Come ho scritto in un commento su Geopolitica, pagina FB del Dipartimento, uno dei principali problemi geopolitici dell'Italia é proprio la Francia di Macron. La stampa nazionale collega la mossa franco-tedesca con l'appoggio dato ai 5 stelle ai gilet gialli. E' totalmente fuorviante pensarlo. Anche se lo stesso governo francese dovesse comunicarlo, questo è solamente un pretesto. Il motivo di questo gesto è che il governo Macron ha sempre visto come fumo negli occhi una penetrazione italiana nella cantieritica francese, perché questo può inficiare l'aspirazione transalpina a divenire il leader europeo della cantieristica militare e in generale della difesa. Una leadership italiana nella cantieristica civile, rafforza indirettamente anche la sua cantieristica militare, dove c'è un contemporaneo rapporto di collaborazione e competizione con i francesi. Infatti la segnalazione all'antitrust avrà sicuramente ripercussioni sui negoziati di collaborazione paritaria tra Fincantieri e Naval Group nel settore militare, visto l'indebolimento conseguente del gruppo cantieristico italiano. Il vero obiettivo della Francia è quello di acquisire via via le capacita industriali di alta tecnologia italiana e del settore bancario, ottenendo così il doppio vantaggio di eliminare un pericoloso concorrente diretto e di poter ancora giocare una partita alla pari nella gestione della leadership europea in associazione con la Germania, senza rischiare un ruolo subalterno come il resto dell'Europa La Francia ha dunque bisogno di "colonizzare" l'Italia per aumentare il suo peso specifico, passando per l'acquisizione di industrie come Leonardo, perlomeno la parte militare di Fincantieri, Unicredit che detiene la maggior quota di capitale di Bankitalia dopo Intesa San Paolo,(e, grazie a Credit Agricole si troverebbe ad avere la più grossa fetta di capitale), Generali. la Germania appoggia la Francia perché ha bisogno della Francia stessa per consolidare l'egemonia in Europa. Non a caso sono stati avviati due progetti blindati di cooperazione franco-tedesca nel militare per il nuovo caccia europeo che sostituirà il Typhoon e del nuovo carro da battaglia volto a sostituire il Leclerc e il Leopard2, dove gli eventuali nuovi soci sono relegati a un ruolo secondario senza effettivi poteri di scelta. La partecipazione tedesca potrebbe anche essere dovuta ad altri due fattori 1 il mettere i bastoni tra le ruote di una possibile acquisizione della divisione sottomarini della Tyssen Krupp da parte del gruppo triestino, che si trasformerebbe da fruitore e implementatore di brevetto tedesco(U212 per la M.M.) a proprietario dei cantieri e dei brevetti, con conseguente rafforzamento indiretto sulla trattativa su accennata Fincantieri-NG, anche se nell'accordo non sono previsti i sottomarini,. 2 proteggere i cantieri tedeschi Meyer Werft dalla concorrenza di Fincantieri_STX unite. Non mi meraviglierei, visto quanto scritto sopra che ci possa essere una bozza di accordo sottobanco di una fusione STX- Meyer Werft nel caso di parere negativo dell'acquisizione di STX da parte di Fincantieri dell'Antitrust. In ogni caso è forse giunto il momento che l'italia non si faccia trovare impreparata e superata negli eventi da questo tipo di iniziative ed inizi ad avere una politica di reazione alla Francia che non si limiti solo a rintuzzare e a difendersi.
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Il risiko delle navi
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- Categoria: Geopolitica & Difesa
- Postato da Roberto Hechich