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Gioele Magaldi: in piazza il 1° Maggio per la disobbedienza civile. La Magistratura indaghi Speranza

Magaldi: coprifuoco illegale, noi in piazza la sera del 1° Maggio (pronti anche a denunciare la polizia). Strage di Stato: la magistratura indaghi Speranza


Il presidente del Movimento Roosevelt: un crimine l'assenza di un protocollo per le cure precoci. Popolo e ristoratori disobbediscano alle restrizioni liberticide: solo così potremo metterci al riparo dagli abusi imposti in occasione di questa e di altre eventuali pandemie

Giustizia e libertà. Gioele Magaldi sfida il governo Draghi, i giornalisti e gli stessi poliziotti: il Movimento Roosevelt, da lui presieduto, violerà il coprifuoco la sera di sabato 1° Maggio, Festa del Lavoro, con una nuova "passeggiata disobbediente" a Campo dei Fiori, nel cuore di Roma, ai piedi della statua di Giordano Bruno. Magaldi ricorda che, lo scorso 17 febbraio - nel corso di un'analoga iniziativa - i militanti furono identificati dalla polizia e maltrattati dalla stampa, che li definì "negazionisti", sulla base di una "velina" dell'ufficio stampa della Questura di Roma. «Ora chiediamo ai giornali - e in primis alla Questura - di pubblicare una rettifica a norma di legge: noi non neghiamo affatto il Covid. E invitiamo i giornalisti a venire a Campo dei Fiori per prendere nota delle ragioni della nostra richiesta nonviolenta, civile e democratica, di rispettare la Costituzione, che proibisce al governo di istituire un coprifuoco in tempo di pace».

 
Non solo: «Insieme agli avvocati del servizio di Sostegno Legale del Movimento Roosevelt, stiamo valutando la possibilità di richiedere un risarcimento danni agli agenti di polizia che dovessero verbalizzarci: in base al Codice di Norimberga, non potrebbero eseguire disposizioni incostituzionali». Magaldi rende pubblico il programma della giornata, invitando poliziotti e giornalisti a far visita ai militanti: il Movimento Roosevelt si riunirà in assemblea già nel pomeriggio, alle ore 14.30, nel locale "L'Habituè" di via dei Gordiani, 22. «Quindi ci assembreremo, e nello stesso locale poi ceneremo (anche al chiuso) prima di raggiungere Campo dei Fiori alle ore 22.45, violando quindi il coprifuoco». Trasparente la motivazione: «Ben lungi dal negare che il Covid possa essere pericoloso, contestiamo radicalmente le scandalose politiche autoritarie introdotte per la gestione della pandemia: restrizioni catastrofiche, in quanto inefficaci verso il Covid e gravemente liberticide».

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Dip. Geopolitica e Difesa (GED) MR - Caminetti rooseveltiani - GED+MR Trivenetoblog: Le basi militari nel Triveneto (P.2) - Brigata Corazzata Ariete

Le basi militari nel Triveneto (P.2) - La Brigata Corazzata Ariete- GED+MR Trivenetoblog - Caminetti Rooseveltiani. Con Roberto Hechich. Conduce Serena Pattaro
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Consulta e Assemblea Generale MR: aggiornamenti del 22 aprile 2021

Consulta e Assemblea Generale MR: aggiornamenti del 22 aprile 2021


Cari soci tutti,

giovedì 1 e giovedì 15 aprile 2021 si sono svolte le prime due riunioni telematiche, mediante zoom, della Consulta Generale MR.

Le prossime riunioni ordinarie precedenti la giornata MR del primo maggio (al netto di riunioni extra-ordinarie che, in caso, saranno comunicate tempestivamente) avranno luogo oggi, giovedì 22 aprile, e poi giovedì 29 aprile, sempre alle ore 19, tramite zoom.

Questo organo dirigenziale rooseveltiano è stato istituito a seguito dell’azzeramento di tutte le cariche in essere nel Movimento, con il compito di preparare i lavori dell’Assemblea Generale del primo maggio 2021 e di rappresentare un’occasione di confronto ampio e meditato fra dirigenti vecchi e nuovi di area rooseveltiana.

Sulla natura della Consulta Generale e sui temi messi all’ordine del giorno e tuttora frutto di discussione e confronto, si vedano anzitutto

https://www.movimentoroosevelt.com/news/per-dipartimento/comunicazioni/consulta-generale-mr-comitato-editoriale-mrtv-azzeramento-cariche-e-assemblea-generale-di-sabato-1-maggio-2021-a-roma.html

https://www.movimentoroosevelt.com/news/per-dipartimento/comunicazioni/consulta-generale-mr-la-prima-riunione-telematica-il-1-aprile-2021.html

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Pilules de sagesses rooseveltiennes N.17: Raisons d'état. Benoit Collombat: de l’Affaire Robert Boulin au choix du Chomage en passant pour le Cher pays de mon enfance

Pilules de sagesses rooseveltiennes:Raisons d'état. Benoit Collombat: De l’Affaire Robert Boulin au choix du Chomage en passant pour le Cher pays de mon enfance. 
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Magaldi: Draghi promette di risollevare l'Italia archiviando il rigore, ma ora deve cambiare paradigma anche sul Covid

Il presidente del Movimento Roosevelt: alla visione post-keynesiana in economia (deficit robusto) deve seguire una svolta anche in materia sanitaria, con l'introduzione di cure precoci per sgonfiare l'emergenza pandemica


Mario Draghi sta finalmente mettendo l'Italia sulla strada della crescita e dell'uscita definitiva dall'austerity. Lo afferma Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt: «Il robusto ricorso al deficit per rilanciare l'economia dimostra la volontà di abbandonare senza timori la lunga stagione del rigore europeo, anche se molti giornalisti - che continuano a interrogarsi sulle necessarie "coperture" finanziarie - non hanno ancora capito che il vento è cambiato, da quando la Bce con Christine Lagarde ha iniziato ad agire come "prestatrice di ultima istanza", sorreggendo le economie nazionali». Pur scontento dei "ristori" finora erogati, «del tutto insufficienti», Magaldi vede l'Italia di Draghi allineata allo sforzo "rooseveltiano" degli Usa, che annunciano il dispiegamento di ingentissimi investimenti pubblici.

«Di concerto con Janet Yellen, titolare del Tesoro - aggiunge Magaldi - l'Italia sta anche mettendo a punto un progetto di tassazione universale a carico delle multinazionali, per abolire il "dumping" fiscale dei colossi economici: un altro modo per restituire forza agli Stati, riequilibrando la disponibilità delle risorse». Magaldi trova incoraggiante la prospettiva illuminata da Draghi, che già un anno fa aveva proposto l'azzeramento dei debiti europei; quanto all'Italia, il ricorso al debito pubblico (strategico, per l'occupazione) «dimostra l'infondatezza dell'artificioso paradigma neoliberista, che attraverso le speculazioni delle agenzie di rating imputava all'Italia un "eccesso di debito" senza mai tenere conto della reale solvibilità del paese, che resta una delle maggiori potenze industriali del mondo e vanta un robustissimo risparmio privato».

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