Franklin D. Roosevelt (New York, Gennaio 1882 - Warm Springs, April 1945) è stato il 32° presidente degli Stati Uniti ed ha portato gli Stati Uniti attraverso la grande depressione e la seconda guerra mondiale. F.D. Roosevelt è anche ricordato per avere notevolmente ampliato i poteri del governo federale attraverso una serie di programmi e riforme noti come il New Deal.
Il New Deal
La Grande Depressione negli Stati Uniti iniziò il 29 ottobre 1929 in una giornata conosciuta come il "Martedì nero". In questo giorno, il mercato azionario americano, che per quasi un decennio aveva registrati ottimi profitti, si schiantò facendo precipitare il paese nella sua grave recessione economica mai accaduta.
Gli effetti di questa caduta furono disastrosi: gli investitori persero tutto, intere banche fallirono, l’offerta di moneta da parte della nazione diminuì, aziende chiusero i battenti e migliaia di lavoratori persero il lavoro.
Quando il presidente Franklin Roosevelt si insediò nel 1933 agì rapidamente per cercare di stabilizzare l'economia e di fornire posti di lavoro e sollievo a coloro che soffrivano. Nel corso di otto anni, il governo istituì una serie di progetti sperimentali, conosciuti collettivamente come il New Deal, che mirò a ristabilire dignità e prosperità per molti americani.
Il New Deal è stato il più grande, più costoso, e più efficace programma di governo mai voluto da una presidenza americana e riuscì a trasformare l'economia americana.
“The test of our progress is not whether we add more to the abundance of those who have much; it is whether we provide enough for those who have too little.” Franklin Delano Roosevelt
L'intervento per salvare l'Europa
All'inizio del 1940, Roosevelt non aveva ancora resa pubblica la sua terza candidatura; ma in privato, dopo le vittorie della Germania in Europa e con il crescente dominio del Giappone in Asia, si sentiva che solo lui aveva l'esperienza e le competenze per guidare l'America in tempi così difficili. Alla Convenzione Nazionale Democratica di Chicago, Roosevelt spazzò via tutti gli sfidanti e ricevette la nomination. Nel novembre del 1940, Roosevelt vinse le elezioni presidenziali contro il repubblicano Wendell Willkie.
Nel corso del 1941, Franklin Roosevelt insistette affinché le fabbriche degli Stati Uniti diventassero un "arsenale della democrazia" per gli alleati-Francia, Gran Bretagna e Russia. Roosevelt ricevette sostegno bipartisan al Congresso ampliato dell'Esercito e della Marina e aumentò il flusso delle forniture agli alleati. Mentre questa decisione suscitò diversi dubbi, più notizie delle atrocità dei Tedeschi arrivavano in Germania, più montavano i sentimenti di intervento americani. Roosevelt approfittò del senso democratico della sua nazione e si oppose all’Asse: Germania, Italia e Giappone.
Le speranze di tenere gli Stati Uniti fuori dalla guerra si conclusero con l'attacco giapponese a Pearl Harbor il 7 Dicembre 1941.
Durante la seconda guerra mondiale, Franklin Roosevelt fu un comandante in capo instancabile che seppe sempre beneficiare dell’esperienza dei suoi consiglieri.
Roosevelt contribuì in prima persona a sviluppare una strategia capace di sconfiggere la Germania in Europa attraverso una serie di invasioni, prima in Nord Africa nel novembre del 1942, poi Sicilia nel 1943, e in seguito in Francia nel D-Day nel 1944.
“L’unica cosa di cui avere paura e’ la paura stessa” Franklin Delano Roosevelt