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OBIETTIVI STRUMENTI e QuisquilieNon solo scopro, mio malgrado, confusione tra strumenti e mezzi, ma anche purtroppo tra strumenti e fini; e come se non bastasse c’è confusione tra percorsi per il raggiungimento di obiettivi e c’è infine una sommaria descrizione per definire simili, obiettivi che non solo non sono simili, ma neppure paragonabili. Ho fatto confusione? Lo so, e ci credo, provate voi a mettere a confronto i Diritti Universali dell’Uomo con la “Carta dei Valori e degli Obiettivi” ; provate voi a confrontare un Titanico tentativo di rovesciare la Governance Tecnocratica Europea, con quello di avviare, un processo politico regionale per condurlo alla costituzione di un partito nazionale. E dire che le intenzioni sono tutte encomiabili, la differenza, oltre che nell’obiettivo sta negli strumenti, nei mezzi e nei percorsi; mi chiedo se chi prospetta il secondo percorso è ingenuo o presuntuoso, non ho conoscenza specifica per supporre altre “variabili”, e mi fa venire in mente una vecchia storiella.

In un paese viveva un uomo, tutto dedito a pregare, un giorno in quel paese si scatenò un uragano con conseguente allagamento che iniziò ad inondare persino le case; l’uomo dopo essersi messo al sicuro sul tetto continuò a pregare dicendo: “Signore sono certo che Tu mi salverai”; in effetti l’Angelo del Signore gli apparve e gli disse: “per la tua fede il Signore ti salverà”; intanto mentre l’acqua saliva un canotto si avvicinò all’uomo invitandolo a salire, ma lui rispose “salvate gli altri, a me penserà il Signore!” Ma l’acqua continuava a salire; passò un altro canotto, ma l’uomo continuò a rifiutarsi di salire, continuando a ripetere salvate gli altri a me penserà il Signore! Poi un altro canotto ancora, ma con lo stesso esito. Infine mentre l’acqua arrivava alla gola dell’uomo passò un ultimo canotto e l’invitarono a salire dicendo: “siamo gli ultimi, sei rimasto solo tu, Sali!” Ma lui imperterrito rifiutò, poi glu glu glu … e si ritrovò in Paradiso, ma molto indignato chiese ed ottenne di parlare con il Signore (era un uomo di preghiera!!!): “Signore” disse “sono deluso, mi avevi assicurato che mi avresti salvato, e invece eccomi qui!” Il Signore stupito da tale indignazione, chiamò Pietro e gli disse: “non ti avevo detto di salvare quest’uomo?”; “ Signore”, rispose Pietro, “cosa avrei potuto fare di più? Gli ho mandato ben quattro canotti!”.

Ora tornando al nocciolo della questione, ritengo corretta una sospensione di giudizio, non conoscendo quali sono e quali erano i rapporti apicali nel Movimento Roosevelt, ciò nonostante sarebbe ipocrita una completa astensione da una rigorosa descrizione degli eventi e delle iniziative che a qualsiasi titolo vengono intraprese. Sono di parte, quindi la mia rigorosità dovrà essere “spietata”. Sono oltre cinque anni, che io sappia, che Gioele Magaldi parla dei suoi obiettivi cercando di diffonderli ad ogni occasione, ne ha parlato con tutti anche e soprattutto con coloro che oggi sono orientati verso altri percorsi.

“Nel gennaio del 2011 Magaldi sparisce, infatti, dai radar. Misterioso come al solito, anzi più del solito, il fluviale Gioele stavolta è di poche parole. Ogni tanto annuncia che va a Londra, forse anche a New York. A fatica sappiamo che deve <<vedere certi documenti>>. Che deve <<parlare con certi fratelli>>. Che sta <<studiando>>. Che sta <<lavorando tantissimo>>. Poi, silenzio.

Va avanti così per quasi quattro anni.” [Laura Maragnani in Gioele Magaldi, Massoni…, Chiarelettere, Novembre 2014, p.20].

Nel novembre del 2014 esce il primo volume di un’opera titanica! Ma è stato letto il libro MASSONI SOCIETA’ A RESPONSABILITATA’ ILLIMITATA … ? E sì, la domanda è pertinente perché il dubbio viene quando la Storia che Gioele ama chiamare narrazione, non si conclude con i “fatti”, peraltro parzialmente noti soltanto a pochi cultori, ma con prospettive atte a processi di revisione sostanziali dell’attuale Governance europea; nasce quindi l’associazione Eleanor Roosevelt per il socialismo liberal, poi chiamato <movimento> su “suggerimento” di Frater Rosenkreutz, in quanto il movimento sottolinea il suo carattere dinamico e progressista.

Nel nono capitolo del libro sopra citato, si presentano quattro signori “niente male”, a supporto dell’opera e delle conseguenti iniziative di Gioele; questo non suggerisce nulla? Ora ritengo doveroso esprimere alcune considerazioni e/o precisazioni: sono un inamovibile profano; se dicessi di essere uno Storico, mentirei e forse mentirei anche se dicessi di essere un cultore della materia, allora mi limiterò a dire che la Storia mi appassiona; ho letto di tutto o quasi, magari testi inadatti a far conoscere la Storia, magari semplici testi di storia “la s minuscola non è un refuso”, sono un sociologo, ho quindi studiato Storia Moderna con il Prof. Petrocchi, ma non ho mai avuto l’opportunità non dico di studiare, ma nemmeno di leggere in modo sufficientemente argomentato qualcosa sulla massoneria e tantomeno sui massoni; mi si potrebbe rimproverare che la mia istruzione storica non ha varcato i confini nazionali, giusto! Come altrettanto giusto è considerare che nel nostro Paese la massonofobia è imperante. Oggi però ritengo che qualcosa sia cambiato: hanno inserito negli insegnamenti scolastici la materia “storia della massoneria”? Assolutamente no! La Chiesa ha tolto la scomunica per i massoni? No! “Almeno non ancora; i cosiddetti Carbonari del nostro risorgimento, vengono ora chiamati Massoni? Noo! E allora cosa è cambiato? E cambiato che un certo Signore che risponde al nome di Gioele Magaldi, dopo aver scritto il libro già menzionato, primo di una trilogia e di altri due, di cui chi ne vuol sapere di più, se lo va a cercare, non si è fermato.

