Martin Luther King Jr.
Martin Luther King Jr. fu un Reverendo battista e un attivista politico, che guidò il Movimento per i Diritti Civili negli Stati Uniti dalla metà degli anni ’50 fino alla morte per omicidio nel 1968.

MLK nacque il 15 gennaio 1929 ad Atlanta, Georgia. Scatenò l’effetto di un terremoto sulle questioni razziali negli Stati Uniti, a partire dalla metà degli anni ’50. Nel 1954 divenne pastore della chiesa Battista di Dexter Avenue a Montgomery, Alabama, dove fu effettuato il famoso arresto ai danni di Rosa Perks, rea di aver rifiutato di cedere il posto in autobus ad un bianco.

Dopo l’arresto di Rosa, King cominciò ad acquisire notorietà a livello nazionale, organizzando la campagna di boicottaggio degli autobus di Montgomery.

La cattedra di Storia dell’Università dell’Arkansas, John a. Kirk, dice:”Si puntò su di lui per diversi motivi. Salì alla ribalta nel ’55-’56. Non inseguì la leadership. Avevano bisogno di un leader. King era una scelta naturale. Era giovane e non scherzava.”

Grazie anche al supporto di Bayard Rustin, importante attivista dei diritti civili, sviluppò il principio di azione non-violenta fortemente influenzato dalla lotta vittoriosa conseguita dl Mahatma Gandhi in India contro la Gran Bretagna.

Nel ’57 King fondò la Southern Christian Leadership Conference, (SCLC) assieme ai suoi compagni attivisti C.K. Steele, Fred Shuttleworth e T.J. Jemison.

Come presidente del SCLC, a King fu assegnato il compito di coordinare il movimento per i diritti civili lungo il territorio del sud degli Stati Uniti, senza però raccogliere i frutti sperati nei primissimi anni di lavoro.

“Le persone si domandavano se fosse qualificato per essere un leader a livello nazionale alla fine degli anni ’50. Si stentava a credere che i sogni di King potessero diventare realtà”, ci ricorda il Professor Kirk.

Gli avvenimenti di Birmingham

Le cose cambiarono nel 1963.

“King riaffermò la sua figura nel movimento Afroamericano ponendosi alla testa delle proteste di Birmingham”, sostiene il Professore di Storia dell’università di Standford e direttore del MLK Jr Research and Education Institute, Claybone Carson.

“Le manifestazioni di Birmingham ebbero una partecipazione senza precedenti nella Storia dei diritti civili”, conclude.

A Birmingham, Alabama, l’abolizione della segregazione fu violentemente osteggiata dalla popolazione bianca. La città fu ironicamente ribattezzata “Bombingham” a causa dei ripetuti attacchi presso case di neri ed attivisti.

Arrestato e messo in isolamento per aver violato un ingiunzione contro le manifestazioni, MLK scrisse la sua “Lettera dal carcere di Birmingham”. In risposta alle critiche degli ecclesiastici bianchi della città, espose gli argomenti in difesa dell’attivismo a Birmingham e in qualsiasi altro luogo.

“Sono anni che in questo mondo sento dire ‘Aspettate! Aspettate’ Questo ‘aspettate’ significa quasi sempre ‘mai’ “.

Dopo la sua liberazione, avvenuta in maggio, fu promossa la “Crociata dei Bambini”: una marcia di migliaia di ragazzi svoltasi sempre a Birmingham. Le immagini televisive che mostravano la polizia usare manganelli, cani e proiettili ad aria compressa contro i giovani manifestanti suscitarono indignazione verso le istituzioni e simpatia per la causa di King, a livello globale.

‘I have a dream’

I fatti di Birmingham diedero nuovo impulso al movimento. Ciò culminò nell’imponente Marcia di Wahington per il Lavoro e la Libertà del 28 agosto 1963. Più di duecentomila persone sfilarono presso il Lincoln Memorial quando King pronunciò il famoso discorso ‘I have a dream’, in cui predisse un giorno in cui le promesse di libertà ed eguaglianza in America sarebbero divenute realtà.

Meno di un mese dopo il discorso di King, purtroppo, un’esplosione uccise quattro giovani ragazze bianche nella chiesa di Birmingham. Sabotaggio contro il movimento o no, c’era molto da fare al fine di realizzare il sogno di King.

Nel 1964 a MLK fu riconosciuto il Premio Nobel per la Pace. Nello stesso anno, un passo avanti significativo fu rappresentato dall’approvazione del Civil Rights Act. Seguì il Voting Rights Act del 1965, che rimosse molti dispositivi tesi a limitare la partecipazione politica degli Afroamericani in diversi stati.

A Chicago                                          

Rivolse la sua attenzione verso le gravi condizioni delle classi disagiate del nord. Andò a vivere con la sua famiglia in un appartamento nel ghetto nero di Chicago nel 1966. Sebbene abolita quella istituzionale, la segregazione de facto per motivi economici continuava a sussistere e fu l’obiettivo dell’attivismo Kinghiano a Chicago. King constatò che il modello di lotta che funzionò nel sud, al nord fu meno efficace.

Ci fu anche una radicalizzazione in seno al movimento, in contrasto alle sue tesi sulla lotta non violenta.

È di questo periodo la sua opposizione al coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra in Vietnam.

Morte

Promosse la campagna contro la povertà nel 1967. La SCLC fece pressioni sul governo affinché aumentasse i suoi sforzi per questa causa. Il 3 aprile 1968 giunse a Memphis (Tennessee) per partecipare ad una marcia in supporto dei lavoratori delle fognature in sciopero.

Il giorno seguente fu sparato alla testa mentre si trovava sul balcone della sua camera d’albergo. Il presidente Lindon Johnson dichiarò una giornata di lutto nazionale.

Ai suoi funerali, l’elogio funebre fu pronunciato dal suo vecchio amico Benjamin Mays: “MLK Jr. credeva in un America unita. Credeva che i muri di separazione imposti sia dalla segregazione istituzionale che quella de facto, così come la discriminazione razziale, potevano essere sradicati, come disse nel suo discorso ‘I have a dream’ al Lincoln Memorial”

King ricevette il premio Nobel per la Pace nel 1964, insieme a molti altri riconoscimenti ufficiali e continua ad essere ricordato come uno dei leader Afroamericani più meritevoli nella storia.

“Se avremo aiutato una sola persona a sperare, non saremo vissuti invano” Martin Luther King Jr.