News da tutti i dipartimenti

Galloni risponde a Grillo: reddito universale, ma solo con moneta nazionale non a debito. Il governo si sbrighi, prima che gli italiani assaltino i supermercati

L'economista, vicepresidente del Movimento Roosevelt: anche Draghi sa che, se non si rimedia immediatamente alla catastrofe dell'emergenza coronavirus, l'economia italiana subirà danni irreparabili. Se gli aiuti arrivano solo tra 4-5 mesi, addio aziende

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Il Reddito Universale: le risposte di Nino Galloni e Carlo Toto

Reddito Universale: Carlo Toto e Nino Galloni rispondono a Grillo - BN TV

Nell'incontro odierlo, nella trasmissione di Fabio Frabetti, i Rooseveltiani Antonino Galloni e Carlo Toto rispondono alla proposta di reddito universale, formulata da Beppe Grillo, proponendo anche analisi più ampie, e lo invitano ad un confronto pubblico sul tema


 https://www.youtube.com/watch?v=84l11VXaS2o

Nino Galloni: Italia in crisi, Confindustria trema. Il Governo Conte è all'altezza?

Italia in crisi, Confindustria trema. Il Governo Conte è all'altezza? - Antonino Galloni

Ospite oggi a “Il Vaso di Pandora” ANTONINO GALLONI economista, per molti anni Direttore Generale al Ministero del Lavoro.

Conduce CARLO SAVEGNAGO

Disamina molto attenta della situazione economica  Italiana, una lezione di economia per tutti e anche proposte estramamente valide per affrontare la situazione in Italia e in Europa, considerazioni in campo geopolitico, andando anche oltre i luoghi comuni della propaganda politica.


https://www.youtube.com/watch?v=62HxS0pdxzQ&feature=youtu.be&fbclid=IwAR1rvKFlfSLHtjrBIjLi6_wMJoA1pbZXNOPRMm4OC80gjUcyPImL7Xid2Uk

New European Perspectives: The conversation begins


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Movimento Roosevelt, LEAP2040 and #Citizensroute are lauching a series of debates on the post Covid-19 Europe.


What will post-COVID-19 Europe look like?

What are the threats that the european society is facing?

What are the opportunities? Can we take advantage of this dramatic crisis and provide a humane response to the challenges of our time?

We are going to debate the issue LIVE on YouTube Thursday, 2nd April at 16:00 (CEST time), with a number of guests from France, Italy and the United Kingdom.

https://youtu.be/T_fx0KmryDw

Magaldi, avviso al governo: si sbrighi a salvare l'Italia, o scendiamo in piazza. E' in gioco la liberta', nel nostro paese e nel resto del mondo

Dal presidente del Movimento Roosevelt un quasi-ultimatum all'esecutivo: se non si decide ad attuare misure immediate per assistere le famiglie e l'economia, invaderemo le strade. C'è chi specula cinicamente sull'emergenza-coronavirus, a livello planetario, sognando un mondo di sudditi spaventati, senza più democrazia ne' libertà

 

 

«Il governo si sbrighi ad attuare misure immediate e concrete per assistere gli italiani rinchiusi nelle loro case, o presto scenderemo in piazza». L'annuncio, clamoroso, proviene da Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt. Autore del bestseller "Massoni", edito da Chiarelettere nel 2014, nonché gran maestro del Grande Oriente Democratico, Magaldi è il frontman italiano del circuito massonico progressista sovranazionale che si oppone all'austerity neoliberista. E' stato il primo, mesi fa, ad annunciare con largo anticipo lo storico dietrofront di Mario Draghi: «L'ex presidente della Bce è pronto a smentire il teorema del rigore, tornando a un'impostazione keynesiana dell'economia». La conferma è giunta dallo stesso Draghi, che - con il suo dirompente intervento sul "Financial Times" - ora sostiene la necessità di azzerare i vincoli finanziari dell'Eurozona, ricorrendo a una spesa pubblica illimitata, «come in guerra», per uscire dall'emergenza sanitaria e dalle sue spaventose conseguenze economiche.

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Speciale Wuhan: Coronavirus tra misteri dubbi e smentite

Speciale-Whuan_92315.jpgSpeciale del Movimento Roosevelt sul laboratorio di Wuhan.

