News dal Dipartimento Geopolitica

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VIA LE NOSTRE FORZE ARMATE DAL TERRITORIO TURCO.

Della serie "Forse non tutti sanno che"

In questo caso non è una simpatica rubrica di un giornale enigmistico, ma un problema reale che coinvolge sia il nostro Ministero degli Esteri che quello della Difesa

L'Italia mantiene nel sud della Turchia una batteria di missili contraerei Aster (di fabbricazione italo-francese). Questi missili vennero posizionati nell'operazione Active Fence per proteggere durante la guerra in Siria la Turchia da possibili penetrazioni aeree o missilistiche provenienti dalla Siria stessa. Sono tra i missili più sofisticati a disposizione della NATO. Molti altri paesi NATO, compresa la Germania, e parzialmente gli USA, hanno già ritirato i loro asset. Noi no. Ci potrebbe essere la situazione paradossale che un eventuale attacco missilistico da parte dei Curdi in difesa del loro territorio possa essere sventato proprio dai missili italiani. l'Italia, viste le risicate spese per la difesa, ha pochissime di queste batterie, ed è il colmo che una di queste venga schierata proprio in un paese come la Turchia, Paese che tra l'altro minaccia quasi quotidianamente i nostri interessi energetici (ENI) nel Mediterraneo Orientale e due paesi parte integrante dell'Unione Europea (Cipro e Grecia)

Si ricorda che la Turchia ha appena acquisito i missili russi S400. E c'è, paradosso nel paradosso, la situazione di una difesa missilistica "ambivalente". La ragione per cui gli USA negano la vendita degli F35 alla Turchia è proprio questa, la commistione tra le tracce elettroniche degli F35 e degli S400 potrebbe far scoprire ai Russi e ai Turchi eventuali punti deboli dell'aereo. Questo potrebbe forse accadere anche con i nostri missili, mettendo in "comparazione diretta" gli S400 con gli Aster.

E' curioso notare che il nostro Ministro degli Esteri il concetto di difesa missilistica non riesce proprio a digerirlo. Quando era Ministro dello Sviluppo Economico aveva bloccato lo sviluppo del missile CAMM ER fondamentale per la difesa antimissile delle nostre navi e basi avanzate, ora non sembra nemmeno preoccuparsi di questa grave anomalia. Se i rapporti dovessero peggiorare ulteriormente. questa batteria AA potrebbe divenire un'ostaggio in mano a Erdogan

MR chiede al Governo Italiano di ritirare con effetto immediato quella batteria e di riportarla in patria, dove sarebbe molto più utile per la difesa del lato meridionale del nostro territorio. Ma, ciò che è più importante, è che il Governo Italiano non può e non deve essere di fatto complice sul campo militare di una nazione che invade deliberatamente un territorio straniero dove esiste un governo di autogestione democratica e di eguaglianza dei diritti