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10 Presupposti per l’Umbria del Movimento Roosevelt. Verso le Elezioni regionali del 27 ottobre 2019

 

Diverso tempo fa, alcuni esponenti del Movimento Roosevelt sono stati contattati per poter essere candidati alla competizione elettorale del 27 ottobre 2019, che rinnoverà il Consiglio regionale dell’Umbria.

Le richieste sono pervenute sia dal cosiddetto Centro-Destra che dal cosiddetto Centro-Sinistra, e tutti si sono detti disponibili ad implementare grandi cambiamenti programmatici e ad accogliere quelle politiche ed istanze progressiste più volte enunciate e proposte dal metapartitico Movimento Roosevelt.

In un primo momento ci siamo sentiti lusingati e compiaciuti per tali sollecitazioni e abbiamo pensato che fosse davvero giunta l’ora di un coraggioso cambio di paradigma culturale, politico ed economico. Con il proseguire dei contatti e l’approfondimento di varie questioni politico-programmatiche, però, ci siamo sempre più accorti che tale disponibilità a far proprie genuine istanze rooseveltiane, più volte manifestata, non era rappresentativa di tutta la coalizione (di Centro-Destra e/o di Centro-Sinistra), ma esprimeva soltanto la volontà “illuminata” di alcuni gruppi.

Entrambe le coalizioni, infatti, appaiono ai nostri occhi tuttora troppo condizionate in senso conservatore.

Il Partito Democratico (PD) e gli altri partiti del sedicente Centro-Sinistra (eredi di una classe dirigente che governa l’Umbria da troppi decenni, senza alternanza democratica con altre forze e senza aver risolto alcuni inveterati problemi sociali e infrastrutturali) risultano fortemente screditati dalle ultime vicende giudiziarie e dalle gravi lacune amministrative dimostrate negli ultimi vent’anni. Il sedicente Centro-Destra, guidato da una Lega in crescendo (felicemente alleata di interessanti liste civiche di orientamento riformista, socialista e progressista), corre tuttavia il rischio di un forte condizionamento da parte di gruppi clericali e tradizionalisti, la cui ideologia è lontana anni luce dalle istanze laiche e progressiste del Movimento Roosevelt.

Cosi, dopo vari incontri e confronti leali e schietti con coloro che ci chiedevano candidati rooseveltiani, il MR Umbria (d’intesa con la Presidenza del Movimento) ha deciso che non sono ancora maturi i tempi per un coinvolgimento diretto del MR con questo tipo di coalizioni. Fedeli ad un ruolo rooseveltiano meta-partitico e pedagogico, osserveremo con attenzione questa campagna elettorale e il lavoro della futura classe dirigente regionale.

Tuttavia, se richiesti da coloro che siederanno nel nuovo Consiglio come maggioranza o opposizione, saremo lieti di presentare, articolare e favorire la concretizzazione delle nostre proposte per il futuro governo della Res Publica umbra.

Nei prossimi giorni, anzi, in vista dell’imminente tornata elettorale, sottoporremo pubblicamente (con un apposito video) e privatamente tali proposte tanto ad alcuni candidati del Centro-Destra che ad altri del Centro-Sinistra, prendendo nota di coloro che si mostreranno più in sintonia con il nostro Progetto rooseveltiano per l’Umbria.

Quelli che seguono sono 10 presupposti generali cui ispirare alcuni settori chiave dell’amministrazione regionale, alla quale il MR farà pervenire anche dei progetti mirati e circostanziati ispirati a tali presupposti.

 

 

Sommario

1)     VISIONE...................................................................... 2

2)     PARTECIPAZIONE E DEMOCRAZIA.............................. 2

3)     L’UMBRIA VERSO L’EUROPA. ......................................2

4)     LAVORO...................................................................... 2

5)     UGUAGLIANZA.............................................................2

6)     CONOSCENZA............................................................ 2

7)     SVILUPPO.................................................................. 3

8)     BENI COMUNI .............................................................3

9)     DIRITTI........................................................................ 3

10)   RESPONSABILITA’...................................................... 3

 


 

1) VISIONE

Stimolare nei cittadini umbri un risveglio della fiducia collettiva, mediante azioni concrete e quotidiane e non limitandosi a progetti aleatori che rimangano solo sulla carta. Le scelte che la nostra regione dovrà compiere nei prossimi mesi ed anni non saranno per nulla semplici e neanche scontate, ma dobbiamo riuscire a ricreare una classe dirigente di livello internazionale che l’Umbria in passato ha dimostrato di poter offrire. Questo riguarda non solo la classe dirigente politica, ma tutti i componenti di vertice- in collaborazione democratica con la base dei cittadini- della società civile. Industriali, possidenti, sindacalisti, commercianti, professionisti, manager e funzionari pubblici e privati, insegnanti, forze dell’ordine, artisti, intellettuali, artigiani, impiegati e operai, ecc: tutti saremo chiamati a partecipare e a prendere decisioni strategiche e delicate tanto per il nostro futuro che per quello dei nostri figli e nipoti.


