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- Categoria: Comunicazioni
- Pubblicato: Lunedì, 22 Marzo 2021 12:34
- Postato da Comunicazioni Movimento Roosevelt
Mario Draghi, i vaccini e la conferenza stampa che dice "le cose", anche all' Europa.
di Monica Soldano
Consulta Generale MR, Comitato Editoriale MRTV, Azzeramento cariche e Assemblea Generale di sabato 1 maggio 2021 a Roma
Con il presente Comunicato/Dispositivo dell’Ufficio di Presidenza MR è convocata un’Assemblea Generale del Movimento Roosevelt per sabato 1 maggio 2021 a Roma.
AZZERAMENTO CARICHE MR sino al primo maggio 2021. In vista di tale Assemblea, sono azzerate tutte le cariche del Movimento, anche se la Presidenza prega coloro che stavano portando avanti alcuni specifici progetti territoriali, tematico-dipartimentali, programmatici, organizzativi, tecnici, ecc., di condurli a compimento.
Da questo punto di vista, gli organigrammi dirigenziali elencati in https://www.movimentoroosevelt.com/squadra.html sono considerati decaduti e, a seguito di nuove elezioni e designazioni, verrà pubblicata sul sito ufficiale MR la nuova “Squadra” di gestione pro-tempore del Movimento.
CONSULTA GENERALE MR sino al primo maggio 2021. Sempre in vista di tale Assemblea, l’Ufficio di Presidenza istituisce una Consulta Generale MR di cui sono invitati a far parte tutti coloro che sin qui e/o in passato abbiano ricoperto incarichi dirigenziali nel Movimento e/o che ambiscano a farlo nel futuro, mettendo a disposizione le proprie energie e il proprio impegno tanto teorico-ideativo che pratico-operativo, a secondo dei talenti e delle possibilità.
Per chiedere formalmente di far parte della Consulta Generale, scrivere in tal senso a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Trascriviamo la puntata di GeD sulla revisione 2021 del programma MR sulla Difesa. qui il link https://youtu.be/Y7vAIPNk5Lo
In questo documento non ci occuperemo del programma dettagliato di MR, quinquennale per la difesa in quanto esso è stato già scritto nel 2020. (si rimanda quindi ad esso per una sua disamina dettagliata), in quanto riteniamo pleonastici e ridondanti dei semplici copia e incolla. Verranno quindi affrontati i cambiamenti di scenario, gli adeguamenti rispetto al nuovo bilancio della difesa italiano, le novità in tal senso occorse. Verrà anche comparato quello che è stato proposto e quello che è stato realizzato. In questo ultimo anno lo scenario è cambiato notevolmente a causa del Covid, e, anche se l’Italiano medio non se ne rende conto, concentrato com’è sul virus, la situazione internazionale si è notevolmente aggravata.
Il quadro internazionale nell’ottica della politica del Governo Draghi.
Degno di nota il fatto che nel discorso di insediamento del PdC Mario Draghi si faccia cenno al Mediterraneo Allargato, (come da noi più volte enfatizzato) concetto uscito dai circuiti della geopolitica e degli addetti ai lavori per avere un risalto istituzionale ai massimi livelli, con particolare attenzione alla Libia, ma anche ai Balcani, area di fondamentale importanza per i nostri scambi commerciali, che rivestono un rilievo assoluto, e non solo in campo geopolitico e strategico, essendo in molti casi questi paesi il primo importatore, ponendoci, caso unico in Europa, davanti alla Germania. Particolare attenzione viene ribadita anche al Mediterraneo Orientale ed ai rapporti da consolidare ulteriormente con Grecia, Malta e Cipro. Politiche da sempre auspicate, promosse e diffuse da MR. Condivisibile anche l’auspicio di alimentare i meccanismi di dialogo con la Federazione Russa, pur rimanendo fedeli alle alleanze tradizionali. Questo, a nostro avviso, in un’ottica di ponte tra Occidente e Russia al fine di un avvicinamento che mitighi le tensioni internazionali e favorisca il ristabilimento e consolidamento dei diritti umani e democratici all’interno della stessa Federazione, al fine di disinnescare le aree di attrito. In sintesi MR appoggia tali politiche.
MR ribadisce anche il quadro delle relazioni politiche e internazionali che vede al primo posto il rapporto con gli Stati Uniti, pur in un’auspicabilmente migliorata e più equilibrata ottica di rispetto per le esigenze e priorità reciproche, non sempre avvenuto, più per inadeguatezza della classe politica nostrana che dell’alleato. Di seguito, nell’ordine, Nato, Unione Europea, ONU, rapporti bilaterali con paesi non facenti parte di alleanze internazionali in cui siamo compresi.