Il Coronavirus può essere un prodotto da laboratorio? 
Dopo una serie di agghiaccianti ipotesi lanciate e poi smentite dalla stessa RAI, molti dubbi rimangono aperti.

Aspettando i risultati delle dovute investigazioni che sono già in corso, alcuni dirigenti del Movimento Roosevelt si incontrano per discutere della questione, partendo da punti di vista differenti.

In questo speciale, si discuterà di fatti, opinioni, e deduzioni, oltre che del metodo investigativo che deve essere usato in situazioni come questa.

Lo speciale andrà in onda live su YouTube : https://www.youtube.com/watch?v=WnOkQ-oeM5o
e sul gruppo Movimento Roosevelt Italia: https://www.facebook.com/groups/MovimentoRoosevelt.ITALIA.GruppoUfficiale/

Nino Galloni: possiamo superare la scarsità. Soluzione di Trump o di Draghi?

Nino Galloni: possiamo superare la scarsità

Oltre all'emergenza sanitaria, e a quella democratica, comincia ad essere chiara anche l'emergenza economica.
Per superare la crisi, bisogna pensare a modelli economici nuovi e al mondo che si potrà creare alla fine della crisi stessa.

L'opportunità è chiara: superare la scarsità.

In questo video, Nino Galloni, Vicepresidente del Movimento Roosevelt, parla con Marco Moiso, anch'egli Vicepresidente del Movimento Roosevelt.

Dopo aver discusso l'operazione di Trump riguardo la Fed e il Tesoro Americani, Galloni descrive la strategia che si potrebbe portare avanti in Europa.
Il momento è epocale. Si può fare un salto di paradigma economico.

Si può superare la scarsità.

https://www.youtube.com/watch?v=Y2Nqbn0jKkQ&feature=youtu.be&fbclid=IwAR00JvHFmn0Ne5FP1w-IXusxbe0rs_AjcJ86kIaGb05UyKXwrEGRCk9egm8

Vita in quarantena: come viene vissuta in diverse parti del mondo

La vita in quarantena: come viene vissuta in diverse parti del mondo

Come viene vissuta la quarantena in diverse parti del mondo?

Qual'è la differenza nelle limitazioni?

Alcuni rooseveltiani residenti in diverse parti del mondo si incontrano su Youtube per discutere di come la società internazionale, e quella italiana, stanno reagendo di fronte alle restrizioni sulla libertà imposte a causa di Covid-19.

https://www.youtube.com/watch?v=DRCiv8pazHM

Draghi: la dichiarata conversione, il presente e le aspettative per il futuro

Draghi: la dichiarata conversione, il presente e le aspettative per il futuro

Gioele Magaldi, Presidente del Movimento Roosevelt, mesi addietro, ha reso pubblico il riposizionamento di Mario Draghi nel back office del potere. Si attendevano conferme e gesti che ora sono evidenti. Eppure, questi devono essere solo i primi passi.

 

Se Draghi sta davvero giocando, ci aspettiamo cambiamenti radicali e sistemici.

https://www.youtube.com/watch?v=Pi_395EBk6g&fbclid=IwAR3qhzA0UAJeaapN9LijJ_z1QNhWo6F7f1h-GDx-vua0kddGJxou37avEMY

Marco Moiso: Conte inadeguato e impreparato. Bisogna pensare alle persone.

Conte: inadeguato e impreparato. Bisogna pensare alle persone.

Oltre all'emergenza sanitaria, e a quella democratica, si cominciano a sentire gli effetti dell'emergenza economica.

Conte non è l'uomo adatto per traghettare l'Italia, e tantomeno l'Europa, fuori dalla crisi.

