Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Scuola-Azienda per futuri servi. La regionalizzazione è uno scandalo
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- Pubblicato: Domenica, 03 Marzo 2019 09:15
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Patrizia Scanu, segretaria del Movimento Roosevelt: il governo Conte fermi il piano di Lombardia e Veneto (più l'Emilia) per rompere l'unità nazionale nell'istruzione, con dirigenti scolastici di nomina politica e programmi differenziati, per ricchi e per poveri.
"Fermate il folle progetto di regionalizzazione della scuola: se lo leggessero, i padri costituenti si rivolterebbero nella tomba". Patrizia Scanu, segretaria generale del Movimento Roosevelt, lancia un appello al governo gialloverde: "Fin che siete in tempo, fermate il disegno varato dall'esecutivo Gentiloni per le Regioni Lombardia e Veneto, più l'Emilia Romagna in misura minore". Cosa cambierebbe? Dirigenti di nomina regionale, cioè politica, per gestire programmi localmente differenziati. Rischio altissimo: "Scuole ricche e scuole povere, studenti di serie A e studenti di serie B". Un altro passo verso la scuola-azienda, di stampo neoliberista, inaugurata dalla riforma Gelmini. Risultato: meno cultura e ragazzi sempre più indifesi di fronte all'ideologia mercantile dominante, rassegnati ad accettare un lavoro degradante e sottopagato. "Come sempre avviene – scrive Patrizia Scanu, sul blog del Movimento Roosevelt – la polpetta avvelenata viene cosparsa di zucchero, facendo balenare ai docenti (ormai sulla soglia della povertà, con lo stipendio fermo da 10 anni) un modesto aumento nella busta paga".
"Fermate il folle progetto di regionalizzazione della scuola: se lo leggessero, i padri costituenti si rivolterebbero nella tomba". Patrizia Scanu, segretaria generale del Movimento Roosevelt, lancia un appello al governo gialloverde: "Fin che siete in tempo, fermate il disegno varato dall'esecutivo Gentiloni per le Regioni Lombardia e Veneto, più l'Emilia Romagna in misura minore". Cosa cambierebbe? Dirigenti di nomina regionale, cioè politica, per gestire programmi localmente differenziati. Rischio altissimo: "Scuole ricche e scuole povere, studenti di serie A e studenti di serie B". Un altro passo verso la scuola-azienda, di stampo neoliberista, inaugurata dalla riforma Gelmini. Risultato: meno cultura e ragazzi sempre più indifesi di fronte all'ideologia mercantile dominante, rassegnati ad accettare un lavoro degradante e sottopagato. "Come sempre avviene – scrive Patrizia Scanu, sul blog del Movimento Roosevelt – la polpetta avvelenata viene cosparsa di zucchero, facendo balenare ai docenti (ormai sulla soglia della povertà, con lo stipendio fermo da 10 anni) un modesto aumento nella busta paga".