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Vita in quarantena: come viene vissuta in diverse parti del mondo

La vita in quarantena: come viene vissuta in diverse parti del mondo

Come viene vissuta la quarantena in diverse parti del mondo?

Qual'è la differenza nelle limitazioni?

Alcuni rooseveltiani residenti in diverse parti del mondo si incontrano su Youtube per discutere di come la società internazionale, e quella italiana, stanno reagendo di fronte alle restrizioni sulla libertà imposte a causa di Covid-19.

https://www.youtube.com/watch?v=DRCiv8pazHM

Draghi: la dichiarata conversione, il presente e le aspettative per il futuro

Draghi: la dichiarata conversione, il presente e le aspettative per il futuro

Gioele Magaldi, Presidente del Movimento Roosevelt, mesi addietro, ha reso pubblico il riposizionamento di Mario Draghi nel back office del potere. Si attendevano conferme e gesti che ora sono evidenti. Eppure, questi devono essere solo i primi passi.

 

Se Draghi sta davvero giocando, ci aspettiamo cambiamenti radicali e sistemici.

https://www.youtube.com/watch?v=Pi_395EBk6g&fbclid=IwAR3qhzA0UAJeaapN9LijJ_z1QNhWo6F7f1h-GDx-vua0kddGJxou37avEMY

Marco Moiso: Conte inadeguato e impreparato. Bisogna pensare alle persone.

Conte: inadeguato e impreparato. Bisogna pensare alle persone.

Oltre all'emergenza sanitaria, e a quella democratica, si cominciano a sentire gli effetti dell'emergenza economica.

Conte non è l'uomo adatto per traghettare l'Italia, e tantomeno l'Europa, fuori dalla crisi.

Questo è il momento del bisogno. Le persone hanno bisogno che lo Stato ci sia. Lo Stato ci deve essere.

https://www.youtube.com/watch?v=PputeSF2kG4&fbclid=IwAR2rOWuXB81ixxwQeFR9JhrPyBMJgLbx96TTm4U-FgUrAT6_XVVGpy9oMcc

CORONA VIRUS-COVID 19: UN PO’ DI STATISTICHE RAZIONALI E UNA GRANDE OPPORTUNITA’ DI CAMBIAMENTO

di Daniele Cavaleiro, Vicepresidente del Movimento Roosevelt

In questo difficile momento voglio prima di tutto esprimere la mia vicinanza a tutti quei rooseveltiani/e e a tutte quelle persone, in ogni angolo del globo, che oggi si trovino ad affrontare difficoltà sanitarie, sociali ed economiche inimmaginabili. Voglio però anche fare un po’ di chiarezza, esprimendo il mio modestissimo parere, rispetto a quello che tutti noi oggi siamo costretti ad affrontare, l’emergenza COVID-19.

Primo fra tutti il tema salute. Questo Coronavirus ormai ci sta terrorizzando: ci dicono di non preoccuparci, ma allo stesso tempo ci chiudono in casa. Ci viene detto che la maggior parte dei decessi sono dovuti ad un aggravarsi del quadro clinico già complicato, e che le persone a maggior rischio sono gli over 60. Questo che significa, che se muoiono i nostri genitori oppure i nostri nonni non è un problema? Per cercare di capire meglio ciò di cui si parla, credo che sia utile riportare di seguito i dati relativi alle morti per influenza e polmonite in Italia nel 2017 (Fonte: ISTAT) ed i dati aggiornati al 25-03-2020 relativi ai morti da COVID-19 (Fonte: Jonhs Hopkins University)

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Figura 1 – Dati COVID-19 - Fonte Jonhs Hopkins University – aggiornati al 25-03-2020

Se confrontiamo i dati dei decessi con la popolazione italiana, possiamo vedere che i decessi per polmonite in Italia nel 2017 sono parli allo 0,0223% della popolazione residente nello stesso periodo di riferimento; mentre i decessi per Coronavirus nel 2020 sono pari allo 0,0124% della popolazione residente in Italia nello stesso periodo di riferimento.
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  Figure 1 - % Decessi in Italia per coronavirus al 25-03-2020         
    
