Il contributo che segue, "Riflessioni e Pensieri Liberi", di Roberto Di Fazio, socio fondatore del MR, si presenta perfetto per una riflessione estiva che non esitiamo a definire, con ironia ma anche con immagine icastica ed efficacissima, "salvagente": perché, come fa capire Roberto nel suo scritto, la gente va salvata dalle convinzioni che derivano dai luoghi comuni, dal benpesare dei benpensanti, che ci sta riducendo ad accettare la progressiva distruzione dei nostri diritti, che sta annullando secolari conquiste di civilità, che ci sta riportando indietro, dallo status di cittadini a quello di sudditi. L'articolo si manifesta veicolo prezioso per riconoscere le insidie della neolingua (come in 1984, il moderno arcano delle comunicazioni di massa, è il Grande Fratello in "vulgaris effigie", esibito ma mai spiegato dalla televisione), non mancando di sollevare problemi teologici (il fondamento sul lavoro, il concetto di "debito") e politici (la coscienza di classe, il diritto dei popoli all'emancipazione e al ritorno alle "magnifiche umane sorti e progressive").
L'articolo che si presenta di seguito, di Salvatore Centamore, costituisce un'importante sintesi di un tema di grande attualità a causa del superamento del modello di occupazione industriale del XX secolo che è alla base dell'attuale problema occupazionale. Il reddito di base incondizionato è un deciso passo verso una versione del welfare per il XXI secolo, ed appare l'unica credibile opzione nelle azioni di contrasto alla povertà.
Il reddito di base incondizionato non va confuso con il salario minimo o l’indennità di disoccupazione. Il reddito minimo è, appunto, incondizionato, e non va considerato come un ammortizzatore sociale quanto, piuttosto, come standard di civiltà.
L'articolo che segue, di Gianluca Lorefice, offre uno sguardo proiettivo sulla dimensione mediterranea vista attraverso il prisma triangolare della Sicilia, isola geograficamente al centro del Mediterraneo ma che non è riuscita mai, se non in momenti tanto intensi quanto eccezionali, ad esprimere una centralità culturale. Queste considerazioni sono più che mai attuali oggi che l'Europa tecnocratica e atlantica impedisce ogni avanzamento sul fronte del dialogo e dello sviluppo condiviso, di cui il soggiogamento della Grecia è drammatica testimonianza. Ecco perché c'è bisogno di un new deal mediterraneo, argomento che intendiamo condividere con i rooseveltiani di tutta Italia e che riteniamo opportuno aprire ad una riflessione anche internazionale, con l'apertura di un apposito centro studi, uno dei progetti che emergono dai nostri "laboratori rooseveltiani", di cui torneremo a parlare.
Indicato Caporedattore della Redazione “Politica/attualità”*, vorrei da subito configurare quest'area come luogo aperto di dibattito e di formazione per coloro i quali vorranno contribuire con i loro interventi e con i commenti che seguiranno. In linea con le idee manifestate dal Presidente e dal Segretario Generale, le Redazioni si configurano come strumenti al servizio di quello che potremmo definire "lo spirito di Perugia", e cioè una dimensione assembleare permanente, che trova nel sito il suo luogo virtuale di dibattito e aggiornamento costante, soprattutto orientato a un'idea di informazione che è di valutazione critica rispetto ai modelli ancora egemoni della televisione e della stampa, ma senza mai trincerarsi dietro altri dogmatismi e mantenendo un profilo di apertura a idee e soluzioni inclusive, purché siano attendibili e dimostrabili secondo i metodi delle scienze sociali.