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untitled2 3478cLa drammaticità recitata con la quale il sistema informativo mainstream sta raccontando la questione greca non aiuta la comprensione dei fatti. Andiamo al nocciolo della questione. In Grecia si è consumato negli ultimi anni un macabro rituale che non c’entra nulla con la crisi economica. Alcuni Venerabili Maestri, a capo delle più importanti Ur-Lodges ora dominanti in Europa, hanno semplicemente pianificato, condotto e realizzato un piano di sterminio su larga scala che non prevede l’utilizzo di armi convenzionali. Si tratta di un evento eccezionale per la storia dell’umanità, un’altissima opera di manipolazione in grado di nascondere le vere finalità perseguite con luciferino ingegno da esoteristi contro-iniziati del calibro di Wolfang Schaeuble. Il ministro delle Finanze teutonico, braccio destro della Cancelliera Angela Merkel, è il maestro Venerabile di una superloggia, chiamata “Der Ring”, che annovera fra i suoi più illustri membri anche Mario Draghi e Jens Weidmann. All’interno di questa officina, collegata ad altri circuiti perversi come la Hathor Pentalpha, gli iniziati assorbono e metabolizzano suggestioni e teorie che ripugnano la coscienza collettiva. Secondo alcune credenze rimaste appannaggio di consessi minoritari e sotterranei, ad esempio, il sacrificio umano conferisce forza e vigore ai sacrificatori. In passato tali macabri rituali venivano perfezionati in maniera violenta e manifesta. Oggi, fortunatamente, nessuno potrebbe impunemente uccidere un uomo nella speranza di ammansire in tal modo divinità crudeli e capricciose. Come possono quindi i moderni epigoni di siffatte filosofie occulte dare libero sfogo alle ricorrenti pulsioni omicidiarie che li dominano e li agitano? Fondamentalmente in due modi: o organizzando olocausti violenti sul modello dell’11 settembre; o, in alternativa, imponendo ovunque l’applicazione di politiche macroeconomiche insensate e illogiche, indispensabili per raggiungere alla lunga lo stesso identico sanguinario obiettivo. Il primo metodo è stato già applicato con successo negli Stati Uniti sotto la presidenza di George W. Bush, autorevole membro di quella superloggia del sangue e della vendetta che ancora oggi sovraintende le gesta del califfo Abu Bakr Al -Baghdadi, recentemente ingaggiato per sostituire sulla scena globale  l’oramai logoro Osama Bin Laden. Il secondo metodo invece, certamente più raffinato e meno riconoscibile, è tipico di officine latomistiche come la Der Ring, specializzate nella decimazione soft di una larga fetta di umanità intimamente ritenuta indegna e inferiore. Ma così come la guerra contro l’Afganistan e l’Iraq non rispondeva allora a nessuna necessità di tipo geopolitico, allo stesso modo l’odierna somministrazione di dosi massicce di austerità non è ricollegabile a nessuna presunta emergenza di tipo macroeconomico. Per comprendere in profondità la ratio di simili scellerate condotte bisogna invece scavare negli abissi dell’Uomo. In fin dei conti, a pensarci bene, il “rivoluzionarioTsipras quali dogmi sta per davvero infrangendo? Il capo della Grecia ha già detto che rispetterà il pareggio di bilancio, impegnandosi a realizzare pure un consistente avanzo primario (cioè prenderà dalle tasche dei suoi cittadini più soldi di quanti non dovesse restituirne sotto forma di stipendi e servizi). Anziché straziare la sua gente con il surplus di entrate pari al 4% annuo, il povero Alexis sta solo chiedendo ai padroni di potersi accontentare di un più modesto 1%. Vi pare una richiesta “irresponsabile”? A me pare semmai pavida e minimalista. Sarebbe come chiedere ai nazisti, già protagonisti dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, di abbassare il numero degli italiani da uccidere per rappresaglia: non più 10 per ogni tedesco ma soltanto 3. Insomma siamo alla follia. L’Italia del ducetto Renzi spalleggia naturalmente la Germania, lasciando al titubante Barack Obama il compito di offrire una timida sponda al leader greco. Sembra di assistere ad una nuova conferenza di Monaco, quando gli imbelli leader del mondo libero si auto-convinsero di avere preservato l’armonia riportando per giunta i tedeschi a più miti consigli. Ma  tedeschi non capirono allora e non capiranno oggi. Nell’attesa che spunti sulla scena mondiale un nuovo F. D. Roosevelt, i discendenti di Arminio farebbero bene a ripassare la storia per non correre il serio rischio di fare la fine dell’altra volta.

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