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  Figure 2 - % Decessi per polmonite nel 2017

                

Il primo pensiero che mi è venuto leggendo questi dati è stato: ma è possibile mettere in stato di emergenza l’intera Europa ed oltre per un virus che, in quanto ad incidenze dei decessi è inferiore ad una polmonite? Allora, ogni anno nel periodo di picco influenzale bisognerebbe chiuderci in casa, evitando qualsiasi contatto e relazione sociale? Questo lo trovo personalmente assurdo, ma in quale “schifo” di società e Stato, qualora di Stato possiamo ancora parlare, viviamo? Può essere accettata, ed anche corretta da un punto di vista giuridico, una limitazione così forte delle nostre libertà individuali?

Se si voleva veramente combattere questo virus, cercando di evitarne il più possibile la diffusione, l’unica soluzione, vista anche la sua enorme forza di contagio, era quella di bloccare e chiudere immediatamente tutto, evitando qualsiasi relazione sociale. Ma neanche questo, mi sembra, sia stato fatto. La nostra classe dirigente politica, con le sue decisioni ha soltanto, volutamente o meno, innalzato enormemente la paura e l’ansia di tutti noi verso un virus di cui in realtà non sappiamo nulla e di cui nulla ci è stato davvero spiegato. Questo stato indotto di paura ed ansia ci ha portato ad accettare supinamente forti limitazioni della nostra libertà, innescando un vortice di forte depressione e decrescita economica e sociale. Tutto questo è stato voluto? Perché? Da chi? Negli interventi di questi giorni di vari politici, giornalisti ed opinionisti, emerge una confusione ancora maggiore. Si passa dalla guerra biologica USA-CINA, al bio-terrorismo, ai legami con l’approvazione del Fondo salva Stati (rinviato a dopo l’emergenza) e anche ascoltando l’opinione dei vari esperti di malattie infettive si registrano opinioni differenti.

Il dibattito politico ha raggiunto dei livelli di superficialità ed ignoranza degni solo di una classe dirigente totalmente asservita, senza spina dorsale e soprattutto senza nessuna idea né di quale sia la società in cui viviamo, né di quale società sarebbe necessaria per il futuro. Le uniche cose che sento dire sono slogan di politici (e ‘pensatori’ vari) che spesso si trovano in contrasto con quello che hanno detto il giorno prima o con qualche atto legislativo che hanno approvato nel passato.

Il caos regna sovrano.

Le politiche di austerity, figlie di una cultura conservatrice e neoliberista, hanno ormai ridotto ai minimi termini la nostra sanità e la nostra Italia. Come ho più volte osservato anche in altri tempi- e lo ribadisco con fermezza- il Fiscal Compact o Patto di stabilità è un atto ripugnante, che lede fortemente i diritti universali di tutti gli esseri umani. Stiamo morendo per carenze strutturali ed infrastrutturali del nostro sistema sanitario, e dobbiamo veramente ringraziare tutti quegli operatori sanitari che stanno lottando in trincea come degli eroi. C’è però una grande opportunità. Oggi più di ieri abbiamo la possibilità di mettere nel cassetto dei brutti ricordi quella cultura neoliberista e quelle politiche di austerity che hanno fortemente messo alla prova la nostra stabilità e coesione sociale, per aprire e spalancare le porte ad una società dove le diversità siano un grande valore aggiunto, dove regni indisturbata la libertà e la giustizia sociale. La nostra classe dirigente sarà all’altezza delle sfide e del cambiamento che questo momento storico ci offre? Io mi auguro che si abbia il coraggio di affrontare questo epocale cambiamento a favore della collettività, anche perché tutti i membri a vario titolo della galassia rooseveltiana saranno attenti osservatori delle scelte che da qui in avanti si metteranno in campo.

DANIELE CAVALEIRO, Vicepresidente e Tesoriere del Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com )

( Articolo del 26 marzo 2020 )

Salotto Rooseveltiano n.4: Siamo ancora in Democrazia?

