MRLogo200x200Abbiamo letto con particolare gioia e apprezzamento il seguente comunicato del Segretario Generale del Movimento Roosevelt, Francesco Maria Toscano:

"Una vittoria che rappresenta un decisivo punto di partenza. Riflessioni del Segretario Generale”, articolo pubblicato il 17 giugno 2015 sul sito MR (clicca per leggere).

Infatti, esso segue immediatamente a una serie di amichevoli sollecitazioni, scritte e orali, provenienti da questo Ufficio di Presidenza, e finalizzate a far si che il Segretario Generale e i vari membri sin qui designati della Segreteria Generale (a suo tempo con il consenso del Presidente) vogliano finalmente attivarsi per far vivere in modo produttivo i rispettivi Dipartimenti.

Pur tributando un doveroso riconoscimento al grandissimo e sapiente impegno profuso personalmente dal Segretario Generale Francesco Maria Toscano nella vittoriosa epopea di Gioia Tauro, ci era parso evidente che, al di là di questa operazione benemerita, dalla sua costituzione formale fino ad oggi, quasi nessun Dipartimento della Segreteria Generale ha assolto ai suoi compiti istituzionali interni.

Alcuni Dipartimenti, per la verità, sono magari rimasti inattivi per ragioni tecniche e burocratiche, altri ancora per una certa ignavia personale dei responsabili, altri proprio per il mancato impulso e un mancato coordinamento produttivo da parte del Segretario Generale (tutto assorbito dalle elezioni di Gioia Tauro), mentre solo in pochi hanno già cominciato a ben operare, seppure in modo embrionale.

Da questa constatazione di scarsa operatività generale (specie per quanto riguarda l’organizzazione del MR sui vari territori, l’individuazione di coordinatori regionali, provinciali e comunali in grado di attivare la costituzione rapida di varie Sezioni locali, l’elaborazione di proposte programmatiche da sottoporre all’attenzione sia dell’Ufficio di Presidenza che dell’Assemblea Generale, ecc.) erano derivate una serie di esortazioni private e informali, da parte di questo Ufficio, all’indirizzo del Segretario Generale MR.

Il quale, a quanto pare, liberato finalmente dall’onere di dover seguire personalmente l’andamento della campagna elettorale di Gioia Tauro, ha appunto enunciato, in

 

"Una vittoria che rappresenta un decisivo punto di partenza. Riflessioni del Segretario Generale”, articolo pubblicato il 17 giugno 2015 sul sito MR (clicca per leggere),

alcuni proponimenti molto convincenti, che lasciano intendere un doveroso cambio di marcia e un auspicabile miglior dinamismo produttivo da parte dei vari Dipartimenti della Segreteria Generale.

In effetti, specie nella latitanza della Segreteria Generale sul versante della strutturazione organizzativa nei vari territori, alcuni membri dell’Ufficio di Presidenza hanno offerto il loro contributo fattivo, per agevolare il lavoro dei vari gruppi rooseveltiani regionali e provinciali.

Su questo piano, si sono soprattutto distinti il Vicepresidente Mario Savonardo e la Vicepresidente Fedora Costa.

Ma, giova ricordarlo, su questo come su altri versanti tipicamente attinenti alle responsabilità della Segreteria Generale, i vari “inviati speciali o ordinari” dell’Ufficio di Presidenza dovrebbero soprattutto supportare, monitorare e ispezionare il lavoro fatto dai Dipartimenti o dai dirigenti territoriali in pectore, non già sostituire in toto l’inesistenza di una guida esecutiva generale in questa fase cruciale di creazione, consolidamento e diffusione delle strutture centrali e periferiche del Movimento.

Strutture periferiche che non possono essere costruite semplicemente conferendo il ruolo di coordinatore regionale in pectore a un socio per ogni Regione, individuato secondo criteri astratti e non condivisi con la base, come era idea originaria del Segretario Generale. Il quale immaginava anche che, in modo del tutto assolutistico, i vertici del MR avrebbero dovuto designare il coordinatore regionale che avrebbe poi dovuto nominare a sua volta, motu proprio, i responsabili dei coordinamenti locali, a prescindere dal parere dei più.

