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Dopo la presentazione generale (Parte 1: Da dove cominciamo? I diritti sono nelle nostre mani!) e il primo punto del programma (Parte 2: Che cosa facciamo? Come lo facciamo? Come lo facciamo sapere?), con questa terza parte vorrei chiarire che cosa penso si dovrebbe fare per far ripartire il lavoro dei Dipartimenti con nuovo slancio e per rendere il MR qualcosa di originale e unico nel suo genere. Valorizzare le persone, promuovere la conoscenza reciproca, formare gli iscritti ai valori di una democrazia matura, ai diritti, ad una visione keynesiana dell’economia: insomma, realizzare all’interno del MR i valori che intendiamo portare nella società – questi sono gli obiettivi della mia proposta. A mio parere, ogni idea valida, innovativa e creativa si fa strada solo se nutrita dall’esperienza vissuta e dall’autentica adesione delle persone che la diffondono.

2. Funzionamento interno

Sul piano organizzativo, i Dipartimenti devono funzionare come dei gruppi di lavoro su temi specifici, sotto la guida di un Direttore dotato di specifiche competenze nel suo ambito, che si impegna ad organizzare incontri periodici con i suoi collaboratori e a produrre in tempi ragionevoli il materiale che ciascun Dipartimento offre alla discussione degli iscritti. A mio parere, è compito del Segretario generale valorizzare le competenze e le qualità personali che ciascun iscritto intenderà mettere a disposizione in un ambito di lavoro e far dialogare i vari Dipartimenti, organizzando incontri periodici di sintesi del lavoro svolto. Penso sia opportuno promuovere, in accordo con il Presidente e sulla base di una specifica esigenza, l’istituzione di nuovi Dipartimenti, per esempio degli Esteri, delle Politiche migratorie, dell’Agricoltura e della sicurezza alimentare o del Welfare. Insieme a Direttori di Dipartimento, che costituiscono il Direttorio, dovrebbe toccare al segretario formulare una sintesi programmatica e a proporne l’integrazione o la revisione. Su temi trasversali, dovranno costituirsi gruppi di lavoro interdipartimentali.

Sul piano politico, il Segretario dovrà facilitare e coordinare tutte le attività del MR, sintetizzare le posizioni, proporre le priorità della discussione o dell’iniziativa politica, ma dovrà assumere una posizione laica e dialogica su ogni argomento, per valorizzare la natura metapartitica del MR. È suo compito promuovere, nei limiti del possibile, anche la conoscenza personale e la collaborazione fra gli iscritti. Per svolgere i suoi compiti, si avvarrà della collaborazione di uno staff di persone volenterose, con compiti specifici. Ho già raccolto la disponibilità a collaborare di un certo numero di associati (seguirà prestissimo la lista), ma qualunque iscritto al MR può offrirsi a farne parte, in base a capacità e aspirazioni personali. Sarà sua cura anche mantenere il contatto informativo fra la Dirigenza e gli iscritti, ascoltare le proposte e proporre iniziative all’approvazione degli associati.

Sul piano comunicativo, ho osservato che, al momento, la comunicazione interna delle attività dei Dipartimenti e dei gruppi territoriali appare un po’ carente. Conoscersi reciprocamente e sapere che cosa succede è fondamentale per tutti. Verranno affidati incarichi specifici e favorite attività di verbalizzazione e/o di condivisione tramite FB o altri canali digitali delle riunioni e delle attività per mantenere un costante livello di comunicazione a tutti i livelli del MR. Verrà anche predisposto un calendario digitale degli eventi (riunioni, assemblee, convegni, iniziative culturali, manifestazioni ecc.) organizzati a qualunque livello territoriale (comune, provincia, regione o nazione).

3. Formazione degli iscritti

Crescere insieme nella consapevolezza dei diritti e nella pratica della democrazia dovrebbe essere un’aspirazione degli iscritti del MR. I diritti, declinati in un contesto di solidarietà, comportano anche impegni e responsabilità. Diritti e doveri sono le due facce della cittadinanza democratica. Propongo perciò, fra le attività del MR, anche laboratori, incontri, esperienze di pratica del dialogo democratico, della gestione dei conflitti e della comunicazione politica, rivolti agli iscritti che vogliano usufruirne. Il Master in Scienze della Polis dovrebbe avere questo ruolo al massimo livello, per formare un gruppo dirigente adeguato ai suoi compiti. Imparare e applicare al dibattito interno le modalità del dialogo democratico rappresenta un arricchimento per le persone e un salto di qualità per il MR.

Penso che, a tal fine, potrà essere utile a tutti, anche a chi non riesce a partecipare di persona, creare un centro di documentazione, dotato di archivio, biblioteca e videoteca virtuali, sempre a disposizione di chi voglia approfondire argomenti e potenziare abilità. Un gruppo di lavoro apposito curerà i vari aspetti della formazione interna, compresa la registrazione di video didattici. Tale centro di documentazione potrà assumere la forma di un portale digitale. Su questo aspetto, attendo proposte e suggerimenti da chi ha esperienza di database e di costruzione di piattaforme on line. [continua…]


Patrizia Scanu



(Articolo del 19 novembre 2017)