Siamo ancora in Democrazia? Salotto Rooseveltiano n.4

Oltre all'emergenza sanitaria ed economica, in questi giorni si parla anche di emergenza democratica.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, da primus inter pares si sta arrogando poteri da dominus?

Ha accentrato troppi poteri nelle sue mani? È costituzionalmente accettabile quello che sta facendo?

A queste domande proveranno a dare risposta Pierluigi Winkler (Segretario del Dipartimento Giustizia del Movimento Roosevelt), Roberto Hechich (Segretario del Dipartimento Geopolitica e Difesa del Movimento Roosevelt, e Gioele Magaldi (Presidente del Movimento Roosevelt).


https://www.youtube.com/watch?v=T3tMYinmsk4

Economia ed Europa: cambiamo i contenuti dei contenitori

I periodi di grande slancio, di solito, seguono periodi di grande compressione.

Credo che questa tragedia ci dia l'opportunità per riconsiderare il significato di alcuni significanti ed il contenuto di alcuni contenitori.

ECONOMIA
Dal punto di vista dell'economia, questa crisi sta distruggendo molti dogmi. Le persone (spero) cominciano a vedere che non è vero che lo stato si finanzia con le tasse e che i soldi non sono una risorsa limitata. Viviamo le prime crisi economiche dovute non tanto alla scarsità di mezzi di produzione, beni e servizi quanto alla scarsità di mezzi per beneficiarne. Considerando che la moneta non è una risorsa limitata, questo è pura follia.

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Corona Virus: chi è e come si può combattere

- Intervista al dott. Ernesto Burgio
CoronaV

Grazie a Radio Onda Rossa, che non conoscevo prima d'ora, per questa intervista radiofonica al dott. Burgio, che consiglio vivamente di ascoltare fino in fondo perchè interessantissima.

Per facilitarne l'ascolto, ho preparato un indice con i punti salienti dell'intervista.

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Magaldi: dietro al coronavirus c'e' una strategia della tensione mondiale, come per l'11 Settembre? Ipotesi, dubbi e sospetti: stiamo raccogliendo elementi inquietanti

Il presidente del Movimento Roosevelt, esponente della massoneria progressista internazionale: "qualcuno" potrebbe aver fatto esplodere di proposito la crisi-Covid, utilizzando la Cina per provare un'altra volta a congelare il pianeta, riducendo democrazia e libertà

 


Ieri il terrorismo, oggi il contagio. Se la paura è altrettanta e la risposta è identica - meno libertà, in cambio della sicurezza - sorge un sospetto: siamo di fronte a una gigantesca operazione di strategia della tensione, a livello internazionale, come già fu per l'11 Settembre? Gioele Magaldi avanza un'ipotesi preoccupante: la stessa élite oligarchica che controlla le leve mondiali della finanza potrebbe aver deliberatamente immesso il coronavirus a Wuhan, per poi usare la prevedibile reazione cinese, autoritaria, come modello per il mondo interno, allo scopo di militarizzare la crisi e - con l'alibi del Covid - sospendere libertà e democrazia anche in Occidente.

 

Presidente del Movimento Roosevelt e gran maestro del Grande Oriente Democratico, Magaldi è il portavoce italiano del circuito massonico progressista sovranazionale. Nel saggio "Massoni", bestseller pubblicato da Chiarelettere e uscito nel 2014, denuncia le trame delle superlogge planetarie "neoaristocratiche": svuotare la nostra democrazia, instaurando un regime economicamente neoliberista e politicamente post-democratico. Quanto all'11 Settembre, il libro demolisce la versione ufficiale degli Usa, spiazzando anche le narrazioni complottistiche: a progettare il crollo delle Torri Gemelle, sostiene, fu la superloggia "Hathor Pentalpha", creata dai Bush.

