News dall'Ufficio Stampa

Il presidente del Movimento Roosevelt al neo-segretario PD: getti a mare i 25 anni di storia del centrosinistra, che ha preso in giro gli italiani obbedendo al peggior neoliberismo

"Un leader sobrio: non carismatico, ma capace di vincere le maratone". Così Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, definisce Nicola Zingaretti, "buon governatore del Lazio", incoronato neo-segretario del Pd dopo le primarie del 3 marzo 2019. "Un uomo leale, capace di mediare, sereno nei rapporti umani, non come il "falso buono" Veltroni e i suoi tanti epigoni". Il problema? "Finora, Zingaretti non ha fornito nessuna soluzione per l'Italia". Perdura l'equivoco storico del centrosinistra: come regolarsi col neoliberismo tecnocratico di Bruxelles? Ha un piano, il nuovo segretario Pd, per uscire dalla crisi? Percorso obbligato: "Chiedere all'Ue di scegliere la democrazia, adottando una vera Costituzione popolare che consenta all'Europa di governarsi attraverso organi finalmente elettivi, con una Bce sottoposta al controllo dei governi". Se non scioglie subito questo nodo - sostiene Magaldi - Zingaretti si rivelerà una semplice meteora, come Renzi, già dalle prossime europee: l'ennesimo leader magari pronto a parlare dei diritti dei migranti (ma non di quelli degli italiani, da sacrificare puntualmente sull'altare dell'oligarchia privatistica che domina l'Ue).

Non è in buona compagnia, il governatore del Lazio: succede all'impalpabile Martina e vince sull'incolore Giachetti, è attorniato da dirigenti che "brillano per inconsistenza e afasia", nonché da "personaggi impresentabili come Paolo Gentiloni, fotocopia sbiadita di Enrico Letta". Tra il mondo politico e quello confindustriale si muove l'ex ministro Calenda, "un Renzi minore e fuori tempo massimo". E dunque chi sono gli altri leader? "Dov'è la nuova classe dirigente del Pd?". Per Magaldi, "una sorta di enclave positiva nel partito è rappresentata da Milano, ben amministrata da Giuseppe Sala". Ma attenzione: "Sala non può cavarsela con le sole manifestazioni contro il razzismo, occorre una visione d'insieme", come quella che il Movimento Roosevelt presenterà il 3 maggio proprio nel capoluogo lombardo ricordando Carlo Rosselli, Olof Palme e Thomas Sankara. Figure-guida, per ispirare una vera integrazione razziale e sociale, europea e panafricana. Un invito al sindaco milanese: "Partecipi all'evento in modo non formale: questi tre grandi rappresentano la bussola (perduta) del movimento progressista internazionale".

Un appello anche a Zingaretti: "Se vuole avere un futuro riscopra Keynes, il maggior economista del Novecento: ci serve un capitalismo mitigato dal ruolo dello Stato, non ne possiamo più dello "Stato minimo" mortificato dal neoliberismo, cui anche il centrosinistra si è piegato negli ultimi 25 anni". Tra i campioni dell'ex sinistra neoliberista spicca "una figura vergognosa come quella di Pier Carlo Padoan, che da giovane marxista detestava Keynes e ha continuato a detestarlo come ministro ultraliberista". "Quel Pd, Padoan in testa, dovrebbe tacere e vergognarsi", aggiunge Magaldi. Il nuovo Pd che Zingaretti potrebbe ora plasmare, praticamente da zero, dovrebbe "compiere un atto di generosità verso il popolo italiano, che ha preso per i fondelli per anni, in nome di interessi e poltrone". Conclude Magaldi: "Se Zingaretti si accontenta di parole vuote e senza coraggio, come gli altri, sarà travolto già dal voto europeo di maggio. Se invece avrà l'intelligenza di soffermarsi su un'agenda democratico-progressista come quella rosseveltiana, allora vedremo un Pd capace di tornare in scena". Un primo esempio di buona volontà? "Fermare la pericolosa regionalizzazione della scuola: è stata proposta in Lombardia e Veneto, non da Salvini ma dal governo Gentiloni. Si tratta di una norma incostituzionale, che divide gli studenti in ricchi e poveri".



UFFICIO STAMPA MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)
Alessio Altieri
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(Articolo del 4 marzo 2019)