Questo è il momento del bisogno. Le persone hanno bisogno che lo Stato ci sia. Lo Stato ci deve essere.

https://www.youtube.com/watch?v=PputeSF2kG4&fbclid=IwAR2rOWuXB81ixxwQeFR9JhrPyBMJgLbx96TTm4U-FgUrAT6_XVVGpy9oMcc

CORONA VIRUS-COVID 19: UN PO’ DI STATISTICHE RAZIONALI E UNA GRANDE OPPORTUNITA’ DI CAMBIAMENTO

di Daniele Cavaleiro, Vicepresidente del Movimento Roosevelt

In questo difficile momento voglio prima di tutto esprimere la mia vicinanza a tutti quei rooseveltiani/e e a tutte quelle persone, in ogni angolo del globo, che oggi si trovino ad affrontare difficoltà sanitarie, sociali ed economiche inimmaginabili. Voglio però anche fare un po’ di chiarezza, esprimendo il mio modestissimo parere, rispetto a quello che tutti noi oggi siamo costretti ad affrontare, l’emergenza COVID-19.

Primo fra tutti il tema salute. Questo Coronavirus ormai ci sta terrorizzando: ci dicono di non preoccuparci, ma allo stesso tempo ci chiudono in casa. Ci viene detto che la maggior parte dei decessi sono dovuti ad un aggravarsi del quadro clinico già complicato, e che le persone a maggior rischio sono gli over 60. Questo che significa, che se muoiono i nostri genitori oppure i nostri nonni non è un problema? Per cercare di capire meglio ciò di cui si parla, credo che sia utile riportare di seguito i dati relativi alle morti per influenza e polmonite in Italia nel 2017 (Fonte: ISTAT) ed i dati aggiornati al 25-03-2020 relativi ai morti da COVID-19 (Fonte: Jonhs Hopkins University)

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Figura 1 – Dati COVID-19 - Fonte Jonhs Hopkins University – aggiornati al 25-03-2020

Se confrontiamo i dati dei decessi con la popolazione italiana, possiamo vedere che i decessi per polmonite in Italia nel 2017 sono parli allo 0,0223% della popolazione residente nello stesso periodo di riferimento; mentre i decessi per Coronavirus nel 2020 sono pari allo 0,0124% della popolazione residente in Italia nello stesso periodo di riferimento.
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  Figure 1 - % Decessi in Italia per coronavirus al 25-03-2020         
    
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  Figure 2 - % Decessi per polmonite nel 2017

                

Il primo pensiero che mi è venuto leggendo questi dati è stato: ma è possibile mettere in stato di emergenza l’intera Europa ed oltre per un virus che, in quanto ad incidenze dei decessi è inferiore ad una polmonite? Allora, ogni anno nel periodo di picco influenzale bisognerebbe chiuderci in casa, evitando qualsiasi contatto e relazione sociale? Questo lo trovo personalmente assurdo, ma in quale “schifo” di società e Stato, qualora di Stato possiamo ancora parlare, viviamo? Può essere accettata, ed anche corretta da un punto di vista giuridico, una limitazione così forte delle nostre libertà individuali?

Se si voleva veramente combattere questo virus, cercando di evitarne il più possibile la diffusione, l’unica soluzione, vista anche la sua enorme forza di contagio, era quella di bloccare e chiudere immediatamente tutto, evitando qualsiasi relazione sociale. Ma neanche questo, mi sembra, sia stato fatto. La nostra classe dirigente politica, con le sue decisioni ha soltanto, volutamente o meno, innalzato enormemente la paura e l’ansia di tutti noi verso un virus di cui in realtà non sappiamo nulla e di cui nulla ci è stato davvero spiegato. Questo stato indotto di paura ed ansia ci ha portato ad accettare supinamente forti limitazioni della nostra libertà, innescando un vortice di forte depressione e decrescita economica e sociale. Tutto questo è stato voluto? Perché? Da chi? Negli interventi di questi giorni di vari politici, giornalisti ed opinionisti, emerge una confusione ancora maggiore. Si passa dalla guerra biologica USA-CINA, al bio-terrorismo, ai legami con l’approvazione del Fondo salva Stati (rinviato a dopo l’emergenza) e anche ascoltando l’opinione dei vari esperti di malattie infettive si registrano opinioni differenti.

Il dibattito politico ha raggiunto dei livelli di superficialità ed ignoranza degni solo di una classe dirigente totalmente asservita, senza spina dorsale e soprattutto senza nessuna idea né di quale sia la società in cui viviamo, né di quale società sarebbe necessaria per il futuro. Le uniche cose che sento dire sono slogan di politici (e ‘pensatori’ vari) che spesso si trovano in contrasto con quello che hanno detto il giorno prima o con qualche atto legislativo che hanno approvato nel passato.

