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...: il primo Sindaco del Movimento Roosevelt”, pezzo inserito come testo lancio del libro “Movimento Roosevelt in Italia e nel Mondo”




Prima di arrivare alla puntualizzazione cui accenno nell’introduzione del pezzo riguardo alla faccenda Gioia Tauro, credo sia giusto ripubblicare il pezzo “Gioia Tauro (Italia), 15 giugno 2015: il primo Sindaco del Movimento Roosevelt”, pezzo che, come affermato, ho inserito come parte del testo lancio del libro “Movimento Roosevelt in Italia e nel Mondo”.

Di seguito il pezzo…

Gioia Tauro (Italia), 15 giugno 2015: il primo Sindaco del Movimento Roosevelt

Il 15 giugno 2015, a poco meno di tre mesi dalla nascita ufficiale del Movimento Roosevelt, avvenuta il 21 marzo del 2015 a Perugia, viene eletto il primo Sindaco di questa nuova forza.

Il giorno successivo a questa vittoria politica presso il Comune di Gioia Tauro, viene pubblicato sul sito ufficiale del Movimento (www.movimentoroosevelt.com) un comunicato così intitolato: “Il primo Sindaco del Movimento Roosevelt (Giuseppe Pedà) e le solite mistificazioni politico-mediatiche italiote”.

Riguardo alle mistificazioni mediatiche abbastanza note più o meno alla maggioranza, non voglio soffermarmi più di tanto. Nella sostanza tutte le principali testate calabresi e nazionali, non avendo ricevuto alcun comunicato stampa ufficiale dal neo Sindaco Giuseppe Pedà, oltre che dall'allora Segretario del Movimento Roosevelt, Francesco Maria Toscano, anch’egli impegnato in prima persona nella tornata elettorale di Gioia Tauro, che riconducesse la sua vittoria alla Coalizione e al Movimento Roosevelt, l’hanno invece attribuita a Forza Italia e al centrodestra; in questo caso, però, non possiamo affermare con certezza se ciò sia avvenuto volontariamente o inconsapevolmente.

Stessa cosa, sempre a proposito della non divulgazione da parte degli interessati, è avvenuta nei due brevi discorsi pronunciati dal rooseveltiano Giuseppe Pedà subito dopo lo spoglio elettorale e nell’intervista video rilasciata a Inquieto Notizie (www.inquietonotizie.it) dove, come giustamente è scritto nel comunicato: «non si è rinvenuto alcun riferimento alla Coalizione o al Movimento Roosevelt.»

Tutto ciò, comunque, veniva liquidato in assoluta buona fede con le seguenti parole:

«Certamente, ciò è stato dovuto alla grande stanchezza del neo-eletto Sindaco, molto provato, dopo mesi di campagna elettorale estenuante.

Parimenti, deve attribuirsi alla stanchezza anche di Francesco Maria Toscano (Segretario Generale MR presente e attivissimo in loco durante tutta la campagna elettorale), oltre che di Giuseppe Pedà, il fatto che all’indomani dell’avvenuta elezione non sia stato diramato alcun comunicato stampa del neo-eletto, diretto ai media, che potesse prevenire lo scempio di verità e correttezza dell’informazione che purtroppo si è verificato.»

Questo, come detto, avveniva a vittoria ormai consolidata.

Bisogna anche precisare che all’inizio del comunicato si faceva riferimento alle «dichiarazioni nettissime ed esemplari dell’allora candidato Sindaco (e ora Sindaco eletto) della Coalizione Roosevelt, Giuseppe Pedà.»

Tra i tanti riassunti delle “dichiarazioni nettissime” dell’allora candidato Sindaco della Coalizione Roosevelt, Giuseppe Pedà, ne riporto uno pronunciato all’indomani del primo turno elettorale, quello del 31 maggio 2015, sempre inserito nel comunicato apparso in data 16 giugno 2015 sul sito ufficiale del Movimento Roosevelt, il seguente:

«Ringrazio i cittadini gioiesi per avermi accordato un così vasto consenso che va ben al di là di ogni più rosea previsione.

