News dalla categoria Politica/attualità

Un'analisi di Yanis Varoufakis molto utile a una riflessione interna per MR

L'articolo di Yanis Varoufakis, che qui si recensisce per i Lettori Rooseveltiani, è una lucida analisi della cattiva coscienza della tecnocrazia europea, la cui deriva ne fa, ormai apertamente, un sistema pubblico orientato dagli interessi privati di alcune ristrette oligarchie.  Lascio all'articolo medesimo entrare nei contenuti, non senza avvertire però che questo sistema è la grande malattia del nostro tempo, che affligge l'etica sociale organica di tutti i pretesi sistemi democratici, dilaniati da una propaganda che propone come modelli di successo esclusivamente il culto della persona, il possedere beni materiali, il potere come possibilità di disporre di altre persone.  Se, come Movimento Roosevelt, vogliamo veramente incidere sul cambiamento sociale, dobbiamo stare attenti ed espellere queste attitudini dai nostri comportamenti quotidiani, sia a livello individuale, sia a livello di scelte del Movimento. 

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25 "Skiliphotys" affondano Syriza

Abbiamo seguito con passione e coinvolgimento le vicende della politica greca.  Probabilmente, con uno scarto culturale che non permette di comprenderne fino in fondo le intime dinamiche, certo, ma non al punto da non capire l'evidenza. Il "mercato delle vacche" è un archetipo nei comportamenti dell' "homo economicus", questa bestia di cinismo generata dal capitalismo, dove la corruzione mediante il soldo è l'unica moneta. Il coraggioso referendum che ha mostrato all'Europa e al mondo intero di quale tempra sia fatto il popolo greco si è dimostrato fatalmente inutile.  Nulla possono la sincerità e il coraggio contro il potere seduttivo del denaro.  Ecco come 25 parlamentari greci hanno deciso di uscire da Syriza, distruggendo la tenue fiammella di speranza che la Grecia aveva acceso per la rigenerazione di un'Europa dei popoli contrapposta all'Europa della finanza.
25 parlamentari hanno spento questa fiammella,

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OBIETTIVI, STRUMENTI e… Quisquilie

OBIETTIVI STRUMENTI e QuisquilieNon solo scopro, mio malgrado, confusione tra strumenti e mezzi, ma anche purtroppo tra strumenti e fini; e come se non bastasse c’è confusione tra percorsi per il raggiungimento di obiettivi e c’è infine una sommaria descrizione per definire simili, obiettivi che non solo non sono simili, ma neppure paragonabili. Ho fatto confusione? Lo so, e ci credo, provate voi a mettere a confronto i Diritti Universali dell’Uomo con la “Carta dei Valori e degli Obiettivi”

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In evidente crescita – notizie sull'Assemblea MR del 18 luglio 2015

disegnoMR L'assemblea del Movimento Roosevelt tenuta a Roma il 18 luglio è stata un passaggio che ha lasciato chiari segnali di crescita e di maturazione del Movimento (a beneficio dei nuovi Lettori, si ricorderà che la fondazione del Movimento risale all'Assemblea di Perugia, del 21 marzo di quest'anno). Nonostante il caldo afoso di questi giorni, la partecipazione è stata solida e convinta, interpretando il tema della crisi greca come manifestazione evidente della necessità di dare vita a un nuovo modo di fare politica di cui il Movimento Roosevelt è portatore. Durante i lavori dell'Assemblea, grande attenzione

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Grecia, Europa, quale democrazia?

E' una riflessione amara quella che scaturisce dagli sviluppi della vicenda greca nell'attuale crisi europea.  L'amarezza deriva dall'evidenza per cui il coraggio e la determinazione, il carattere spirituale di un popolo, non contano nulla di fronte agli argomenti dei ragionieri e degli zeloti del potere finanziario.
Ecco perché la manifestazione che il Movimento Roosevelt ha indetto per sabato 18 di fronte all'Ambasciata Greca è un fatto importante, è un passo decisivo nel sostegno a una lotta di civiltà, di democrazia, di rivendicazione di libertà e di diritti.

