George Floyd: The world unites against racism. Why now?
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- Categoria: Comunicazioni
- Pubblicato: Mercoledì, 10 Giugno 2020 12:20
- Postato da Comunicazioni Movimento Roosevelt
Il presidente del Movimento Roosevelt: fa malissimo il capo della Casa Bianca a non ascoltare i manifestanti realmente indignati per il razzismo della polizia (ignorato per 8 anni da Obama, benché fosse afroamericano). Ma - come ha intuito Bob Dylan - la gestione occulta dell'affare Covid nasce dalla stessa filiera reazionaria che assassinò John Kennedy
«La filiera del terrorismo sanitario ha radici lontane: secondo Bob Dylan, risale addirittura all'omicidio di John Kennedy nel 1963». Gioele Magaldi, massone progressista (come Dylan) nonché presidente del Movimento Roosevelt, cita il dirompente brano "Murder Most Foul" pubblicato a marzo dal grande cantautore. E denuncia la manipolazione planetaria in corso, sotto la spinta dell'emergenza coronavirus che ha innescato il clamoroso lockdowm globale: «Diciamo che è stata una prova generale: a prescindere da come si sia effettivamente diffuso questo virus, chi ne ha poi approfittato per aumentare il proprio potere potrebbe attaccarci, domani, con un virus ben più letale, magari fabbricato in laboratorio». Cartina di tornasole della "sovragestione della paura": le violente rivolte negli Usa contro Trump, l'unico leader mondiale che si sia opposto con fermezza alla gestione securitaria della pandemia, attaccando direttamente l'Oms.
Perché è importante la politica anche nel XXI secolo?
Perché la strada socialista dovrebbe essere la migliore?
Perché il socialismo è stato dimenticato o vilificato nel contesto politico italiano?
Il presidente del Movimento Roosevelt: recapiteremo a questo governo disastroso un pacchetto di proposte salva-Italia attuabili nel giro di un mese, e la Milizia Rooseveltiana chiarirà ulteriormente quanto siano urgenti, ragionevoli e vantaggiose per tutti
«A Giuseppe Conte, incapace e pure presuntuoso, presenteremo proposte che sarà difficile rifiutare: facili da attuare in un mese, e comprensibili a tutti gli italiani». Lo annuncia Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, in un video in cui - in modo quasi goliardico - indossa una t-shirt con l'effigie de "Il Padrino", personaggio di Mario Puzo reso immortale da Marlon Brando nei film di Coppola. «Seriamente: nel caso l'esecutivo dovesse restare sordo alle nostre proposte, a farle conoscere agli italiani - anche a mezzo stampa, e con volantinaggi - sarà la Milizia Rooseveltiana, formazione nonviolenta ma ferma, determinata e fastidiosa: i suoi flash-mob non daranno tregua al premier e ai suoi ministri, se non prenderanno in considerazione il nostro piano salva-Italia».
Nel video presentato su YouTube nei giorni scorsi, Magaldi - accanto a dirigenti "rooseveltiani" come l'economista Nino Galloni - anticipa il tema: «Conte riceverà una sorta di "ultimatum", con le nostre proposte operative». Accusa il presidente del Movimento Roosevelt: «L'Italia è in bilico sulla catastrofe economica causata dall'abnorme lockdown: migliaia di aziende non riapriranno, decine di migliaia di famiglie non hanno ricevuto sostegno economico, e in molti casi non c'è ancora traccia neppure della cassa integrazione promessa». La situazione si fa pericolosa: «Cosa aspetta, il governo? Tra non molto, c'è il rischio di assistere a vere e proprie rivolte, con le strade invase dai manifestanti inferociti e le auto rovesciate e incendiate».
TUTTO INVECCHIA, MENO IL SORRISO”
L'ing. Aldo Storti, che ha lavorato allo sviluppo della proposta di legge depositata il 28 maggio dalla Lega per la riforma del sistema fiscale italiano basato sul reddito familiare, sull'aliquota unica al 15% e su un nuovo sistema di deduzioni basato sulla composizione del nucleo familiare, presenta il progetto nella sua complessità.