Un risultato ancora più apprezzabile considerato il tono e gli argomenti che la mia Coalizione, la Coalizione Roosevelt, ha utilizzato in campagna elettorale.

Abbiamo parlato alla testa della gente rimettendo l’analisi politica al centro del dibattito e lasciando agli altri il compito di esercitarsi in una gara stucchevole a chi la sparava più grossa. Gioia Tauro esprime oggi una progettualità strategica potenzialmente esportabile su un piano nazionale; la Coalizione Roosevelt infatti, che rifiuta le etichette ammuffite di destra e di sinistra, offre precise soluzioni che smascherano il consociativismo di tutte le forze politiche esistenti.»

Sempre nel comunicato si invitava il neoeletto Sindaco rooseveltiano Giuseppe Pedà a convocare al più presto una solenne conferenza stampa in cui, alla presenza dei vertici del Movimento Roosevelt, egli avesse modo di ribadire in modo perentorio e netto la prospettiva del suo mandato, patrocinato e sostenuto in primis da una Coalizione Roosevelt che nessuno deve prendersi il lusso mistificatorio di confondere con la sedicente destra o la sedicente sinistra italiota che alternandosi senza costrutto mal-governano da anni, oltre a mettere al più presto in pratica una delle più importanti e significative norme statutarie del Movimento Roosevelt. Quella che, all’articolo 2 dello Statuto, recita:

«D’altra parte, qualora qualcuno venga eletto a uffici pubblici in seguito a tali elezioni in cui sia stato appoggiato da una Coalizione o Lista Roosevelt/New Deal, costui, a partire dalla struttura comunale, provinciale, regionale, nazionale o sovranazionale in cui sia stato eletto, dovrà tassativamente costituire un Comitato di consulenza politico-culturale che monitori costantemente e coadiuvi concretamente l’attuazione di un programma “rooseveltiano” sul territorio amministrato. Tale Comitato di consulenza politico-culturale sarà composto di almeno due e massimo quattro alti dirigenti rooseveltiani, preferibilmente il Segretario Generale e il Presidente del MR, o persone da costoro designate. A tale Comitato spetterà di confermare o meno, nel tempo, l’ispirazione “rooseveltiana” di una data amministrazione, informando l’opinione pubblica del perdurare o del venir meno di questa ispirazione, nel secondo caso togliendo ogni sostegno del MR ad amministratori che ne abbiano tradito i principi e le finalità, ingannando cosi anche i propri elettori.»

Il comunicato terminava con le seguenti parole:

«Ecco dunque che Giuseppe Pedà, a partire dall’amministrazione comunale di Gioia Tauro da lui presieduta, dovrà, di concerto con Presidente e Segretario Generale MR, costituire un Comitato di consulenza interno al Comune che assolva agli scopi testé menzionati.

Se, invece, per ragioni varie, il patto politico-programmatico sottoscritto nell’ambito della Coalizione Roosevelt per Gioia Tauro dovesse essere disatteso in barba al rigoroso monitoraggio del MR, purtroppo i cittadini gioiesi saranno messi nelle condizioni di subire l’ennesimo tradimento da parte di una classe dirigente che prima li illude e li inganna, poi si dedica soltanto a intrallazzi e manovre di bassissimo profilo.

Naturalmente, siamo pronti a scommettere che gli eventuali “traditori” si metterebbero in una posizione molto pericolosa e assai poco fruttuosa.

Invece il Movimento Roosevelt, scevro da ogni responsabilità e rimpianto per una eventuale, scellerata, deriva subdola e anti-popolare della nuova amministrazione comunale di Gioia Tauro, riprenderebbe il suo percorso di espansione politica - cautelandosi diversamente - in altri contesti, compresi quelli delle imminenti elezioni comunali di Napoli, Milano, eccetera.

Dunque, come direbbe il Presidente MR Gioele Magaldi:

“Faber est suae quisque fortunae”…»

Questo comunicato, sostanzialmente, precederà tre pubbliche lettere/prese di posizione che saranno diramate un paio di settimane più tardi, dove il Presidente Gioele Magaldi lamentava, ancora una volta, la “latitanza”/assenza del Segretario Generale Francesco Maria Toscano anche ad elezioni ormai terminate.

