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L’Ufficio di Presidenza, dopo il riuscito esperimento provocatorio utile a capire di che pasta siano i soci MR, userà clemenza e compassione per gli assenti ingiustificati, ringraziando per la correttezza e il senso civico quelli che si sono giustificati



Come in moltissimi hanno ben compreso (ci sono una miriade di mails a testimoniarlo), gli aspetti più ruvidi e perentori contenuti in alcuni passaggi di

“Comunicato n. 2 di Convocazione Assemblea Generale del Movimento Roosevelt per sabato 18 luglio 2015 a Roma e di Istituzione del Comitato Eventi rooseveltiani del 18 luglio 2015”, articolo pubblicato l’11 luglio 2015 sul sito MR (clicca per leggere),



e segnatamente questi:

“il Presidente MR ci tiene a far sapere che, in questa specifica e delicata occasione (che richiede una massiccia presenza di rooseveltiani specie alla Manifestazione dinanzi all’Ambasciata greca, con comizio finale), coloro che, senza gravissimo motivo personale (documentabile e reso noto in anticipo, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), dovessero disertare questi eventi rooseveltiani, saranno annotati ad uno ad uno dall’Ufficio di Presidenza e successivamente resi passibili di emarginazione dalla vita interna del MR, se non anche di istanza disciplinare di accusa, per mancata solidarietà e collaborazione in una giornata di eventi cruciali per il Movimento Roosevelt stesso e per la collettività greca, italiana ed europea. Non ha senso, del resto, fondare un Movimento (vale per i soci fondatori) e/o tesserarsi con entusiasmo ad esso (vale per i soci ordinari) e poi disertare allegramente i suoi eventi più importanti e significativi, come è il caso degli EVENTI ROOSEVELTIANI di sabato 18 luglio 2015 a Roma, dal pomeriggio alla sera. Già parecchi soci, che avevano impegni lavorativi, ferie prenotate, partecipazioni a matrimoni e incombenze varie per il 18 luglio 2015, hanno accolto l’invito del Presidente MR, Gioele Magaldi, a rinunciare a questi impegni/incombenze pregresse, scegliendo di mostrarsi degni della tessera di socio fondatore o ordinario del Movimento Roosevelt. Costoro hanno scelto, soprattutto, di mostrarsi degni di far parte di una comunità, quella rooseveltiana, che pretende di realizzare in Occidente e nell’intero pianeta una Rivoluzione pacifica e democratica ispirata ai valori e alle finalità espresse nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata all’ONU il 10 dicembre 1948 e assolutamente non recepita nei processi di pseudo-integrazione europea o globalizzazione matrigna finora in corso. Ma come si può essere credibili, nel far parte di una simile comunità, se si è soltanto capaci di produrre vuote ciance su facebook o per mezzo del web, o tramite comizi elettorali e/o relazioni salottiere volte unicamente a guadagnare qualche poltrona per il proprio sedere? Come si può essere credibili, come cittadini rooseveltiani amanti della democrazia sostanziale, della libertà e delle giustizia sociale, se sabato 18 luglio, invece di impegnarsi un minimo accanto ai propri con-soci del MR, si sarà scelto - per comodità, pigrizia, noncuranza o insipiente calcolo delle priorità - di anteporre altri impegni di minor conto o le proprie egoiche pulsioni vacanziere al diritto-dovere di manifestare con orgoglio e concretezza la propria adesione ai principi e agli scopi rooseveltiani? Vi si chiede un solo giorno di impegno, per di più in una data non lavorativa (e, comunque, anche per i liberi professionisti, gli imprenditori o altre categorie di cittadini che lavorino 7 giorni su 7, sacrificare almeno un giorno dell’anno al Movimento di cui hanno solennemente sottoscritto principi e scopi, ci sembra cosa buona, giusta, opportuna e ineludibile).”,

che hanno poi trovato un’ulteriore contestualizzazione più pacata in

“Il Movimento Roosevelt non è una caserma, ma nemmeno un luogo di stucchevole bivacco per smanettoni del web e rivoluzionari da salotto, indisponibili a scendere nelle piazze e a lottare concretamente per democrazia sostanziale e diritti universali”, articolo pubblicato sul sito MR il 14 luglio 2015 (clicca per leggere),

erano soprattutto volti a realizzare un esperimento ermeneutico sulla reale identità dei vari soci MR.

