News dalla categoria Movimento Roosevelt

Dell’evento di Perugia del 21 marzo 2015 hanno parlato sia il neo-eletto Segretario Generale del Movimento Roosevelt, Francesco Maria Toscano, con:

“Viva il Movimento Roosevelt”, articolo del 23 marzo 2015 by Francesco Maria Toscano per Il Moralista (clicca per leggere),

il cui testo riportiamo integralmente di seguito:

“Carissimi amici de Il Moralista, sono appena rientrato da Perugia, città che ha ospitato il congresso del Movimento Roosevelt svoltosi ufficialmente sabato scorso. Si è trattato di un evento eccezionale, capace di raccogliere un numero importante di avanguardisti accorsi da ogni parte d’Italia per dare vita ad una comunità di destini. Ho finalmente avuto l’onore di incontrare di persona tanti amici prima soltanto “virtuali”, animatori assidui della comunità de Il Moralista che ho negli anni imparato ad apprezzare e conoscere. Una atmosfera particolare ha ingentilito la nostra prima assemblea, composta da donne e uomini pienamente consapevoli dell’importanza del progetto messo in campo.  A Perugia abbiamo posto la prima pietra di un cammino che non si ferma più. Il bello comincia adesso. Tutti i soci fondatori, con pari importanza e dignità, devono  prodigarsi con forza e passione al fine di far crescere il nostro Movimento, nato dall’incontro di persone diverse unite però dallo stesso amore per gli ideali di  democrazia e di uguaglianza. Mi preme  infatti ricordare a tutti come il congresso di Perugia rappresenti solo l’avvio formale di un progetto che ambisce a cambiare in meglio i processi politici a livello globale. Anziché formalizzare in pochi intimi l’avvenuto deposito di uno statuto presso lo studio notarile di qualche professionista amico, abbiamo giustamente preferito scegliere per la tenuta a battesimo del nostro Movimento una modalità diversa e inclusiva. I fatti ci hanno dato ragione. In tanti, dalla Sicilia al Piemonte, dal Veneto alla Calabria, hanno risposto positivamente al nostro appello. Si apre ora una fase al tempo stesso difficile ed impegnativa, caratterizzata dalla necessità di canalizzare i tanti talenti che il Movimento ospita all’interno di una struttura organizzata e limpida in grado di esaltare il merito e l’impegno di tutti e di ciascuno. Nella nuova qualità di Segretario Generale del Movimento Roosevelt, in piena armonia e sintonia con il Presidente contestualmente eletto Gioele Magaldi, mi farò garante di un processo politico di costruzione dal basso all’insegna del rispetto del pluralismo interno e della libertà di pensiero. Immagino un Movimento inclusivo, tollerante, benevolo e paziente nelle forme, quanto determinato, risoluto e forte nella difesa dei principi non negoziabili che animano il nostro agire e il nostro impegno. A tutti quelli che  legittimamente ambiscono a ricoprire futuri incarichi direttivi e di responsabilità consiglio di perseguire tali obiettivi con lealtà e saggezza, non perdendo mai di vista l’interesse generale. Il nostro Movimento è simile ad un cesto preparato in previsione di un lungo viaggio. Ognuno di noi troverà lì dentro le cose che prima ha avuto cura e scrupolo di depositare. Energia, freschezza, intelligenza, caparbietà e forza sono gli ingredienti che ci permetteranno di andare lontano. E dopo avere conosciuto ognuno di voi a Perugia, sono orgoglioso di poter dire senza tema di smentita che a noi del Movimento Roosevelt nulla manca per raggiungere qualsiasi traguardo. Il mio più grande desiderio è oggi quello di riuscire in breve tempo, con l’aiuto di tutti i soci fondatori, a irrobustire le strutture portanti della nostra Associazione, affinché quei percorsi prima delineati di democrazia e giustizia interna possano al più presto trovare pieno compimento. E’ vero, lo spontaneismo da solo non basta; così come non è utile un eccesso di burocratismo formale in grado potenzialmente di frustrare e inaridire fin da subito le aspettative dei migliori. Dobbiamo cioè trovare tutti insieme un giusto equilibrio, in grado di conciliare ovvie esigenze organizzative (caos non è sinonimo di democrazia), con il rispetto e la valorizzazione delle potenzialità di ogni singolo individuo o aderente. Il modo migliore per creare una buona sintesi, è quello di farsi guidare da un anelito di giustizia e di verità che mai distingue amici e nemici, simpatici e antipatici, fedeli e critici. Il Movimento sarà di chi lo amerà per davvero, di chi cioè costruirà giorno per giorno le precondizioni, ideali e/o materiali, per farlo crescere ed apprezzare. Ringrazio con il cuore tutti quelli che sono venuti a Perugia, così come ringrazio tutti quelli che non sono venuti oggi ma verranno domani, convinti dalla serietà, l’impegno, la coerenza e l’onestà intellettuale di quelli prima arrivati. Viva il Movimento Roosevelt!”