Nel finale di una di queste tre lettere pubbliche (precisamente nella “Lettera Aperta n. 1 del Presidente MR Gioele Magaldi al Sindaco rooseveltiano Giuseppe Pedà”, pubblicata il 02 luglio 2015) c’era scritto quanto segue:

«In ogni caso, caro Peppe, se tu e Francesco Toscano avete deciso di essere sottoposti al severo giudizio popolare dell’opinione pubblica per quanto riguarda il mancato rispetto di svariate promesse elettorali, e a quello del Collegio Giudicante del Movimento Roosevelt (e ancora dell’opinione pubblica) per quel che attiene all’eventuale fellonia di non rispettare l’impegno sottoscritto con l’articolo 2 dello Statuto MR, continuate pure sulla strada intrapresa. Il Movimento Roosevelt, depurato da eventuali felloni, paesani poltronieri e imbonitori da fiera (alla schiera dei quali mi rifiuto di ascrivervi, fino a prova contraria, in nome della stima e dell’amicizia che tuttora nutro nei vostri riguardi), si appresta a grandi sfide politiche che riguardano importantissime città e territori italiani (a partire da Napoli, Milano, Torino, Roma, eccetera): se al Comune di Gioia Tauro e alla Giunta Pedà, a causa di gravi violazioni degli impegni sottoscritti solennemente, venisse tolto il patrocinio del Movimento Roosevelt, questo soggetto politico meta-partitico continuerà imperterrito la sua traiettoria vincente sullo scenario italiano e internazionale, mentre voi due, tu Peppe e tu Francesco, vi troverete soli, poveri e pazzi, a gestire la popolazione delusa e inferocita di un Comune in stato di pre-dissesto, senza nessun compagno di strada che abbia la volontà e la capacità di trasformare il piombo presente in futuro oro politico e sociale.»

La faccenda Gioia Tauro si concluderà pochi giorni dopo con le tre pubbliche lettere/prese di posizione del Presidente del Movimento Roosevelt Gioele Magaldi (quelle cui accennavo pocanzi) indirizzate al Segretario Francesco Maria Toscano ed al Sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà e le dimissioni di Francesco Maria Toscano che, qualche giorno più tardi, sarà eletto Assessore alla Cultura al Comune di Gioia Tauro.

Ad oggi, il Movimento Roosevelt non ha ritirato la sua “delega” al Comune di Gioia Tauro.

«Il 15 giugno 2015 potrà costituire il punto di partenza epocale di una rivoluzione politico-culturale e ideologica che, dalla città di Gioia Tauro, rischia di espandersi verso la Calabria, il Meridione d’Italia, l’intera penisola, l’Europa, il Mondo.

Tutto ciò potrà accadere se verranno mantenuti lo spirito e la lettera di quanto affermato ripetutamente in campagna elettorale» (queste erano le parole utilizzate nella parte introduttiva del comunicato diramato il 16 giugno 2015 sul sito ufficiale del Movimento Roosevelt).

Così, per quanto riguarda l’esperimento Gioia Tauro, ad oggi, non è stato.

Riguardo alle “colpe”/responsabilità personali di questo o quel soggetto; riguardo agli eventuali opportunismi personali, incarichi, poltrone e/o altri interessi che, come più di qualcuno aveva lamentato, sarebbero sorte solo grazie alle opportunità che il Movimento Roosevelt ha fornito a livello di pubblicità/immagine personale e tutto il resto… non sta a me definirlo, non sta a me emettere la “sentenza definitiva”: ognuno, sulla base di quel che è accaduto nei giorni e nei mesi a seguire, si faccia la sua personale idea.

Il Movimento Roosevelt, comunque, così come aveva sintetizzato/profetizzato il Presidente Gioele Magaldi ha continuato e continua il suo lavoro a testa alta e senza sosta, perseguendo senza timore le sue innumerevoli ed ambiziosissime sfide in ogni campo.