Si trattava di una voluta provocazione, per scoprire il vero spessore politico-civile e la cifra caratteriale di tutti e di ciascuno.

Diciamo subito che la stragrande maggioranza dei rooseveltiani si è dimostrata all’altezza dei solenni impegni sottoscritti a Perugia, il 21 marzo 2015, e/o successivamente, mediante una sincera adesione, come socio fondatore o ordinario, ai principi e agli scopi tracciati nello Statuto MR.

E cioè, la stragrande maggioranza dei soci rooseveltiani o interverrà agli EVENTI ROOSEVELTIANI di sabato 18 luglio, oppure si è presa la briga di giustificare preventivamente le gravi ragioni personali che non ne consentiranno la presenza in questa occasione.

Solo in pochissimi, invece, travisando il senso costruttivamente provocatorio della minaccia di “emarginazione” o “sanzioni disciplinari”, hanno assunto un atteggiamento permaloso e drammatizzante, degno davvero di miglior causa.

In questo modo, però, hanno anche dimostrato tutti i limiti del proprio modo di interpretare un progetto impegnativo e importante come quello del Movimento Roosevelt.

Comunque, tutti potranno essere recuperati a un impegno più coerente e intenso nell’ambito del MR e non ci saranno “emarginazioni” o “liste di proscrizione per nessuno”.

Quanto alle “sanzioni” disciplinari interne e alla possibile espulsione dal MR, essa potrebbe eventualmente configurarsi solo nei confronti di Francesco Maria Toscano, Giuseppe Pedà o altri rooseveltiani gioiesi, qualora non dovessero intervenire agli importanti EVENTI ROOSEVELTIANI del 18 luglio 2015, ricambiando perciò il sostegno degli altri soci MR in occasione della campagna elettorale di Gioia Tauro, ecc., con un ignobile atto di disprezzo e disimpegno assoluto verso qualunque cosa non riguardi le proprie ambizioni poltroniere.

Ma noi siamo fiduciosi, invece, che tanto il Segretario Generale dimissionario Francesco Maria Toscano, quanto il socio fondatore e primo Sindaco rooseveltiano Giuseppe Pedà, sabato 18 luglio 2015 non faranno mancare la loro presenza e quella di una foltissima delegazione gioiese agli EVENTI ROOSEVELTIANI: dall’Assemblea Generale delle ore 15-20 presso il Radisson Blu Es Hotel di Via Filippo Turati 171, al Comizio nei pressi dell’Ambasciata greca di Viale Gioacchino Rossini 4.

Siamo fiduciosi di ciò, sia perché la stessa presenza di Toscano e Pedà, nel contesto di una manifestazione filo-ellenica di respiro internazionale, sarebbe di grande giovamento alla stessa comunità cittadina di Gioia Tauro, in prospettiva, come spiegato in

“Lettera Aperta di Gioele Magaldi al Segretario Generale MR, Francesco Maria Toscano, e al Sindaco rooseveltiano Giuseppe Pedà, in vista del possibile grande evento del 4 o del 14 luglio 2015”, articolo pubblicato il 26 giugno 2015 sul sito MR (clicca per leggere)

e in

“Lettera Aperta (14 luglio 2015) del Presidente MR Gioele Magaldi al Segretario Generale dimissionario Francesco Maria Toscano e al Sindaco e socio fondatore MR Giuseppe Pedà in vista degli EVENTI ROOSEVELTIANI di sabato 18 luglio”, articolo pubblicato il 14 luglio 2015 sul sito MR (clicca per leggere),

“Lettera Aperta n. 3 (17 luglio 2015) del Presidente MR Gioele Magaldi al Segretario Generale dimissionario Francesco Maria Toscano, al Sindaco e socio fondatore MR Giuseppe Pedà e ai sinceri rooseveltiani di Gioia Tauro, in vista degli EVENTI ROOSEVELTIANI di sabato 18 luglio”, articolo pubblicato il 17 luglio sul sito MR (clicca per leggere)

sia perché ci rifiutiamo di credere che Pedà e Toscano si siano subdolamente e ignobilmente limitati a sfruttare il brand e il progetto alto e nobile del Movimento Roosevelt, al solo fine di conquistare rispettivamente una poltrona di Sindaco e una di Assessore.