sia il neo-eletto Presidente Gioele Magaldi, il quale, a margine di alcune fuorvianti interpretazioni dell’evento, ha scritto alcune precisazioni in merito sulle pagine del Gruppo facebook del Movimento Roosevelt (di prossima ri-denominazione come “Amici del Movimento Roosevelt Italia”).

Ecco la prima serie di precisazioni:

A proposito di un recentissimo post di Massimo Knight.

“Caro Massimo Knight e cari tutti, se proprio la vogliamo dire sino in fondo, io non ho voluto alcuna copertura mediatica per questa specifica Convention di Perugia. Non abbiamo diramato alcun comunicato stampa (anche perché ancora non esiste nemmeno un ufficio stampa del Movimento), non abbiamo previsto dirette streaming (la riunione era a porte chiuse) e non abbiamo invitato alcun giornalista all'evento, anche perché solo gli iscritti al MR avrebbero avuto accesso all'Assemblea costituente, mentre eventuali giornalisti, telecamere e quant'altro sarebbero stati esclusi, in questo specifico contesto. L'altro giorno, Francesco Toscano, pur conoscendo questa mia determinazione anti-mediatica rispetto a questa circostanza, mi ha chiamato dicendo se almeno all'amico Angelo Maria Perrino (direttore di Affari Italiani e da tempo interessato alle evoluzioni del Movimento Roosevelt), che desiderava dare una qualche notizia dell'evento, si potessero dare alcune note informative. Non mi sono opposto e Francesco ha inviato queste note. Affari Italiani, due giorni fa, ha quindi fatto un pezzo sulla Convention (si trova sul web, con un titolo e dei contenuti alquanto impressionistici ed errati: "Massoni, nasce il Movimento Roosevelt di Magaldi") e magari ne farà un altro nelle prossime ore. Ma quale è stata la ratio della mia indifferenza se non ostilità a sollecitare i media sulla Convention di Perugia? Facile a spiegarsi. Ieri nasceva giuridicamente un soggetto politico con qualche centinaio di fondatori. Era la sobria partenza di un nuovo soggetto giuridico, non il punto di arrivo pomposo e trionfale di qualcosa che valesse la pena attenzionare mediaticamente in termini enfatici. E si trattava di una Assemblea costituente interna rivolta esclusivamente ai fondatori (presenti o delegati) e alla necessità che, a latere dell'evento, ci si iniziasse a conoscere meglio tra rooseveltiani. Non è stata costruita una kermesse scenografica, né desideravamo ostentare alcunché. Una kermesse con migliaia di persone, una organizzazione scenografica adeguata e uno scientifico coinvolgimento dei media (preparato per tempo e in modo professionale), avverrà all'incirca nel corso del 2016 , a Roma, quando il Movimento Roosevelt sarà stato adeguatamente organizzato e consolidato sia sul territorio italiano che in diverse sedi estere. Per quel che concerne il coinvolgimento di fratelli e sorelle appartenenti a Ur-Lodges progressiste, da un punto di vista mediatico e/o da altri punti di vista, in relazione al Movimento Roosevelt, lungo il cammino valuteremo in che termini potrà essere d'aiuto. Sempre rammentando, però, che il MR non è e non deve essere massonico o paramassonico, ma piuttosto camminare con le gambe dei propri soci fondatori e ordinari, poco importa se sopra le gambe, talora, qualcuno di questi soci sia solito portare il grembiulino latomistico. D'altronde, per mia personale indole, non ho mai sollecitato, su di me o sulle mie iniziative di qualunque tipo, né un articolo né un'intervista. I media di qualunque genere, per quel che mi riguarda (ma questo è il mio atteggiamento personale, mentre il MR avrà un ufficio stampa che farà il suo mestiere) hanno sempre dovuto e sempre dovranno muoversi autonomamente e spontaneamente (questa dovrebbe essere la loro deontologia), venendo loro a cercarmi, perché io non sollecito amici e amici degli amici per avere qualche tipo di copertura mediatica. E' un problema di ethos personale, di mia visione peculiare di come dovrebbero funzionare gli apparati mediatici. Ma nel MR, lo ripeto, esistono anche altre sensibilità, e dunque si farà in modo che ci siano responsabili interni della comunicazione che sollecitino operatori mediatici esterni per informare l'opinione pubblica dei nostri eventi e delle nostre iniziative. Aggiungo, peraltro, che in questa fase della sua esistenza, più che apparire mediante un servizietto o un'articolessa su tale o talaltra testata, è importante per il MR farsi conoscere porta a porta, territorio per territorio, da parte di apostoli dei suoi principi e delle sue finalità. E questi apostoli siamo tutti noi, soci fondatori. Perciò, caro Massimo Knight, amico roosevetiano e fratello massone di sicuro pregio intellettuale e umano, in luogo di concionare senza troppo costrutto con il tuo recente post (molto al di sotto dei tuoi standard abituali), e invece di invocare effimere coperture mediatiche fuori contesto per un evento che non ne necessitava affatto (almeno a mio parere), perché non ti dai da fare anche tu, porta a porta, strada per strada, di ambiente in ambiente tra quelli da te frequentati, per diffondere le benigne metastasi rooseveltiane tra i nostri concittadini, prospettando loro di divenire soci ordinari del MR? O pensi che una traiettoria virtuosa del MR (di cui ti dici tesserato, ma ieri nessuno si è accorto della tua presenza, almeno non io, e se eri assente senza gravi motivi mi fai venire il dubbio che tu non intenda recare un grande apporto alla causa) si promuova adeguatamente soltanto criticando via facebook questo o quello per una presunta immaturità a ricoprire la carica di segretario generale e per un eccesso di impressionismo comunicativo nell'assegnare ad alcuni l'epiteto di "tecnonazisti", oppure cimentandoti nel chiamare in causa a sproposito le Ur-Lodges progressiste in relazione all'evento di Perugia del 21 marzo 2015...un po' come se, per dire una semplice messa inaugurale, si ritenesse necessario l'intervento in mondovisione del papa in persona...? Io, caro fratello Massimo Knight, ho molta stima di te, pur non conoscendoti ancora di persona, per la qualità di diversi interventi passati, ma questo ultimo post mi è parso davvero alquanto squinternato e fuori bersaglio...Però, rispetto e difendo il tuo diritto anche di dire cose di non grandissimo pregio, se qualche volta ti senti ispirato a farlo. Cari saluti a te e a tutti gli altri rooseveltiani che hanno commentato e che commenteranno il tuo post e questo da me vergato. E, sempre a te, uno speciale TFA, carico di affetto e stima, a prescindere da questo ultimo contributo non proprio eccelso. Gioele Magaldi”.

