News dall'Ufficio Stampa

Il presidente del Movimento Roosevelt condanna il leader dei 5 Stelle: va fermato, lavora per l'oligarchia. La parola deve tornare ai cittadini: subito le firme, da raccogliere con chiunque condivida questa battaglia democratica, da +Europa a Vox Italia di Fusaro

"Prima il fascismo, poi la P2 di Gelli e ora Di Maio: chi taglia il Parlamento toglie spazio al popolo sovrano e rafforza l'oligarchia". Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, condanna la riduzione dei parlamentari richiesta dal leader pentastellato: "Prima i 5 Stelle si libereranno di lui e meglio sarà per loro", dichiara. "Nel contratto del governo gialloverde – aggiunge – Di Maio fece inserire una pregiudiziale discriminatoria contro la presenza di massoni nell'esecutivo (peraltro non rispettata). E ora corona il sogno del massone reazionario Gelli: restringere gli spazi di democrazia. I cittadini saranno sempre meno rappresentati, e i parlamentari rieletti saranno quelli più vicini ai leader e più lontani dai territori".

Magaldi annuncia la mobilitazione del Movimento Roosevelt per bloccare l'iniziativa, "che ricalca lo storico "dimagrimento" delle Camere non a caso già imposto da Mussolini: se i parlamentari sono pochi è più facile controllarli, da parte dei poteri che temono la politica come arma democratica del cittadino". Come si può ribaltare la situazione? Servono le firme di 64 senatori o 126 deputati, o il voto di 5 Consigli Regionali. O ancora, 500.000 firme raccolte dai cittadini per un referendum abrogativo. "Ci attiveremo da subito per la raccolta di firme", annuncia Magaldi, "insieme a forze come +Europa, che in aula ha votato contro il taglio, e come "Vox Italia", la formazione di Diego Fusaro".

Magaldi ricorda anche la posizione dei parlamentari come il renziano Roberto Giachetti: ha votato a favore della riforma solo per disciplina di partito, annunciando però che si spenderà per il referendum. "La missione del Movimento Roosevelt, che è metapartitico – ribadisce Magaldi – consiste nell'unire sensibilità diverse in modo trasversale, per difendere la democrazia". Un appello anche ai promotori della manifestazione del 12 ottobre "Liberiamo l'Italia", che peraltro Magaldi giudica "infeconda". Tuttavia, tende loro la mano: "Dal giorno dopo – propone – lavoriamo insieme per fermare lo stupro antidemocratico voluto da Di Maio: gli italiani non sono più ingenui come ai tempi di Mani Pulite, quando, ritenendo "ladri" tutti i politici, non si opposero al golpe bianco che anche allora colpì il Parlamento, per poi consegnare il paese ai poteri oligarchici che hanno creato questa crisi infinita".



UFFICIO STAMPA MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)
Alessio Altieri
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(Articolo del 10 ottobre 2019)