Occorre invece ascoltare le intenzioni e le volizioni dei rooseveltiani di ogni provincia e città e lasciare loro la possibilità di segnalare a Segreteria Generale e Ufficio di Presidenza le rispettive preferenze, tanto per quel che riguarda i potenziali coordinatori comunali e provinciali, che per quel che concerne il coordinatore regionale. Ciò, avendo a mente anche il fatto che, nel prossimo futuro, in luogo di coordinamenti designati provvisoriamente dai vertici del MR, si avranno segretari comunali, provinciali e regionali direttamente eletti dalla base di tutti i rooseveltiani di un determinato comune, di una provincia, di una regione.

D’altronde, lasciano ben sperare le seguenti affermazioni del Segretario Generale, quando scrive:

“A questo punto non rimane altro da fare se non moltiplicare gli sforzi per permettere al nostro Movimento di conseguire a breve altri importanti successi, rinforzando le strutture periferiche e garantendo un clima di sintesi e armonia al nostro interno. A tal fine la Segreteria Generale convocherà in tempi rapidi una riunione dell’Esecutivo nazionale che, dopo aver preso atto delle risultanze emerse nel corso dell’Assemblea generale svoltasi a Gioia Tauro il 29 di maggio appena trascorso, si preoccuperà di fornire una linea di indirizzo capace anche di farsi interprete del sentimento prevalente che pervade il nostro Movimento”

Ecco, tra gli importanti successi che tutti i rooseveltiani (e l’Ufficio di Presidenza in primis, a garanzia dell’interesse generale dei soci fondatori e ordinari) attendono, c’è senz’altro quello, importantissimo, di veder attivare al massimo grado possibile le potenzialità lavorative dei Dipartimenti (finora più che sonnolenti) della Segreteria Generale.

Cosi, tutti i rooseveltiani attendono che il Segretario Generale dia ai responsabili dei vari Dipartimenti (al netto di quei pochi che già hanno cominciato a svolgere parzialmente il loro lavoro) il decisivo e ben strutturato impulso a svolgere l’ufficio per cui sono stati designati prima e poi ratificati dal Presidente.

Facciamo anzi una rapida analisi dello stato dell’arte, relativamente alla Segreteria Generale.

Le persone designate e poi ratificate sono tutte di primissima qualità.

Ma per poter far fruttare queste qualità, probabilmente, hanno finora atteso invano un input da parte del Segretario Generale.

Il Tesoriere, Stefano Ciro, anche senza input, ha cominciato a svolgere il suo ruolo, ancora non attivato a pieno per via di questioni tecnico-burocratiche e bancarie. Ma si tratta di problematiche esorbitanti dalla volontà di Ciro, uno dei soci fondatori più attivi, efficaci e solerti, sin qui, nell’operare a vantaggio e in servizio del MR e della sua traiettoria.

Idem dicasi per Nino Gerocarni, Responsabile del Tesseramento che ha già cominciato a lavorare con estrema precisione e ottima lena.

Il Responsabile del Dipartimento Cultura, Sergio Magaldi, e la Responsabile del Dipartimento Pari Opportunità, Gabriella Toma, pur in assenza di input, hanno iniziato a elaborare dei progetti e delle iniziative comuni di pregio in servizio del MR, che presto renderanno note. Senza contare che la stessa Gabriella Toma, in questi mesi, ha profuso uno sforzo encomiabile sul fronte della moderazione dei Gruppi facebook “Amici del Movimento Roosevelt” e sul piano della prima organizzazione dei rooseveltiani laziali e romani.

Ma cosa ha potuto sin qui produrre e operare, dal punto di vista dell’incarico ricevuto, in assenza di input del Segretario Generale, il Capo dell’ufficio politico Giuseppe Ruta?