Dopo la pubblicazione dell’articolo “Apprendiamo di una nuova pubblicazione editoriale del rooseveltiano Vincenzo Bellisario: Movimento Roosevelt in Italia e nel Mondo” (articolo divulgato in data 23 dicembre - ieri - da Redazione Movimento Roosevelt), il Presidente Gioele Magaldi è intervenuto scrivendo quanto segue:

«Plaudo a questa interessante pubblicazione del socio fondatore MR Vincenzo Bellisario, ma vorrei esortare tutti i rooseveltiani, d'ora in avanti, a dismettere qualsivoglia intenzione polemica nei confronti di Giuseppe Pedà e Francesco Maria Toscano e/o verso l'amministrazione comunale di Gioia Tauro. Auspicherei, invece, che, con il 2016, possa riavviarsi un dialogo proficuo e fecondo tra la Giunta comunale gioiese (Pedà e Toscano in testa) e il Movimento Roosevelt in tutte le sue componenti, sia locali che regionali (calabresi) e nazionali e generali. E tanti auguri di buon Natale!»

In sostanza, quello che il Presidente Gioele Magaldi ha scritto in risposta all’articolo “Apprendiamo di una nuova pubblicazione editoriale del rooseveltiano Vincenzo Bellisario: Movimento Roosevelt in Italia e nel Mondo”, altro non è se non la continuazione di quello che sempre lo stesso Gioele Magaldi aveva già in precedenza scritto/auspicato nel pezzo “I figli della Valle dei Templi, Leonardo Sciascia e Gioele Magaldi” - pezzo pubblicato sabato 21 novembre, dove la Redazione Movimento Roosevelt era intervenuta affermando: «Per l’intanto, da parte nostra, su istanza del Presidente Gioele Magaldi, cesseremo - per quanto è possibile - di alimentare polemiche o sgradevoli atti conflittuali con Toscano e/o con altri fuoriusciti rooseveltiani.

Ci aspettiamo analogo fair-play, ma naturalmente ognuno agirà secondo coscienza e in conformità al proprio stile esistenziale e comunicativo»; altro non è se non quello che è sempre stata la linea di tutti i dirigenti del Movimento Roosevelt; altro non è se non quello che il Presidente Gioele Magaldi mi ha sempre privatamente riferito in tutte le varie conversazioni da me avute con lo stesso.

Al pubblico commento del Presidente Gioele Magaldi, ho così risposto:

«Presidente, da parte mia non c'è mai stata nessuna polemica sulla faccenda Gioia Tauro: il mio è semplicemente un racconto “fedele” delle cose... auguri!»

Difatti, il mio altro non è se non il racconto “fedele” delle cose sin qui oggettivamente accadute/ufficialmente diramate ed inserite all’interno di un libro (“Movimento Roosevelt in Italia e nel Mondo”) che viene introdotto con le seguenti parole: «Le origini, i principi, le finalità, la storia» (parole che semplicemente sono un introduzione al titolo).

Questo breve comunicato, semplicemente per affermare che, anche se solo per un attimo la lettura del pezzo “Gioia Tauro (Italia), 15 giugno 2015: il primo Sindaco del Movimento Roosevelt” ha creato il “dubbio” in qualcuno che il mio era un intervento teso a creare un «intenzione polemica», così non è: ho sempre rispettato fino in fondo senza se e senza ma tutte le decisioni del Presidente Gioele Magaldi e del gruppo dirigenziale del Movimento Roosevelt per andare “permettermi” di andare controcorrente a quelle che sono le intenzioni che vedono il Presidente Gioele Magaldi in primis ed il gruppo dirigenziale del Movimento Roosevelt di «riavviare un dialogo proficuo e fecondo tra la Giunta comunale gioiese (Pedà e Toscano in testa) e il Movimento Roosevelt in tutte le sue componenti, sia locali che regionali (calabresi) e nazionali e generali.»

Approfitto anch’io dell’occasione per augurare a tutti tanti auguri di buon Natale…

Vincenzo Bellisario

(Articolo del dicembre 2015)