In effetti questo signore non ha scritto un libro di Storia, ha riscritto la Storia e come detto ha anche indicato come è possibile riscriverla ancora, revisionando quantomeno l’ultimo trentennio. Tutto ciò partendo dai Diritti Universali dell’Uomo, passando per il Movimento Roosevelt che ha voluto laico, ovvero non massonico ne paramassonico, l’ha voluto meta partitico, aperto cioè a tutti coloro che si ritengono democratici e progressisti. Inoltre Gioele Magaldi, in una delle sue presentazioni del libro, si è “lasciato sfuggire” che la questione economica non è un problema (?), perché le virgolette? Perché questo signore non improvvisa mai! Fidatevi.

L’opera che ho definito titanica di Gioele e la sua dichiarazione di “guerra” alla tecnocrazia europea, rappresentano per me l’obiettivo prioritario! Il MR è un mezzo non il fine, e anche questo è opera di Gioele, senza il quale staremmo (almeno io) alla ricerca di un sostituto di Renzi o di Alfano o di B. o di salvini (la s minuscola non è un refuso) o magari staremmo (almeno io) alla ricerca degli esuli o quasi, come Civati, o Cuperlo o Fassina o Cofferati o Speranza o magari Landini e perché no Tsipras, Ma ora c’è il Movimento Roosevelt con il suo Statuto, e a proposito di Statuto proviamo ora a parlare di Politica seria e rigorosa, per ciò che attiene all’intervento/comizio di Gioele a Gioia Tauro vi rimando al video postato sul sito del MR, per quanto riguarda l’art. 2 dello statuto, di cui ultimamente si parla molto, vi invito a leggerlo direttamente sul sito citato; ciò che non potete visionare o leggere è quanto accaduto il 21 marzo a Perugia, in qualche modo data di nascita del MR, (dico impropriamente in qualche modo in quanto c’erano già state iniziative in Calabria). Ebbene, si pone al voto lo Statuto, e in modo quantomeno singolare, un gruppo di persone che ovviamente non conoscevo, chiede delle modifiche, qui vale la pena citare ‘a Livella di Totò: Stongo scetato… dormo, o è fantasia? E si, perché lo statuto era noto andiamo per votarlo e vogliamo cambiarlo? Non so quanto è durata la discussione, per me comunque troppo, ed è potuta terminare solo dopo che Gioele Magaldi e Francesco Toscano hanno suggerito, di costituire una Commissione Statutaria e fare proposte da sottoporre all’Assemblea Generale, che nel frattempo era divenuta dei Soci Fondatori, quindi “parlamento” del MR fino alle prossime elezioni.

Bene dico tra me e me, non appena torno a casa mi metterò al lavoro, ce n’è da fare: con i Diritti Universali spesso disattesi; con la tecnocrazia europea; con l’attuale stato sociale e la relativa disoccupazione; con la questione giustizia nel nostro Paese; con l’informazione quasi tutta prezzolata; con la problematica dell’immigrazione; con il Ttip che mette tra l’altro a rischio la salute dei consumatori; con un governo fatto da nominati la cui ignoranza pare non avere limiti; con una corruzione divenuta sistema; ecc. ecc. però poi mi dico non è che posso fare tutto io, è vero, dico ancora: mai mettere limiti alla provvidenza, ma quanto posso campà? Poi comunque mi metto al lavoro e tra un argomento e l’altro butto un occhio sul sito … . Noooo! Non ci posso credere! La prima Commissione che si crea è quella Statutaria! Con tutto quello che c’è da fare? Qualcuno diceva a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina! A Roma, almeno dalle mie parti si usa dire: ma nun è che voi attaccà er cappello? E a proposito di detti bisognerebbe iniziare ad usare quello messo bene in mostra, nelle vecchie osterie romane: “per colpa de quarchiduno nun se fa credito a nissuno!”.

   Trovo singolare anche un’altra questione, che denota in chi l’avanza un’assoluta mancanza di conoscenza dei sistemi organizzativi e ciò a prescindere dal ruolo che comunque deve avere Gioele Magaldi e mi riferisco alla critica fatta sull’organizzazione piramidale. Premesso che qualunque sistema organizzativo presenta pregi e difetti, mi vien da chiedere come dovrebbe essere organizzato un movimento: a pettine; a matrice; per divisioni? Dove magari la prima è dedicata all’abbigliamento maschile, la seconda a quello femminile e la terza alla biancheria intima? Dai, siamo seri, è ovvio che in un’organizzazione piramidale i vertici contino di più, ma genera un organigramma in cui in ogni casella si possono riconoscere funzioni con compiti e responsabilità, e ciò è in grado di garantire maggiore efficienza ed efficacia.