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... , la Superloggia Hathor-Pentalpha, alcune leggi liberticide e autoritarie tese a mortificare ulteriormente la vita democratica del Vecchio Continente, dei suoi rapporti con la massoneria dopo la pubblicazione di Massoni e sulle minacce di morte subite dallo stesso




Venerdì 20 novembre, sul sito di “Italiaora”, è apparsa un intervista a Gioele Magaldi, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico e Presidente del Movimento Roosevelt, autore del best-seller Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges (Chiarelettere, Milano 2014): primo volume di una trilogia che sta anche per essere pubblicato in lingua spagnola, francese e inglese.

Di seguito le varie risposte date da Gioele Magaldi ad “Italiaora”.



A proposito del libro Massoni e sul fatto che il nome Isis ha un significato legato a una superloggia massonica, Gioele Magaldi ha così risposto: «Come ho spiegato nel primo volume della serie di Massoni. Società  a responsabilità, Chiarelettere Editore, l’Isis e il progetto politico-terroristico connesso sono una precisa e meditata creazione ad opera della Ur-Lodge Hathor-Pentalpha, una superloggia sovranazionale malignamente eretica ed estremista nei suoi fini e nei suoi mezzi, persino rispetto agli ordinari circuiti massonici neoaristocratici e reazionari. Del resto, Isis o Iside, la stessa divinità egizia che, in determinati contesti mitologico-rituali, assume il nome di Hathor. Tutto questo, comunque, viene spiegato minuziosamente nel libro Massoni, così come vi vengono profetizzati - con mesi e mesi di anticipo (il libro è uscito nel novembre 2014) - eventi quali i tremendi attentati terroristici di Parigi del 7 gennaio (episodio di Charlie Hebdo) e del 13 novembre 2015.

Le superlogge Hathor-Pentalpha Amun, Geburah, Der Ring (alla guida di altre, loro satelliti) lucrarono enormi profitti geopolitici ed economici dalle guerre preventive al terrorismo dei primi anni 2000. Guerre che avrebbero avuto un senso solo se davvero fossero state volte a esportare democrazia, libertà, laicità, diritti universali e infrastrutture materiali e immateriali in grado di garantire in Medio Oriente e altrove non solo istituzioni fondate sulla sovranità popolare e il pluralismo liberale, ma anche giustizia sociale e prosperità per tutti e per ciascuno. Cosi non fu. Quelle guerre, scatenate con il pretesto di abbattere regimi canaglia fiancheggiatori del terrorismo islamico, in realtà  sono servite a scopi di ampliamento del potere e della ricchezza di un ristretto numero di gruppi massonici reazionari e neoaristocratici».

A proposito delle superlogge massoniche: «Anzitutto occorre rammentare che il termine tecnico per denominarle Ur-Lodges e sovranazionale, che cooptano tra i propri membri eminenti personaggi (sia uomini che donne) appartenenti alle Comunioni massoniche tradizionali (Gran Logge e Grandi Orienti) e anche profani e profane di particolare spessore e prestigio politico-sociale, economico-finanziario, mediatico, militare e culturale. E si tratta di contesti dove non ci si occupa soltanto di gestire il potere ai suoi massimi livelli globali, ma anche di cenacoli dove teorie e pratiche rituali ed esoteriche vengono coltivate con grande assiduità e scrupolosità. In effetti, a partire da fine Ottocento (momento di nascita delle prime, tra queste superlogge) e poi soprattutto nel corso del Novecento e nel primo quarto del XXI secolo, l’egemonia massonica e l’egemonia tout-court a livello planetario passa dalle tradizionali comunità massoniche organizzate su base nazionale a queste superlogge sovranazionali».

A proposito delle superlogge massoniche e sui perché che spingono queste organizzazioni a scatenare il terrore in Europa: «Da mesi, con la sceneggiata hollywoodiana sull’Isis e i suoi tagliatori di teste trasmessa worldwide, si è dapprima preparato il terreno. Poi è giunto il primo assaggio cruento nel cuore del Vecchio continente (vedi attentato alla sede della rivista Charlie Hebdo), quindi stata una ulteriore escalation con l’episodio di venerdì 13 novembre 2015 e la strage di Parigi. Pur dissentendo da qualsivoglia paranoia complottista sulle numerologie di certi eventi, occorre rammentare che da quando, il venerdì 13 ottobre del 1307, il re di Francia Filippo il Bello diede l’ordine di arresto dei Cavalieri Templari, il venerdì divenuto un significante importante e famigerato negli ambienti esoterici e massonici e poi anche nell’immaginario collettivo e profano, tanto da dar vita, in tempi recenti, ad alcune serie filmografiche sul tema.

