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Categoria: Politica/attualità
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Pubblicato: Mercoledì, 03 Febbraio 2016 23:23
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Postato da Davide Crimi
Nell'attuale deserto del panorama politico, con un livello del dibattito degenerato e incancrenito da anni di talk-show e di egemonia televisiva, con pubblicità che arrivano a santificare "la libertà di non scegliere", è inevitabile avvertire la nausea. Se poi si pensa alla degenerazione di Roma (città che persino chi dice di odiarla fatalmente in segreto ama), se pensiamo alle nefande vicende di "mafia capitale", allora davvero è difficile trovare un argomento a sostegno di qualsiasi idea che voglia considerarsi politica.
Tuttavia, una notizia di questi giorni accende una fiammella interessante sul laboratorio che si è messo in moto nella città capitolina, un segnale estremamente interessante per una serie di ragioni che tenteremo di esporre come contributo al dibattito.
La prima ragione è sistemica: e occorre fare riferimento al fatto che la classe media è in completo disfacimento, massacrata da una crisi economica che è un bluff ed è soltanto il modo per dissimulare la redistribuzione del reddito che sta sempre più concentrando la ricchezza nelle mani di pochissimi, generando condizioni per il furto legale, l'espropriazione della ricchezza dal ceto medio a una invisibile upper class che muove i livelli intermedi attraverso superstipendi a una classe dirigente asservita alla corruzione che li ha portati al posto di comando e alla quale, per questo, deve obbedire senza se e senza ma.
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