Ed ecco un’altra serie:

Ancora a proposito del caro amico e socio rooseveltiano, Massimo Knight e dei suoi recenti interventi:

“Caro Massimo, il tuo post che ho commentato o era squinternato (scritto in un momento di non altissima lucidità) o era estremamente offensivo e raffinatamente pieno di insinuazioni malevole rispetto alla buona fede della mia narrazione sul back-office del potere e alla solidità del progetto "Movimento Roosevelt". Per non parlare del modo in cui, senza prima preoccuparti di chiedere lumi sul senso specifico dell'evento e sullo spirito non mediaticamente estroverso di questa prima Assemblea del 21 marzo 2015, ti sei lanciato in funamboliche e superficialissime valutazioni (anch'esse malevole) a proposito dei rapporti (che non devono esserci nei termini da te immaginati, me semmai secondo un crinale indiretto e molto rispettoso dell'autonomia sovrana del MR) tra galassia rooseveltiana e circuito delle Ur-Lodges progressiste. Se proprio dovessimo parlare di scuse, hai fatto benissimo a scusarti con Rosario Picolla e con altri per averli definiti sprezzantemente "discepoli del Capo" , solo perché si sono permessi il lusso di esprimere un “mi piace” rispetto al mio commento a un tuo post. Spero che, in assoluta libertà, chiunque apprezzi un mio o un tuo intervento, o quello di altri, sia messo in condizione di poterlo manifestare senza per questo divenire oggetto di epiteti liquidatori e infondati. Infatti, qui non ci sono discepoli, non ci sono apprendisti, non ci sono maestri o gran maestri, non ci sono capi da compiacere: questo è un contesto profano, né massonico né paramassonico, dove la sovranità decisionale viene delegata pro-tempore a una classe dirigente sempre profana, in quanto tale (anche se privatamente qualcuno avesse appartenenze iniziatiche, latomistiche e non), e tale sovranità non può essere ostaggio o resa subalterna e dipendente rispetto alle azioni di alcuna super-loggia, fosse anche la più progressista del globo terracqueo. I circuiti massonici progressisti faranno la loro parte nel combattere il paradigma anti-democratico che egemonizza la traiettoria della globalizzazione, della (dis) integrazione europea, dei più importanti processi decisionali planetari. Il Movimento Roosevelt, invece, deve fare la sua, di parte, mettendo in contatto alcune élites ideologiche, politiche, sociali e culturali con la base delle cittadine e dei cittadini qualunque. Bisogna fare in modo che proprio costoro recuperino la piena consapevolezza della sovranità pro-quota di cui sono latori. Presso tutti costoro, cioè presso tutti noi in quanto popolo sovrano (massoni e non massoni, a prescindere dalle differenze sociali, economiche e di livello culturale) si deve generare la volontà di essere protagonisti della riscossa democratico-progressista del XXI secolo, senza aspettarsi sempre la pappa pronta da parte di avanguardie massoniche benignamente illuminate. A proposito, caro Massimo, della tua assenza dalla Convention di Perugia, credo fraternamente di poterti dire che i tuoi doveri di padre li puoi e li devi esercitare, in un modo o nell'altro, in modo diretto e indiretto, 365 giorni all'anno. Invece, questa Convention dei soci fondatori non si ripeterà più. Ci saranno molte altre riunioni dell'Assemblea Generale (Parlamento del MR), di cui tutti i soci fondatori (compreso te) saranno membri di diritto fino a nuove