E in corso una lotta fratricida tra ambienti massonici neoaristocratici, egemoni da mezzo secolo, e la ripresa di attività  dei circuiti latomistici progressisti, decisi ora ad invertire il corso antidemocratico e tecnocratico tanto della globalizzazione che della governance europea. Colpendo in un giorno molto preciso e particolare, le manovalanze terroristiche eterodirette dagli ambienti della Ur-Lodge Hathor-Pentalpha, intendevano conseguire due precisi obiettivi.

Uno: dare un segnale infra-massonico ai circuiti libero-muratori progressisti e in particolare a una superloggia precisa, legata alla tradizione dei Templari e operante con particolare attenzione in Francia, in questi mesi. Dirò poi di che Ur-Lodge si tratti e che cosa stia cercando di fare sul territorio francese.

Due: grazie allo shock provocato e allo spauracchio della presunta impossibilità di garantire la sicurezza senza misure emergenziali, determinare sia in Francia che altrove un maggiore controllo politico, sociale e mediatico autoritario, mediante la introduzione di eventuali modifiche costituzionali (vedi gli annunci di Hollande in tal senso) e di una sorta di Patriot Act europeo. In sostanza, dopo aver determinato una cinesizzazione del popolo europeo sul piano dei rapporti sociali ed economici (smantellamento del welfare, disoccupazione galoppante, crollo della domanda aggregata e dei consumi e conseguente aumento di manodopera a buon prezzo e con bassi salari) e dopo aver costruito una UE matrigna e antidemocratica (il Parlamento europeo, luogo di rappresentanza della sovranità del Popolo europeo non ha il potere di fiduciare e sfiduciare un esecutivo politico continentale che sia sovraordinato alle strutture burocratiche comunitarie, invece di essere, come effettivamente, subordinato alla dittatura tecnocratica della Bce, vero dominus non elettivo dell’attuale Europa), adesso si cerca di mortificare ulteriormente la vita democratica del Vecchio Continente, introducendo, per mezzo della paura del terrorismo, leggi liberticide e autoritarie».

A proposito del Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, che aveva affermato che «forse dobbiamo essere pronti a rinunciare ad alcune delle nostre libertà personali, in particolare dal punto di vista della comunicazione» (a causa della necessità di combattere con ogni mezzo il terrorismo): «Proprio il 14 novembre, sul sito ufficiale del Movimento Roosevelt, poi rilanciato anche sul sito di Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com), è apparso un importante intervento intitolato Strage a Parigi del 13 novembre 2015: il tragico avverarsi delle profezie di MASSONI e di Gioele Magaldi (risalenti al 2014) e un necessario impegno di tutti e di ciascuno per difendere democrazia e libertà, contro qualsivoglia deriva autoritaria e illiberale in stile Patriot Act sul suolo europeo e contro altre conseguenze strumentali e scellerate auspicate dai mandanti degli attentati di ieri (13 novembre) e del 7 gennaio 2015 in Francia, articolo pubblicato il 14 novembre 2015 sul sito MR, di cui consiglio un attenta lettura. Dopo qualche polemica iniziale, a caldo, rispetto a quanto da lui affermato, ho avuto modo di informarmi meglio sulla figura di Franco Roberti, procuratore antimafia e antiterrorismo, e in molti me ne hanno parlato come di persona seria, competente e amante della libertà e della democrazia. Credo, quindi, che quelle parole (anch’esse dette a caldo, sull’onda dei fatti terribili che ci hanno tutti indignato e scosso) sul fatto di rinunciare alla libertà, specie di comunicazione, in favore della sicurezza, siano state pronunciate in un momento di comprensibile e preponderante preoccupazione di assicurare al popolo italiano il massimo di tutela da minacce terroristiche.