Come funziona la flat tax?
La flat tax è costituzionale?
La flat tax significa minori entrate per lo Stato?
L'ing Aldo Storti darà risposta a queste domande e a tutte quelle che arriveranno dal pubblico online.
L'avvocato Lisi: Parigi e Londra hanno creato un dispositivo centrale statale, noi invece dipendiamo dagli "store" dei grandi player del marketing web, che già ci tracciano. Oggi, questa App non serve a niente: i dati sulla nostra salute dovrebbero essere verificati subito dai medici, in un paese che non ha saputo garantire per tempo nemmeno le mascherine
«Mi spiace dirlo, ma oggi l'App Immuni non serve a niente: intanto arriva tardi, quando ormai la pandemia sta finendo. E per mappare in tempo reale la nostra salute ha bisogno di un sistema sanitario che verifichi i dati in tempo reale. Improbabile, in un paese che non è stato capace nemmeno di garantire a tutti le mascherine, quando c'era l'emergenza Covid». Una bocciatura senza mezzi termini, quella dell'avvocato Andrea Lisi, specialista in materia di privacy e presidente di Anorc Professioni, l'Associazione Nazionale Operatori e Responsabili della Custodia di contenuti digitali. Dal 2007, l'Anorc è un punto di riferimento nazionale per le aziende e i professionisti impegnati nel campo della digitalizzazione e protezione del patrimonio informativo e documentale in ambito pubblico e privato.
In web-streaming su YouTube con Marco Moiso, vicepresidente del Movimento Roosevelt, l'avvocato Lisi stronca il dispositivo messo a punto da Bending Spoons, la cui sperimentazione è ora al via in alcune Regioni. «Secondo vari studi, tra cui quelli dell'università di Oxford - premette Lisi - per essere efficace, Immuni dovrebbe essere usata almeno dal 60% degli italiani, e quindi dovrebbe superare la diffusione di WhatsApp, che è l'applicazione più utilizzata nel nostro paese». Non solo: «Non basta scaricare Immuni, bisogna anche usarla attivando il Bluetooth. E lo stesso ministero della Difesa ci mette in guardia dal farlo, visto che il Bluetooth è facilmente hackerabile. La nostra Difesa consiglia di attivare il Bluetooth solo quando lo si usa: peccato che, per far funzionare Immuni, il Bluetooth dovrebbe essere costantemente acceso».
https://www.comilva.org/incidenza-del-covid19-tra-la-popolazione-clinicamente-sana-attraverso-la-ricerca-degli-anticorpi-tra-gli-asintomatici-il-virus-avrebbe-colpito-piu-di-un-terzo-della-popolazione-it/
Nella puntata odierna ci saranno tre ospiti:
Presentazione del Dipartimento Università e Ricerca MR
Roberto Peron presenta il proprio Dipartimento Università e Ricerca del Movimento Roosevelt
Link al video del canaleYoutube alle ore 15.30: https://www.youtube.com/watch?v=bjCIxGcuf9c
Alle ore 17, con Marco Moiso Vice-Presidente del Movimento Roosevelt
Di questo parleremo con Gianfranco Carpeoro, Gioele Magaldi, Ivo Mazzone, Marco Moiso e Pierluigi Winkler.
Le ideologie non sono qualcosa da relegare al passato. Piuttosto, offrono una visione sul tipo di società da raggiungere e alcuni strumenti per realizzarla.
Di fronte alle disfunzionalità del nostro sistema economico e politico, il Movimento Roosevelt parla da tempo del bisogno di riscoprire il Socialismo Liberale.
Da molti visto come un ossimoro, il Socialismo Liberale potrebbe tracciare la via per una società socialmente più giusta e libera.
Cosa è il Socialismo Liberale?
Da dove viene?
Chi si fa portavoce del Socialismo Liberale oggi?
Cosa potrà essere nel futuro?
Di tutto questo parliamo insieme a Gioele Magaldi (Presidente MR), Antonino Martino (Spazio Solidale, PSI, MR), Marco Moiso (Vicepresidente MR) e il Senatore Riccardo Nencini (PSI).
