Le classi dirigenti
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- Categoria: Politica/attualità
- Pubblicato: Sabato, 14 Maggio 2016 23:12
- Postato da Davide Crimi
In breve, questo è il vero tema politico. La formazione e la selezione delle classi dirigenti. Una critica lucida e chiarificatrice è la più forte componente che si possa dare in politica. Di più: è l'unica, vera azione poltica possibile. È questo il vero tema del potere, come sanno bene i politologi, e risponde alla domanda: "chi comanda"? Chi si fa questa domanda fa un passo avanti verso la libertà, perché così ha compiuto il primo passo verso la ragione, che non è più obbedire sempre e comunque, ma chiedersi se un comportamento è giusto o no e di chi fa il vantaggio. Di tutti? O solo di qualcuno?
La corruzione è funzionale al sistema. Più forte la corruzione, più veloce il trasferimento di ricchezza dai molti ai pochi. La corruzione si alimenta a dismisura quando il valore delle cose non è più legato al lavoro necessario a produrle, ma diventa pura astrazione monetaria fondata su un'economia di rapina e di sfruttamento. L'occidente, a partire dalla sostituzione dell'economia keynesiana (conversione del risparmio in investimento mediante l'azione razionalizzatrice dello stato) con l'economia monetaria (accelerazione dei consumi e privatizzazione dei rapporti giuridici), è giunto ad una soglia in cui il valore del danaro è divenuto esclusivamente misura dei rapporti di forza.
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La "questione morale" è un concetto del perbenismo borghese che sbaglia interamente prospettiva, riducendo a problema privato e individuale di coscienza un tema che invece è pubblico e collettivo e che è la principale patologia del sistema, il cui nome più compiuto è "corruzione".
Un momento dei lavori introduttivi al momento corale dell'Assemblea Generale Movimento Roosevelt: introduzione del gruppo dirigente e presentazione dei temi. (30 Aprile 2016, presso Chiesa Valdese, Roma - Sala del Tempio - Via IV Novembre, 107) [Foto di Daniele Poli]. L'analisi dei lavori svolti, per la quantità e la qualità dei temi trattati, è ancora in corso e richederà riflessione e approfondimento. Quel che si può affermare con certezza è che l'Assemblea è stata all'altezza delle aspettative: gli interventi che si sono succeduti, intersecando più livelli e mettendo in relazione soci e simpatizzanti di tutte le provenienze, estrazioni, età, ha fornito un quadro dinamico e pieno di spunti. La crisi di rappresentatività degli attuali partiti (ancor più grave per la scomparsa dell'unico vero modello di riferimento per il cambiamento), rende necessario e urgente l'affermarsi delle idee che animano il Movimento Roosevelt, a presidio dell'interpretazione progressista. C'è sicuramente ancora molto da fare, ed è importante che quanto detto in Assemblea sia riprodotto e agito in chiave locale, città per città. La strada però è quella giusta.