E ci rifiutiamo di credere che abbiamo ignobilmente truffato i loro elettori, facendoli credere alla favoletta del New Deal per Gioia Tauro e alla prospettiva della Coalizione Roosevelt, con lo scopo occulto e spregevole di propinare loro, poi, la solita versione sgarrupata di una amministrazione mediocre del centrodestra calabrese. Una amministrazione che, abdicando a qualsivoglia respiro di natura glocal, non sarebbe in grado non solo di trasformare il Porto di Gioia Tauro in qualcosa di utile per la Piana (non parliamo dell’ipotesi di farne un volano per l’economia calabrese, meridionale e mediterranea tutta), ma avrebbe anche serie difficoltà ad evitare futuri commissariamenti e l’ennesima paralisi di ogni possibilità di buon governo locale.

Noi ci rifiutiamo di credere tutto ciò e siamo fiduciosi di vedere Francesco Toscano e Giuseppe Pedà accanto a noi, durante gli EVENTI ROOSEVELTIANI di sabato 18 luglio, per onorare sino in fondo una sincera, leale e non strumentale e ignobile adesione al Movimento Roosevelt, sottoscritta solennemente il 21 marzo 2015.

Infine, con riferimento esemplare e illuminante ai diversi modi con cui si sta e si vorrebbe stare nella comunità rooseveltiana del MR (un modo malmostoso, arrogante e del tutto etereo e poco consistente, proprio di pochissime persone, invero; un altro modo attivo, appassionato, operoso, concreto e prodigo di energie da mettere al servizio degli altri soci che è quello maggioritario, per fortuna), pubblichiamo due differenti mail giunte nelle ultime ore al nostro Presidente Gioele Magaldi.

Una mail è quella della socia fondatrice Anna Checcoli, la quale così scrive:

“Formulo la presente al fine di far chiaro che non desidero ricevere comunicazioni di questo tenore:


"Il Presidente MR ci tiene a far sapere che, in questa specifica e delicata occasione (che richiede una massiccia presenza di rooseveltiani specie alla Manifestazione dinanzi all’Ambasciata greca, con comizio finale), coloro che, senza gravissimo motivo personale (documentabile e reso noto in anticipo, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), dovessero disertare questi eventi rooseveltiani, saranno annotati ad uno ad uno dall’Ufficio di Presidenza e successivamente resi passibili di emarginazione dalla vita interna del MR, se non anche di istanza disciplinare di accusa, per mancata solidarietà e collaborazione in una giornata di eventi cruciali per il Movimento Roosevelt stesso e per la collettività greca, italiana ed europea".

Personalmente sono un socio fondatore, e ho dato delega per mail. Per contro, non siamo all'asilo, e non ho necessità di giustificarmi se non posso essere presente. Il fatto di venire annotata assieme ad altri, "ad uno ad uno" mi lascia indifferente se non disgustata per le metodologie di stampo fascista che via via vengono messe in atto. L'istanza disciplinare di accusa mi piacerebbe comprendere com'è configurata giuridicamente, se non vi dispiace. A tal proposito prego la gentilissima Avvocatessa Sciarrone di darmi esaurienti spiegazioni giuridiche, sia di ambito civilistico che penale. Al contempo, mi riservo di adire le vie legali per la tutela dei miei diritti e della mia libertà. E già che ci sono aggiungo mio figlio Jean-Claude Martini, appena maggiorenne, e della cui iscrizione sono ahimè responsabile.

Saluti cordiali e fraterni

Dott. Anna Checcoli”


Ad essa, il Presidente Gioele Magaldi ha risposto in questi termini:


“Gentilissima Anna, buon giorno. Lei ha ragione: non siamo all'asilo. Siamo adulti. E dovremmo essere consapevoli che, almeno una volta ogni qualche mese, occorre "partecipare" e non limitarsi a "delegare". O lei pensa, quando le capiti di essere insoddisfatta per tutta una serie di problemi che riguardano lo svuotamento delle nostre democrazie, il venir meno della prosperità, della giustizia e dell'equilibrio sociale, la mancata implementazione dei diritti universali dell'uomo e del cittadino, ecc., che debbano essere "altri", da lei "delegati", a risolvere per interposta persona questi gravi problemi, del nostro come di ogni tempo?

