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Iran: La vera battaglia è per la Democrazia

Magaldi: giù la maschera, la vera battaglia è per la democrazia e oppone progressisti e reazionari persino all’interno della Cia e del Mossad


di Redazione #MovimentoRoosevelt twitter@gaiaitaliacom #Politica

Il presidente del Movimento Roosevelt: in Medio Oriente, paesi senza democrazia sono stati aggrediti da finti democratici, supermassoni che si erano impossessati degli Usa. Qui potete vedere il video nel quale Magaldi parla di questa e altre storie.

Dunque, secondo Magaldi, il confronto tra amici e nemici della democrazia attraversa tutto il mondo, inclusi apparati di intelligence come la Cia e il Mossad israeliano. Il presidente del Movimento Roosevelt ed esponente dei circuiti massonici progressisti internazionali, autore del saggio “Massoni” (Chiarelettere, 2014) e gran maestro del Grande Oriente Democratico, attraverso un comunicato stampa giunto in redazione, ridimensiona la portata della crisi Usa-Iran e riconduce l’omicidio del generale Qasem Soleimani a un ruvido episodio, quasi fisiologico, da inquadrare nella guerra geopolitica che oppone gli Usa alla repubblica islamica sciita“Comunque” – aggiunge – “se il “falco” Soleimani era considerato un ostacolo, Trump ha fatto bene i suoi calcoli, nel volerlo eliminare, visto che la sua uccisione non ha affatto dato luogo a reazioni così pericolose da parte di Teheran: al netto della sanguinosa strage accidentale di civili commessa abbattendo un volo di linea, parla da sola l’estrema cautela mostrata da Russia e Cina”.

Il duro confronto tra gli Usa e paesi come Iran e Iraq – sostiene Magaldi – in questi anni ha proposto una sfida particolarmente infelice: da un lato un’oligarchia reazionaria atlantica che si era impossessata delle istituzioni americane nell’era Bush, fingendo di voler “esportare la democrazia” (solo per promuovere lucrose guerre regionali), e dall’altro regimi dove la democrazia almeno formale non è mai esistita. «Il network massonico progressista – aggiunge Magaldi – contribuì a far eleggere Donald Trump proprio per allontanare dalle stanze del massimo potere il clan Bush e in particolare la superloggia “Hathor Pentalpha”, direttamente responsabile dell’attentato dell’11 Settembre a New York e poi della creazione dell’Isis in Medio Oriente». Magaldi esclude che l’uccisione di Soleimani (avversario dell’Isis in Iraq e in Siria) sia stata progettata per “bilanciare” la recente eliminazione del “califfo” Abu Bakr Al-Bahdadi, protetto dalla “Hathor”, entità-ombra che oggi sarebbe comunque schierata contro la Casa Bianca.

Semplicemente, ribadisce Magaldi, Trump ha visto in Soleimani la longa manus dell’ala dura della spietata teocrazia iraniana, impegnata a estendere l’influenza sciita e antiamericana in tutta la regione mediorientale, anche ricorrendo al terrorismo.
«I sinceri democratici – afferma Magaldi – devono continuare a denunciare i regimi autoritari come quello dell’Iran, e al tempo stesso criticare fortemente le situazioni in cui la democrazia non è sostanziale, come nel caso dell’Unione Europea». Magaldi non si nasconde l’ipocrisia degli Usa, che tacciono di fronte al carattere dispotico dell’alleato saudita, dopo aver permesso alla Cina di accedere al mercato mondiale (divenendo una grande potenza) senza prima impegnarsi a introdurre la democrazia a Pechino. «La vera battaglia – ribadisce – è quotidiana e trasversale, in tutto il mondo, visto che i “falchi” si accordano sottobanco per scatenare simmetriche campagne di reciproca demonizzazione, conservando i rispettivi privilegi, mentre la dialettica tra progressisti e reazionari percorre anche i dirigenti dei dispositivi di sicurezza, compresi la Cia e il Mossad».

(13 gennaio 2020)

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Comunicato Stampa MR: precisi distinguo sulla questione Soleimani

 
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COMUNICATO STAMPA MOVIMENTO ROOSEVELT (7 gennaio 2020)
MAGALDI: TRUMP SBAGLIA AD ASSASSINARE I NEMICI, MA IL GENERALE SOLEIMANI NON ERA CERTO UN AGNELLINO. AVEVA FERMATO L'ISIS, MA PER CONTO DELLA TEOCRAZIA DI TEHERAN
Il presidente del Movimento Roosevelt: ipocriti gli Usa che attaccano l'Iran ma restano alleati dei sauditi, e ingenuo chi vede un martire nell'arcigno oligarca del Pasdaran​

 

