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Qualcuno spieghi a Jole Santelli, ai soliti politicanti da due lire e a tanti giornalisti da strapazzo che a Gioia Tauro non ha vinto il centrodestra, bensì la Coalizione Roosevelt


MRLogo200x200Il 15 giugno 2015 potrà costituire il punto di partenza epocale di una rivoluzione politico-culturale e ideologica che, dalla città di Gioia Tauro, rischia di espandersi verso la Calabria, il Meridione d’Italia, l’intera penisola, l’Europa, il Mondo…, come prefigurato del resto in

“Movimento e Coalizioni Roosevelt: si comincia con Gioia Tauro ma si proseguirà con Napoli, Milano, Roma, l’Italia e l’Europa”, articolo pubblicato il 14 giugno 2015 sul sito MR (clicca per leggere)

Tutto ciò potrà accadere se verranno mantenuti lo spirito e la lettera di quanto affermato ripetutamente in campagna elettorale.



Tra i tanti riassunti delle dichiarazioni nettissime ed esemplari dell’allora candidato Sindaco (e ora Sindaco eletto) della Coalizione Roosevelt, Giuseppe Pedà, ne riportiamo uno particolarmente significativo e rappresentativo di molti altri analoghi:

“Quotidiano del Sud 18 marzo 2015. Giuseppe Pedà pronto alla sfida”, articolo rilanciato sul sito MR il 18 marzo 2015 (clicca per visionare).

Anche all’indomani del primo turno elettorale, quello del 31 maggio 2015, Pedà si esprimeva in termini inequivocabili e schietti:


Ringrazio i cittadini gioiesi per avermi accordato un cosi vasto consenso che va ben al di là di ogni più rosea previsione.

Un risultato ancora più apprezzabile considerato il tono e gli argomenti che la mia coalizione, la coalizione Roosevelt, ha utilizzato in campagna elettorale.

Abbiamo parlato alla testa della gente rimettendo l’analisi politica al centro del dibattito e lasciando agli altri il compito di esercitarsi in una gara stucchevole a chi la sparava più grossa. Gioia Tauro esprime oggi una progettualità strategica potenzialmente esportabile su un piano nazionale; la coalizione Roosevelt infatti, che rifiuta le etichette ammuffite di destra e di sinistra, offre precise soluzioni che smascherano il consociativismo di tutte le forze politiche esistenti


Tali precise asserzioni (altro che candidato del centrodestra… nelle frasi summenzionate si criticano le etichette ammuffite di destra e sinistra e si parla della “mia coalizione, la coalizione Roosevelt”) sono contenute in

“Verso il ballottaggio: la nota di Giuseppe Pedà”, pezzo del 2 giugno 2015 per InquietoNotizie (clicca per leggere).

Eppure, con grave sconcerto dell’Ufficio di Presidenza MR, nei due brevi discorsi pronunciati dal rooseveltiano Giuseppe Pedà subito dopo lo spoglio elettorale e poi nell’intervista video rilasciata a Inquieto Notizie (www.inquietonotizie.it), cioè

“Gioia: le prime parole da sindaco di Giuseppe Pedà”, video del 15 giugno 2015 per InquietoNotizie (clicca per leggere),

non si è rinvenuto alcun riferimento alla Coalizione o al Movimento Roosevelt.

Certamente, ciò è stato dovuto alla grande stanchezza del neo-eletto sindaco, molto provato, dopo mesi di campagna elettorale estenuante.

Parimenti, deve attribuirsi alla stanchezza anche di Francesco Maria Toscano (Segretario Generale MR presente e attivissimo in loco durante tutta la campagna elettorale), oltre che di Giuseppe Pedà, il fatto che all’indomani dell’avvenuta elezione non sia stato diramato alcun comunicato stampa del neo-eletto, diretto ai media, che potesse prevenire lo scempio di verità e correttezza dell’informazione che purtroppo si è verificato.

Infatti, nelle ultime 24 ore circa, tutte le principali testate calabresi e nazionali, non avendo ricevuto alcun comunicato stampa ufficiale in cui Pedà riconducesse la sua vittoria alla Coalizione e al Movimento Roosevelt, l’hanno invece attribuita al centrodestra e/o a Forza Italia.

Su questo atto di stanchezza e/o inesperienza politica da parte di chi ha curato la comunicazione post-elettorale di Giuseppe Pedà, si è poi anche inserito l’opportunismo inelegante e mistificatorio di personaggi come Jole Santelli, che si sono arrogati una vittoria cui non hanno contribuito né con le idee, né con le opere, né con il patrocinio complessivo, dal momento che è stato il Movimento Roosevelt ad animare a 360°, sin dall’inizio, la lungimirante e innovativa traiettoria che ha condotto Pedà a divenire Sindaco di Gioia Tauro.

Magari, qualcuno dei nuovi consiglieri comunali eletti in Lista Civica- Pro Quartieri, Ncd- Udc-Area popolare, Lista Civica- Insieme per Gioia, Lista Civica- Alternativa per Gioia, Centro democratico (+ la lista locale di Forza Italia, da non confondere coni suoi riferimenti regionali o nazionali), i quali si sono impegnati- dinanzi al popolo di Gioia Tauro che li ha votati- a realizzare il programma elaborato dalla Coalizione Roosevelt e che su tale programma hanno chiesto e ottenuto il suffragio popolare, per insipienza e scarsa lungimiranza adesso potrebbe pensare: “passata la festa, gabbato lo santo”.

Cioè, qualcuno dei consiglieri comunali che andranno a formare la maggioranza di Giuseppe Pedà potrebbe ritenere di essere in condizione di “ricattare-condizionare” al ribasso, con le modalità borboniche della vecchia politica politicante calabrese e gioiese, la prospettiva rooseveltiana sottoscritta anzitutto dal primo cittadino neoeletto.

