Gioele Magaldi: a prescindere dai possibili brogli, a perdere sarà il "partito cinese". E, intanto, si pensa già al futuro...
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- Pubblicato: Lunedì, 09 Novembre 2020 17:32
- Postato da Comunicazioni Movimento Roosevelt
Il presidente del Movimento Roosevelt: non e' escluso che il presidente uscente possa restare alla Casa Bianca, se le cause legali gli daranno ragione sugli eventuali brogli. In caso contrario, Biden sarà controllato da un direttorio bipartisan. E Trump - fortissimo, nei consensi - potrebbe giocarsela nel 2024 ripresentandosi con un partner impensabile: Robert Kennedy Jr.
«Chi aveva puntato su Donald Trump per fermare il "partito cinese", diretto da massoni neoaristocratici ostili alla democrazia e pronti a usare il Covid contro di noi, non ha affatto perso: prima ancora del voto, infatti, Joe Biden ha accettato di condividere la sua eventuale presidenza con un "comitato", informale ma determinante, deciso a proseguire la linea tracciata proprio da Trump, sia rispetto alla Cina che in materia di politica economica». Lo afferma ufficialmente Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e autore del bestseller "Massoni" (Chiarelettere, 2014), che svela il ruolo fondamentale delle superlogge dietro le quinte dei governi. Magaldi è anche il frontman italiano del circuito massonico progressista sovranazionale che negli Usa ha sostenuto Trump, contro le pulsioni oligarchiche dell'establishment "dem", progressista solo in apparenza. All'indomani del voto, la situazione è ancora condizionata dall'incognita giudiziaria. Potrebbe restare alla Casa Bianca, Trump, se avessero successo i suoi ricorsi sui presunti brogli a favore di Biden? «Tutto è possibile, non escludo nessun colpo di scena», dice Magaldi. «Certo - aggiunge - si tratta di capire se i brogli sono tali e tanti da giustificare un ribaltamento, perché in alcuni Stati lo scarto a favore di Biden si è rivelato più significativo di quello che sembrava».
L'analisi del voto, aggiunge Magaldi, non ci restituisce certo «quello che i sondaggi farlocchi avevano proposto», cioè un distacco incolmabile tra Biden e Trump. «Al contrario, tutto si è giocato sul filo del rasoio: altro che "plebiscito contro Trump"». Riguardo alle contestazioni sulla regolarità del voto, «perfettamente lecite, da parte di Trump», per Magaldi «è ridicolo il racconto mediatico di molti, che hanno detto che non ci sarebbero le prove, degli eventuali brogli». Ai grandi media, Magaldi rivolge una domanda: «Ma scusate, se ci sono stati brogli lo decidete voi giornalisti, malamente informati o già pregiudizialmente ostili a Trump? Lo decideranno evidentemente dei giudici, a fronte di elementi probatori che saranno proposti dai legali di Trump. E il loro coordinatore, Rudolf Giuliani (che non è certo l'ultimo dei cretini) saprà certamente il fatto suo». Aggiunge Magaldi: «Trump ha incrementato moltissimo il suo consenso. E senza i voti postali, avrebbe vinto. Quindi è naturale lasciargli la possibilità di contestare che, in mezzo a quei voti, vi sia una parte significativa di schede truccate». Se dovesse sbilanciarsi in un pronostico, Magaldi propende comunque per Biden: «Credo che alla fine verrà confermato presidente degli Stati Uniti. Ma, vista la situazione, io consiglio a Trump di giocare fino in fondo la carta della verifica dei possibili brogli».