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Tessera MR 1920x737 02Carissimi amici, sono appena rientrato da Perugia, città che ha ospitato il congresso del Movimento Roosevelt svoltosi ufficialmente sabato scorso. Si è trattato di un evento eccezionale, capace di raccogliere un numero importante di avanguardisti accorsi da ogni parte d’Italia per dare vita ad una comunità di destini. Ho finalmente avuto l’onore di incontrare di persona tanti amici prima soltanto “virtuali”, animatori assidui della comunità de Il Moralista che ho negli anni imparato ad apprezzare e conoscere. Una atmosfera particolare ha ingentilito la nostra prima assemblea, composta da donne e uomini pienamente consapevoli dell’importanza del progetto messo in campo.  A Perugia abbiamo posto la prima pietra di un cammino che non si ferma più. Il bello comincia adesso. Tutti i soci fondatori, con pari importanza e dignità, devono  prodigarsi con forza e passione al fine di far crescere il nostro Movimento, nato dall’incontro di persone diverse unite però dallo stesso amore per gli ideali di  democrazia e di uguaglianza. Mi preme  infatti ricordare a tutti come il congresso di Perugia rappresenti solo l’avvio formale di un progetto che ambisce a cambiare in meglio i processi politici a livello globale. Anziché formalizzare in pochi intimi l’avvenuto deposito di uno statuto presso lo studio notarile di qualche professionista amico, abbiamo giustamente preferito scegliere per la tenuta a battesimo del nostro Movimento una modalità diversa e inclusiva. I fatti ci hanno dato ragione. In tanti, dalla Sicilia al Piemonte, dal Veneto alla Calabria, hanno risposto positivamente al nostro appello. Si apre ora una fase al tempo stesso difficile ed impegnativa, caratterizzata dalla necessità di canalizzare i tanti talenti che il Movimento ospita all’interno di una struttura organizzata e limpida in grado di esaltare il merito e l’impegno di tutti e di ciascuno. Nella nuova qualità di Segretario Generale del Movimento Roosevelt, in piena armonia e sintonia con il Presidente contestualmente eletto Gioele Magaldi, mi farò garante di un processo politico di costruzione dal basso all’insegna del rispetto del pluralismo interno e della libertà di pensiero. Immagino un Movimento inclusivo, tollerante, benevolo e paziente nelle forme, quanto determinato, risoluto e forte nella difesa dei principi non negoziabili che animano il nostro agire e il nostro impegno. A tutti quelli che  legittimamente ambiscono a ricoprire futuri incarichi direttivi e di responsabilità consiglio di perseguire tali obiettivi con lealtà e saggezza, non perdendo mai di vista l’interesse generale. Il nostro Movimento è simile ad un cesto preparato in previsione di un lungo viaggio. Ognuno di noi troverà lì dentro le cose che prima ha avuto cura e scrupolo di depositare. Energia, freschezza, intelligenza, caparbietà e forza sono gli ingredienti che ci permetteranno di andare lontano. E dopo avere conosciuto ognuno di voi a Perugia, sono orgoglioso di poter dire senza tema di smentita che a noi del Movimento Roosevelt nulla manca per raggiungere qualsiasi traguardo. Il mio più grande desiderio è oggi quello di riuscire in breve tempo, con l’aiuto di tutti i soci fondatori, a irrobustire le strutture portanti della nostra Associazione, affinché quei percorsi prima delineati di democrazia e giustizia interna possano al più presto trovare pieno compimento. E’ vero, lo spontaneismo da solo non basta; così come non è utile un eccesso di burocratismo formale in grado potenzialmente di frustrare e inaridire fin da subito le aspettative dei migliori. Dobbiamo cioè trovare tutti insieme un giusto equilibrio, in grado di conciliare ovvie esigenze organizzative (caos non è sinonimo di democrazia), con il rispetto e la valorizzazione delle potenzialità di ogni singolo individuo o aderente. Il modo migliore per creare una buona sintesi, è quello di farsi guidare da un anelito di giustizia e di verità che mai distingue amici e nemici, simpatici e antipatici, fedeli e critici. Il Movimento sarà di chi lo amerà per davvero, di chi cioè costruirà giorno per giorno le precondizioni, ideali e/o materiali, per farlo crescere ed apprezzare. Ringrazio con il cuore tutti quelli che sono venuti a Perugia, così come ringrazio tutti quelli che non sono venuti oggi ma verranno domani, convinti dalla serietà, l’impegno, la coerenza e l’onestà intellettuale di quelli prima arrivati. Viva il Movimento Roosevelt!