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Scrive Gioele Magaldi: «Direi proprio che il discorso fatto per gli USA non può minimamente essere fatto per l'Italia. L'Italia, anzi il popolo italiano, che ha vissuto la sua ultima stagione eroica in epoca risorgimentale, ha dal 1922/23 all'inizio degli anni '40, in larghissima parte, sostenuto un regime liberticida, antidemocratico e infame (si vedano le leggi razziali) come quello fascista. E dall'Italia, la peste fascista si è diffusa in tutta Europa e nel Mondo (dalla Germania, alla Spagna, al Giappone, all'America Latina, eccetera). L'Italia, alla fine della Seconda Guerra mondiale, era un paese in macerie. Italia ed Europa, martoriate dalla peste fascio-nazista da un lato, da quella stalinista dall'altro, senza il Piano Marshall e poi reiterati aiuti statunitensi (che ebbero anche il loro tornaconto egemonico, in questo, ciò è indubbio), non avrebbero mai raggiunto quella vita pacifica e prospera di cui tutti siamo nostalgici, a partire dalle crisi politico-economiche degli ultimi anni. La stessa Costituzione italiana (1947-48) è ricalcata (pur essendo meno avanzata, su certi punti e fatte le debite proporzioni storiche) su quella distillata dai massoni progressisti Mazzini, Armellini, Saffi ed altri durante l'esperienza breve ma gloriosissima della (massonica) Repubblica romana del 1849. E la Costituzione (massonico-progressista) della Repubblica romana del 1849 è a sua volta debitrice, avendola portata a ulteriore perfezionamento, di quella statunitense del 1787, antesignana di tutte le elaborazioni costituzionali dei secoli successivi.

Il problema non è ciò che accomuna gli Stati Uniti a tutte le altre nazioni del Mondo. Tutti i popoli hanno fatto guerre e commesso crimini atroci. Gli americani? Si, al pari dei cinesi, dei russi, dei giapponesi, dei tedeschi, degli italiani, dei turchi, degli arabi, eccetera. Il punto è ciò che differenzia gli USA dal resto delle altre comunità planetarie. Negli USA, grazie ad avanguardie massoniche progressiste, tra 1776 e 1787, mentre nel resto del Mondo regnavano monarchi autocratici e aristocrazie del sangue e/o ierocrazie ecclesiastiche su masse sterminate di sudditi cenciosi, si andava affermando per la prima volta nella millenaria storia delle civiltà umane una Repubblica fondata su una Costituzione scritta e sulla sovranità popolare di cittadini, considerati come uomini liberi e non più sudditi per grazia di Dio di qualche monarca o ierofante. Negli USA, nella sua Costituzione settecentesca (intrinsecamente massonico-progressista), si andavano affermando per la prima volta, con strabiliante modernità, i principi di laica distinzione tra Stato e confessioni ecclesiali e quelli della tolleranza, della libertà di coscienza, pensiero ed espressione critica di questo pensiero. Sarà sempre negli USA che, a seguito di una guerra sanguinosa, verrà abolita la schiavitù dei neri e che le prime persone di colore potranno accedere al Congresso, al Parlamento della nazione. Sarà negli USA che si affermerà il New Deal rooseveltiano di ispirazione keynesiana. Sarà un manipolo di massoni progressisti statunitensi riuniti intorno al Fratello Franklin Delano Roosevelt a decidere di intervenire, in Europa e nel Mondo, per sconfiggere la peste fascio-nazista, supportata da élites latomistiche reazionarie che avevano anche addentellati americani, certo, per lo più riuniti nell' “America First Committee” (potente gruppo di pressione che non voleva assolutamente che gli Usa combattessero contro Hitler). E ancora da una cittadina americana d'eccezione (definita la “Madre d'America”, talora, talaltra anche “del Mondo”), Eleonor Roosevelt, anch'ella libera muratrice progressista, verrà l'impulso fondamentale per la scrittura e l'approvazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (sancita all'ONU il 10 dicembre del 1948). E sarà sempre dagli USA che si diffonderà nel Mondo l'ultimo grande lascito della tradizione massonica autenticamente e radicalmente democratica, progressista, libertaria ed egualitaria, attentissima alla giustizia e alla promozione sociale per gli “ultimi”, i più deboli. Mi riferisco alla New Frontier, elaborata da Arthur Meier Schlesinger Jr. ed altri e promossa e implementata da soggetti del calibro di John Fitzgerald Kennedy, Robert Kennedy, Martin Luther King, ecc. Ecco perché, caro Walter e cari tutti, io mi proclamo fieramente filo-statunitense e filo-americano. Ciò, avendo denunciato nel mio libro MASSONI anche tutte le scelleratezze compiute da governi ed eserciti statunitensi contingentemente “ostaggio” di reti massoniche neoaristocratiche e antidemocratiche sovranazionali. W i valori autenticamente statunitensi (a partire dalla Costituzione del 1787 e poi da tutta una serie di importanti approfondimenti giuridici, declinati mediante una miriade di benemeriti emendamenti) e abbasso l'illiberale Patriot Act voluto dal clan Bush incardinato nella Ur-Lodge “Hathor Pentalpha” e ancora abbasso tutte quelle forze oscure e contro-iniziatiche che si servono delle istituzioni USA a svantaggio dello stesso popolo americano e in tradimento dei nobili principi che, dal 1776 (Dichiarazione d'Indipendenza), in poi, grazie a delle avanguardie massoniche progressiste internazionali e cosmopolite, si sono diffusi in tutto l'orbe terracqueo».

