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Categoria: Comunicazioni
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Pubblicato: Mercoledì, 25 Novembre 2020 15:36
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Postato da Comunicazioni Movimento Roosevelt
Magaldi: vorrei essere arrestato, mi accingo a violare il coprifuoco. Verso un Natale "rivoluzionario", grazie alla resistenza della Milizia Rooseveltiana
Il presidente del Movimento Roosevelt: le restrizioni anti-Covid servono solo a imporre un regime di obbedienza e sottomissione che ha già "tradito" la democrazia. Peccato che molti italiani non se ne siano ancora accorti, e tremino all'idea di essere multati
«Vorrei avere il piacere di essere arrestato». Lo annuncia ufficialmente Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, che spiega: «Il 14 dicembre, a Roma - in orario serale, violando il coprifuoco - esordirà la Milizia Rooseveltiana, formazione nonviolenta il cui nome ricorda provocatoriamente la milizia paramilitare fascista». Messaggio esplicito: «Anche oggi, come allora, siamo alle soglie di una sorta di dittatura: stavolta è imposta in modo subdolo, col pretesto di un virus para-influenzale presentato come se fosse la peste bubbonica». In nessun caso, sottolinea Magaldi, si può accettare di perdere quote della propria libertà in cambio del miraggio della sicurezza sanitaria. «Il vero obiettivo delle misure restrittive è un altro: imporre ai cittadini un'obbedienza cieca e anche assurda, come quando viene richiesto di indossare la mascherina all'aperto, pure se si è soli».
A giorni, ribadisce Magaldi, l'esecutivo riceverà una sorta di "ultimatum", da parte del Movimento Roosevelt: abolizione immediata di ogni restrizione e adozione (altrettanto celere) di provvedimenti economici per risarcire e supportare aziende ed esercizi fermati da lockdown e "zone rosse". Insomma: "ristori" veri e propri, non come quelli finora «corrisposti solo in minima parte e con grave ritardo dal governo Conte, che anche in questo si è rivelato particolarmente fellone». Magaldi, poi, denuncia la propaganda "orwelliana" che ha seminato il panico, sul Covid, «creando anche seri problemi di salute: non si contano più i casi di pazienti, affetti da malattie gravi (cardiologiche, oncologiche) che in questi mesi non hanno potuto ricevere cure adeguate, proprio grazie all'isteria generale sul Covid», che ha messo in crisi gli ospedali. Un'isteria generata «dai media, dal governo e dalle stesse Regioni, di qualunque colore sia la loro guida politica».
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