Il totale delle spese Difesa in senso lato (compresi oneri non direttamente connessi, Carabinieri ecc) è di 29.542 mln di euro
Totale spese militari in senso stretto 22.347 mln di euro (MiSE Funzione Difesa, MEF, 500 mln CC in missioni militari)
Totale Funzione difesa 16.916 mln di euro.
Vediamo in una tabella le spese 2020 quelle 2021 e la proposta MR
2020 |
2021 |
Differenza |
Proposta MR |
|
Funzione Difesa |
15452 |
16916 |
+1464 |
16.100 (+648) |
Fondi MiSE |
2944 |
3448 |
+504 |
4044 (+1100) |
Fondi MEF |
1308 |
1483 |
+175 |
1483 |
totale |
19.704 |
21847 |
+2143 |
21627 (+1923) |
Convenzionalmente si sono messi gli stessi fondi per il MEF in quanto questi sono gli oneri inerenti le missioni militari all’estero pianificate, quindi solo Min. DIF. può sapere quanto sarà la spesa e cosa esattamente pianificare.
L’aumento della spesa per la difesa è il più consistente probabilmente del nuovo millennio, e ha il triplice scopo di arrivare al raggiungimento della spesa media europea sul PIL per la difesa, all’incremento degli investimenti industriali della difesa che, più di qualunque altra voce ha il merito di aumentare il PIL (per ogni euro investito c’è un ritorno di 2,5-3,5 euro)
Come si vede la proposta di aumento di spesa è molto simile, MR proponeva circa 200 mln in meno, ma la ripartizione delle spese è diversa, in quanto il Dipartimento GeD di MR privilegiava il MiSE, quindi gli investimenti tecnologici e industriali per la Difesa, per, appunto, un aumento più rapido del PIL, coniugato a una più celere sostituzione degli armamenti più obsoleti con altri più innovativi. Infatti GeD proponeva l’avvio di una legge terrestre e una aeronautica di un importo decennale complessivo di 11 mld (1,1 mld/anno) per l’adeguamento e potenziamento dei mezzi di queste due forze armate. L’altra differenza fondamentale è prospettica, cioè GeD propone un incremento costante delle spese per la Difesa fino al 2025 con l’obiettivo di arrivare a 18,3 mld di euro di Funzione Difesa e il lancio per il prossimo anno di due ulteriori leggi decennali di 10 miliardi totali (1 mld/anno), una navale e una joint inerente programmi comuni tra più forze armate, spazio e dominio cyber, intelligence. Per il momento il Ministero della Difesa per i prossimi anni prevede di non incrementare ulteriormente gli stanziamenti, anzi, di diminuirli, anche se impercettibilmente.
Alla luce comunque degli adeguamenti del bilancio 2021 MR riformula così gli stanziamenti dal 2022 al 2024 (gli incrementi sono intesi come arrotondati e soggetti a moderate variazioni a seconda delle modifiche che sarebbero apportate in sede di pianificazione bilancio del Ministero stesso).
2022 Bilancio Funzione difesa invariato a 16.916 mln e avvio delle due leggi sopraddette per un importo di 1 mld/anno per 10 anni. S’intende che la legge aeronautica ed terrestre andrebbe approvata già quest’anno per divenire operativa il prossimo.
2023 Bilancio Funzione Difesa a 17,3 mld di euro con un aumento di 384 mln di euro
2024 Bilancio Funzione Difesa a 18 mld di euro per un incremento di 700 mln di euro
2025 Bilancio Funzione Difesa a 18,3 mld di euro con un incremento di circa 300 mln di euro.
Al 2025 arriveremo così a un aumento di 3,5 mld di euro rispetto ai valori attuali, assumendo una spesa per le missioni all’estero (fondi MEF) costante. Avremo così una spesa dell’incremento della Funzione Difesa devoluto soprattutto all’acquisizione di armamenti esteri di cui non ci sia un’equivalente nazionale all’altezza, e all’aumento dei fondi per l’esercizio (addestramento, manutenzione ed efficientamento mezzi) e i fondi MiSE devoluti allo sviluppo di sistemi nazionali o multinazionali ad alta tecnologia ed alto valore aggiunto. Visto l’aumento di oltre due miliardi avvenuto in un solo anno, queste non ci sembrano cifre insopportabili ed elevate, grazie anche al supporto che queste daranno alla sicurezza del Paese, ma anche all’incremento di PIL di occupazione, e di patrimonio tecnologico acquisito, quindi di “ranking” a livello mondiale. Fondamentale è anche mantenere una certa indipendenza tecnologica nella difesa e la partecipazione significativa, possibilmente alla pari, o comunque molto significativa, nei programmi multinazionali.