Cosa ha potuto sin qui produrre e operare, dal punto di vista dell’incarico ricevuto, in assenza di input del Segretario Generale, il Responsabile Enti Locali Francesco Scala?

Cosa ha potuto sin qui produrre e operare, dal punto di vista dell’incarico ricevuto, in assenza di input del Segretario Generale, il Responsabile Organizzativo Stefano Falcinelli?

Che cosa ha potuto sin qui produrre e operare, dal punto di vista dell’incarico ricevuto, in assenza di input del Segretario Generale, il Responsabile del Dipartimento Economia, Piergiorgio Gawronsky?

Cosa ha potuto sin qui produrre e operare, dal punto di vista dell’incarico ricevuto, in assenza di input del Segretario Generale,, il Responsabile del Dipartimento Formazione, Domenico Napoli?

Cosa ha potuto sin qui produrre e operare, dal punto di vista dell’incarico ricevuto, in assenza di input del Segretario Generale, il Responsabile Dipartimento Giustizia, Antonio Romano?

Cosa ha potuto sin qui produrre e operare, dal punto di vista dell’incarico ricevuto, in assenza di input del Segretario Generale, il Responsabile Dipartimento Attività Produttive Federico Perin?

Cosa ha potuto sin qui produrre e operare, dal punto di vista dell’incarico ricevuto, in assenza di input del Segretario Generale, il Responsabile Dipartimento Esteri, Nicola Bizzi?

Cosa ha potuto sin qui produrre e operare, dal punto di vista dell’incarico ricevuto, in assenza di input del Segretario Generale, il Responsabile Movimento Giovanile, Michele Schillaci?

Sarebbe stato doveroso che, sin dalla formale costituzione nell’aprile scorso, il Segretario Generale desse, ad esempio, preciso incarico (reiterato e monitorato costantemente, nei giorni a seguire, pur tra le incombenze della campagna elettorale gioiese: ma stiamo parlando appunto del Segretario Generale del Movimento, non di un Segretario comunale rooseveltiano con competenze confinate al territorio di Gioia Tauro) al Responsabile Enti Locali Francesco Scala di cominciare a instaurare, in tutta Italia, rapporti e relazioni tra il Movimento Roosevelt e gli Enti Locali.

Sarebbe stato doveroso spronare e indirizzare adeguatamente il Responsabile Organizzativo, Stefano Falcinelli, verso un qualche lavoro in servizio del Movimento che rendesse sensata l’istituzione di un simile Dipartimento.

Sarebbe stato doveroso stimolare con precisione e intelligenza- offrendogli delle precise linee-guida- un personaggio del calibro di Piergiorgio Gawronsky, per valorizzare al meglio e indirizzare in termini operativi e concreti la sua capacità di analisi politologica ed economica.

Sarebbe stato doveroso utilizzare le non comuni capacità di un galantuomo operoso come Domenico Napoli su un qualche progetto, in servizio del Movimento, coerente con l’istituzione di un Dipartimento Formazione.

Sarebbe stato doveroso chiedere ad Antonio Romano, resosi alquanto latitante, in Basilicata, persino sul fronte del tesseramento e della strutturazione degli organismi locali rooseveltiani, un qualche contributo sul tema Giustizia, in termini di elaborazione di proposte legislative e costituzionali, di eventuali atti giuridici di spessore politico che il MR avrebbe potuto intestarsi programmaticamente, una volta approvati anche dal Segretario Generale e dal Presidente e non senza prima aver sentito l’eventuale controcanto di una eventuale Commissione Giustizia dell’Assemblea Generale.

Sarebbe stato doveroso chiedere all’ottimo e politicamente esperto Federico Perin di produrre contributi analoghi a quelli che tutti ci aspettavamo da Antonio Romano, ma in questo caso sul piano delle proposte relative alle Attività Produttive.

Sarebbe stato doveroso chiedere a Nicola Bizzi di dare un qualche senso ragionevole e utile al suo incarico di Responsabile Dipartimento Esteri e anche di attivarsi a casa propria, la Toscana, per assicurare- forte del suo ruolo in Segreteria Generale- una qualche opera di sapiente articolazione e organizzazione dei rooseveltiani fiorentini e toscani.