Come lei certo saprà, avendo letto lo Statuto del MR, per la validità delle riunioni e delle deliberazioni in Assemblea Generale, non c'è bisogno di alcun quorum. Questo significa che gli ispiratori del MR non hanno avuto e non hanno alcuna pretesa sulla presenza o meno dei suoi membri a questo Parlamentino rooseveltiano. Se si vuole essere presenti di persona, bene. Se si vuole delegare qualcun altro, va bene lo stesso. Se non si vuole essere presenti né personalmente né per delega, non c'è alcun problema. Semmai insorge qualche dubbio. Perché iscriversi ad un Movimento tanto ambizioso di fare, di trasformare, di riformare e/o rivoluzionare l'esistente, se poi non si sente nemmeno l'esigenza, ogni tanto (avendone la prerogativa) di partecipare alla sua Assemblea più rappresentativa, quella Generale? Domande a cui ciascuno saprà dare la sua risposta. Il caso degli EVENTI ROOSEVELTIANI del 18 luglio, però, va al di là della normale presenza o assenza dal massimo consesso assembleare rooseveltiano. Domani, sabato 18 luglio 2015, il MR ha organizzato la sua prima uscita pubblica di respiro internazionale: una Manifestazione dinanzi all'Ambasciata greca, per esprimere supporto al Popolo greco (martoriato già da diversi anni da politiche infami di austerità e macelleria sociale e che si appresta, dopo il tradimento dello spirito e della lettera del referendum celebrato solo pochi giorni fa, a subire nuove e ancora più feroci vessazioni) e invocare un cambio di paradigma nella governance dell'Europa e dell'eurozona.

Nemmeno a questo evento, lei e suo figlio Jean-Claude Martini, avete interesse a partecipare?

Anche in questo caso, vi basta "delegare"? Sapere che altri, al posto vostro, innalzando la bandiera del MR, rappresenteranno in piazza quelle istanze di cui magari vi piace anche farvi facili sostenitori, tra un cocktail a bordo piscina, una chiacchierata salottiera, un pensamento alto e nobile espresso con passione dalla sdraia di uno stabilimento balneare o prima di tuffarsi da una barca a vela o a motore?

Chissà...Forse, se quelle donne e quegli uomini che nei secoli scorsi hanno messo a repentaglio la propria sicurezza e talora offerto il sangue per rivoluzionare ordini politico-sociali iniqui e dispotici si accorgessero di come è divenuta la maggior parte dei loro "discendenti", resusciterebbero proprio per parlarci come si parla a bambini dell'asilo, e direbbero: "Bimbi belli, se volete cambiare l'esistente, non basta 'delegare'. Qualche volta, nelle occasioni più importanti, bisogna 'esserci, partecipare, metterci la faccia, le gambe, la voce, l'anima e il cuore, con coraggio e dedizione'. E se non siete disposti a tanto, allora vi meritate di vivere in una realtà che non vi piace, non vi soddisfa, ma è fatta a immagine e somiglianza della vostra indisponibilità ad un impegno diretto e serio per cambiarla".

Ciò premesso, nel Movimento Roosevelt c'è spazio anche per le persone disabili, per le vecchie zie paralitiche, per cittadine e cittadini di umile condizione che non hanno i mezzi per sostenere molti spostamenti. E c'è spazio per chi, contingentemente, abbia gravi problemi familiari, di salute o di lavoro che ne inibiscano (anche una volta all'anno o ogni tot mesi: se ci sono problemi imprevisti, lo comprendiamo e non ne facciamo una colpa a nessuno) la presenza ad alcuni importanti eventi in supporto della democrazia e della libertà.

Ma lei, gentilissima Anna (a differenza di altri, che hanno scritto a me e/o ad altri membri dell'Ufficio di Presidenza per esplicare con garbo e dispiacere le ragioni gravi che gli impedivano di partecipare agli eventi rooseveltiani del 18 luglio), non vuole "giustificarsi".

Molto bene.

Non si giustifichi, se non le sembra il caso.

E non tema nemmeno per eventuali istanze disciplinari di accusa nei confronti suoi o di altri (le quali si sarebbero configurate giuridicamente, come è stato scritto, appunto con la ragione che il MR non è e non vuole essere un bivacco stucchevole per rivoluzionari/riformisti da tastiera, bensì un dinamico ed efficiente soggetto politico metapartitico in cui- a meno di gravi motivi che giustifichino la propria assenza non già dall'Assemblea Generale, ma dalla prima Manifestazione internazionale rooseveltiana- non è apprezzabile la mancata solidarietà e collaborazione tra soci, quando arriva, ogni tanto, la necessità di sporcarsi le mani con atti politici collettivi dinanzi all'opinione pubblica), perché certamente non ci saranno.