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Un gran giorno per la democrazia. La Grecia afferma è possibile cambiare l'Europa dall'interno

La vittoria del NO al piano di ristrutturazione del debito imposto dalla commissione tecnica UE (la famigerata Troika), con una netta affermazione (oltre il 60%), annuncia un grande giorno per la democrazia. Il risultato non è questione da poco e, se avessimo la sensibilità di comprendere il valore delle cose, dovremmo sentirci commossi per il coraggio che c'è dentro questa scelta.  Scelta che, inoltre, proviene dalla Grecia, un Paese che è il simbolo della democrazia.  Da quella piazza Syntagma teatro dell'attesa dei risultati della gente che ha sostenuto il NO (e quindi l'autodeterminazione del popolo greco rispetto all'eterodirezione dei tecnocrati).

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IL 5 LUGLIO DEGLI EUROPEI

5 luglio europei
Ormai a poche ore dal voto, tutti i cittadini europei si chiedono con qualche apprensione quali saranno le conseguenze del referendum greco. Prevedere in anticipo la vittoria del o del no è praticamente impossibile. I sondaggi che sino a qualche giorno fa davano un punto e mezzo di vantaggio ai , ora sembrano attestarsi sulla perfetta parità.

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SULLA NECESSITÀ ANTROPOLOGICA DELLE ORGANIZZAZIONI INIZIATICHE E SULLE OPPORTUNITÀ DELLA LORO MODERNIZZAZIONE

L’articolo ha preso un titolo ambizioso, ma è bene rasserenare subito il Lettore: non c’è la pretesa di dire qualcosa di particolarmente illuminante (sebbene si parlerà di illuminismo, e da una prospettiva “interna”), né di sfatare un tabù (che però, per scrivere quel che segue, va comunque infranto sul piano psicologico).

L’atteggiamento ipocrita del conformismo borghese all’italiana (anche se la vera differenza, in Europa, non sono tanto i confini nazionali, quanto il cleavage tra i Paesi a prevalenza cattolica e quelli a prevalenza protestante) consiste soprattutto nel far finta che le organizzazioni iniziatiche, semplicemente, non esistano.  Quando questa rimozione non è possibile – ad esempio, per contingenti fatti di cronaca che le portano alla ribalta - in subordine, si fa passare la tesi che esse siano sempre orientate al potere materiale e all’uso strumentale e illegale del segreto, per favorire gli affari a scopo di lucro e di dubbia liceità.

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Lettera del sindaco Giuseppe Pedà

Giuseppe PedaCari amici,

Sono passate poco più di due settimane dalla vittoria conseguita con largo margine alle elezioni amministrative di Gioia Tauro. E’ poco ma agli occhi di molti sembra un secolo. I cittadini gioiesi, per esempio, gli stessi che ci hanno dimostrato fiducia, si aspettano risposte efficaci ed immediate per la risoluzione dei tantissimi problemi che assillano una cittadina lasciata per troppo tempo in balia degli eventi.

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IO SONO GRECO

Il momento è importante, e il Movimento Roosevelt c'è.  La manifestazione del 4 luglio prossimo di sostegno alla Grecia non è un pretesto, né un diversivo.  È un appuntamento con la storia, senza retorica e senza sconti.  È il colpo di coda del secolo passato, che vuole inghiottire definitivamente libertà faticosamente conquistate, e che dobbiamo invece difendere ad ogni costo.  La riflessione di Antonio Scagione, che qui si presenta, contrariamente alle impostazioni di paura che sono ventilate incessantemente dalla stampa ufficiale e dai telegiornali di regime, legge la posizione di indomabilità della Grecia come opportunità per dare un chiaro segnale di ribellione rispetto ad un sistema che promuove un insostenibile, inattuale e cinico imperialismo.

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Sull'anacronismo e l'inattualità delle categorie politiche di "destra" e "sinistra"

MazziniIn occasione del duecentodecimo anniversario dalla nascita di Giuseppe Mazzini e in corrispondenza del Solstizio d'Estate, l'attualità si mescola alla riflessione, che dedichiamo all'inadeguatezza delle categorie di destra e sinistra per il dibattito politico contemporaneo.

Una impostazione nuova, attuale, contemporanea alle esigenze e alle istanze sociali del XXI secolo richiede anche e
soprattutto la restituzione di significato alle parole, evitando di impaludarsi in specchi semantici ormai distorti e
logori per gli abusi subiti, tanto da non poter in alcun modo prestarsi oltre all'utilizzo intelligente e socialmente
costruttivo. Di questo argomento ci siamo già occupati con un recente articolo, "le parole rubate", dove veniva messo in risalto proprio il meccanisno di disfacimento voluto e sapientemente perseguito.

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