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[Tre Osservazioni sul Movimento Roosevelt]

Questa Terza Osservazione completa il pensiero articolato con la Prima e la Seconda, provando l'approdo ad un porto sicuro.

Nel MR c'è una promessa che tutti abbiamo intravisto: la possibilità di consolidare un metodo per togliere dai nostri occhi la benda che ci impedisce di vedere le cose come sono. La possibilità di avere uno sguardo differente sul mondo, disvelatorio degli inganni e delle mistificazioni. Il richiamo al nome Roosevelt, il riferimento indiscutibile ai diritti umani, alle libertà fondamentali, certo. Ma anche, sotto la superficie, la componente esoterica evidente e necessaria per la comprensione di queste elaborazioni e del testo che è alla base del nostro dialogo comune, di questa interpretazione italiana del pensiero di Roosevelt posta a fondamento del corpo filosofico e politico del libro di Gioele, che non dissimula nulla nel suo titolo “Massoni” e si rende manifesto nell'idea di rinnovamento concepita con la nozione di Grande Oriente Democratico e non temendo di brandire la spada dei rivoluzionari con Democrazia Radical Popolare.

L'opera demistificatoria del libro di Gioele Magaldi si iscrive in una grande tradizione storiografica che lo avvicina al pensiero di quanti (tra gli italiani, soprattutto Francovich) hanno chiarito che la M.: non è un corpo unitario e che in essa convivono – con molte sfumature intermedie – istanze progressiste con pulsioni oscurantiste. Sia detto con chiarezza che nessuno tra i profani è in condizione di distinguere queste differenze e che molti tra gli iniziati non hanno - ahimé! - sufficiente cognizione per comprendere.

Gioele si è schierato apertamente sul versante progressista, che oggi è decisamente minoritario, sopraffatto da quella visione neo-aristocratica ed elitaria che riduce il pensiero esoterico a tradizione immutabile (il cui effetto politico è tutto a vantaggio delle élites che, possedendo posizioni di vertice, hanno tutto l'interesse al mantenimento di uno statu quo a loro favorevole).

Ecco, la promessa del MR – e del libro di Gioele che ne costituisce ad un tempo l'architrave e la chiave di volta – sta proprio qui, in questa possibilità di affermare un altro modo di vedere la conoscenza iniziatica e cioè non qualcosa di dato e immutabile ma da ricercare sempre e sempre perfettibile, luce progressiva che può estendersi per irradiazione e rischiarare la mente.

Perché questa promessa non cada nel vuoto è ora necessario un lavoro umile e onesto, che non si perda nel meccanismo vacuo del quarto d'ora di successo vano delle cariche onorifiche, tanto altisonanti quanto pleonastiche ed effimere. Occorre che non si ceda alla tentazione di farne simonia politica o di metallica cassa.

I Maestri più grandi da sempre affermano che la vera iniziazione non si può comperare, e i riti e i gradi sono vuoti se non per la grazia dell'intervento dei Maestri Passati, e dell'invisibile Spirito.

Se la promessa contiene qualche grado di verità, è ora che questo Spirito torni a rilucere nella sua vera magnitudine. Se questo non accadrà, ci perderemo nella consueta vanità italica dei postulanti, e dovremo trarre dalle ceneri quel che si può.  Altrimenti, lavorando con serietà e dedizione a questo progetto grandioso, potremo confrontarci e crescere, essere parte del necessario rinnovamento di cui l'Europa ha bisogno.