
La proposta del MR si ispira al dettato della Costituzione italiana, e propone una scuola viva, democratica, laica, inclusiva, partecipativa, fondata sulla conoscenza, sul senso critico e sulla coscienza civile. Una scuola che formi teste pensanti e cittadini consapevoli dei loro diritti, che sia un organo costituzionale, come diceva con lungimiranza il Padre costituente Piero Calamandrei, capace di formare una classe dirigente all’altezza del suo compito. Senza istruzione e senza uguaglianza sostanziale, infatti, non c’è democrazia.
Nei 70 anni trascorsi dall’Assemblea Costituente, il mondo ha subìto però una trasformazione epocale. Il trionfo dell’ideologia neoliberista quale motore di una globalizzazione dissennata e produttrice di ingiustizia, di conflitti e di enormi sofferenze, la crisi della democrazia e della sovranità nazionale, il quadro socio-politico desolante dell’Italia della crisi economica e civile e l’immobilismo complessivo del Paese, che si riflette anche nella scuola, rappresentano una sfida enorme, che solo la volontà comune e solidale di tanti cittadini può riuscire ad affrontare con successo. E proprio partendo dalla scuola e dalla formazione delle coscienze dei giovani. Un Paese che non investe nella scuola, non investe sul futuro, ma sull’ignoranza e sulla conservazione dell’esistente.
Il Programma – molto ampio e articolato - è in divenire e sarà completato nei prossimi mesi. Poiché in democrazia il metodo è sostanza, la discussione è aperta al contributo di riflessione e alle proposte di chi – singoli cittadini, enti e associazioni - ha a cuore il futuro dell’istruzione in Italia.
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La Direttrice del Dipartimento Istruzione e Formazione civica
Patrizia Scanu