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Globalizzazione, Europa ed economia all'epoca del Coronavirus

Vedo che di fronte alla tragedia del Coronavirus e alla disastrosa reazione della dis-Unione Europea, che sembra continuare a voler fare gli interessi degli istituti finanziari invece che del popolo (Conte chiede anche l'attivazione del MES?), si fanno di nuovo forti i corvi nazionalisti che non distinguono tra globalizzazione, Europa e neoliberismo, e non hanno studiato. 

Giustamente, molte persone oggi rivendicano la mancanza di sovranità del popolo, dovuta al neoliberismo (von Hayek teorizzò proprio i processi di cui oggi ci si lamenta). Ma per affermare la sovranità del popolo, e proporre un modello economico alternativo, bisogna studiare e sviluppare la strategia e le tattiche giuste. Obiettivo: sovranità e benessere.

Ora, combattere il neoliberismo vuol dire combattere il sistema economico globale. Non si può fare questa cosa come singoli stati (pena fare la fine di Cuba). Bisogna avere una piattaforma politica credibile e solida abbastanza da dimostrare la percorribilità di un modello economico alternativo. C'è bisogno di una Europa politica, democratica, in cui il popolo è sovrano; nulla di più lontano dalla dis-Unione Europea di cui sono innamorati gli euroinomani.

C'è bisogno di una agenda politica:
1) Scrittura della Costituzione europea, che ne tracci le finalità sociali, laiche e libertarie.
2) Eliminazione della Commissione europea e attribuzione del potere legislativo al Parlamento (unico al mondo che non lo detiene).
3) Elezione diretta del Presidente del Parlamento europeo, per evitare politiche partigiane di carattere nazionalistico.
4) Legare la BCE ad un potere politico. Bisogna attribuire le politiche monetarie ad un potere elettivo.
5) Cambiamento della mission della BCE, che deve includere la piena occupazione. 
6) Creazione degli eurobond.
7) Realizzazione dell'omogeneità fiscale.

Marco Moiso
Vicepresidente del Movimento Roosevelt
Supervisore per il Regno Unito

https://www.youtube.com/watch?v=hMk6GmB8bLo&t=130s&fbclid=IwAR3_Cdf_ObvhHu9RdAHm3zTkBPIoqOuIE7qiGoFIYL2dbKJMGyzhmygkaT8

BLOB Rooseveltiano - 1° puntata - Salute pubblica e informazione (19/03/2020)

      Invitiamo alla visione di della prima puntata del BLOB Rooseveltiano:
Il video non rappresenta la pluralità del pensiero espresso da dirigenti e soci del Movimento Roosevelt, ma vuole evidenziare l'ipocrisia di una parte dell'informazione, che resasi complice di politiche che hanno portato ingenti tagli al settore della sanità pubblica, presume ora di dimostrare un sincero interesse per la salute dei cittadini.

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Cosa c'è di strategico oltre l'isolamento? Una considerazione del Vice-Presidente MR Nino Galloni

Nino Galloni: Cosa c'è di strategico oltre l'isolamento?

Il virus può contagiare quasi tutti, giovani e anziani, ovvero anche l’80% della popolazione; ma i sintomi si manifestano da meno dell’1 per mille fino all’1%. Di questi, in Italia parliamo di 600.000 casi, il 10% ha bisogno di cure (e sono quelli che dovrebbero emergere al “picco”); quando il governo realizza che non ha 60.000 posti in ospedale e l’incognita è il numero di quelli che morirebbero soffocati senza cure appropriate, scatta l’allarme politico sociale. Ha fatto così, nel giro di pochi giorni, la Germania e la Francia idem. Rallentando il contagio si salvano vite, anche di giovani, ma i tempi della guarigione sono più lunghi di quelli dell’incubazione e del passaggio dai primi sintomi (di tipo influenzale) a quelli specifici, urgenti e gravissimi: quindi si dovrebbe lavorare non solo sul contenimento del contagio (e sull’aumento delle dotazioni ospedaliere), ma anche sul rafforzamento di chi ha sintomi iniziali, onde evitare che il virus passi dalle prime vie aeree ai polmoni. Ma anche tutta la popolazione dev’essere meglio informata non solo delle misure per evitare il contagio (con i suoi aspetti repressivi), ma accompagnata nell’assunzione di vitamine e altro, pratiche alimentari e psicofisiche adeguate. Questo è strategico!