 2) PARTECIPAZIONE E DEMOCRAZIA

La crisi della democrazia non è finita e l’Umbria, in questo campo, dovrà diventare un esempio ed un’avanguardia. Bisogna ridare agli umbri la possibilità di partecipare alle grandi scelte della politica regionale e nazionale, avviando un percorso di trasparenza e partecipazione

3) L'UMBRIA VERSO L'EUROPA

La nostra regione dovrà avere uno sguardo attento verso l’Europa, cercando di avviare progetti e collaborazioni che ci permettano di intercettare il maggior numero possibile di fondi diretti. Tali fondi dovranno costituire, insieme ad altre risorse umane e socio-economiche che l’Umbria può e deve mettere in campo, la leva per la ripresa della nostra produttività e per un significativo rilancio dell’occupazione. Avviando un simile “New Deal”, l’Umbria sarà in grado di uscire dal provincialismo che l’ha limitata negli ultimi decenni e potrà conquistare a pieno titolo lo status di “Regione europea”, collaborando fattivamente alla costruzione di una Europa più democratica, giusta, prospera e integrata


4) LAVORO

Promuovere un nuovo modello di politiche del lavoro. Un modello fondato al contempo sulla sicurezza e sulla dignità dei lavoratori (non più precari, sfruttati e in condizioni di pericolo) e su una autentica libertà di impresa degli industriali, cui l’amministrazione regionale dovrà- per quanto sia in suo potere- semplificare e ridurre gli adempimenti burocratici e fiscali.




5) UGUAGLIANZA

Anche nella nostra regione la crisi finanziaria ed economica in atto da oltre dieci anni sta creando gravi e allarmanti disuguaglianze economico-sociali. Soprattutto, stiamo assistendo ad un forte impoverimento di quella che viene definita la classe media. Anche su tale tematica, la nostra regione dovrà essere concretamente vicina a tutte le persone più in difficoltà, senza differenza di genere, orientamento sessuale, livello culturale, provenienza e religiosità, nel pieno rispetto dei diritti umani universali. Il sostegno alle politiche sociali, sempre con uno sguardo attento verso l’Europa e pretendendo dalle Istituzioni continentali un supporto non ambiguo su ciò, dovrà essere un punto fermo della nuova classe dirigente regionale.


6) CONOSCENZA

Valorizzare ed accrescere il diritto alla conoscenza, anche mediante l’istituzione di nuove ed originali strutture formative regionali.


7) SVILUPPO 

Creare politiche di sviluppo economico, sociale e culturale, avendo come bussola orientativa ed ispirativa i 17 obiettivi delle Nazioni Unite (vedi: https://www.savethechildren.it//blog-notizie/i-17-obiettivi-di-sviluppo-sostenibile?tema=3&regione=All&utm_source=google&utm_medium=grants&utm_campaign=cmp-ntv-blog&gclid=EAIaIQobChMI2raz1eej5QIVC0HTCh1uvwn6EAAYASAAEgJLR_D_BwE     ). Tali politiche dovranno essere mirate a:

  • Realizzare/ammodernare infrastrutture viarie (strade, aeroporti, ferrovie, etc.) con al centro lo sviluppo di una mobilità integrata e sostenibile;
  • Implementare infrastrutture digitali (fibra, etc.) in grado di facilitare i rapporti internazionali e di promuovere worldwide le nostre bellezze storico-culturali
  • Promuovere un piano di adeguamento e riqualificazione del nostro patrimonio edilizio, attraverso l’efficientamento energetico e l’utilizzo di materiali innovativi rispettosi dell’ambiente
  • Promuovere un piano di rigenerazione della nostra agricoltura, che possa divenire sempre più sostenibile e rispettosa della salute e del benessere dell’essere umano.

 8) BENI COMUNI

Il diritto alla conoscenza, il diritto al lavoro, il diritto ad essere curati, il diritto al godimento della bellezza artistico-culturale dell’Umbria devono essere fortificati, protetti ed estesi. Troppo spesso questi diritti vengono minati da inconfessabili e inaccettabili interessi privati egoistici e di natura opaca.


 9) DIRITTI

Il rispetto e la promozione dei diritti umani universali, in questo caso declinati sapientemente a livello regionale, costituiscono per il Movimento Roosevelt un imprescindibile presupposto di governo della collettività umbra.


 10) RESPONSABILITA'

L’imperativo che una nuova classe dirigente (politica, industriale, sindacale, civile e culturale) deve avere per l’Umbria è quello di creare e diffondere ottimismo non velleitario e aleatorio verso il futuro, nonché fiducia ben riposta verso le Istituzioni locali. In effetti, il momento storico attuale richiede che vengano prese importanti, cruciali e strategiche decisioni con fermezza e determinazione, abbandonando la politica politicante delle promesse elettorali vane e delle iniziative di corto respiro e piccolo cabotaggio.



DIREZIONE REGIONALE UMBRIA MR di concerto con la PRESIDENZA MR (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )

( Articolo del 17 ottobre 2019 )