MR aveva proposto alcuni interventi urgenti ed altri necessari per l’adeguamento delle Forze Armate. Alcuni sono entrati nella programmazione della Difesa e nel conseguente stanziamento, molti altri no.
Finanziamenti urgenti approvati e presenti nel programma MR.
Programmi urgenti non approvati
Acquisto di armi antidrone e di radar per la scoperta di droni a bassa quota. Le operazioni in Libia e nel Caucaso hanno evidenziato l’importanza dei droni anche come game charger in certe situazioni e comunque come arma decisamente insidiosa e potenzialmente foriera di provocare seri danni. MR ha proposto l’acquisizione di sistemi AA del tipo Draco (o derivati simili) armati con cannone antiaereo da 76 mm.
Acquisizione di aerei MPA antisommergibili.
Altri programmi proposti da MR ed approvati nel 2021
Aumento delle blindo Centauro 2 previste da 136 a 150. GeD propone però un aumento a 190-200
Finanziamento e inizio lavori per ulteriori 2 (+ 2 in opzione) sottomarini tipo U212. MR però propone un’accelerazione delle consegne, previste per i primi due nel 2027 e 2029, al 2026 e 2027 con le ulteriori opzioni al 2028 e 2029. Con un ulteriore incremento di numero e consegne nel 2031 2032 2034 e 2035 per portare il totale dei sottomarini prima a 10 e poi a 12 in tutto, venendo in parte incontro alle esigenze espresse dalla Marina (13-14)
Aumento delle dotazioni di aerei CAEW e Sigint portati a un totale previsto di 10 complessivi. MR ne proponeva il raddoppio a 8 totali.
Inizio finanziamenti aereo Tempest.
Previsione di aggiornamento Tr2 e TR3 del Typhoon. Questo aggiornamento, da quanto si è capito, è stato inserito nello sviluppo del Tempest come test e sviluppo della stessa nuova piattaforma.
Tutti gli altri programmi proposti da MR non sono stati inseriti nello sviluppo di programmazione. Per i dettagli si rimanda alla versione precedente del Documento di GeD. Si desidera però sottolineare la necessità di alcuni dei provvedimenti proposti, come
L’Esercito tra i desiderata e la programmazione a lungo termine propone la futura acquisizione di 257 MBT, cioè carri principali da battaglia e l’aumento da 2 a 3 brigate pesanti (1 corazzata e 2 meccanizzate) Il Dipartimento GeD di MR è dell’avviso che il focus principale sia il Mediterraneo Allargato, non essendoci ai confini terrestri nemici possibili, circondati come siamo da paesi alleati, ed essendo la minaccia russa oltre che lontana, anche probabilmente sovrastimata, almeno come possibile fonte di invasione profonda dell’Europa Occidentale, come invece era ai tempi dell’Unione Sovietica. Tali desiderata avvengono soprattutto su pressione di ambienti NATO. MR, pur nel rispetto per la professionalità e la competenza dell’Esercito, ritiene che, per esigenze NATO e di supporto a operazioni expeditionary sia auspicabile mantenere la componente organica attuale aumentando al massimo la sua efficienza (che ora è solo teorica visto lo stato di inefficienza della componente corazzata e meccanizzata))ma che questa non debba essere potenziata come pianta organica. Da questo punto di vista un numero di MBT di 180-200 (ma tecnologicamente all’avanguardia) sarebbe più che sufficiente per tali esigenze. A ogni paese NATO le sue peculiarità e la difesa che più gli si confà. Come non si può pretendere che la Polonia ad esempio si doti di caccia lanciamissili o di portaerei, quando ci sono maggiori esigenze, appunto, di componenti corazzate, così non si può pretendere che l’Italia si doti di una eccessiva componente corazzata (rispetto ai bilanci e al bilanciamento delle proprie forze) invece di avere gli strumenti più idonei per difendere le proprie zone d’influenza e di rilevanza strategica, sempre nell’ottica NATO (senza per questo non mettere a disposizione anche una, seppur relativamente ridotta, componente corazzata). In altre parole è inutile sguarnire il fronte Sud per ammassare truppe su quello Nord, o viceversa. I fondi risparmiati, pur restando nell’ambito