Ancora Gioele Magaldi, a proposito della sua intervista alla trasmissione radiofonica “Border Nights” del 17 novembre e sui concetti “apolitia” e “cosmopolitismo”, aggiunge: «Io ho detto che i gruppi massonici neoaristocratici e reazionari sono apolidi, cioè si sentono slegati da qualsivoglia patria o senso patriottico. Viceversa, i massoni progressisti sono cosmopoliti: si sento cittadini del Mondo e, per essi, la “patria” è qualunque luogo in cui sia giusto combattere contro la tirannide, l'ingiustizia, il sopruso ai danni dei più deboli; qualunque luogo dove occorra battersi per difendere e promuovere libertà, democrazia e diritti universali inconculcabili per tutti e per ciascuno. Io mi sento fieramente italiano, europeo, filo-statunitense (gli USA sono stati la prima Repubblica democratico-liberale e costituzionale al Mondo, platealmente costruita secondo principi massonici progressisti) e cosmopolita, a favore di una Globalizzazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani».

Tutto questo per invitare chiunque, nonostante le innumerevoli difficoltà del caso, a provare ad abbandonare gli standard sociali/comunicativi che ci vogliono “uniti” senza mai esserlo minimamente in un pensiero unico da cui tutti hanno paura di discostarsi (fosse anche solo parzialmente).

Tutto questo per invitare chiunque, nonostante le innumerevoli difficoltà del caso, a cercare di aprirsi mentalmente all’eventuale “diluvio di cambiamento” che tra non moltissimo potrebbe abbattersi su tutti noi e che potrebbe portarci a quella che dovrebbe essere la normalità/il “giusto” da noi tutti quotidianamente auspicato a gran voce (a chiacchiere!) e che potrebbe far paura una volta sopraggiunto e durante il periodo applicativo. Quel cambiamento che già che attualmente fa “paurissima” a tantissimi: specialmente a tutti quelli che lo invocano a gran voce (a chiacchiere!).

Tutto questo per invitare chiunque, nonostante le innumerevoli difficoltà del caso, ad essere pronto: questo perché la libertà potrebbe spaventarvi ancora di più dell’attuale sottilissima dittatura mondiale imposta che ha devastato il mondo, la storia, la quotidianità, l’economia, il lavoro, i diritti, le libertà, le democrazie, le coscienze, il pensiero, i valori, la dignità, la vita di noi tutti (e se non ci diamo una seria mossa, naturalmente, il futuro di tutti noi).

Tutto questo per invitare chiunque, nonostante le innumerevoli difficoltà del caso, semplicemente ad essere pronto.

Vincenzo Bellisario

(Articolo del 18 novembre 2015)