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Salutiamo con favore e grande attenzione la volontà di dar luogo a un dialogo politico intenso con DiEM25 di Gianīs Varoufakīs e con Lorenzo Marsili, cofondatore italiano del Democracy in Europe Movement. Il dialogo con autorevoli forze del rinnovamento non va visto come un'opportunità, ma come una necessità inderogabile. Il punto decisivo consiste nel lavorare con chiarezza di intenti e con ripartizione chiara di funzioni e ruoli. In breve, costruire e lavorare con diplomazia per una politica di rinnovamento.

 Di Varoufakīs conosciamo già il coraggio, ricordandolo tutti tener testa alla tecnocrazia europea nei momenti più drammatici della crisi europea (che è tutt'altro che finita, ma solo anestetizzata in seguito alla vicenda degli "skilliphotis" greci, di cui ci siamo occupati in passato). Di Lorenzo Marsili possiamo apprezzare il punto di partenza, che è ben fondato ed ha il merito di ricordare a noi tutti quale grave perdita di opportunità per tutti i cittadini d'Europa sia stato il gettare alle ortiche il progetto di Costituzione per l'Unione Europea, in seguito ai referendum in Francia e in Olanda nel 2006, che hanno sancito la prevalenza del no. Da quel che si vede, è di primaria importanza costruire una coscienza civile e politica e una capacità critica di intepretare i fatti, che sono ormai sistematicamente mistificati dalla propaganda. 

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