Le nostre parole erano una voluta e studiata provocazione per capire sino in fondo con chi avevamo a che fare: se con cittadine/i forti, leali, convinti di voler dare un contributo importante e non virtuale ai principi e agli scopi rooseveltiani di democrazia e libertà, oppure con dei soggetti più adusi a fare la voce grossa sul web, nei salotti e tramite mail, che nelle strade e nelle piazze. Soggetti per di più anche molto permalosi, facilmente irritabili dal fatto che qualcuno possa costringerli a mettersi davanti allo specchio, a rimirare la virtualità eterea del proprio impegno (si fa per dire) politico e civile.

Quanto alla sua sgradevole accusa di aver adoperato "metodologie fasciste", cara Anna, la prego di ritirarla immediatamente.

Altrimenti potrei essere io a dover adire le vie legali per tutelarmi da questa forma di odiosa diffamazione. Ingiusta e ingenerosa, oltre che palesemente falsa.

Chi le scrive lotta da una vita contro ogni forma di fascismo e anche contro certi suoi derivati attuali, astutamente semi-dissimulati, ma non troppo (e non confonda una provocazione fatta ad arte- vedi comunicato che l'ha tanto turbata...-con uno stile di comportamento che non appartiene e mai apparterrà all'Ufficio di Presidenza da me presieduto). Ed è proprio contro lo pseudo-fascismo contemporaneo di certi potentati oligarchici che domani, sabato 18 luglio, il sottoscritto ed altri- mentre le si godrà qualche serata amena e disimpegnata, guardando il dito invece della Luna- scenderanno in piazza a Roma, dinanzi all'Ambasciata greca.

E quando ci fosse da scendere in piazza contro eventuali atti fascisti e dispotici di chicchessia (se mai il Fascismo dovesse far ritorno in una forma più grossolana e sbracata di quella tecnocratica attuale), lei magari si farà "delegare"...mentre il sottoscritto e molti altri fra coloro che interverranno DI PERSONA agli EVENTI ROOSEVELTIANI di sabato 18 luglio, si assumeranno l'onere di ESSERCI, per fronteggiare qualunque manipolo di camicie nere, brune o rosso-brune.

In ogni caso, le porgo i miei più cordiali saluti e mi auguro che, in futuro, vorrà onorarci della sua presenza di persona, e non soltanto per delega.

Gioele Magaldi.”


L’altra mail è quella dell’aspirante socio ordinario Diego Coscia, che dice cosi:


“Buongiorno sig. Magaldi, 

sono Diego Coscia, l'attore di teatro, ci siamo sentiti qualche giorno fa su facebook.

Immagino che oggi per lei sia una giornata molto impegnata, in vista degli eventi di domani, ma ci tengo a scriverle, per comunicarle la mia gioia e il mio entusiasmo di poter essere presenti domani a Roma.

Fino all'ultimo ho lottato per poter essere presente domani agli Eventi Rooseveltiani, spronato anche dai suoi post, che mi hanno dato un'ulteriore incoraggiamento nel trovare la soluzione adatta per far coincidere tutti i fattori. Essendo la mia posizione economica a dir poco precaria (purtroppo in questo paese riuscire a vivere con l'Arte Drammatica è un'impresa titanica), e trovandomi in Sardegna, non ero nelle condizioni di poter annullare il mio volo di domani di ritorno al Piemonte per prenotarne uno dalla Sardegna a Roma (anche se si trattava di cifre credo risibili per una qualsiasi persona con un'occupazione regolarmente retribuita).

E invece il destino (non so come chiamarlo a dire il vero, il caso? non mi pare; il Grande Architetto dell'Universo, forse?), ha fatto si che la compagnia aerea mi spostasse all'ultimo momento il volo per il Piemonte dandomi la possibilità di ottenere il rimborso, e ovviamente, ho usato quel denaro per prenotare il volo per Roma.

