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#YesWeKhan

Con questo hashtag Jeremy Corbyn ha salutato l’elezione di Sadiq Khan a sindaco di Londra.

Dopo i due mandati del vulcanico, conservatore e antieuropeista Boris Johnson, Londra ha deciso di cambiare rotta ed eleggere un sindaco labour con il 57% dei voti (incluse seconde preferenze).

La domanda che giunge dall’Italia è semplice: “Chi è questo Sadiq Khan?”; domanda che a volte è mossa da un sincero interesse verso il nuovo sindaco di Londra e che a volte mal cela quella diffidente curiosità verso un nome ed una persona che hanno, per noi Italiani, un sapore quasi esotico.

Sadiq Khan è la prova vivente che oggi viviamo in una società globalizzata e che Londra è la capitale mondiale della multicuralità.

Musulmano, di origini Pakistane, Mr. Khan è nato a Londra in una famiglia composta da madre, padre ed otto fratelli. La famiglia Khan ha vissuto per anni nella periferia di Earlsfield, a sud-ovest di Londra, in una ‘Council-House’, una casa popolare. Mr. Khan senior era un autista di autobus e, non potendosi permettere un’abitazione decente ed il mantenimento di una famiglia cosi numerosa, godeva dei ‘benefit’ che lo Stato eroga verso le famiglie in difficoltà economiche (che grande lezione, quella Inglese, per l‘Italia).

Eppure, la famiglia Khan era più ricca dei parenti in Pakistan e mandava loro regolarmente quei pochi soldi che riusciva a mettere da parte.

Sadiq Khan ha sempre fatto la sua parte per non pesare sulla famiglia. Da giovane, duranti gli studi, distribuiva giornali, lavava le macchine dei vicini e dava una mano in un cantiere, d’estate.

Mr Khan ha proseguito poi gli studi proprio alla London Metropolitan University che ha opitato Gioele Magaldi il 18 Febbraio 2016 (allora chiamata University of North London) dove ha ottenuto una laurea in giurisprudenza.

 Dopo gli studi, il neo-sindaco di Londra decise di lavorare per la costruzione di una società giusta, che potesse garantire ad altri le opportunità che erano state garantite in passato a lui ed alla sua famiglia ed decise così di entrare in politica. La storia personale di Khan ha fortemente influenzato sia le sue attività lavorative che quelle politiche che si sono contraddistinte per una continua lotta per la tutela dei diritti umani (sui quali si è specializzato), per i diritti dei carcerati, contro le discriminazioni sul lavoro e contro le violenze della polizia.

Oggi Sadiq Khan promette di lavorare per la costruzione di una Londra migliore e più socialmente giusta; di lottare contro il grescente gap tra ricchi e poveri, a tutela della classe media; di combattere il caro vita, in particolare il costo delle abitazioni (tramite la costruzione di 50.000 case popolari l’anno), ed il costo dei trasporti (l’abbonamento mensile per la  metro da zona1 a 6 costa £225 al mese); e di rendere Londra più sicura (dotazione a tutti gli agenti in strada di telecamere) e più verde (tra cui la pedonalizzazione di Oxford Street).

Insomma Sadiq Khan è chiaramente sensibile a questioni sociali, ma è allo stesso tempo un Londoner pro-business e pro-europeo che sta investendo molte energie nella campagna per rimanere in Europa. Addirittura, all’interno dei Labour, Mr. Khan è considerato un ‘destro’ e prova che le politiche di Corbyn sono troppo ideologiche… ma questo non ci interessa.

Non è possibile non appassionarsi alla storia di Sadi Khan, “equamente musulmano, britannico, laburista, marito, padre e tifoso del Liverpool”.

Noi del Roosevelt Movement UK ci congratuliamo con Sadiq Khan per la sua elezione, riteniamo Sadiq Khan possa rappresentare le idee Rooseveltiane con efficacia e ci auguriamo di poter costruire presto un ‘ponte’ con la sua amministrazione.

Ci congratuliamo anche con Ivana Bartonetti, Italianissima e candidata Labour che per poco non ha espugnato il fortino conservatore che è la costituency di Havering e Redbridge ottenendo un incremento del 2.2% dei voti in più rispetto alla scorsa elezione.

Saluti Rooseveltiani

Marco Moiso

(Articolo del 7 Maggio 2016)