Macron, La Francia ai tempi del corona

Un'analisi pepata e "dall'interno" della nostra ottima Maria Zei del Dipartimento Geopolitica e Difesa  e nostra "corrispondente" dalla Francia sulla situazione della Francia ai tempi del corona. Solo poche annotazioni. Si stigmatizzava(giustamente) il comportamento di chi in un fuggi fuggi generale scappava da Milano per dirigersi al sud, in un clima che ricordava la scena dell'ultimo elicottero americano che abbandonava il tetto dell'ambasciata a Saigon prima dell'arrivo dei Vietcong. Il presidente Macron aveva solo pochi giorni fa dichiarato che la Francia non avrebbe imitato l'Italia perchè non sarebbe stato necessario (perchè più organizzata?), e che tutti i piani erano predisposti. Ieri, all'annuncio che la Francia avrebbe fatto praticamente come l'Italia, ci sono state alla stazione di Parigi le stesse scene da liberi tutti viste a Milano. Segno che certi stereotipi, da ambedue le direzioni, sono molto duri a morire.
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12/03/2020

Ma in che paese vive il presidente Macron, oramai battezzato da moltissimi francesi “micron” ci si può chiedere legittimamente, ad ascoltare il suo discorso di fine anno : « tutto va bene madama la marchesa nel paese delle meraviglie » [1]. E poi : « si continua a dritto sulla riforma delle pensioni »… come se niente fosse, con il paese che e’ stato in sciopero per un periodo lunghissimo (il più lungo che si ricordi dal ’68 [2]), a vari livelli, riguardando anche professioni che non ti aspetti: avvocati, pompieri, netturbini… Per non parlare del settore ospedaliero che e’ in sciopero da mesi: mancano mezzi, persone, rivalorizzazione dei mestieri e delle difficoltà enormi per permettersi un alloggio decente a prezzi decenti non troppo lontano del posto di lavoro.  

Quelli che hanno scioperato maggiormente (e che se lo sono potuto permettere anche grazie alle collette via  sindacati e crowdfunding) sono stati i trasporti soprattutto, ma la maggior parte dei lavoratori francesi li ha sostenuti e se avesse potuto avrebbe scioperato. Anche qua, come in molti paesi, grazie a delle riforme involutive  di stampo  neoliberista  e con l’avvento della globalizzazione (Nino Galloni, vice presidente di MR, lo spiega bene in dettaglio e storicamente nel suo ultimo libro [3]), il diritto allo sciopero e’ stato rivisto e corretto al ribasso. In queste condizioni, dove si rischia di perdere troppo in stipendio, e’ già qualcosa fare un giorno di sciopero.

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Magaldi: siete pronti a stare chiusi in casa per i prossimi cento anni, magari inneggiando all'Italia dal balcone?

Il presidente del Movimento Roosevelt: scandaloso che si applauda un governo che ha sbagliato tutto quello che poteva, lasciando partire gli "untori" dal Nord al Sud, salvo lasciare i malati senza posti letto e intanto criminalizzare chi porta fuori il cane. L'emergenza coronavirus è peggio del neoliberismo: ormai basta un virus per tagliare libertà e democrazia, senza che nessuno si ribelli?

 

 

«Siete pronti a restare in casa per tutto l'anno, se la quarantena verrà prorogata? E magari a stare reclusi per cent'anni, se malauguratamente ogni anno venisse rilasciato un virus diverso?». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, è sgomento di fronte allo spettacolo degli italiani che, dal balcone, «in stile Istituto Luce, come tempi del Duce», inneggiano alla patria, «anziché chiedere al governo Conte dove ci sta portando, perché ha lasciato scappare al Sud gli "untori" contagiati e perché ha permesso che gli ospedali restassero senza i necessari posti letto in terapia intensiva, prima di rinchiudere in casa - non si sa fino a quando - 60 milioni di italiani».

