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Il Great Reset: Colloquio USA-Cina e il rischio che gli Stati Uniti accettino il secondo posto nel Nuovo Ordine Mondiale. A cura di Marco Moiso - MRTV Italia
USA Cina 358e2

La telefonata tra Xi Jinping e Joe Biden sembra la telefonata tra il leader dell’ordine mondiale che verrà e la potenza spodestata. Proponiamo una analisi del confronto dialettico tra le due superpotenze. Il mondo ha bisogno di un Grande Reset, ma di che tipo? 
Senza partecipazione democratica saranno "i pochi" a decidere.
In questa rubrica parleremo di iniziative politiche correnti e dei principi che vorremmo fossero applicati nel mondo di domani.
Conduce Marco Moiso

Disponibile sul Canale Web MRTV Italia: https://youtu.be/r8m7Dz1AX5U


Commenti   

0 # Siamo ancora migliori?Giulio Francalanci 2022-03-21 10:30
Considerazioni senz'altro condivisibili, a mio modesto parere, tranne che su un punto: noi Europei, in particolare noi Italiani, siamo ancora migliori del resto del mondo nella salvaguardia dei diritti, oppure stiamo scivolando nella dittatura di fatto, molto simile al modello cinese, basato sul controllo capillare e il credito sociale? Il coprifuoco per tutto il giorno non si era mai visto neppure in tempo di guerra e sotto il fascismo chi non aveva la tessera non poteva essere un dipendente pubblico, ma poteva scegliersi un altro impiego. Persino i Tedeschi occupanti permettevano di andare a lavorare.
Il governo si è vantato di aver varato provvedimenti volutamente discriminatori per indurre i renitenti a fare da cavia per farmaci sperimentali: man mano che cresceva la diffidenza e il rifiuto a seguito di effetti indesiderati gravi e anche mortali, la persecuzione si faceva più feroce, una persecuzione contro venti milioni di cittadini (tanti sono quelli che non hanno completato il ciclo vaccinale), fino all'affamare i dissidenti, mentre un buffone malvagio si esaltava al pensiero di bastoncini infilati nel naso fino al cervello, tra le risate dei giornalisti. Questi, non dimentichiamolo, salutavano con gli applausi ogni ingresso in sala stampa dei membri dell'esecutivo. Ai tempi di Stalin le riunioni dei dirigenti locali del partito si concludevano con una dichiarazione di fedeltà al padre dei popoli e un lungo applauso: guai a smettere di battere le mani per primi, perché si rischiava l'arresto. È brutto vedere i dimostranti contro la guerra arrestati, ma che dire dei medici perseguitati per aver curato i malati? E la morte quanto meno sospetta di De Donno? (già sento gridare "Gombloddismo!"). Le terapie non erano permesse, perché "solo il vaccino ci salverà!". Oppure avete già dimenticato? Proprio quel vaccino i cui effetti indesiderati ora non vengono più comunicati, chissà perché, mentre la presidente della commissione europea rifiuta di comunicare al parlamento i dettagli della trattativa segreta con Pfizer? Si inveisce contro i complottisti, ma dirigenti di partito parlano di no-vax al soldo di Putin. Visti gli effetti indesiderati, a Vladimir Vladimirovic converrebbe che tutte le nostre forze armate fossero vaccinate, in modo da portare i cosacchi a bivaccare a San Pietro senza sparare un colpo... I nostri politicanti, oltre ad essere feroci, sono pure ridicoli.
Ora che gli "esperti" che hanno massacrato il popolo italiano vengono premiati con l'assunzione a tempo indeterminato al ministero della salute, i carnefici si rivolgono melliflui alle vittime: "Basta contrapposizioni: ci vuole una riconciliazione!" No, troppo comodo mettere un pietra sul passato: il perdono non ci può essere senza il pentimento e la riparazione, la riconciliazione è figlia della giustizia.
Non scordiamolo, ora che con la pandemia agli sgoccioli i medesimi aguzzini si preparano a comprimere i diritti e l'economia in nome di una fraudolenta emergenza climatica (solo in Occidente naturalmente, perché nel resto del mondo i governanti, per quanto cattivoni, non ne vogliono sapere di affamare i propri popoli). Come scrisse Soljenitsin, se non si fanno i conti con la memoria, "farà paura vivere in questo paese".
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