Mi sento un po' ridicolo a riportarle una piccola parte di queste mie avventure di giovane artista semi occupato, ma è bello, dopo una notte di sogni tormentosi e speranzosi sul come fare a venire a Roma senza dovermi far prestare soldi dai miei genitori, svegliarsi e trovare la e-mail della compagnia aerea che mi porge la soluzione sul piatto d'argento, e mi faceva piacere comunicarlo anche a lei.

Tornando coi piedi per terra, domani arriverò a Roma nella prima mattinata e perciò sono disponibile a dare una mano, se serve, per qualsiasi tipo di attività legata agli eventi della lunga giornata. 
Non sono ancora socio del MR, perché ho aspettato fino all'ultimo con la speranza di farlo in prima persona proprio domani al banchetto apposito, spero che il mio aiuto sia comunque gradito.


Proverò subito a mettermi in contatto con Gabriella Toma o con qualcun altro del Comitato per gli Eventi di domani.

 
A questo punto, ci vediamo domani!

Cordiali saluti,

Diego Coscia”

A questa bellissima mail del quasi (domani saremo tutti felicissimi di accoglierlo nel MR) socio rooseveltiano Diego Coscia, Gioele Magaldi non ha risposto via mail.

Lo ha immediatamente chiamato al telefono.

Per congratularsi con lui e per dirgli che, se tutti i cittadini italiani ed europei fossero come lui, vivremmo già in una Europa democratica ed equa dei popoli, e non in questa UE matrigna e scellerata.

Per fortuna, comunque, l’atteggiamento della maggior parte dei soci fondatori e ordinari è simile a quello di Diego Coscia, e non a quello di chi ha preso il MR per un club di “anime inquiete e velleitarie”, deluse dall’esistente, ma sostanzialmente incapaci di tradurre dal piano virtuale a quello reale il proprio impegno politico e civile.

UFFICIO DI PRESIDENZA DEL MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)

(articolo del 17 luglio 2015)

PS: invitiamo anche alla lettura di

“Lettera Aperta n. 3 (17 luglio 2015) del Presidente MR Gioele Magaldi al Segretario Generale dimissionario Francesco Maria Toscano, al Sindaco e socio fondatore MR Giuseppe Pedà e ai sinceri rooseveltiani di Gioia Tauro, in vista degli EVENTI ROOSEVELTIANI di sabato 18 luglio”, articolo pubblicato il 17 luglio sul sito MR (clicca per leggere)

“ACCETTAZIONE DELLA CANDIDATURA A SEGRETARIO GENERALE MR e PROGETTO PER UN EFFICIENTE ESECUTIVO ROOSEVELTIANO, di MARIO SAVONARDO”, articolo pubblicato il 17 luglio sul sito MR (clicca per leggere)

Commenti   

+2 # RE: Osservazioni semi-conclusive sugli EVENTI ROOSEVELTIANI di sabato 18 luglio 2015Anna Checcoli 2015-10-22 01:45
Formulo la presente al fine di richiedere pubblicamente che il testo della mail da voi pubblicata, a mio nome e peraltro epurata di alcune parti a discrezione non so di chi, venga immediatamente rimossa da questo sito. Non desidero che essa compaia nei risultati di ricerca relativi al mio nome. In particolar modo, ritengo lesivo della mia privacy il fatto di non aver chiesto il mio consenso alla pubblicazione, avvenuta dopo che avevo già dato le dimissioni dal Movimento. Trattavasi, in ogni caso, di mail privata e non di una lettera aperta.
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+1 # VergognaJean-Claude 2015-11-03 18:24
Fa sorridere e indignare allo stesso tempo che chi si dice "democratico" in realtà usa modi di fare non fascisti, di più. Segno evidente che il fascismo è diretto figlio del liberalismo, che i liberali sono più totalitari e fascisti dei fascisti stessi. Per quanto mi riguarda, io scendo in piazza da prima ancora che voi fondatori del "MR" foste qualcuno, quindi prima di lanciarvi in insinuazioni su cocktail, barche, tastiere e affini è meglio che vi misuriate con chi avete davanti prima di rendervi ridicoli con aggettivi che semmai definiscono solo e soltanto voi! Magari sarebbe anche più utile che impariate un po' di civiltà e correttezza formale prima di far politica: quella lasciatela a chi davvero vuole il progresso, visto che la causa dell'attuale situazione generale siete solo voi e le vostre "idee" ;)
P.S. Viva Mao
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