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Magaldi: crolla il dogma del rigore, grazie a Christine Lagarde. Con la sua sortita, la presidente della Bce ha abilmente "stanato" Mattarella, la Merkel e l'Ue

Il presidente del Movimento Roosevelt: ingenuo chi crede che la Lagarde abbia commesso una gaffe. Negare l'aiuto sugli spread? Era un modo per ricordare che neppure Draghi intervenne, in piena tempesta finanziaria. Quella della "sorella" Lagarde e' stata una mossa calcolata, richiestale della massoneria progressista per costringere gli eurocrati a uscire finalmente allo scoperto. Missione compiuta: in virtu' dell'emergenza umanitaria del coronavirus, ora la flessibilita' non è piu' un tabu'

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Magaldi: governo cialtrone, sta rovinando l'Italia. Ma Conte non si illuda: dovra' pagare il conto della catastrofe economica che sta infliggendo al paese

Il presidente del Movimento Roosevelt: gestione sciagurata dell'emergenza coronavirus. Ed è verminoso approfittare del virus per accelerare l'approvazione del Mes

«Non pensino, quelli che ci stanno conducendo verso la rovina, di passarla liscia: pagheranno caro, e pagheranno tutto». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, condanna la gestione governativa dell'emergenza coronavirus, dominata da incapacità e improvvisazione: mentre Francia e Germania si attrezzano per affrontare al meglio i casi gravi, Conte sigilla l'Italia mandando il paese al tappeto, e senza neppure riuscire a fermare il contagio. In più, «c'è una relazione davvero verminosa tra l'approvazione del Mes e la presunta emergenza coronavirus». Magaldi cita l'economista Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt: «Se c'è l'emergenza, il Mes va rinviato. Se invece l'emergenza non c'è, come si deduce osservando il comportamento di Francia e Germania (che semplicemente si attrezzano per contenere la percentuale di pazienti bisognosi), allora chiediamoci perché in Italia ci tengono in emergenza: solo per approvare il Mes?».

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Magaldi: apocalisse coronavirus, grazie a quel minchione di Conte. Il governo sbaglia tutto: con l'allarmismo da' il colpo di grazia a un paese che era già in ginocchio

Il presidente del Movimento Roosevelt: inutile follia mettere in quarantena l'Italia, visto che il virus (presentato come la peste bubbonica) non sarà comunque fermato. Peggio ancora: anziché investire subito miliardi per risollevare l'economia e intanto irrobustire la sanità, c'è il rischio che si firmi anche il famigerato Mes, che sarebbe la nostra condanna finale


«La situazione è grave, ma non seria: si sono chiuse le stalle quando ormai i buoi erano scappati». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, è durissimo con Giuseppe Conte: «Sarà anche una persona squisita, ma - politicamente parlando - il nostro presidente del Consiglio è un minchione». L'accusa: «Se proprio voleva provare a isolare il virus sul nascere, il governo doveva mettere in quarantena tutto il paese, da subito, e senza le deroghe all'italiana come l'autocertificazione per gli spostamenti». Magaldi però non crede alla retorica televisiva e governativa: «L'intera narrazione sul coronavirus è artificiosa, ci sono patologie più pericolose (polmoniti, infezioni) per le quali non si fanno i bollettini di guerra quotidiani come quelli sul coronavirus, con l'effetto di terrorizzare i cittadini». Primo errore: aver creato il panico, in modo ingiustificato. «Le misure restrittive sono inefficaci, perché il virus comunque esploderà. E il governo che farà, aumenterà ulteriormente le restrizioni? Ordinerà a marito e moglie di stare a due metri di distanza l'uno dall'altra, dopo averli reclusi tra le pareti domestiche?».

