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Tracciata una generale parentesi esplicativa sulla maggior parte di quelli che sono i punti contenuti all'interno del “cuore” del Movimento Roosevelt, cioè l'Articolo 3 (Principi e finalità del Movimento) contenuto all'interno dello Statuto: http://www.movimentoroosevelt.com/statuto.html, bisogna soffermarsi e sottolineare altri aspetti fondamentali che a qualcuno erano sfuggiti.

Prima di elencare questi ulteriori aspetti fondamentali su cui bisogna focalizzare la propria attenzione per differenti motivazioni che elencherò a breve, bisogna fare un passo indietro nel tempo, quando alcuni iscritti avevano più o meno autonomamente deciso di mettere in piedi i Gruppi Facebook “Amici del Movimento Roosevelt”, per diffondere tutte le varie comunicazioni interne e non solo.

Come tutti sappiamo in internet ci si può confrontare con persone di un certo spessore culturale e con tanta gente poco ferrata che, tra le altre cose, può risultare pericolosa.

È così che quando nacquero i Gruppi Facebook “Amici del Movimento Roosevelt”, alcune persone (non si sa bene se inviate da qualcuno o semplicemente per stupidità personale) avevano lanciato “attacchi” ad alcuni di quelli che sono i valori fondanti che hanno fatto si che questo Movimento nascesse.

Nello specifico, prima di andare avanti con questo racconto/chiarimento a beneficio di tutti e di ciascuno su un altro dei fondamentali del Movimento Roosevelt, bisogna chiarire alcune cose.

Il Presidente Gioele Magaldi, sin dall’inizio del percorso, aveva direttamente informato e fatto sapere senza mezzi termini a tutti i rappresentanti e i simpatizzanti del Movimento Roosevelt che «sono stati ammessi come soci fondatori e che saranno ammessi come soci ordinari cittadini e cittadine che possano anche, in passato, aver aderito a ideologie novecentesche incompatibili con la libertà e la democrazia (vedi fascismo, comunismo e loro varianti). Il dato fondamentale, però, è che dopo l'8 aprile 2015, data di deposito formale dell'Atto Costitutivo del Movimento presso l'Agenzia delle Entrate, qualunque socio tesserato che si auto-proclamasse fascista o comunista sarà passibile di atto disciplinare interno e di possibile espulsione dal Movimento, in quanto le ideologie fasciste e comuniste sono incompatibili strutturalmente e sostanzialmente con l'ideologia democratica, libertaria e progressista che ha animato e anima la costruzione del Movimento Roosevelt. Perciò, nel ribadire che non importa da quale traiettoria politico-culturale e ideologica si “sia giunti” sino alla prospettiva ideologico-programmatica del Movimento Roosevelt, ci tengo anche a sottolineare che, una volta abbracciati i Principi e le finalità chiaramente enucleati nell'Articolo 3 dello Statuto, non ci si può più permettere il lusso di auto-proclamarsi fascisti o comunisti, ma occorre invece sentirsi e dichiararsi fieramente democratici, libertari, attenti alla giustizia sociale, anti-fascisti e anti-comunisti, cosi come contrapposti a qualsivoglia declinazione liberticida e non democratica della vita politica e sociale.»

Successivamente, in occasione di alcuni “attacchi” (in particolare su una Pagina Facebook del Movimento Roosevelt) avvenuti con la pubblicazione di post dove veniva utilizzato un linguaggio e dei toni poco appropriati o del tutto inappropriati e dove venivano esaltati con forza link controversi e/o molto diretti (in particolare faccio riferimento ad un post intitolato “Aspettando il 25 aprile…”, contenente un video di commemorazione ed esaltazione delle SS naziste… Un video dal titolo “Ultimo Reparto”, del Gruppo musicale “Ich Liebe Dich”, nel quale si fa un’apologia sfrenata e appassionata della “Charlemagne”, ultima Divisione combattente delle Waffen SS…), il Presidente Gioele Magaldi, di concerto con la Segretaria Generale, erano immediatamente e nettamente intervenuti affermando che «l’apologia di nazismo non è tollerabile sulle pagine dei Gruppi Facebook “Amici del Movimento Roosevelt”» chiedendo di «bannare ed escludere da tali Gruppi, a partire da subito, un fascista e nazional-socialista dichiarato (persona artefice di innumerevoli provocazioni) e chiunque si rifaccia a qualsivoglia idea totalitarista» aggiungendo che «siamo non soltanto all’apologia di fascismo, ma addirittura all’apologia di nazismo. E siccome tali apologie di fascismo e nazismo non solo possono configurarsi come reati penali - tali da mettere nei guai gli amministratori dei Gruppi Facebook che li ospitino, dinanzi alle competenti autorità giudiziarie - ma sono senza dubbio azioni vomitevoli e indesiderabili per qualsivoglia contesto democratico-progressista, liberale e rooseveltiano, l’Ufficio di Presidenza e la Segreteria Generale Movimento Roosevelt chiedono a tutti gli amministratori dei (seppur ufficiosi) Gruppi Facebook “Amici del Movimento Roosevelt Italia, Lazio, Roma, Campania, Lombardia, e di ogni altra regione o città,” non solo di pubblicare come provvisorio post fissato in alto il presente, ma anche di rimuovere il post filo-nazista in questione (“Aspettando il 25 aprile…”) e di bannare/escludere immediatamente dall’iscrizione e dalla possibilità di pubblicare o commentare alcunché, su tali Gruppi Facebook rooseveltiani, fascisti e nazional-socialisti dichiarati (oltre a qualsivoglia altro sostenitore di totalitarismi in generale), la cui espulsione anche dal Movimento Roosevelt in quanto tale sarà presumibilmente oggetto imminente di giudizio interno presso il Collegio Giudicante competente.»

Ebbene, il chiarimento indispensabile su un altro dei fondamentali del Movimento Roosevelt cui accennavo nell'introduzione è proprio questo: non è tollerabile che tutto ciò avvenga, questo perché non solo (come ci spiegavano l’Ufficio di Presidenza e la Segreteria Generale) «tali apologie di fascismo e nazismo non solo possono configurarsi come reati penali - tali da mettere nei guai gli amministratori dei Gruppi Facebook che li ospitino, dinanzi alle competenti autorità giudiziarie - ma sono senza dubbio azioni vomitevoli e indesiderabili per qualsivoglia contesto democratico-progressista, liberale e rooseveltiano» ma anche e soprattutto perché, come aveva chiaramente spiegato attraverso un intervento il responsabile del Dipartimento Cultura, Sergio Magaldi: «il Movimento Roosevelt nasce per la concreta attuazione dei diritti umani, proclamati solennemente con la Dichiarazione Universale del 1948, all’indomani di una guerra sanguinosa scatenata dal nazifascismo, con milioni di morti tra cui i sei milioni di ebrei della shoah. Negare l’esistenza dei campi di sterminio è un’offesa per le vittime, per i sopravvissuti, per i loro familiari, per tutti gli uomini degni di questo nome. Negarla dalle pagine di Facebook, amiche del Movimento Roosevelt, ha per giunta il sapore della beffa e dell’oltraggio per tutti gli iscritti e i simpatizzanti del Movimento Roosevelt.

Il primo diritto di ogni uomo è di pretendere il rispetto della verità storica, con la consapevolezza - come è scritto nel Preambolo della Dichiarazione Universale Dei Diritti Umani - che “il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità”.»

Vincenzo Bellisario

(Articolo del 14 ottobre 2015)