Tanto più nei confronti del talentuosissimo e giovanissimo Michele Schillaci, sarebbe stato il caso di offrirgli delle precise linee direttive su come interpretare in termini concreti e utili il suo ruolo di Responsabile del Movimento Giovanile.

Purtroppo, nulla di tutto ciò è avvenuto.

E dire che il Segretario Generale, proprio perché impegnato nella benemerita campagna elettorale di Gioia Tauro (che però non avrebbe dovuto assorbire in modo esclusivo le energie e le attenzioni di Francesco Maria Toscano, responsabile esecutivo pro-tempore dell’intero Movimento Roosevelt e non soltanto di una singola iniziativa politica locale, per quanto importante), avrebbe potuto utilizzare il Capo dell’ufficio politico (rafforzandone magari lo staff) proprio per aiutarlo nella gestione operativa dei vari Dipartimenti della Segreteria Generale. Gli stessi responsabili dei vari Dipartimenti avrebbero dovuto essere invitati dal Segretario Generale e dal suo Capo dell’ufficio politico a costruire degli staff interni in grado di attivarne un funzionamento rapido ed efficace.

Al limite, il Segretario Generale, ritenendo (a torto) di non poter guidare adeguatamente la sua Segreteria per dedicarsi in modo totalizzante all’epopea gioiese, avrebbe potuto designare un Vicesegretario generale con cui condividere l’onere di tale incombenza.

Purtroppo, nulla di tutto ciò è avvenuto.

Cosi come non è avvenuto che fossero creati degli altri Dipartimenti con la responsabilità di iniziare ad elaborare linee programmatiche, proposte politico-legislative e interventi sul piano della Sanità, dell’Ambiente, del Paesaggio, delle Infrastrutture, della cura del territorio, del rilancio agricolo e industriale in modo sostenibile, della promozione di nuovi diritti civili, di un’urbanistica a misura d’uomo, delle riforme costituzionali, ecc.

Invece, solo ora, in data 17 giugno 2015, sempre nel comunicato

"Una vittoria che rappresenta un decisivo punto di partenza. Riflessioni del Segretario Generale”, articolo pubblicato il 17 giugno 2015 sul sito MR (clicca per leggere),

il Segretario Generale del Movimento Roosevelt, Francesco Maria Toscano, dichiara in una postilla conclusiva, di aver

“maturato l’intenzione di chiedere al dottor Francesco Scala di rivestire l’incarico di Vicesegretario generale vicario, conservando la delega per i rapporti con gli Enti Locali.”

Meglio tardi che mai, verrebbe la voglia di commentare.

Se non altro, le forme della eventuale designazione dell’ottimo Francesco Scala all’incarico di Vicesegretario generale hanno seguito un andamento rigoroso e appropriato.

Infatti, molto opportunamente, Francesco Maria Toscano dice di aver “maturato l’intenzione di chiedere” al diretto interessato di rivestire un certo incarico e non dichiara di averglielo già conferito, cosa che non sarebbe rientrata tra prerogative del Segretario Generale, senza l’approvazione del Presidente (ex articolo 19 dello Statuto).

Anzi, tutti i membri presenti e futuri della Segreteria Generale (massimo organo esecutivo MR), prima per essere nominati e dotati di deleghe e poi eventualmente per essere rimossi, hanno necessitato e necessitano non solo della proposta scritta del Segretario Generale, ma anche della ratifica del Presidente.

Più in generale, l’articolo 18 dello Statuto recita:

“Qualsivoglia iniziativa e atto di natura amministrativa, regolamentare, economico-gestionale interna o civile e politica esterna, deliberata dal Segretario Generale, per essere valida e poter essere attuata deve poter essere formalizzata mediante apposito documento sintetico e approvata e controfirmata dal Presidente dell’Associazione, massimo garante del corretto perseguimento dei fini sociali interni ed esterni del MR. In assenza dell’approvazione scritta del Presidente del Movimento Roosevelt, qualsivoglia atto della Segreteria Generale risulta nullo e invalido.”