“Carceri #Turchia. Questa notte grazie alla legge sull’esecuzione penale è stato rilasciato un membro della criminalità: Alaattin Cakicy, appartenente ai Lupi Grigi. La legge concede la riduzione della pena per 90.000 prigionieri, ma non per i giornalisti, politici dell’opposizione e attivisti per i diritti umani.”
In questo post vedete qualcosa di offensivo? Intimidatorio? Irrispettoso? Un’opinione spregevole? Turpiloquio? Fake new?
Ebbene, per questo post, che non fa altro che riportare una notizia che è un dato di fatto reale e concreto, il profilo Facebook di Mariano Giustino, corrispondente di Radio Radicale da Ankara, è stato bloccato per oltre 40 giorni.
Ora, dopo che la vicenda è stata resa nota e si è diffusa a tutti i livelli, è stato sbloccato.
Facebook si è scusato per l’errore. Ma come si può pensare a un errore perdurato per oltre quaranta giorni, malgrado proteste e sollecitazioni di ogni sorta e ammesso solo quando hanno iniziato ad occuparsi della questione i media maggiori e alcuni parlamentari italiani? Errore che appare ancora meno credibile, poiché non è la prima volta che succede. Sono state censurate almeno due altre pagine che pubblicavano contenuti relativi all’informazione su manifestazioni di sostegno alla causa curda in Siria.
E non si sblocca sicuramente il problema di una censura sempre più strisciante dell’informazione sui social media. Social media che, per l’impatto, appunto, sociale, non possono più definirsi società private, ma un patrimonio pubblico di diffusione, condivisione e democratizzazione dell’informazione, pur con tutte le distorsioni che invariabilmente li minacciano.
Il presidente del Movimento Roosevelt: la Milizia Rooseveltiana contrasterà (anche in sede legale) le grottesche "ronde" fascistoidi che il governo dovesse istituire per reprimere i cittadini che cercano di tornare alla normalità della vita sociale dopo il lockdown
«Non c'è solo la catastrofe economica innescata dal lockdown: accanto al disastro dell'economia c'è anche l'immenso disagio psicologico di milioni di italiani, chiusi in casa per mesi e ormai in preda a uno stato di ansia, insicurezza e paura». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, annuncia l'istituzione di un servizio di Sostegno Psicologico, completamente gratuito, per gli italiani messi in croce dallo spropositato "coprifuoco" disposto da Conte: «Si pensi all'angoscia di chi è costretto a chiudere la propria attività, licenziando i dipendenti», in settori come il turismo e la ristorazione, «letteralmente devastati dalle misure decise da un governo incapace di dare il necessario aiuto economico ai cittadini». E a soffrire di malesseri psicologici sono anche i cittadini non colpiti direttamente dalle restrizioni: «Hanno bisogno di assistenza, e anche in questo caso sono lasciati soli: a loro - aggiunge Magaldi - sarà assicurato un aiuto volontario e gratuito da parte degli psicologi mobilitati dal Movimento Roosevelt».
Martarossa, Bob Dylan e la Musica come passione civile
Rinviamo anzitutto a quanto detto oggi in
https://www.youtube.com/watch?v=LQYk84LuCkQ&fbclid=IwAR3mOo1hHMWUX-EihyqN1ltqZs3CGV-nfST0YKg2bKCWwydDDh7-DdwzMF0
accompagnato dalla considerazione sintetica che esiste un sottile fil rouge che unisce la grande narrazione politico-civile di Bob Dylan- intensissima nell’ultimo album “Rough and Rowdy Ways” e nei singoli “Murder Most Foul”, “I contain multitudes” e “False Prophet”- e la passione esistenziale ardente descritta in “Martarossa” e in altre canzoni di Marta Charlotte Ferradini, socia fondatrice del Movimento Roosevelt.
Sulla passione civile radicalmente democratica e libertaria di un artista immenso come Bob Dylan (premio Nobel 2016 per la Letteratura), rinviamo a