economici, de "La Sovranità appartiene al Popolo o allo per spread?". Per le sue posizioni euroscettiche è considerato fra i riferimenti ideologici del Sovranismo italiano.

La Nuova Guerra di Troia per l'energia.

 

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         Un nuovo focolaio di tensione si sta profilando nel Mediterraneo Orientale, in realtà non è nuovo, in senso stretto, ma l‘evoluzione delle condizioni geopolitiche può farlo divenire molto più pericoloso che nel passato. Non ci stiamo riferendo a Israele o alla Siria dove le situazioni sono incancrenite ma stabili, anzi, in lieve miglioramento con una minaccia dell’ISIS residuale, né all’Egitto. Ma alla Grecia, alla Turchia e a Cipro. Ci sono state crisi molto gravi in quest’area, a esempio l’invasione di Cipro da parte della Turchia nel 1974, quindi, cosa c’è di nuovo? Tre condizioni fondamentalmente: i ricchissimi giacimenti di idrocarburi scoperti di recente, il neoottomanesimo della Turchia impersonato da Erdogan, e il nuovo ruolo di Russia e Cina collegati proprio alla nuova posizione della Turchia stessa. Sì è già ribadito che la Turchia potrebbe divenire, se non lo è già, uno dei principali problemi geopolitici dell’Italia. Andiamo con ordine.

I giacimenti

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Guido Grossi a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa" – Londra 30 marzo 2019

img Guido Grossi 35d30Guido Grossi parteciperà a "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa", l'evento promosso dal Movimento Roosevelt UK che si svolgerà a Londra il prossimo 30 marzo 2019.

Nato a Orvieto nel 1954, dopo vario peregrinare in diverse cittadine italiane Grossi approda finalmente a Roma dove completa i suoi studi laureandosi con il massimo dei voti in Giurisprudenza con una tesi sulla partecipazione popolare. Lavora dal 1981 al 2007 in BNL arrivando a ricoprire l'incarico di dirigente responsabile di una delle sue strutture di direzione centrale. Sono proprio gli anni in cui il sistema bancario effettua il passaggio da un sistema pubblico, che finanziava famiglie e aziende, a un orribile sistema privato ed internazionale intento solo a fare soldi con i soldi. Stufo di questo mondo, denunciandone gli abusi e rinunciando a lauti guadagni, si ritira per due anni a vita privata impiegando questo tempo a studiare le leggi e i trattati internazionali. Terminato questo periodo sabbatico si rimette in gioco nel mondo dell'associazionismo nel tentativo di fare cose concrete per favorire il cambiamento: collabora con la Croce Rossa Italiana, con Legambiente e Libera; diventa coordinatore dell'assemblea cittadina di Cittadinanzattiva. Nel 2013 tenta la scalata alla carica più alta della città di Spoleto: si candida a Sindaco della cittadina umbra tra le fila del Movimento 5 Stelle. È titolare del blog "Tallone d'Achille" sul quale porta avanti le sue denunce e le sue battaglie.

Posti limitati per l’evento del 30 Marzo a Londra

L’evento londinese “Un New Deal rooseveltiano per l’Italia e l’Europa”, che vedrà la presenza di Ilaria Bifarini, Danilo Broggi, Pino Cabras, Nino Galloni, Guido Grossi, Egidio Rangone, Antonio Maria Rinaldi, Gioele Magaldi, Marco Moiso, Andrea Pisauro, Patrizia Scanu, Giovanni smaldone e Fabio Zoffi si avvicina.

Alle domande sulle modalità di iscrizione e partecipazione, vogliamo rispondere sottolineando la necessità di prenotarsi con anticipo al link https://www.eventbrite.co.uk/e/un-new-deal-rooseveltiano-per-litalia-e-leuropa-tickets-54447620298 .

Sono disponibili per l’evento solo 90 posti, inclusi gli accrediti per la stampa. I giornalisti interessati all’evento devono scrivere alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , con anticipo, per avere un accredito.

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