Il caos regna sovrano.

Le politiche di austerity, figlie di una cultura conservatrice e neoliberista, hanno ormai ridotto ai minimi termini la nostra sanità e la nostra Italia. Come ho più volte osservato anche in altri tempi- e lo ribadisco con fermezza- il Fiscal Compact o Patto di stabilità è un atto ripugnante, che lede fortemente i diritti universali di tutti gli esseri umani. Stiamo morendo per carenze strutturali ed infrastrutturali del nostro sistema sanitario, e dobbiamo veramente ringraziare tutti quegli operatori sanitari che stanno lottando in trincea come degli eroi. C’è però una grande opportunità. Oggi più di ieri abbiamo la possibilità di mettere nel cassetto dei brutti ricordi quella cultura neoliberista e quelle politiche di austerity che hanno fortemente messo alla prova la nostra stabilità e coesione sociale, per aprire e spalancare le porte ad una società dove le diversità siano un grande valore aggiunto, dove regni indisturbata la libertà e la giustizia sociale. La nostra classe dirigente sarà all’altezza delle sfide e del cambiamento che questo momento storico ci offre? Io mi auguro che si abbia il coraggio di affrontare questo epocale cambiamento a favore della collettività, anche perché tutti i membri a vario titolo della galassia rooseveltiana saranno attenti osservatori delle scelte che da qui in avanti si metteranno in campo.

DANIELE CAVALEIRO, Vicepresidente e Tesoriere del Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com )

( Articolo del 26 marzo 2020 )

Salotto Rooseveltiano n.4: Siamo ancora in Democrazia?

Siamo ancora in Democrazia? Salotto Rooseveltiano n.4

Oltre all'emergenza sanitaria ed economica, in questi giorni si parla anche di emergenza democratica.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, da primus inter pares si sta arrogando poteri da dominus?

Ha accentrato troppi poteri nelle sue mani? È costituzionalmente accettabile quello che sta facendo?

A queste domande proveranno a dare risposta Pierluigi Winkler (Segretario del Dipartimento Giustizia del Movimento Roosevelt), Roberto Hechich (Segretario del Dipartimento Geopolitica e Difesa del Movimento Roosevelt, e Gioele Magaldi (Presidente del Movimento Roosevelt).


https://www.youtube.com/watch?v=T3tMYinmsk4

Economia ed Europa: cambiamo i contenuti dei contenitori

I periodi di grande slancio, di solito, seguono periodi di grande compressione.

Credo che questa tragedia ci dia l'opportunità per riconsiderare il significato di alcuni significanti ed il contenuto di alcuni contenitori.

ECONOMIA
Dal punto di vista dell'economia, questa crisi sta distruggendo molti dogmi. Le persone (spero) cominciano a vedere che non è vero che lo stato si finanzia con le tasse e che i soldi non sono una risorsa limitata. Viviamo le prime crisi economiche dovute non tanto alla scarsità di mezzi di produzione, beni e servizi quanto alla scarsità di mezzi per beneficiarne. Considerando che la moneta non è una risorsa limitata, questo è pura follia.

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Corona Virus: chi è e come si può combattere

- Intervista al dott. Ernesto Burgio
CoronaV

Grazie a Radio Onda Rossa, che non conoscevo prima d'ora, per questa intervista radiofonica al dott. Burgio, che consiglio vivamente di ascoltare fino in fondo perchè interessantissima.

Per facilitarne l'ascolto, ho preparato un indice con i punti salienti dell'intervista.