elezioni, ma essere presenti a questo primo incontro di Perugia era forse simbolicamente piuttosto importante, e mi pare di poter dire che questa importanza alcuni l'hanno riconosciuta e onorata e tu invece no, nonostante la relativa vicinanza tra Firenze e Perugia (pensa che alcune persone sono venute anche dall'estero presso il capoluogo umbro...persone con non minori incombenze familiari delle tue…e qualcun altro si è portato con sé anche i figli…). Non chiedo le tue scuse per aver postato un intervento che continuo a ritenere molto fuori luogo e offensivo anche personalmente nei miei riguardi, al di là del tuo stile come sempre paludato e formalmente elegante, ma usami la cortesia di non chiedere le mie, di scuse, per averlo liberamente criticato. Siamo liberi di non pensarla allo stesso modo e di dare tutti i giudizi che vogliamo, nel metodo o nel merito di qualsivoglia questione, ma almeno per quanto mi riguarda ciò non diminuisce la stima e l'affetto che, sinora a distanza (non conoscendoti di persona), sento di nutrire per te e per il tuo spessore di uomo e di fratello (spessore che, a mio parere, si è potuto evincere sin qui grazie a ben altri interventi rispetto agli ultimissimi). Ad maiora, caro Massimo, un triplice fraterno abbraccio e cari saluti rooseveltiani. Gioele Magaldi”

Il confronto dialettico tra i soci fondatori del MR Massimo Knight (sui post di quest’ultimo rinviamo alle pagine facebook, cercando quello che attualmente si chiama Movimento Roosevelt tout-court, come Gruppo, e che presto si chiamerà “Amici del Movimento Roosevelt Italia”) e Gioele Magaldi si è poi concluso armoniosamente, con le seguenti battute dell’uno e dell’altro:

“Caro Massimo, invece io sento per te una profonda simpatia. Mi sento sicuramente simpatetico rispetto alle problematiche che puoi avere come padre single in un contesto giuridico italiano che poco li tutela e accolgo senz'altro, per parte mia, i tuoi suggerimenti sulla necessità di elaborare e introdurre una diversa e più adeguata legislazione al riguardo. Gioele”

“Anch'io, caro Massimo, ti ritengo un'ottima persona e apprezzo le tue qualità intellettuali. Abbiamo solo avuto un confronto un po' ruvido su una singola questione. Troppo poco per inficiare il feeling reciproco che, secondo me, verrà senz'altro magnificato e consolidato da un futuro incontro di persona. Un caro saluto rooseveltiano e un affettuoso TFA. Gioele”

“Sono d'accordo con te Gioele. Infatti, più su ho scritto: "Francamente, NON è che io ti veda adesso senza simpatia.."
Cioè, continuo a vederti con simpatia
E la stima intellettuale rimane inalterata, così come la mia considerazione di te come persona sensibile.
Un sentito e sincero TFA.
Massimo”

Ebbene, ci preme ribadire in questa sede che l’Assemblea di Perugia è stata semplicemente l’occasione per far nascere il soggetto giuridico “Movimento Roosevelt” e per mettere il primo mattone di una costruzione ambiziosa e maestosa che avrà ben altre occasioni pubbliche per impressionare adeguatamente e appropriatamente l’opinione pubblica e gli operatori mediatici…

Questa era una prima “riunione di famiglia” con semplice funzione costitutiva (quella che altri sono abituati a fare in una decina di persone dinanzi a un notaio) alla quale, però, invece che pochi individui, hanno partecipato centinaia di persone provenienti da ciascuna regione d’Italia e anche dall’estero.

