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Mike Pompeo a Roma: un avviso a Governo e Vaticano. Fine della tolleranza verso i filo-cinesi

Magaldi: Mike Pompeo a Roma, avviso a Conte e Bergoglio. Fine della tolleranza verso il partito "cinese" che condiziona Palazzo Chigi e il Vaticano

 
Il presidente del Movimento Roosevelt: il segretario di Stato americano chiederà al governo e al Papa di cambiare rotta, frenando l'influenza degli oligarchi che usano la Cina per imporci un nuovo paradigma, non più democratico, anche col pretesto del Covid

 
«Benvenuto a Mike Pompeo, al "fratello" Mike Pompeo, segretario di Stato americano, che sta venendo in Italia anche a spiegare - al Vaticano e agli ambienti politici - che deve finire, la vicinanza al partito "cinese", trasversale e sovranazionale, che in Italia si è allargato un po' troppo». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt ed esponente del network massonico progressista sovranazionale, usa parole più che esplicite per accogliere nel nostro paese il "ministro degli esteri" statunitense, atteso a Roma nei prossimi giorni. A Pompeo, Magaldi rivolge un benvenuto «sincero e affettuoso», nonché «fraterno», a rimarcare la comune identità massonica. Con questa visita, il braccio destro di Trump «segnerà una soluzione di continuità con tante cose sbagliate, che riguardano anche la politica vaticana verso la Cina ma soprattutto l'infiltrazione del partito "cinese" (orientale e occidentale), che purtroppo ha forti addentellati in diverse, cosiddette democrazie occidentali». Magaldi lo definisce «un partito trasversale che vuole proporci un nuovo paradigma politico-sociale, ed è un partito che va sconfitto: Mike Pompeo - sottolinea Magaldi - verrà a dirlo chiaro e tondo, a tutti i principali rappresentanti della classe dirigente italiana».

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Magaldi: vorrei il doppio dei parlamentari (e li pagherei anche il doppio) purché lavorassero onestamente per restituirci la democrazia sostanziale, ormai confiscata

Il presidente del Movimento Roosevelt annuncia il suo "no", al taglio dei parlamentari: triste che lo caldeggino i 5 Stelle, che oggi non pretendono più l'ottimo strumento dei referendum propositivi. E su Draghi: surreale che a raccontare di averlo proposto a capo dell'Ue sia una nullità politica assoluta come Conte, destinato a sparire dalla circolazione

 

«Altro che taglio dei parlamentari: vorrei che deputati e senatori fossero il doppio degli attuali, e per giunta pagati il doppio. Non siamo ipocriti: se a pagarli adeguatamente non sarà lo Stato, provvederanno i privati (anche in modo illegale). E se le poltrone verranno tagliate, resteranno "sicure" solo quelle destinate a uomini che, anziché ai cittadini, risponderanno solo ai leader di partito». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, stronca la proposta referendaria di decurtazione della rappresentanza democratica, in Parlamento. «E' triste che a volerla siano soprattutto i 5 Stelle, che un tempo caldeggiavano nobili forme di democrazia diretta come i referendum propositivi: un'idea ottima, a mio avviso, per integrare la democrazia rappresentativa. Peccato che i grillini se la siano completamente dimenticata».

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