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Magaldi: non indossate la mascherina all'aperto, la Regione non può imporvelo. Presto in campo la Milizia Rooseveltiana per denunciare questo attacco alla libertà

 

Il presidente del Movimento Roosevelt contro l'imposizione delle mascherine in Lazio, Campania e Sicilia: il "soccorso legale rooseveltiano" pronto ad assistere i cittadini sanzionati. «Le eventuali multe sarebbero illegittime, e le stesse forze dell'ordine hanno il diritto-dovere di non eseguire ordini incostituzionali». Denuncia in arrivo anche per Zingaretti, che si è vantato di aver emesso un'ordinanza illegittima a scopo provocatorio, sull'obbligo del vaccino antinfluenzale (bocciato dal Tar). E infine, class action per chiedere i danni alle Regioni che si macchiassero di atti così gravemente lesivi delle libertà democratiche

 

«Affermo con chiarezza che personalmente disobbedirò: nel Lazio non indosserò alcuna mascherina, all'aperto». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, annuncia la sua disobbedienza civile contro l'imposizione - estesa anche nel Lazio, dopo Campania e Sicilia - della mascherina da portare ovunque, anche in strada. Esplicito l'appello ai cittadini: «Vi invito a non indossare mascherine, all'aperto. Se vi faranno delle multe, potrete scrivere al "soccorso legale rooseveltiano" e farvi assistere gratuitamente dalla rete di avvocati che già stanno combattendo battaglie contro gli abusi commessi durante il lockdown, in danno dei cittadini». Magaldi esorta la cittadinanza a non temere le forze dell'ordine: «A quei carabinieri e a quei poliziotti che vi fermeranno, dite che loro stessi stanno obbedendo a degli ordini incostituzionali. Spesso - aggiunge - un pubblico ufficiale ha il dovere (oltre che il diritto) di ribellarsi, ad un ordine incostituzionale che gli venga dato».

 

Insieme all'avvocato Vanni Oddino e a Monica Soldano, coordinatrice del "soccorso legale", Magaldi intanto festeggia la grande vittoria riportata dal Movimento Roosevelt, che ha partecipato al ricorso al Tar del Lazio contro l'ordinanza con la quale Zingaretti pretendeva di imporre la somministrazione del vaccino antinfluenzale ad anziani e medici, pena l'impossibilità di recarsi al lavoro. «Il Tar ha chiarito che la Regione non ha la facoltà di imporre una limitazione così grave della libertà - sintetizzano Oddino e Soldano - e ha inoltre criticato come improprio il riferimento che la Regione aveva fatto ai decreti governativi in materia di emergenza Covid». Non è tutto: incassata la sconfitta, Zingaretti ha imposto immediatamente l'obbligo di indossare la mascherina ovunque. Quanto alla delibera bocciata dal Tar, ha ammesso: «Sapevamo di fare una provocazione, perché non compete alla Regione l'obbligo della vaccinazione, ma volevamo dare un segnale sull'importanza di farlo». Poi, sempre in una dichiarazione riportata dall'Agi, ha invitato il governo a introdurre a livello nazionale l'obbligo vaccinale contro l'influenza.

 

Per Magaldi, si tratta di «una dichiarazione molto grave e passibile di ulteriori conseguenze, per Zingaretti: forse non si rende più nemmeno conto di quello che dice, oltre che di quello che fa». Spiega il presidente "rooseveltiano": «Non si possono impegnare le istituzioni regionali in una provocazione di questo tipo, obbligando associazioni, avvocati e magistrati a venir dietro a una provocazione, quando si sa già che quanto proposto è incostituzionale e abusivo. Questa impudenza, ipocrita e vergognosa, rappresenta un dolo gravissimo, un reato grave, e noi lo denunceremo: un presidente di Regione, un rappresentante istituzionale, non può agire così». Lo stesso avvocato Oddino, oltretutto, «sottolinea che l'ordinanza di Zingaretti è stata lesiva della salute e della libertà di alcuni cittadini, alcuni dei quali nella delicata posizione di operatori sanitari: chi non si fosse sottoposto alla vaccinazione antinfluenzale obbligatoria sarebbe stato messo in condizione di non avere libertà di accesso alla possibilità di curare o di essere curato».

 

Incassata questa vittoria (la sconfitta di Zingaretti al Tar), Magaldi non si nasconde il fatto che le dichiarazioni del presidente del Lazio «vanno nel senso di "alzare una palla" al governo, proponendo all'esecutivo di adottare una analoga misura, ma su scala nazionale». Eppure, proprio il Parlamento - in occasione di una recente iniziativa di Forza Italia - ha stabilito il principio della "raccomandazione", non dell'obbligatorietà, ricorda sempre Magaldi. «In uno Stato liberale e democratico bisogna stare molto attenti, con le disposizioni autoritarie». Un'accusa precisa, politica: «So che c'è un "partito cinese", sovranazionale, che ha dei terminali importanti, in Italia». Un "partito" trasversale «che risente dell'ideologia, della teoria e della prassi in uso nell'oligarchica Cina», dove «si tengono prigioniere centinaia di milioni di persone, sottoponendole anche a deportazioni di massa di cui i nostri media non osano parlare». Per Magaldi, «i simpatizzanti italiani del "partito cinese", alcuni dei quali sono al governo, evidentemente hanno la tentazione di sostituire il principio liberale della "raccomandazione" con quello dell'imposizione».