Ma sono altrettanto convinto che Franco Roberti e i suoi collaboratori saranno in grado di lavorare alacremente sul lato della prevenzione e del controllo sapiente del territorio e dei luoghi più esposti a rischio, senza minimamente attentare alle libertà fondamentali dei cittadini. Del resto, il massone progressista Benjamin Franklin, uno dei massimi padri della nascita della prima Repubblica costituzionale e democratica al Mondo, gli Stati Uniti d’America, soleva affermare: “Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita la libertà la sicurezza”.

A proposito dei fatti di Parigi di venerdì scorso, vorrei aggiungere quello che mi hanno suggerito diversi amici fraterni onesti e scrupolosi, tra i quadri e i dirigenti dei servizi d’intelligence (di diverse nazioni) operanti in Francia, e in particolare a Parigi. E sa cosa mi hanno detto? Che senza una falla grossa come una casa nell’operato degli stessi servizi segreti collaborato con i terroristi, tradendo con infamia i propri doveri e la propria dignità di uomo e di servitore dello Stato), quello che è accaduto venerdì 13 novembre non sarebbe mai potuto accadere.

Ma stiamo scherzando? Terroristi che arrivano indisturbati a pochi passi da dove si muove il Presidente della Repubblica e che vanno a fare il più atroce attentato in un locale che avrebbe dovuto essere scientificamente guardato a vista da servizi d’intelligence e sicurezza, in quanto già attenzionato in precedenza per possibili atti di terrorismo e violenza?

Senza la connivenza di apparati deviati dell’intelligence militare e civile, tutto ciò non sarebbe stato assolutamente possibile. Ecco, dunque ci si prodighi per evitare, in Italia, le falle clamorose e inescusabili relative alla prevenzione degli attentati e al presidio capillare dei luoghi più esposti a rischi. E da questo punto di vista, in molti che lo conoscono bene, mi assicurano che Franco Roberti rappresenti una garanzia per competenza, intelligenza e desiderio sincero di proteggere la popolazione esposta a minacce terroristiche di primordine».

A proposito del caos che sta sconvolgendo il mondo: «La tragedia non finirà da sola. La sua fine dipende insieme dalle iniziative dei massoni progressisti nel contrastare i progetti di involuzione neo-feudale su scala europea, occidentale e globale e dal risveglio dell’orgoglio di tutti i cittadini comuni, latori pro-quota di sovranità. In questa prospettiva stato fondato il Movimento Roosevelt, per unire in una alleanza comune élites progressiste e popolo sovrano desideroso di difendere con le unghie e con i denti tre secoli di conquiste democratiche e liberali».

A proposito delle sconvolgenti verità contenute in Massoni: «Ho ricevuto querele (stralunate) per diffamazione, in relazione alle attività del sito ufficiale di Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com), Movimento massonico d’opinione di cui mi onoro di essere Gran Maestro. Ma non ho ricevuto alcuna querela per questioni attinenti alla pubblicazione del libro Massoni. Società  a responsabilità  illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges».

A proposito dei rapporti di Gioele Magaldi con la massoneria dopo la pubblicazione di Massoni: «Ho sicuramente sia molti amici che molti nemici, all’esterno del network specifico di GOD, parte del più ampio campo di azione della Libera Muratoria progressista, di cui sono parte integrante. Tuttavia, da qualche tempo a questa parte accadono cose un po’ strane. L’altro giorno, ad esempio, qualcuno mi ha iscritto ad un Gruppo Massoneria su Facebook e poi, su quello stesso Gruppo, ieri, mercoledì 18 novembre, sono stato oggetto di minacce di esplicita violenza fisica e anche di morte, da alcuni massoni italiani, peraltro riconoscibili con nome e cognome. Sarà naturalmente mia cura, nelle prossime ore, allertare della cosa in modo adeguato sia le autorità giudiziarie competenti che l’opinione pubblica».

L'intervista completa di “Italiaora” a Gioele Magaldi: http://www.italiaora.net/i-veri-mandanti-dellisis-e-la-superloggia-massonica-hathor-pentalpha/ .

Vincenzo Bellisario

(Articolo del 24 novembre 2015)