La riunione è servita a far approvare lo Statuto del Movimento (Movimento Roosevelt: STATUTO DEFINITIVO aggiornato al 19 marzo 2015, pubblicato sul sito MR, clicca per leggere), a far eleggere Segretario Generale, Presidente, giudici del Collegio Giudicante e membri del Collegio dei Revisori dei Conti (a seguire, dopo che ci saranno state una serie di altre designazioni nell’ambito della Segreteria Generale, dell’Ufficio di Presidenza e di altri organi direttivi in vari settori, verrà reso pubblico l’organigramma provvisorio, con nomi e cognomi, di tali vertici apicali pro-tempore del Movimento) a far costituire in prima Assemblea Generale (il Parlamento del MR) tutti i soci fondatori intervenuti all’Assemblea Costituente.

Adesso si tratta, appunto, di designare i membri di diverse commissioni di lavoro in seno all’Assemblea Generale, i vari commissari/responsabili di settore interni alla Segreteria Generale e all’Ufficio di Presidenza, i commissari regionali, provinciali e comunali sui vari territori. Si tratta altresì di implementare le varie Sezioni metapartitiche del MR, in ogni borgo, paese e città dell’Italia, dell’Europa e del Mondo, man mano che il Movimento andrà espandendosi su tutta l’ecumene planetaria.

Tali designazioni, specie per quel che riguarda i livelli dirigenziali esecutivi regionali, provinciali e comunali, verranno assunte dai neo-eletti Presidente e Segretario Generale del MR, di concerto con tutti i vari membri dell’Assemblea Generale.

Infatti, per circa un anno o giù di li, fintanto che non si svolga la Mega-Convention di Roma, allorché il Movimento vorrà presentarsi worldwide in tutte le sue ramificazioni, con una grande kermesse rivolta anche agli operatori mediatici, e in attesa di indire apposite elezioni per Assemblee e Segreterie comunali, provinciali e regionali, i vari livelli locali del MR saranno coordinati da figure commissariali incaricate di strutturare e diffondere la presenza del Movimento in modo capillare.

Tali commissari regionali, provinciali e comunali dovranno favorire il tesseramento di nuovi iscritti come soci ordinari, propiziare la costituzione di Sezioni MR (per formare una Sezione bastano 8 iscritti, poco importa se soci fondatori o ordinari), raccogliere dal basso i progetti e le idee per interventi pubblici e privati finalizzati al rilancio economico e sociale dei vari territori.

Più in generale, il tempo da qui alla Mega-Convention di Roma prossima ventura sarà impiegato per dispiegare al massimo grado le capacità di strutturazione interna, espansione esterna, ramificazione, consolidamento e propulsione sia del Movimento che di entità ad esso collegate in modo diretto o indiretto.

Infatti, per poter perseguire adeguatamente le ambiziosissime finalità del Movimento Roosevelt è imprescindibile un suo insediamento scientifico e strategico in ogni territorio o settore istituzionale che intenda sottoporre alle sue cure rigeneratrici.

Solo cosi, sarà effettivamente possibile e realistico implementare in termini progressivi e inesorabili i principi e le finalità indicati nell’articolo 3 dello Statuto (Movimento Roosevelt: STATUTO DEFINITIVO aggiornato al 19 marzo 2015, pubblicato sul sito MR, clicca per leggere).

Con altri specifici interventi delle prossime ore e dei prossimi giorni, indicheremo le priorità organizzative e programmatiche individuate dalla Segreteria Generale e da altri Organi del Movimento, debitamente ratificate dall’Ufficio di Presidenza.

UFFICIO DI PRESIDENZA DEL MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)

Commenti   

0 # buon lavoro al Segretario GeneraleDavide Crimi 2015-03-27 09:17
il movimento Roosevelt è un patrimonio importante per ogni donna ed ogni uomo che crede sia possibile concepire la vita non come serie di eventi subiti ma come azione diretta e consapevole verso la libertà della persona e della società.

Davide Crimi
Societas Mazzini
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