Massoni MR 250x405Nel novembre 2014, Gioele Magaldi (storico, politologo, filosofo, ex Maestro Venerabile della Loggia “Monte Sion di Roma”, già membro della Ur-Lodge “Thomas Paine”, Gran Maestro del Movimento d’opinione massonico “Grande Oriente Democratico” e vario altro), pubblicherà Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges, affermando che «la pubblicazione di Massoni. Società a responsabilità illimitata e de Il Potere globale e i suoi Venerabili Maestri costituisce una clamorosa e definitiva dichiarazione di guerra ai progetti di involuzione oligarchica, tecnocratica e antidemocratica distillati presso le più reazionarie e neoaristocratiche fra le Ur-Lodges contemporanee».

Gioele Magaldi lancerà una sfida a quelli che definisce «massoni controiniziati che sognano una involuzione neo-aristocratica e tecnocratica della governance euroatlantica e mondiale attraverso l’applicazione di un processo di macelleria sociale globalizzata (che riprende su un piano infinitamente più raffinato gli esperimenti oligarchici e antidemocratici fascionazisti degli anni Venti e Trenta del Novecento), pianificato dai teorici della Nuova restaurazione quasi mezzo secolo fa e attuato in progressione geometrica, sulla carne viva della popolazione europea, occidentale e planetaria, specie negli ultimissimi anni».

Gioele Magaldi dedicherà il suo immenso doppio/unico Progetto (il Progetto Massoni ed il Movimento Roosevelt) ad Eleonore Roosevelt (moglie del leader progressista del primo Novecento, Franklin Delano Roosevelt, colui che, insieme a Winston Churchill, sconfisse le barbarie del nazifascismo in Europa e, successivamente, La rimisero in piedi grazie agli aiuti del Piano Marshall). Magaldi metterà nero su bianco il tutto partendo dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani di Eleonore Roosevelt (la sua massima “eredità”). Ed è proprio da Eleonore Roosevelt e dalla sua Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che Gioele Magaldi trarrà l’ispirazione per mettere assieme l’immenso doppio/unico Progetto.

Gioele Magaldi ci consegnerà due immense armi (il Progetto Massoni ed il Movimento Roosevelt) cha hanno una doppia finalità: cercare d’informare gli attuali miliardi di profani risvegliandone le coscienze e cercare di abbattere l’attuale congrega di «massoni controiniziati che sognano una involuzione neo-aristocratica e tecnocratica della governance euroatlantica e mondiale attraverso l’applicazione di un processo di macelleria sociale globalizzata (che riprende su un piano infinitamente più raffinato gli esperimenti oligarchici e antidemocratici fascionazisti degli anni Venti e Trenta del Novecento), pianificato dai teorici della Nuova restaurazione quasi mezzo secolo fa e attuato in progressione geometrica, sulla carne viva della popolazione europea, occidentale e planetaria, specie negli ultimissimi anni».

Il 21 marzo 2015, sempre per volere di Gioele Magaldi, nascerà il Movimento Roosevelt”: Movimento che lancerà attraverso i suoi fondamentali la massima espressione dei diritti umani, l’uguaglianza, il rispetto, la solidarietà, l’impressionante dedizione al lavoro, la democrazia diretta e partecipativa, il totale “disprezzo” senza se e senza ma per ogni tipologia di totalitarismo di Destra e di Sinistra, la lotta per le libertà individuali di tutti e di ciascuno, l’impegno per cercare di dare a tutti la possibilità di avere una possibilità (quella che attualmente almeno due persone su tre non hanno sin dalla nascita), oltre ad un nuovo Piano Marshall per il mondo (una sorta di estensione amplificata e a livello planetario di ciò che era stato fatto per l’Europa subito dopo la Seconda Guerra mondiale da Franklin Delano Roosevelt e Winston Churchill) che unisce l’importantissimo e fondamentale contesto locale a quello altrettanto importante e non trascurabile globale (un nuovo Piano Marshall per il mondo che i rooseveltiani associano nella parola “GLOCAL”).

Tutto questo e molto altro ho compreso durante il mio attento percorso di avvicinamento a questa nuova realtà per l’Italia, l’Europa ed il mondo; tutto questo e molto altro mi hanno spinto a lasciarmi andare con la massima dedizione al durissimo e rischiosissimo quotidiano lavoro per il Movimento Roosevelt (lavoro rischiosissimo per vari aspetti non di poco conto inseriti nei fondamentali divulgati attraverso Articolo 3 - Principi e finalità del Movimento - : fondamentali che hanno la finalità di demolire gli impressionati interessi solo in apparenza eternamente nelle mani di alcuni singoli per metterli a disposizione di tutti attraverso una mirata, costantemente supervisionata ed attentissima applicazione “GLOCAL”).

Come scrisse uno straordinario artista italiano (Giorgio Gaber): «La cosa che mi fa più male, é vedere le nostre facce, con dentro le ferite, di tutte le battaglie che non abbiamo fatto.