"A volte, tra i falchi reazionari dell'Iran e quelli di Israele ci sono state intese inconfessabili, per alimentare la tensione e quindi consolidare il rispettivo potere". Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, considera "pessima" la pratica degli "omicidi chirurgici" come quello costato la vita al generale iraniano Qasem Soleimani, assassinato il 3 gennaio a Baghdad su ordine di Donald Trump. Un atto che va inquadrato "nella nuova guerra fredda che oppone gli Usa alla Cina: Washington teme che si formino saldature pericolose tra Pechino, Mosca e Teheran". Molto meglio, secondo Magaldi, restituire all'Onu gli strumenti idonei per ridiventare un interlocutore istituzionale autorevolmente presente nelle controversie internazionali. Magaldi denuncia anche "l'ipocrisia degli Usa": mentre attaccano e contestano l'Iran, in Medio Oriente "gli Stati Uniti sono alleati con un regime altrettanto feroce, illiberale e antidemocratico come quello della teocrazia sunnita dell'Arabia Saudita".

Al tempo stesso, Magaldi invita a non fare di Soleimani un martire: "Evitiamo il semplicismo del sentimento antiamericano, che oggi si proietta anche su figure del mondo islamico incompatibili con la democrazia e la libertà". Per il presidente del Movimento Roosevelt, Soleimani era stato anche "un macellaio, con molti morti sulla coscienza", specie in relazione "al terrorismo libanese". Insomma, il generale "non era un agnellino, come del resto i suoi Pasdaran, che sono anche una potenza economica". Certo, in Iraq e in Siria lo stratega iraniano è stato determinante nello sconfiggere l'Isis, ma - secondo Magaldi - al fondamentalismo sunnita del Califfato ha opposto un fondamentalismo concorrenziale, quello teocratico dell'Iran:"Il massone conservatore Soleimani era legatissimo al vertice più reazionario e autoritario del mondo sciita, incarnato dall'ayatollah Khamenei, esponente di una casta ipocrita che si è enormemente arricchita alle spalle dei sudditi, privi di veri diritti civili e di una giustizia degna di questo nome".





Gli Ammazzacaffè Roma/Milano: 13 Novembre 2019

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A Roma, il 13 novembre, debutto autunnale per il secondo anno consecutivo dell' evento radiofonico Gli AmmazzaCaffè Roma/Milano, che sarà trasmesso in diretta dal Caffè letterario, a partire dalle ore 18 su Radio 100passi (è disponibile l’app gratuita radio100passi per android).

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Passaggio di consegne relativo alla gestione dell'Ufficio Iscrizioni e Tesseramento del Movimento Roosevelt da Anna Valentino a Diego Carlucci

Comunichiamo a tutti i soci che da questo momento Diego Carlucci è il nuovo Responsabile dell'Ufficio Iscrizioni e Tesseramento del Movimento Roosevelt e che ha accesso alle mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Anna Valentino ha rassegnato le sue dimissioni e non ricopre più il suddetto incarico.

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Il MR a fianco di ambulanti e balneari contro la Direttiva Bolkestein

Il MR si unirà agli ambulanti e ai balneari italiani per la grande Manifestazione contro la Direttiva Bolkestein,  prevista a Roma il 28 settembre 2016, in Piazza della Repubblica, ore 10.30, per chiedere al Governo di intervenire a difesa degli attuali concessionari.

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Rinnovo tesseramento/adesione annuale al Movimento Roosevelt

 Si comunica a tutti i soci fondatori e ordinari MR che in occasione dell’Assemblea Generale del 30 aprile 2016 svoltasi a Roma, era già stata avviata informalmente la campagna di tesseramento/rinnovo annuale di adesione al Movimento Roosevelt.

Con il presente documento, tuttavia, si precisa che a far data da oggi ed entro e non oltre lo spazio di una settimana, ciascun socio fondatore o ordinario che abbia effettuato l’iscrizione da almeno un anno (cioè prima del 14 settembre 2015) e che ancora non abbia rinnovato l’iscrizione pagando la debita quota associativa di 30,00 euro, è ora tenuto a farlo.

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Gioele Magaldi e Nino Galloni: “ Il Movimento Roosevelt non è Massoneria.” Comunicato Ufficio Stampa MR del 12 settembre 2016

Da non molto, l’Ufficio Stampa MR diretto da Roberto Verrastro, ha diramato ai media il seguente Comunicato:

per rilascio immediato

Gioele Magaldi e Nino Galloni: “Il Movimento Roosevelt non è Massoneria”

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MR: nuovo sito, linee programmatiche e organigrammi a brevissimo on-line

Tra le varie iniziative operose che il MR ha intrapreso, mediante il suo ‘cantiere estivo’ evocato in

Il Cantiere politico estivo del Movimento Roosevelt. Operazione n. 1: Nuove strutture di Comunicazione (clicca per leggere),

siamo lieti di annunciare che a brevissimo (entro una settimana, salvo imprevisti) saranno on-line il nuovo sito, i nuovi organigrammi ufficiali della dirigenza rooseveltiana, una serie di importanti linee programmatiche in armonia con i principi e le finalità dello Statuto MR (clicca per leggere).

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