"Cara Emma, la mia idea di Europa è differente". In queste poche e semplici parole si racchiude il pensiero di Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, in relazione all'idea di Europa proposta da Emma Bonino e dalla sua lista +Europa.
Pensiero quello di Magaldi espresso nella consueta chiacchierata fatta con Marco Moiso, coordinatore generale del Movimento Roosevelt, nella rubrica video "Il punto di vista Rooseveltiano", dove viene fatta, di volta in volta, un’analisi puntuale sullo scenario politico italiano.Sintetizzando Magaldi dice: "E' vero, come sostiene la Bonino, che nell'agone elettorale manca un vero e serio dibattito sull'Europa ma di quale Europa vogliamo parlare? Di un'Europa, oggi nel 2018, incentrata ancora sulla retorica del buon padre di famiglia che deve risparmiare? Dalle crisi, come insegna Keynes, si esce attivando la leva della spesa pubblica, della finanza espansiva, per creare lavoro. Investimenti a deficit, non tagli. A patto però che lo Stato disponga di sovranità monetaria. Certo, se invece la moneta te la devi far prestare allora la spirale della crisi è assicurata, ed è esattamente quanto sta avvenendo in Europa.
Più Europa raccomanda la Bonino? Certo, purché più Europa non si traduca con più Merkel, più rigore, più disoccupazione e più sofferenze sociali. In tutti questi anni, la scuola neoliberista ha imposto i tagli alla spesa, il patto di stabilità agli enti locali, con il risultato che la gente sta peggio, l’economia agonizza e il debito pubblico è al massimo storico.
La passione europeista che spinge la Bonino e i radicali è la stessa mia, quella del Movimento Roosevelt; solo che noi ci rifacciamo in modo diretto, reale e autentico al pensiero di Spinelli e altri europeisti, mentre loro, che pure si richiamano a quella storia, dimenticano che l'Europa che abbiamo oggi non è quella di Spinelli, ma bensì quella che si rifà ai vari Schuman, Monnet, Coudenhove-Kalergi e di tutti coloro che hanno costruito qualcosa che di politico non ha nulla a che vedere. Sono loro i veri responsabili di questo orrore di Europa dove non c’è nessuna forma di unità, ma solo una spietata concorrenza fra Stati che si fanno la guerra economica a colpi di mercantilismo. I veri nemici sono i tecnocrati di Bruxelles, gli uomini del rigore come dogma. Stanno distruggendo l’economia di intere nazioni, insieme al sogno dell’unità europea, tra populismi e nazionalismi sempre più aggressivi.
Più Europa? Sì, a patto che l’Europa vada a bacchettare il paradigma dogmatico della teologia neoliberista, che diventi il luogo dell'integrazione, della giustizia e della mobilità sociale, che venga governata dal popolo sovrano in tutti i suoi organismi e che si doti di strutture democratiche".
Infine, Magaldi conclude auspicando un incontro dal vivo con la Bonino e, a tal proposito, la invita ufficialmente a discutere, lealmente e tra europeisti, su quella che deve essere l'Europa di domani al prossimo convegno evento che il Movimento Roosevelt sta organizzando intorno alla figura di Olof Palme, statista svedese, leader del Partito Socialdemocratico Svedese e primo ministro della Svezia, ucciso in un attentato nel 1986.
(Articolo del 21 gennaio 2018)
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