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Categoria: Comunicazioni
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Pubblicato: Lunedì, 08 Febbraio 2021 17:59
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Postato da Comunicazioni Movimento Roosevelt
Magaldi: il mondo guarda a Draghi perché sa benissimo che vuol far entrare l'Italia nella storia, fino a far cambiare segno all'Europa cancellando per sempre l'austerity
Il presidente del Movimento Roosevelt: la portata del cambiamento sarà tale da esporre in modo forse anche pericoloso l'ex presidente della Bce, riconvertitosi alla causa social-liberale delle sue origini progressiste e post-keynesiane. Al futuro governo intanto chiediamo la fine delle immediate restrizioni-Covid e, da subito, un forte impegno per evitare che l'Iveco finisca ai cinesi
«L'Italia, l'Europa e persino il mondo attendono parole nuove: chi saprà interpretarle senza deludere sarà protagonista nella storia, a partire da questo momento». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt ed esponente di primo piano in Italia del circuito massonico progressista sovranazionale, chiarisce il senso post-keynesiano della missione di Mario Draghi a Palazzo Chigi: «E' ridicolo temere che Draghi si finga tornato ai lidi keynesiani solo per raggirarci, facendo poi rispuntare il grugno del vecchio neoliberista neoaristocratico. Davvero gli converrebbe? No: sarebbe anche molto brutto, per la sua biografia e per i posteri - e Mario Draghi ci tiene, al giudizio della storia».
Quello di Draghi, dice Magaldi, «sarà un governo politico ma nel senso alto, ampio e meta-partitico del termine: un governo al servizio della "polis", e non dei partiti, che pure sono il sale della democrazia (ma quelli di oggi hanno fallito nelle loro possibilità di rappresentare, da centrodestra o da centrosinistra, un governo degno per il paese)». Sarà quindi un esecutivo «politico, con elevate capacità tecniche, che poggi su solide basi politiche e abbia una visione della "polis": è quello che serve, oggi, al sistema-paese». L'ex super-banchiere viene spesso definito un pragmatico, senza ideologie? Errore: «Sono gli attuali partiti, semmai, a non avere ideologie: sono composti da persone che non credono in nulla; sono dei pragmatici al ribasso, loro sì, attenti solo alle poltrone e alle piccole convenienze, al proprio narcisismo, al piccolo cabotaggio, allo sguardo di cortissimo respiro. E' ovvio che si accodino a Draghi: è anche giusto, è un modo per redimersi».
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