Qualcuno di costoro potrebbe azzardare un simile ragionamento: “ci siamo serviti strumentalmente dell’ideologia e del programma della Coalizione e del Movimento Roosevelt per vincere- visto che con i classici programmi di Forza Italia, dell’Ncd-Udc, del Centro democratico, ecc. la gente ci avrebbe preso a pomodori in faccia-, ma adesso torneremo ai vecchi sistemi di mal-governo, mandando a quel paese rooseveltiani & company…

Ipotesi alquanto suicida per coloro stessi che volessero metterla in pratica, per la verità.

E’ ben vero che i consiglieri comunali eletti possono togliere i voti e dunque la maggioranza al Sindaco.

Ma se lo facessero, il Comune verrebbe di nuovo commissariato, loro stessi andrebbero presto a casa, e la gente li aspetterebbe con i bastoni e con i forconi per fargli pagare caro il tradimento delle promesse elettorali…

Analogamente, se il nuovo consiglio comunale si mostrasse indisponibile ad accettare la leadership strategico-programmatica del Movimento Roosevelt, questo toglierebbe ogni patrocinio all’amministrazione di Gioia Tauro e diventerebbero nulle le possibilità di portare a termine le impegnative promesse elettorali strombazzate negli ultimi mesi e che costituiscono, complessivamente, il Manifesto programmatico scaricabile da www.newdealgioiatauro.it.

Anche in questo caso, il Comune finirebbe per implodere entro poco tempo, per fallire i suoi obiettivi su più piani, per diventare impopolare presso quelle stesse persone che oggi hanno dato grande fiducia a Giuseppe Pedà e a tutti i nuovi consiglieri di maggioranza.

Ecco, allora, che ci sembra sia convenienza generale di tutti e di ciascuno onorare gli impegni presi con il corpo elettorale e con il metapartitico Movimento Roosevelt.

Invitiamo perciò i nuovi consiglieri comunali (sia di maggioranza che di minoranza) a prendere la tessera MR, a impegnarsi con onore e lealtà per il bene dei propri concittadini elettori e a fare fronte comune per trasformare in profondità il territorio gioiese.

Invitiamo il neoeletto Sindaco rooseveltiano Giuseppe Pedà a convocare al più presto una solenne conferenza stampa in cui, alla presenza dei vertici del Movimento Roosevelt, egli abbia modo di ribadire in modo perentorio e netto la prospettiva del suo mandato, patrocinato e sostenuto in primis da una Coalizione Roosevelt che nessuno deve prendersi il lusso mistificatorio di confondere con la sedicente destra o la sedicente sinistra italiota che mal-governano da anni, alternandosi senza costrutto, la Calabria e l’Italia intera.

Invitiamo altresì il neoeletto Sindaco rooseveltiano Giuseppe Pedà a mettere al più presto in pratica una delle più importanti e significative norme statutarie MR.

Quella che, all’articolo 2 dello Statuto, recita:


“D’altra parte, qualora qualcuno venga eletto a uffici pubblici in seguito a tali elezioni in cui sia stato appoggiato da una Coalizione o Lista Roosevelt/New Deal, costui, a partire dalla struttura comunale, provinciale, regionale, nazionale o sovranazionale in cui sia stato eletto, dovrà tassativamente costituire un Comitato di consulenza politico-culturale che monitori costantemente e coadiuvi concretamente l’attuazione di un programma “rooseveltiano” sul territorio amministrato. Tale Comitato di consulenza politico-culturale sarà composto di almeno due (e massimo quattro) alti dirigenti rooseveltiani, preferibilmente il Segretario Generale e il Presidente del MR, o persone da costoro designate. A tale Comitato spetterà di confermare o meno, nel tempo, l’ispirazione “rooseveltiana” di una data amministrazione, informando l’opinione pubblica del perdurare o del venir meno di questa ispirazione, nel secondo caso togliendo ogni sostegno del MR ad amministratori che ne abbiano tradito i principi e le finalità, ingannando cosi anche i propri elettori.”


Ecco dunque che Giuseppe Pedà, a partire dall’amministrazione comunale di Gioia Tauro da lui presieduta, dovrà, di concerto con Presidente e Segretario Generale MR, costituire un Comitato di consulenza interno al Comune che assolva agli scopi testé menzionati.

Se, invece, per ragioni varie, il patto politico-programmatico sottoscritto nell’ambito della Coalizione Roosevelt per Gioia Tauro dovesse essere disatteso in barba al rigoroso monitoraggio del MR, purtroppo i cittadini gioiesi saranno messi nelle condizioni di subire l’ennesimo tradimento da parte di una classe dirigente che prima li illude e li inganna, poi si dedica soltanto a intrallazzi e manovre di bassissimo profilo.

Naturalmente, siamo pronti a scommettere che gli eventuali “traditori” si metterebbero in una posizione molto pericolosa e assai poco fruttuosa.

Invece il Movimento Roosevelt, scevro da ogni responsabilità e rimpianto per una eventuale, scellerata, deriva subdola e anti-popolare della nuova amministrazione comunale di Gioia Tauro, riprenderebbe il suo percorso di espansione politica- cautelandosi diversamente- in altri contesti, compresi quelli delle imminenti elezioni comunali di Napoli, Milano, ecc.

Dunque, come direbbe il Presidente MR Gioele Magaldi:

“Faber est suae quisque fortunae…”.

UFFICIO DI PRESIDENZA DEL MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)

( articolo del 16 giugno 2015 )

 

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