News dall'Ufficio Stampa

Il presidente del Movimento Roosevelt: i pentastellati scontano la delusione degli elettori. Reddito di cittadinanza soltanto promesso, senza il coraggio di finanziarlo per davvero

Hai voglia a promettere il reddito di cittadinanza, cioè un sussidio teoricamente incondizionato per tutti, se poi non hai la forza di imporre a Bruxelles il deficit necessario a finanziarlo. Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, spiega così l'inevitabile declino elettorale dei 5 Stelle: dopo il brillante esordio con i suoi "vaffa" contro la classe politica decadente della Seconda Repubblica, lo stesso Grillo è rimasto a corto di idee, "orfano" di Gianroberto Casaleggio. Luci e ombre: dietro allo slogan dell'onestà, Casaleggio aveva ricalcato il pauperismo moralistico di Berlinguer, che indusse gli operai a rassegnarsi all'austerity. In compenso, l'ideologo grillino aveva una precisa visione del futuro. Non solo: essendo lui stesso massone, non nutriva alcun pregiudizio verso la massoneria. Anzi: si era prodigato per far presentare col massimo risalto, sul web pentastellato, il saggio "Massoni" dello stesso Magaldi, che aiuta a distinguere: da una parte la massoneria progressista, fondatrice della modernità democratica, e dall'altra la supermassoneria sovranazionale, apolide e neoaristocratica, oligarchica, promotrice della peggiore globalizzazione neoliberista – quella che, per inciso, mette in croce anche in governo Conte, limitandone il potere di spesa e mandando in crisi i 5 Stelle, oggi contestati dai loro stessi elettori, che in Puglia ne bruciano le bandiere.

Se non fosse prematuramente scomparso nel 2016, aggiunge Magaldi, in diretta web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di "Border Nights" il 14 marzo, Gianroberto Casaleggio avrebbe potuto far crescere i 5 Stelle su basi più solide, in termini di consapevolezza ideologica e macro-economica, a partire dalla possibile collaborazione con l'economista Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt, per il Comune di Roma. L'unica alternativa al sistema vigente, aggiunge Magaldi, è il modello keynesiano: robusta spesa pubblica, per risollevare l'economia. Sarà il tema del convegno internazionale "Un New Deal Rooseveltiano per l'Europa" promosso il 30 marzo a Londra con esperti come Antonio Maria Rinaldi, Danilo Broggi, Guido Grossi, Ilaria Bifarini e lo stesso Galloni. Notizia: ci sarà anche Pino Cabras, deputato 5 Stelle. "Qualcuno ha tentato invano di dissuaderlo dal partecipare – avverte Magaldi – ma Cabras ha la schiena diritta e non si è lasciato intimidire: sa bene che vale la pena misurarsi con noi". Anche perché, insieme a svariati interlocutori europei, "nella capitale britannica avremo modo di mettere a fuoco un vero piano per l'uscita strutturale dall'euro-crisi, che viene presentata come economica e invece è interamente politica", sottolinea il presidente del Movimento Roosevelt.

Se vuole riacquistare lo smalto perduto – aggiunge Magaldi – Grillo faccia rimuovere il veto che esclude i massoni (formalmente) dal Movimento 5 Stelle. Una disposizione incostituzionale perché discriminatoria, ma soprattutto ipocrita: "I vertici pentastellati sanno benissimo che il governo Conte pullula di massoni, tra ministri e sottosegretari, senza contare la cifra massonica dello stesso Casaleggio senior". Demonizzare la massoneria è indice di fragilità, aggiunge Magaldi: "Chi teme i massoni è debole, e presume che il massone disponga di una maggiore solidità ideologica. Ma sbaglia anche in questo, perché oggi le comunioni massoniche italiane sono piene di "peones" confusi e innocui. Sono semmai gli uomini delle Ur-Lodges, massoni d'alto grado, a colonizzare le istituzioni".

Massoni o meno, la gracilità dei 5 Stelle resta evidente. E gli elettori se ne sono accorti: promesse non mantenute, per mancanza di coraggio. "Il vero nodo resta Bruxelles, cioè la governance non democratica della Disunione Europea". E verrà il giorno – conclude Magaldi – che gli oligarchi dovranno arrendersi al cambio di paradigma: il neoliberismo è insostenibile e sta provocando rivolte, come quella dei Gilet Gialli in Francia. Prima lo capiranno, i 5 Stelle, e meglio sarà per loro: con Bruxelles è necessario arrivare a uno scontro, "per costringere l'Europa a recuperare la democrazia, la perduta sovranità e il diritto al lavoro, che è molto meglio del reddito di cittadinanza: il Movimento Roosevelt propone di inserirlo direttamente nella Costituzione, per impegnare lo Stato a estirpare la piaga della disoccupazione".



UFFICIO STAMPA MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)
Alessio Altieri
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(Articolo del 16 marzo 2019)