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Magaldi: dal coronavirus si deve risorgere prontamente, con un New Deal europeo

Il presidente del Movimento Roosevelt: il governo negozi con Bruxelles un piano immediato di investimenti straordinari per risollevare l'economia; l'emergenza virus potrebbe addirittura trasformarsi in un vantaggio, se si trovasse la forza di cambiare finalmente le regole

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Magaldi: voci inquietanti da Pechino, Xi Jinping "ringrazia" il coronavirus perche' maschera la fine della super-crescita e rende la Cina meno minacciosa come potenza

Il presidente del Movimento Roosevelt intanto attacca il governo Conte: prima mette mezza Italia in quarantena, causando gravissimi danni economici, e poi dice ai turisti che non c'è di che preoccuparsi, visto che è solo un virus influenzale. «Qualcuno dovrà pagare, per questo. E perché invece non chiedere una deroga sui trattati europei, per finanziare il Belpaese?».

 

 

Attenti, niente è come sembra: il regime di Pechino - in apparenza, vittima della crisi scatenata dal coronavirus - è in realtà il grande beneficiario politico dell'epidemia che sta mettendo in ginocchio il popolo cinese. Lo afferma Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt: «Proprio grazie all'emergenza sanitaria in corso, Xi Jinping potrà mascherare i deludenti risultati economici attesi ben prima che venisse diffuso il virus. E in più la Cina (flagellata dall'epidemia) ha già cessato di essere percepita come una potenza inarrestabile e minacciosa». Strategia della tensione? Sarebbero stati gli stessi cinesi a scatenare l'epidemia? Magaldi si limita a parlare di «voci inquietanti e autorevoli, benché ancora da verificare». Spiega: «Si tratta di esternazioni riservate, provenienti da chi opera in Cina, e feedback da voci più interne al sistema-Cina».

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Perchè votare contro il taglio dei parlamentari

Comitato noiNo Roma: perchè votare contro il taglio dei parlamentari

 
Antonella Sassone, Vicepresidente del Comitato noiNo di Roma, spiega perché il taglio dei parlamentari non è una iniziativa contro la "casta", bensì contro i cittadini.

 

 https://www.youtube.com/watch?v=VW5eFn-oFMY&feature=youtu.be&fbclid=IwAR1A-twin5GAIVQtLgGtApSoUnjYcZFRDfMgMN0YotYv2kABjrMW-9t192k

Russia, come considerarla? Minaccia od opportunità?


Una nuva come sempre acuta analisi geopolitica di Emilio Ciardiello, vice segretario del Dipartimento Geopolitica & Difesa sui rapporti tra Italia e Russia

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Cos’è la Russia per noi?

Amica, nemica, avversaria?

Minaccia o opportunità?(o tutt’è due?)

Questa semplice domanda non è di cosi immediata risposta e vale la pena cercare di rispondervi osservando la questione da diverse angolazioni. Innanzitutto cosa si intende esattamente, amica o nemica di chi? Dell’Italia? Degli USA? Dell’Unione Europea? Ed in che termini amica o nemica: strategico-militari, sistemici, culturali, economici?

Tra l’Italia e la Russia si può affermare che non vi sono connaturati motivi di contrasto. Anzi la Russia si presenta come fornitore strategico in campo energetico ed un interessante partner commerciale. I rapporti politico-diplomatici tra i due paesi sono stati storicamente positivi anche durante la guerra fredda e non vi sono dunque particolari ragioni di avvertire, in quanto Italia, la Russia come ostile. Tuttavia in quanto alleato statunitense in seno alla Nato, l’Italia si ritrova di riflesso a rapportarsi con la conflittualità Usa- Russia e con una recente espansione del peso politico della Russia nel Mediterraneo e in Africa del Nord, non privo di potenziali antitesi e contrasti, in un momento storico in cui il paese sembra attraversare un periodo di particolare assenza di una visione globale del suo agire sulla scena internazionale. Presente in varie missioni di pace con gli alleati, l’Italia sembra però non perseguire un suo proprio disegno, corrispondente alla definizione di un interesse nazionale cosi come è stato in altri periodi anche della sua storia repubblicana. Cioè un proprio fine strategico.

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