dell’Esercito, dovrebbero essere impiegati nel rafforzamento della componente expeditionary e del supporto alla stessa, come appunto i CH47 ER, un maggior numero di elicotteri di scorta e blindo pesanti, il potenziamento della componente aviotrasportata, il mantenimento in efficienza di tutto l’apparato, l’adeguamento delle scorte, l’acquisizione di mezzi per la componente anfibia di EI, radar antibatteria ecc. MR vede invece con estremo favore la rapida sostituzione dei cingolati trasporto truppe Dardo con nuovi IFV anche di progettazione straniera come a esempio gli IFV Lynx tedeschi, ma anche questi in numero inferiore a quelli proposti cioè limitati a circa 280-300 esemplari contro i 400 programmati. La sostituzione dei Dardo è infatti oltremodo urgente e l’affidamento all’industria nazionale richiederebbe troppo tempo. Ripetiamo, mantenendo questo budget, a nostro avviso, l’Esercito ha altre priorità, aumentando invece, come proposto, il budget della difesa, ma soprattutto approvando la legge per l’Esercito di 5 mld per 10 anni, questi fondi si renderebbero, almeno in parte, disponibili.
Roberto Hechich
Segretario dip. Geopolitica e Difesa.
Il presidente del Movimento Roosevelt: incostituzionali anche i divieti imposti con l'ultimo decreto Draghi. Andrà processata la politica criminale delle restrizioni promosse dal ministero della sanità. In assenza di cure adeguate, è aumentato il numero delle vittime (senza contare la strage socio-economica). Ci attende un compito storico: tornare a far curare i malati, evitando che si utilizzino i virus per scavare la fossa alla democrazia
«E se l'anno prossimo si presenta un altro virus che cosa facciamo, ricominciamo coi lockdown e la corsa al vaccino?». Gioele Magaldi boccia l'approccio del governo Draghi alla pandemia: «Per ora, il nuovo esecutivo resta prigioniero della gestione precedente, quella di Conte, a sua volta condizionata dal paradigma mondiale (lockdown e vaccini come unica via d'uscita) al quale è stato piegato anche il premier britannico Boris Johnson, inizialmente propenso a lasciar correre il virus per raggiungere l'immunità di gregge, ma poi - si sospetta - contagiato "ad personam" per spaventarlo a morte, allo scopo di allineare anche il Regno Unito alla politica universale del terrore».
Il Tribunale di Reggio Emilia ha disapplicato il DPCM del lockdown. No all' Italia degli sceriffi, la Costituzione è la linea che non bisogna varcare.
di Monica Soldano
Il presidente del Movimento Roosevelt al nuovo governo: entro maggio una vera strategia anti-Covid (cure precoci, oltre ai vaccini) e fine delle restrizioni, perché la pandemia "gonfiata" è solo l'ennesima battaglia nella guerra contro la democrazia, avviata 60 anni fa con l'omicidio dei Kennedy. La soluzione? Ora la scienza lo conferma: occorre diffondere il contagio, smettendo di frenarlo, per raggiungere l'immunità di gregge e rendere finalmente innocuo il Covid, senza più limitare la libertà
«Chi oggi vorrebbe l'ennesimo lockdown, che è una falsa soluzione, usa il pretesto del Covid per assestare l'ultimo colpo alla nostra libertà: è l'ennesima battaglia, nella lunga guerra scatenata contro la democrazia dagli anni '60, a partire dagli omicidi dei Kennedy e di Martin Luther King». Gioele Magaldi, autore del saggio "Massoni" e presidente del Movimento Roosevelt, è allarmato dalla possibile, nuova stretta anti-Covid. «Il lockdown è una falsa soluzione, ora lo dicono anche gli scienziati, in studi come quelli appena pubblicati sulla rivista "Science"». Un avvertimento sottovalutato dai media: «Oltre a non poter estinguere il virus, il distanziamento è deleterio: impedisce al nostro organismo di sviluppare i necessari anticorpi». La soluzione? «Fare il contrario di quanto si è fatto finora. E cioè: contagiarci tutti, dopo aver messo in sicurezza (isolandoli o vaccinandoli) i soggetti fragili, malati e anziani. Solo così si raggiunge l'immunità di gregge, cioè la soluzione definitiva al problema».