E mi fa ancora più male vedere le facce dei nostri figli, con la stanchezza anticipata di ciò che non troveranno. Sì, abbiamo lasciato in eredità forse un normale benessere, ma non abbiamo potuto lasciare, quello che abbiamo dimenticato di combattere, e quello che abbiamo dimenticato di sognare. Bisogna assolutamente trovare il coraggio di abbandonare i nostri miseri egoismi, e cercare, un nuovo slancio collettivo, magari scaturito proprio dalle cose che ci fanno male, dai disagi quotidiani, dalle insofferenze comuni, dal nostro rifiuto. Perché un uomo solo, che grida il suo no, é un pazzo, milioni di uomini che gridano lo stesso no, avrebbero la possibilità di cambiare veramente il mondo».

Questa è la cosa che più fa stare male anche me.

Bisogna avere il coraggio di rialzare la testa e di comprendere qual è il nostro vero nemico: solo in questo modo potremmo avere una speranza per farcela.

Siccome siamo circondati da tanta «spazzatura umana», tutto ciò sarà davvero difficile: bisogna quindi cambiare strategia.

Come scrissi nel pezzo “Esercizio indispensabile: meditare, cercare di comprendere (laddove sia possibile) ed andare avanti”: «È inutile raccontare a se stessi e agli altri spicciole ipocrisie: se con il tempo ti accorgi di avere intorno personalità negative che male influiscono in tutti quelli che sono i tuoi obiettivi che legittimamente cerchi di raggiungere e tutti quelli che sono i tuoi personali sogni che cerchi di trasformare in realtà con l'impegno, con la passione, con il lavoro, con il sudore, con il sacrificio, con rinunce non di poco conto, con il tempo sottratto alla famiglia, alle persone a te care, agli amici e quant'altro; insomma, se col tempo ti accorgi di questa tipologia di personalità negative che male influiscono sulla tua persona (persone che magari influiscono negativamente anche sul tuo personale buon umore, che è la base fondamentale per affrontare in maniera giusta tutti gli impegni quotidiani e lavorativi, oltre a tutto ciò che riguarda la sfera privata...), hai due possibilità per evitare che esse siano d’intralcio: la prima è quella di escludere in maniera netta che determinate persone possano anche solo parzialmente ed indirettamente condividere il tuo percorso. La seconda è quella di meditare, cercare di comprendere (naturalmente, laddove sia possibile, perché come tutti sappiamo ci sono casi assolutamente non recuperabili) e concedere a qualcuno che oggettivamente crediamo e consideriamo non del tutto positivo (ma che magari messo all’interno di uno specifico contesto potrebbe risultare tutt'altro che nocivo per il bene collettivo), di darsi da fare in un determinato campo dove potrebbe davvero dare il meglio di se, quindi essere utile per la crescita collettiva» e, collegandomi ad un passaggio di un altro pezzo precedentemente pubblicato, affermo che «Il Progetto Roosevelt è finalizzato all'interesse di tutti ma, allo stesso momento, se si guarda al Movimento nel suo interno, non è per tutti. Questo perché il “Buon Dio” non ha fornito a tutti lo stesso intelletto: non tutti possono comprenderlo ma, eventualmente, se tutto andrà bene, tutti potranno direttamente ed indirettamente beneficiarne (ecco perché affermo che “Il Progetto Roosevelt è finalizzato all'interesse di tutti ma, allo stesso momento, se si guarda al Movimento nel suo interno, non è per tutti”).

Detto questo, quindi, consiglio ancora una volta di meditare, cercare di comprendere (laddove sia possibile) ed andare avanti per il bene del Progetto Roosevelt oppure, molto più semplicemente, di dedicarsi ad altro. Il doppio/unico Progetto (il Progetto Massoni ed il Movimento Roosevelt) non ha bisogno di comodi, inutili e dannosi “professori”, ma di persone dotate di forti credenziali: persone che, in quanto tali, risulteranno sempre direttamente o indirettamente operative ed utili per le nobilissime ed “altissime” finalità del doppio/unico Progetto nel suo insieme. Inoltre, in giro per il mondo ci sono centinaia e centinaia di milioni di persone che soffrono la fame, che soffrono, che sono state letteralmente abbandonate e quant'altro, quindi: non ci si può soffermare più di tanto sul “pianto quotidiano” di gente che se la passa tutt'altro che male».

“Ci sono «bestie umane» con cui non ha senso dialogare”, affermava Frater Kronos nel primo passaggio della famosissima conversazione a sei (considerando anche l’intervistatore) inserita nel finale di Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges.

C’è «spazzatura umana» con cui non vale la pena spendere il proprio tempo, aggiungo io: specie se quello che si sta facendo ha “altissime” e nobilissime finalità (parlo naturalmente della battaglia per l’applicazione del doppio/unico Progetto: Massoni e Movimento Roosevelt).

Questo perché il “Buon Dio” non ha fornito a tutti lo stesso intelletto, gli stessi valori, la stessa onestà umana ed intellettuale, la stessa voglia di spendersi per gli altri e quindi per se stesso.

Vincenzo Bellisario

(Articolo del 10 novembre 2015)

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