 

Dal vaccino antinfluenzale alla mascherina da indossare in strada, il passo è breve: «E' un'altra questione vergognosa», protesta Magaldi. «Oggi il virus ha una bassa carica virale, non produce sovraffollamento nelle terapie intensive, né rischi così gravi come quelli di altre malattie, che - tutti i cittadini italiani se ne sono accorti - sono state poco e mal curate, in tutti questi mesi». Sottolinea Magaldi: «C'è un'emergenza nazionale che riguarda tutti i malati, affetti da altre patologie: a causa di questa sovraeccitazione retorica e spesso mistificatoria a proposito del Covid, non vengono curati. Il diritto alla salute è stato violato, e viene tuttora violato: perché tutti sono sovraeccitati e molto preoccupati del Covid. E di questo sono responsabili anche i media, che naturalmente fomentano l'attuale clima». Risultato: «Ogni giorno ci sono persone che mutano i loro comportamenti, soltanto per aver ascoltato il telegiornale, che rilancia la notizia dell'aumento dei contagi senza spiegare che è dovuto all'aumento dei tamponi. Ma questi contagiati - obietta Magaldi - sono asintomatici, sono tra noi da mesi, non producono effetti. Come hanno detto alcuni autorevoli esperti, tra gli asintomatici la trasmissione virale è bassissima, insignificante. E in nome di questo, la gente non viene curata per altre patologie». In compenso, «adesso si inducono patologie gravissime, di cui vedremo i risultati poi, a proposito dell'obbligo delle mascherine all'aperto».

 

Una situazione come quella che stiamo vivendo «presuppone un'escalation, cioè una legge del governo nazionale per imporre l'obbligo della mascherina all'aperto». Ma anche il governo nazionale, con un decreto ministeriale, aggiunge Magaldi, «non credo abbia questa facoltà, se non cambiando una legge dello Stato oggi in vigore, che è quella che inibisce - per ragioni di sicurezza e di antiterrorismo - l'uso di qualunque maschera, in pubblico, che non consenta alle persone di rendersi riconoscibili, su richiesta delle forze dell'ordine». Magaldi annuncia che ora, finalmente, il Movimento Roosevelt rivolgerà al governo un suo "ultimatum", innanzitutto economico: «Il paese è in ginocchio e non si vede luce, nelle chiacchiere infeconde dei nostri attuali governanti». Ma l'"ultimatum" verterà anche su questa nuova emergenza, «che non è quella da pandemia: è l'emergenza da cialtronaggine, nella gestione della pandemia, da parte di alcuni governanti regionali e del governo nazionale».

 

Magaldi annuncia quindi la discesa in campo della Milizia Rooseveltiana, una formazione «pacifica e gandhiana ma dura, pronta a scendere in piazza con il suo istrionismo, con la sua felice provocazione (non come quella proclamata da Zingaretti, dolosa e passibile di conseguenze penali)». Secondo il presidente del Movimento Roosevelt, la Milizia «offrirà alla pubblica opinione motivo di che riflettere», agendo e marciando «con la capacità teatrale di rappresentarsi in quanto "esercito civico", senza compiere atti di violenza, ma attuando incursioni piratesche, simpatiche e colorite». Aggiunge sempre Magaldi: «Sono allo studio delle azioni che dimostreranno come noi non siamo disponibili semplicemente a difenderci, ma vogliamo attaccare - in modo nonviolento e pacifico - coloro i quali attentano alle nostre libertà». E ai cittadini costretti anche nel Lazio a indossare la mascherina in strada, Magaldi ribadisce: «Non abbiate paura, la mascherina continuate a indossarla solo nei luoghi al chiuso. E quindi ribellatevi, e se vi sanzionano scrivete al "soccorso legale rooseveltiano" per essere aiutati: perché tutte le multe che vi saranno comminate saranno illegittime. E anzi: potremo fare una "class action" e chiedere i danni alle Regioni e a tutti quegli organismi che dovessero disporre norme così gravemente incostituzionali e lesive delle libertà democratiche».

 
Fonte: "Gioele Magaldi Racconta", il 5 ottobre 2020 su YouTube con Vanni Oddino e Monica Soldano:

 

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Commenti   

0 # Sig.Rosario Di Rubbo 2020-10-06 01:58
Gentile Sig.Magaldi,
vorrei chiedere un consiglio. Questo giovedì, 8 ottobre andrò a Napoli per una settimana. Non ho intenzione di indossare mascherine all'aperto e se verrò richiamato da qualche poliziotto voglio contestare l'illegalità del provvedimento ma, cosa faccio se ricevo una multa? Io abito in Belgio. Potrebbe darmi un consiglio su come agire? Devo firmare la multa? Posso rifiutare di firmarla? Quando torno nel mio paese posso essere perseguito?
Grazie.
Cordiali saluti,
Rosario Di Rubbo
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