Con riferimento a un chiaro tentativo (peraltro grottesco e inconsistente) di delegittimazione personale e politica di Daniele Frongia - volto anche a colpire personalmente la neo-Sindaca di Roma, Virginia Raggi, che giustamente lo ha voluto come suo Capo di Gabinetto - sono circolati veleni sgangherati a proposito della presunta retribuzione di Frongia, nel suo nuovo incarico al Campidoglio, in servizio dei cittadini romani.
Sulla inconsistenza dei veleni messi in circolazione (da nemici esterni, ma anche da alcuni pentastellati romani che non hanno mai amato troppo Virginia Raggi…) basta leggersi il seguente comunicato, apparso sulla pagine del Gruppo facebook “E IO PAGO”:

Gira una storia incredibile, a Roma, in questi giorni. Anzi, una bufala di proporzioni tali che non si capisce perché i giornali non abbiano fatto un po' di verifiche prima di dare i numeri, attribuendo al nostro Daniele Frongia, come capo di gabinetto di Virginia Raggi, il fantasmagorico stipendio di 180 mila euro l'anno.
Segnaliamo allora a tutti quanto segue:
Uno, l’ordinanza della sindaca Raggi con cui Daniele è stato nominato prevede una retribuzione pari a zero. L’importo infatti può essere deciso esclusivamente attraverso una delibera di Giunta, e la Giunta capitolina, come sanno benissimo anche i sampietrini, al momento non è ancora stata nominata.
Due, le cifre stratosferiche che tanto destano scandalo sono la media degli stipendi dei precedenti capi di gabinetto, che portavano a casa tra i 180 e i 290 mila euro lordi l’anno. Sicuramente la retribuzione di Frongia sarà molto, ma molto più contenuta.
Tre, al Pd che ha subito protestato indignatissimo per il «lauto stipendio» (Alessia Morani dixit) vorremmo ricordare quello di Roberto Giachetti: nel 1997, quando è stato nominato capo di gabinetto da Francesco Rutelli, godeva di un compenso annuo pari a lire 157.000.000 (delibera della Giunta capitolina n. 5244/28.11.1997), integrato l’anno successivo con ulteriori 30 milioni (Delibera G.C. 1253/14.04.1998). Nel 1999 la sua retribuzione è stata aumentata ancora, portandola a lire 200.000.000 (Delibera G.C. 5069/29.12.1998). Beh, secondo il codice di rivalutazione Istat, 200 milioni di quasi vent’anni fa equivalgono a circa 214.000 euro di oggi: uno stipendio addirittura superiore a quello di Barak Obama…

Pace e bene.

e rilanciato nel seguente pezzo di DAGOSPIA:

“LA PRECISAZIONE DI DANIELE FRONGIA: “LO STIPENDIO DA 180 MILA EURO? E’ UNA BUFALA - L’ORDINANZA DELLA RAGGI PREVEDE UNA RETRIBUZIONE PARI A ZERO E L’IMPORTO PUÒ ESSERE DECISO ATTRAVERSO UNA DELIBERA DI GIUNTA, CHE ANCORA NON C’È. AL PD CHE STREPITA: SAPPIA CHE GIACHETTI, NEL 1997 CAPO DI GABINETTO DI RUTELLI, PRENDEVA 157 MILIONI...”, pezzo su Dagospia del 2 luglio 2016, ore 12:33 (clicca per leggere).

Di DANIELE FRONGIA, del resto, una delle più promettenti personalità politiche romane, ci eravamo già occupati, elogiandone l’opera e sostenendone la candidatura e il profilo, in

E IO PAGO (Chiarelettere) di Laura Maragnani, giornalista coautrice del best seller MASSONI, e di Daniele Frongia, consigliere comunale M5S di Roma Capitale: la Redazione MR ne consiglia una attenta lettura a tutti i rooseveltiani, clicca per leggere)

Movimento Roosevelt ed Elezioni comunali a Roma: in attesa del vero prossimo Sindaco (cioè NINO GALLONI) il MR esorta a dare preferenze a DANIELE FRONGIA (M5S) o a FABRIZIO CIANCI (Radicali) o a GIULIA TEMPESTA (PD) (clicca per leggere).

Sono anche noti i pronunciamenti pubblici del Presidente MR Gioele Magaldi (alcuni dei quali offerti durante le puntate della trasmissione “MASSONERIA ON AIR” andate in onda su COLORS RADIO - www.colorsradio.it - ) in favore di Virginia Raggi e Daniele Frongia, nell’imminenza delle Elezioni amministrative di Roma 2016.

Perciò, nonostante il MR continui a ritenere che il prossimo, adeguato Sindaco di Roma per il lancio di un New Deal nella Capitale potrà essere soltanto NINO GALLONI e che Virginia Raggi avrebbe dovuto semmai accettare un ruolo di Vicesindaco in una Giunta GALLONI supportata da pentastellati, rooseveltiani e altri gruppi politici e sociali progressisti romani, per altro verso, come si usa dire: “cosa fatta, capo ha”.

Il M5S non ha avuto la lungimiranza di accogliere la generosa proposta politica del MR e ha preferito proseguire per una via apparentemente più comoda (cioè una solitaria e autoreferenziale corsa settaria alla conquista della Capitale). La nostra previsione è che questa strada potrebbe rivelarsi un boomerang per le ambizioni nazionali del M5S.

Ma il Popolo romano, intanto, ha votato Virginia Raggi.

E Virginia Raggi, tra i contendenti in lizza (non avendo il MR messo in campo NINO GALLONI), era senz’altro l’ipotesi migliore.

Ciò perché, come ha più volte sottolineato Gioele Magaldi, sedicente centrodestra e sedicente centrosinistra hanno già mal-governato Roma negli ultimi anni: dunque è giusto che ora sia data una chance al M5S.

Una chance doverosa da concedere, anche se questa occasione fosse bruciata. E potrebbe essere bruciata perché, per governare la Capitale, sarebbe occorsa una strategica alleanza tra pentastellati e rooseveltiani, in supporto di un Sindaco di spessore internazionale come NINO GALLONI.

D’altronde, non è nemmeno scontato che la RAGGI non maturi e non si sposti su un paradigma rooseveltiano e keynesiano, in corso d’opera.

E, come che sia, tutti i cittadini romani hanno il dovere di supportare la neo-Sindaca senza prevenzioni e pregiudizi, facilitandola nella buona amministrazione dell’Urbe.

Tutto ciò premesso, il MR diffida tanto i nemici politici, imprenditoriali e mediatici della Raggi che il “fuoco amico” interno al M5S capitolino dal favorire la propalazione di bufale pretestuose e sgangheratamente velenose in danno della Sindaca di Roma e del suo Capo di Gabinetto Daniele Frongia.

UFFICIO DI PRESIDENZA DEL MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)

(Articolo del 2 luglio 2016)

Commenti   

0 # SegnalazioneIsaia 2016-07-02 20:35
Dovrei fare una segnalazione
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