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Magaldi: dietro al coronavirus c'e' una strategia della tensione mondiale, come per l'11 Settembre? Ipotesi, dubbi e sospetti: stiamo raccogliendo elementi inquietanti

Il presidente del Movimento Roosevelt, esponente della massoneria progressista internazionale: "qualcuno" potrebbe aver fatto esplodere di proposito la crisi-Covid, utilizzando la Cina per provare un'altra volta a congelare il pianeta, riducendo democrazia e libertà

 


Ieri il terrorismo, oggi il contagio. Se la paura è altrettanta e la risposta è identica - meno libertà, in cambio della sicurezza - sorge un sospetto: siamo di fronte a una gigantesca operazione di strategia della tensione, a livello internazionale, come già fu per l'11 Settembre? Gioele Magaldi avanza un'ipotesi preoccupante: la stessa élite oligarchica che controlla le leve mondiali della finanza potrebbe aver deliberatamente immesso il coronavirus a Wuhan, per poi usare la prevedibile reazione cinese, autoritaria, come modello per il mondo interno, allo scopo di militarizzare la crisi e - con l'alibi del Covid - sospendere libertà e democrazia anche in Occidente.

 

Presidente del Movimento Roosevelt e gran maestro del Grande Oriente Democratico, Magaldi è il portavoce italiano del circuito massonico progressista sovranazionale. Nel saggio "Massoni", bestseller pubblicato da Chiarelettere e uscito nel 2014, denuncia le trame delle superlogge planetarie "neoaristocratiche": svuotare la nostra democrazia, instaurando un regime economicamente neoliberista e politicamente post-democratico. Quanto all'11 Settembre, il libro demolisce la versione ufficiale degli Usa, spiazzando anche le narrazioni complottistiche: a progettare il crollo delle Torri Gemelle, sostiene, fu la superloggia "Hathor Pentalpha", creata dai Bush.

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Globalizzazione, Europa ed economia all'epoca del Coronavirus

Vedo che di fronte alla tragedia del Coronavirus e alla disastrosa reazione della dis-Unione Europea, che sembra continuare a voler fare gli interessi degli istituti finanziari invece che del popolo (Conte chiede anche l'attivazione del MES?), si fanno di nuovo forti i corvi nazionalisti che non distinguono tra globalizzazione, Europa e neoliberismo, e non hanno studiato. 

Giustamente, molte persone oggi rivendicano la mancanza di sovranità del popolo, dovuta al neoliberismo (von Hayek teorizzò proprio i processi di cui oggi ci si lamenta). Ma per affermare la sovranità del popolo, e proporre un modello economico alternativo, bisogna studiare e sviluppare la strategia e le tattiche giuste. Obiettivo: sovranità e benessere.

Ora, combattere il neoliberismo vuol dire combattere il sistema economico globale. Non si può fare questa cosa come singoli stati (pena fare la fine di Cuba). Bisogna avere una piattaforma politica credibile e solida abbastanza da dimostrare la percorribilità di un modello economico alternativo. C'è bisogno di una Europa politica, democratica, in cui il popolo è sovrano; nulla di più lontano dalla dis-Unione Europea di cui sono innamorati gli euroinomani.

C'è bisogno di una agenda politica:
1) Scrittura della Costituzione europea, che ne tracci le finalità sociali, laiche e libertarie.
2) Eliminazione della Commissione europea e attribuzione del potere legislativo al Parlamento (unico al mondo che non lo detiene).
3) Elezione diretta del Presidente del Parlamento europeo, per evitare politiche partigiane di carattere nazionalistico.
4) Legare la BCE ad un potere politico. Bisogna attribuire le politiche monetarie ad un potere elettivo.
5) Cambiamento della mission della BCE, che deve includere la piena occupazione. 
6) Creazione degli eurobond.
7) Realizzazione dell'omogeneità fiscale.

Marco Moiso
Vicepresidente del Movimento Roosevelt
Supervisore per il Regno Unito

https://www.youtube.com/watch?v=hMk6GmB8bLo&t=130s&fbclid=IwAR3_Cdf_ObvhHu9RdAHm3zTkBPIoqOuIE7qiGoFIYL2dbKJMGyzhmygkaT8

BLOB Rooseveltiano - 1° puntata - Salute pubblica e informazione (19/03/2020)

      Invitiamo alla visione di della prima puntata del BLOB Rooseveltiano:
Il video non rappresenta la pluralità del pensiero espresso da dirigenti e soci del Movimento Roosevelt, ma vuole evidenziare l'ipocrisia di una parte dell'informazione, che resasi complice di politiche che hanno portato ingenti tagli al settore della sanità pubblica, presume ora di dimostrare un sincero interesse per la salute dei cittadini.

