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Magaldi avverte Draghi: liberi tutti, o ci aspettano 10 anni di lockdown

 

Il presidente del Movimento Roosevelt al nuovo governo: entro maggio una vera strategia anti-Covid (cure precoci, oltre ai vaccini) e fine delle restrizioni, perché la pandemia "gonfiata" è solo l'ennesima battaglia nella guerra contro la democrazia, avviata 60 anni fa con l'omicidio dei Kennedy. La soluzione? Ora la scienza lo conferma: occorre diffondere il contagio, smettendo di frenarlo, per raggiungere l'immunità di gregge e rendere finalmente innocuo il Covid, senza più limitare la libertà



«Chi oggi vorrebbe l'ennesimo lockdown, che è una falsa soluzione, usa il pretesto del Covid per assestare l'ultimo colpo alla nostra libertà: è l'ennesima battaglia, nella lunga guerra scatenata contro la democrazia dagli anni '60, a partire dagli omicidi dei Kennedy e di Martin Luther King». Gioele Magaldi, autore del saggio "Massoni" e presidente del Movimento Roosevelt, è allarmato dalla possibile, nuova stretta anti-Covid. «Il lockdown è una falsa soluzione, ora lo dicono anche gli scienziati, in studi come quelli appena pubblicati sulla rivista "Science"». Un avvertimento sottovalutato dai media: «Oltre a non poter estinguere il virus, il distanziamento è deleterio: impedisce al nostro organismo di sviluppare i necessari anticorpi». La soluzione? «Fare il contrario di quanto si è fatto finora. E cioè: contagiarci tutti, dopo aver messo in sicurezza (isolandoli o vaccinandoli) i soggetti fragili, malati e anziani. Solo così si raggiunge l'immunità di gregge, cioè la soluzione definitiva al problema».


Magaldi è preoccupato: «La maggioranza è fatta di persone tuttora inconsapevoli, manipolate e spaventate: non hanno ancora capito che non si tratta affatto di affrontare solo un ultimo sacrificio, ancora per qualche settimana; se il paradigma del distanziamento non viene cestinato, prepariamoci pure a 10 anni di lockdown periodici». Spiega il leader "rooseveltiano": «Limitarsi a chiudere tutto non può essere la risposta, di fronte a questo o ad altri virus magari in arrivo domani». A chi esaspera le cifre (tamponi, contagi, ricoveri), Magaldi risponde nel modo più netto, citando gli stessi medici: «Se varassimo finalmente un protocollo nazionale per le cure precoci a domicilio, i numeri dell'emergenza ospedaliera crollerebbero, sgonfiando immediatamente il panico creato con l'aiuto dei media.

 

L'Italia è stata infatti piegata da una tensione continua, protratta per un anno, fino a devastare l'economia. «Un "teatro del terrore" alimentato da politici incapaci e orchestrato in modo subdolo, dietro le quinte, da veri e propri nemici della democrazia: gli stessi che ieri utilizzavano il terrorismo e lo spread», accusa Magaldi. «Oggi si nascondono dietro a un virus dalla pericolosità solo relativa, per convincere le persone ad accettare come "normale" la perdita della libertà». Per il presidente del Movimento Roosevelt, è inaccettabile rassegnarsi a "pass vaccinali" o all'idea che la circolazione, anche sui treni, possa essere subordinata al controllo sanitario mediante tamponi. «Ribadisco: prolungare il distanziamento allontana la soluzione. E inoltre: limitare la libertà per via del Covid (che non è l'Ebola, né la peste bubbonica) costituisce un precedente pericoloso, per chiunque - domani - volesse approfittarne per rendere permanenti queste misure, liberticide e incostituzionali».

 

Esponente della massoneria progressista sovranazionale, Magaldi dichiara di aver contribuito a sfrattare Conte, concorrendo a far insediare Mario Draghi a Palazzo Chigi con un compito principale: scongiurare il crollo economico del sistema-paese. «Draghi non è uno specialista, in tema di sanità: oggi fa bene a puntare sui vaccini, del resto invocati dalla maggior parte dei cittadini. A patto però che, entro due mesi, metta fine alla "prigionia" degli italiani, tuttora ostaggio della paura». Se lo stesso Magaldi ammette che «non è realistico sperare che un governo appena insediato cancelli di colpo il paradigma del distanziamento, costruito per un intero anno a livello mondiale», dal nuovo primo ministro - in compenso - il leader "rooseveltiano" pretende almeno la fine del clima di emergenza, a partire dal prossimo mese di maggio.

 

Annuncia Magaldi: «Il 1° Maggio, festa del lavoro, il Movimento Roosevelt e la Milizia Rooseveltiana torneranno a Roma, in piazza Campo dei Fiori, come lo scorso 17 febbraio: e se sarà ancora in vigore il coprifuoco, lo violeremo nuovamente». Non solo: «Se per allora la musica non sarà cambiata, si muoveranno anche le filiere massoniche progressiste: non è tollerabile che il paese resti ulteriormente prigioniero di una falsa narrazione della pandemia». Magaldi ribadisce la propria fiducia nelle buone intenzioni di Draghi: «Sta finendo di prendere le misure alla situazione, e i primi risultati si sono già visti: ci sono state rimozioni eccellenti, ed è stata finalmente approntata una vera campagna vaccinale». Ma attenzione: «Draghi deve convincersi che gli italiani vadano innanzitutto "liberati": viceversa, se non si abbatte il muro politico delle restrizioni, basterà il prossimo virus a replicare all'infinito il disastro del Covid». Ribadisce il leader "rooseveltiano": «Il vero obiettivo di questa "emergenza infinita" non è la protezione sanitaria della cittadinanza, ma l'abbattimento delle nostre libertà democratiche: da oltre mezzo secolo, precise forze oligarchiche provano a cancellarle. Ebbene: non ci riusciranno nemmeno stavolta».

 

Fonte: Gioele Magaldi Racconta, su YouTube l'8 marzo 2021

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