E l’articolo 19 dello Statuto:

“Il Presidente, quale massimo organo di garanzia del corretto perseguimento interno ed esterno degli scopi associativi del MR, con la sua approvazione formale e scritta rende validi gli atti deliberati dalla Segreteria Generale, organo amministrativo-gestionale-esecutivo del MR, che sono da considerare invece privi di validità e regolarità senza questa esplicita e ufficiale approvazione del Presidente.”

Inoltre, come appare evidente parimenti dalla lettura dello Statuto MR, la funzione vicaria di questo o quel vicesegretario generale e qualunque delega in capo a un responsabile qualsivoglia di un dato Dipartimento della Segreteria Generale, rimangono valide sin tanto che il Segretario Generale che si sia avvalso di tali vicesegretari o responsabili sia in carica nel suo ruolo.

Invece, in caso di decadenza per qualsivoglia ragione del Segretario Generale e specificamente in caso di dimissioni, nessuno all’interno della sua Segreteria potrà vicariarne la funzione e, semmai, ex articolo 18 dello Statuto:

“Il SG può in qualunque momento rimettere il mandato affidatogli, lasciando all’Assemblea Generale la facoltà di eleggere il suo successore.”

Comunque, tutte le doverose critiche costruttive sin qui delineate a carico della Segretaria Generale sono state espresse al cospetto della collettività rooseveltiana con il preciso fine, amichevole e fecondo (che rientra statutariamente tra i fini dell’Ufficio di Presidenza), di esortare le eccellenti persone che compongono tale Esecutivo MR a darsi da fare per rendere migliore, più spedito ed efficace il funzionamento di un Movimento politico metapartitico dalle finalità tanto ambiziose.

Povera quella comunità politica che nasconda ipocritamente i problemi, che covi subdoli rancori o avversioni in luogo di coltivare un leale dibattito interno, anche aspro (ma mai diffamatorio o calunnioso), che dissimuli il pensiero critico e si astenga da un sano confronto dialettico pubblico in nome di una malintesa mediazione al ribasso che rinvii sempre lo scioglimento di certi nodi, invece di accelerarne la risoluzione.

Felice e fortunato, piuttosto, un Movimento politico dove tutto venga detto alla luce del sole e dove anche le dialettiche interne più ruvide (ma non è questo il caso: qui si tratta di ordinario espletamento dei compiti “critico-esortativi” dell’Ufficio di Presidenza) possano essere contestualizzate entro un orizzonte di reciproca stima e amicizia tra coloro che ne compongono la dirigenza.

Cosi, lasciandoci alle spalle le esortazioni volte al passato e proiettandole fiduciosamente verso il futuro, lietissimi e compiaciuti dell’annuncio, da parte del Segretario Generale MR Francesco Maria Toscano, di una imminente convocazione della Segreteria Generale/alias Esecutivo generale MR, daremo tutto il nostro contributo di consiglio e supporto teorico e pratico in occasione di tale riunione.

Infatti, annunciamo sin d’ora la presenza di membri dell’Ufficio di Presidenza all’incontro dell’Esecutivo preconizzato da Francesco Maria Toscano, secondo quanto previsto dall’articolo 19 dello Statuto, e cioè:

“Il Presidente del MR (o un suo Delegato) + altri membri dell’Ufficio di Presidenza debitamente autorizzati dal Presidente hanno facoltà di assistere a tutte le riunioni della Segreteria Generale, benché senza diritto di voto in quella sede.”

Invitiamo perciò formalmente- come del resto è suo preciso dovere istituzionale interno- il Segretario Generale a comunicare quanto prima, a codesto Ufficio di Presidenza, data e luogo dell’imminente riunione della Segreteria Generale, massimo organo esecutivo MR.

UFFICIO DI PRESIDENZA DEL MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)

(articolo del 19 giugno 2015 )

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