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Cosa c'è di strategico oltre l'isolamento? Una considerazione del Vice-Presidente MR Nino Galloni

Nino Galloni: Cosa c'è di strategico oltre l'isolamento?

Il virus può contagiare quasi tutti, giovani e anziani, ovvero anche l’80% della popolazione; ma i sintomi si manifestano da meno dell’1 per mille fino all’1%. Di questi, in Italia parliamo di 600.000 casi, il 10% ha bisogno di cure (e sono quelli che dovrebbero emergere al “picco”); quando il governo realizza che non ha 60.000 posti in ospedale e l’incognita è il numero di quelli che morirebbero soffocati senza cure appropriate, scatta l’allarme politico sociale. Ha fatto così, nel giro di pochi giorni, la Germania e la Francia idem. Rallentando il contagio si salvano vite, anche di giovani, ma i tempi della guarigione sono più lunghi di quelli dell’incubazione e del passaggio dai primi sintomi (di tipo influenzale) a quelli specifici, urgenti e gravissimi: quindi si dovrebbe lavorare non solo sul contenimento del contagio (e sull’aumento delle dotazioni ospedaliere), ma anche sul rafforzamento di chi ha sintomi iniziali, onde evitare che il virus passi dalle prime vie aeree ai polmoni. Ma anche tutta la popolazione dev’essere meglio informata non solo delle misure per evitare il contagio (con i suoi aspetti repressivi), ma accompagnata nell’assunzione di vitamine e altro, pratiche alimentari e psicofisiche adeguate. Questo è strategico!

Macron, La Francia ai tempi del corona

Un'analisi pepata e "dall'interno" della nostra ottima Maria Zei del Dipartimento Geopolitica e Difesa  e nostra "corrispondente" dalla Francia sulla situazione della Francia ai tempi del corona. Solo poche annotazioni. Si stigmatizzava(giustamente) il comportamento di chi in un fuggi fuggi generale scappava da Milano per dirigersi al sud, in un clima che ricordava la scena dell'ultimo elicottero americano che abbandonava il tetto dell'ambasciata a Saigon prima dell'arrivo dei Vietcong. Il presidente Macron aveva solo pochi giorni fa dichiarato che la Francia non avrebbe imitato l'Italia perchè non sarebbe stato necessario (perchè più organizzata?), e che tutti i piani erano predisposti. Ieri, all'annuncio che la Francia avrebbe fatto praticamente come l'Italia, ci sono state alla stazione di Parigi le stesse scene da liberi tutti viste a Milano. Segno che certi stereotipi, da ambedue le direzioni, sono molto duri a morire.
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12/03/2020

Ma in che paese vive il presidente Macron, oramai battezzato da moltissimi francesi “micron” ci si può chiedere legittimamente, ad ascoltare il suo discorso di fine anno : « tutto va bene madama la marchesa nel paese delle meraviglie » [1]. E poi : « si continua a dritto sulla riforma delle pensioni »… come se niente fosse, con il paese che e’ stato in sciopero per un periodo lunghissimo (il più lungo che si ricordi dal ’68 [2]), a vari livelli, riguardando anche professioni che non ti aspetti: avvocati, pompieri, netturbini… Per non parlare del settore ospedaliero che e’ in sciopero da mesi: mancano mezzi, persone, rivalorizzazione dei mestieri e delle difficoltà enormi per permettersi un alloggio decente a prezzi decenti non troppo lontano del posto di lavoro.  

Quelli che hanno scioperato maggiormente (e che se lo sono potuto permettere anche grazie alle collette via  sindacati e crowdfunding) sono stati i trasporti soprattutto, ma la maggior parte dei lavoratori francesi li ha sostenuti e se avesse potuto avrebbe scioperato. Anche qua, come in molti paesi, grazie a delle riforme involutive  di stampo  neoliberista  e con l’avvento della globalizzazione (Nino Galloni, vice presidente di MR, lo spiega bene in dettaglio e storicamente nel suo ultimo libro [3]), il diritto allo sciopero e’ stato rivisto e corretto al ribasso. In queste condizioni, dove si rischia di perdere troppo in stipendio, e’ già qualcosa fare un giorno di sciopero.

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